Ed eccoci ad un tenero passaggio tratto da "La ragazza di Bube",
"Oh Bubino, sono più brava io a fare i discorsi!
Ma l'ho capito lo stesso cosa volevi dire.
E allora, ascoltami: quando saremo sposati,
non saremo più due, ma una persona sola.
Saremo felici insieme... e se avremo qualche dolore,
lo avremo insieme.
Per esempio, se ti farà male un dente,
anch'io sentirò male a un dente...
Oh, Bubino, ma tu ti annoi con i miei discorsi.
E hai ragione, sai...Dice tante sciocchezze la tua Mara...
Ma non gliene devi volere.
Perchè sono sciocca, è vero, ma in compenso ti voglio tanto bene...
mi sembra di non poterlo contenere il bene che ti voglio."
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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz