Avete ascoltato la canzone "Le storie che non conosci" cantata da Samuele Bersani, Pacifico e Guccini?
Beh, fatelo, lettori, perchè fa da colonna sonora a #ioleggoperché, il progetto nazionale che promuove il libro e la lettura organizzato dall’Associazione Italiana Editori (AIE) che sarà celebrato nella Giornata Mondiale del Libro il 23 aprile.
Chi ha dimenticato non si sa
se ti ha lasciato andare o se in realtà
ti sta cercando ancora nella borsa tra patente e occhiali
Hai dedica con data se è un regalo
col prezzo ben nascosto dietro a un adesivo
e hai l’aria di chi non ha un letto fisso ma si appoggia in giro
Sarai mai stato in metropolitana
su una corriera sudamericana
in uno zaino pieno a dondolarti sopra un treno
Arrotolati in tasca in un cappotto
chiuso nel buio di un cassetto
Pagine unte con le briciole addosso
cerchi olimpici di vino rosso
e una formica pietrificata del secolo scorso
Ci sono dei graffiti a coprire ogni fianco
spirali ipnotiche a matita in alto
e poche righe sopravvissute a un pennarello giallo
Sarai mai stato a rischio di bruciarti
o su una mensola ad impolverarti
e riscoperto da qualcuno che non ti aspettavi
lo hai fatto uscire da un periodo nero
uscire fuori ancora intero
Una storia che non conosci
non è mai di seconda mano
è come un viaggio improvvisato
a chilometraggio illimitato
Una storia in cui tu ti specchi
con i tuoi occhi da marziano
è come una lanterna
magica che non si ferma
Finito di stampare nel mese di agosto
di un anno povero con poco inchiostro
un sangue nobile che colora ogni tua parola
Hai mai viaggiato tutta una notte
attraversando un temporale forte
Ti sei trovato aperto ad asciugare sotto al sole
Ho illuminato fino alla mattina
da una candela o da una pila
Una storia che non conosci
non è mai di seconda mano
è come un viaggio improvvisato
a chilometraggio illimitato
Una storia in cui tu ti specchi
con i tuoi occhi da marziano
è come una lanterna
magica che non si ferma
Le storie che non conosci, non sono mai di seconda mano
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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz