domenica 3 aprile 2022

RECENSIONE ** ANIMA LUPI di Simone Cardullo **



Dopo una serie di eventi luttuosi e spiacevoli, Edoardo cambia identità e si propone di vendicarsi di chi gli ha stravolto l'esistenza; portare a termine questa pericolosa missione gli aprirà gli occhi su tante scomode verità, mostrandogli tutto il marcio che si nasconde nelle vite di gente apparentemente rispettabile.


ANIMA LUPI 
di Simone Cardullo 

Kimerik Ed.
282 pp
La vita di Edoardo è contrassegnata da ricordi dolorosi: in un tragico giorno di febbraio del 1973 (nel giorno del suo diciannovesimo compleanno), un commando di criminali irrompe in un locale e uccide non solo le persone designate per l'attentato (appartenenti alla malavita siciliana), ma anche degli innocenti, sfortunatamente lì presenti.
Tra questi, tre congiunti stretti di Edoardo (padre, sorella e fidanzata), la cui esistenza da quel momento subisce una brusca e irreversibile virata.

Con gli anni, alla decisione di dare un cambio radicale a se stesso e alla propria vita contribuisce la prematura morte dell'amico Abele Bottario, di cui decide di prendere l'identità, essendo Abele una persona sostanzialmente sola, priva di legami famigliari intimi: insomma, il soggetto ideale per Edoardo, che da un giorno all'altro diventa il dottor Bottario e, a tale scopo, si fa cambiare leggermente i connotati.

Il cambio di identità offre all'uomo l'opportunità di ricostruirsi da zero, di creare nuove passioni e relazioni, di aprire gli occhi sul ruolo e le infiltrazioni della mafia e, soprattutto, di elaborare un piano di vendetta. 

Tante sono le persone con cui Edoardo/Abele verrà in contatto, tante le dure decisioni da prendere, codici da decifrare e intrighi da individuare e svelare; la sua è una missione che gli procurerà ancora delle ferite e delle perdite, ma niente e nessuno potrà placare la sua sete di vendetta perché, anche se ancora non lo sa, dentro di lui possiede "le caratteristiche dei lupi, l’anima lupi", capace di programmare e portare a termine i propri propositi vendicativi.

Edoardo è un uomo eclettico, intelligente, sempre con la battuta pronta, con un grande spirito di intraprendenza e di adattamento ad imprevisti e situazioni sempre nuove; una cosa è certa: egli non subisce i capricci del fato ma è l'assoluto padrone delle proprie scelte, dei rischi che corre, dei propri errori e anche della propria solitudine, che è la condizione che caratterizza la sua vita, in quanto egli non lascia spazio a relazioni durature, che potrebbero distoglierlo dai propri obiettivi o addirittura essergli di intralcio; l'unica volta in cui sembra intenzionato a farlo, un altro amaro "scherzo" del destino cambia le carte in tavola.

Lo stile dell'Autore è sicuramente molto dettagliato, e lo è nelle descrizioni sia degli ambienti che delle azioni - altrettanto meticolose - del suo protagonista, aspetto che trovo sia coerente e in linea con la natura di Edoardo, un tipo preciso e attento ai dettagli, che vive in modo attivo e determinato le tante e varie traversie avventurose che lo vedono coinvolto.

Quando, nel corso della narrazione, leggiamo in che modo Edoardo pianifica e realizza ogni singola tappa della propria "missione", il ritmo è chiaramente più dinamico (pur non raggiungendo mai alti livelli di tensione o suspense), mentre tende a rallentare nei momenti in cui la scrittura si fa più descrittiva.

La personalità brillante e poliedrica del protagonista emerge con molta chiarezza nel corso della narrazione, non tanto attraverso sequenze riflessive - che invitano solitamente il lettore a guardare dentro il personaggio, seguendone il corso dei pensieri e degli stati d'animo -, bensì a partire dai suoi comportamenti, dal suo modo, scrupoloso e razionale, di organizzare fin nei minimi particolari ogni operazione (criminale e no), arrivando a commettere anche azioni delittuose a sangue freddo, perché a muoverlo è la voglia di restituire ai malavitosi il male che essi per primi hanno compiuto.
Interessante il finale, che vede il protagonista di fronte ad una scioccante rivelazione che stravolgerà - di nuovo! - la sua vita e renderà chiaro al lettore il significato del titolo stesso (anima lupi).

2 commenti:

Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz

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