Non so voi, ma a me la passione per la lettura è partita in modo molto ... "semplice", quasi naturale e all'interno del percorso scolastico.
Ho sempre amato leggere e già dalle elementari il mio libro preferito era quello delle letture, e questa preferenza si è concretizzata ancor di più alle scuole medie, periodo in cui non solo ho potuto usufruire dei libri della biblioteca scolastica, ma durante il quale ho cominciato a segnarmi tutti i titoli dei romanzi da cui erano tratti i brani antologici che più mi colpivano (anche quelli che magari non si studiavano).
Ecco, la mia personalissima lista dei libri da leggere (stilata anni e anni fa) è sempre aperta e attiva, e ancora adesso che son cresciuta ed è passato del tempo, mi ritrovo a cercare e leggere proprio quei romanzi...!
Questo "pippone" non è per annoiarvi, ma solo per dirvi che sto leggendo uno di questi libri...
Fatemi sapere se l'avete letto e vi è piaciuto!
LA RAGAZZA DI BUBE
di Carlo Cassola
Ed. Rizzoli |
Trama
La vicenda è ambientata in Val d'Elsa all'indomani della Liberazione ed ha come protagonisti due giovani, Mara e Bube.
Mara Castellucci è una ragazza di sedici anni che vive a Monteguidi insieme al padre, comunista militante, alla madre ed a un fratello, Vinicio.
Qui conosce Arturo Cappellini detto Bube.
Il giovane, amico e compagno di Sante, il fratellastro di Mara morto durante la Resistenza, un giorno si reca nel paese dell'amico per conoscere la famiglia e qui avviene l'incontro con Mara.
Tra i due giovani nasce subito una simpatia e Mara, lusingata dall'interesse del ragazzo, inizia una corrispondenza epistolare con lui.
L'autore.
Carlo Cassola nasce a Roma nel 1917; la madre è originaria di Volterra mentre il padre è lombardo, ma vissuto a lungo anch’egli nella cittadina toscana. E infatti, proprio la Toscana, in particolare la Maremma, diventerà la patria poetica e spirituale dello scrittore, che vi si trasferirà nel ’40, partecipandovi anche alla Resistenza. Pubblicò i racconti lunghi Baba (1946), I vecchicompagni (1953), Fausto e Anna (1952), tutti di argomento partigiano. Con il racconto lungo Il taglio del bosco, scritto tra il ’48 e il ’49 ma pubblicato nel 1954, la prosa cassoliana si allontana dalle tematiche storiche per assumere un tono più dimesso e intimistico, che rimarrà tipico dell’autore anche nella sua produzione successiva. Così, se Il soldato (con cui Cassola vince il Premio Salento nel 1958) tratta il tema della solitudine e dell’elegia amorosa, nella raccolta di raccontiLa casa di Via Valadier (1956) il motivo politico si colora di forti implicazioni esistenziali. In questa scia viene a collocarsi anche il romanzo La ragazza di Bube pubblicato nel 1960 ed insignito del Premio Strega. Nella produzione degli ultimi anni che, tra romanzi e racconti, si mantenne regolare e costante troviamo: Un cuore arido (1961), Il cacciatore (1964); Tempi memorabili (1966); Storia di Ada (1967); Ferrovia locale (1968); Una relazione (1969); Paura e tristezza(1970); Monte Mario (1973); L’antagonista (1978); Il ribelle (1980).
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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz