domenica 23 aprile 2017

Epigrafe - "Economia decente"



Nel libro "Economia decente" dei Francesco Maggio (trovate la recensione sul blog) è riportata una poesia molto bella di Jorge Luis Borges, che desidero condividere con voi:


I giusti

Un uomo che coltiva il suo giardino, come voleva Voltaire.
Chi è contento che sulla terra esista la musica.
Chi scopre con piacere una etimologia.
Due impiegati che in un caffè del Sud giocano in silenzio agli scacchi.
Il ceramista che intuisce un colore e una forma.
Il tipografo che compone bene questa pagina che forse non gli piace.
Una donna e un uomo che leggono le terzine finali di un certo canto.
Chi accarezza un animale addormentato.
Chi giustifica o vuole giustificare un male che gli hanno fatto.
Chi è contento che sulla terra ci sia Stevenson.
Chi preferisce che abbiano ragione gli altri.
Tali persone, che si ignorano, stanno salvando il mondo.


Ed ecco di seguito le citazioni riportate dall'Autore prima di trattare l'argomento.


"Il sudario non ha tasche"

papa Francesco


"Quando dissero a Mazzarò che era tempo di lasciare la sua roba,
per pensare all'anima, uscì nel cortile come un pazzo, barcollando,
e andava ammazzando a colpi di bastone le sue anitre
e i suoi tacchini e strillava: <Roba mia, vienitene con me!>

Giovanni Verga, La Roba, in Novelle rusticane



"Ognuno vive dentro i suoi egoismi vestiti di sofismi
e ognuno costruisce il suo sistema
di piccoli rancori irrazionali, di cosmi personali
scordando che poi infine tutti avremo due metri di terreno."

Francesco Guccini, Canzone di notte n.2



"Iscrizione in fronte a un libro o scritto qualsiasi, per dedica o ricordo; più particolarm.,
citazione di un passo d’autore o di opera illustre che si pone in testa
a uno scritto per confermare con parole autorevoli quanto si sta per dire

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz

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