Il primo romanzo di Italo Calvino: Il sentiero dei nidi di ragno, pubblicato una prima volta nel 1947, rappresenta la Resistenza vista dalla parte di un bambino; un'avventura, un gioco serio e appassionante, un rito di iniziazione alla vita adulta, una scuola di idee, di caratteri, di concezioni.
Il libro mostra che la Resistenza fu anche crudeltà, assassinio.
Un romanzo, dunque, antiretorico e aspro, malgrado il tono fiabesco.
Ed. Mondadori 224 pp 9 euro 1993 |
Il protagonista è Pin, un bambino irriverente, dispettoso che trascorre il proprio tempo solo con gli adulti, dai quali ascolta ed impara storie, linguaggio, malignità...: la sua è la storia di un'infanzia rubata in un contesto storico difficile, pieno di privazioni.
Pin ha una sorella, la Nera del Carrugio, che fa la prostituta, va con tutti, tedeschi compresi; una notte, Pin ruba la pistola ad uno di questi e la nasconde in un posto segreto, il sentiero dei nidi di ragno.
Viene acciuffato e portato in prigione per il furto ma, grazie ad un giovanotto intrepido ed avventuroso - Lupo Rosso - riesce ad evadere.
Un giorno, nei boschi, lo sperduto Pin incontra un partigiano taciturno e buono, che ha in odio le donne. Lo chiamano il Cugino. Suo tramite si aggrega al distaccamento del Dritto e gli viene assegnata la mansione di aiuto-cuciniere.
Il nostro giovane protagonista vivrà diverse peripezie, che lo porteranno a frequentare "l'universo dei grandi", ad imparare suo malgrado, il loro linguaggio, la loro volgarità, la loro malizia di adulti.
Pin è un personaggio che mi ha a tratti irritato per le "marachelle" e a tratti intenerito perchè in fondo è incredibilmente solo, bisognoso di affetto, di dare e ricevere fiducia; è anche lui vittima della guerra, delle scelte dei grandi, che prima lo trattano ora come uno di loro, ora come un "moccioso", il che non va che a confondere il ragazzino e, a volte, a renderlo quasi cinico...
Davvero un bel libro, a tratti commovente; una lettura consigliata non solo ai ragazzi.
Ho letto questo libro alle superiori e mi è piaciuto molto, soprattutto per aver aver trattato il tema della guerra e della resistenza da un punto di vista inedito.
RispondiEliminaconcordo, una lettura sicuramente bella ed utile
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