CRONACHE DELLE MULTISFEREL’ombra di Durgashdi Tommaso Sguanci
Bertoni Ed. 264 pp 17 euro |
Ha tanti sogni e speranze per il futuro e fantastica sul proprio destino e sulla possibilità di diventare, un giorno, un cavaliere che sconfigge mostri e compie atti eroici!
Ma i sogni ad occhi aperti si scontrano con la triste realtà di un padre che gli ricorda ogni giorno difetti, incapacità, insicurezze..., insomma, se fosse per il genitore, il povero Leitar non avrebbe alcuna prospettiva futura di successo in nessun campo dell'esistenza!
Ma un giorno il fato gli offre un'occasione imperdibile: seguire il grande mago Mìriador e dare una svolta decisiva alla propria vita, puntando a divenire un uomo in grado di lottare contro forze oscure e vincerle.
Sì, perché il male si sta facendo sentire in tutta la sua malvagità: un essere potentissimo e tenebroso, Durgash il demone, si è risvegliato dall’Abisso per dominare su tutto ciò che esiste, estendendo le proprie ombre di morte ovunque nel mondo: urge il tempestivo e massiccio intervento di qualcuno in grado di fermarlo e sconfiggerlo!
La profezia dice che...
«... solo un eroe dal coraggio di leone, dalla perseveranza d’acciaio e dalla lealtà indiscussa può, con l’aiuto degli Adhara, raggiungere il perduto Castello Empireo nel Regno di Solaria, presentarsi all’Antico Imperituro e chiedere il suo estremo aiuto.»
Quale migliore opportunità per Leitar che imbarcarsi in quest'avventura pericolosa ma allettante e dar mostra di tutta la propria buona volontà e audacia?
Stupendo tutti quelli che lo conoscono - e che lo hanno sempre giudicato un ragazzetto senz'arte né parte, senza grosse qualità e avviato verso un'esistenza anonima -, il ragazzo si fa avanti con lo stregone Mìriador, di cui ha infinita stima, e si offre come suo allievo: desidera essere da lui addestrato per diventare un guerriero forte e indomito.
Il mago è un uomo saggio, carismatico e sa come temprare non solo il corpo ma ancor più la mente e lo spirito del suo allievo, timido, impacciato, convinto di valere poco e di non avere grandi abilità da mostrare.
Ma il mago vede oltre i limiti odierni del giovane e lo mette in condizione di vivere e affrontare molte situazioni particolari per acquisire nuove consapevolezze su sé stesso; Leitar impara giorno per giorno a credere in sé stesso e ad accedere a sempre più alti livelli di conoscenza, dimostrando così di essere un giovane di valore.
Il momento fatidico di combattere contro creature mostruose e maligne si fa sempre più vicino, ma Leitar non sarà impreparato, perché sta donando e mettendo in gioco ogni parte di sé nell'addestramento cui lo sta sottoponendo Mìriador.
In un'epoca ben diversa e decisamente più vicina alla nostra, vive una ragazza, Laura, amante della danza ma che, per ora, si accontenta di lavorare come manichino vivente in un negozio di abbigliamento a Valencia, insieme alla spumeggiante migliore amica Aldara.
Se l'amicizia sembra offrirle cose belle, è l'amore a farla soffrire; l’ultima relazione sentimentale ha lasciato Laura ferita, ma il destino mette sul suo cammino un ragazzo bello e dolce, Miguel, con cui pensa di aver trovato l'amore vero.
Purtroppo l’amore va e viene, sa portarti in alto e, all'improvviso, farti precipitare giù...; e quando a farti star male non è soltanto quello che credevi essere l'amore della tua vita ma anche qualcun altro da cui mai ti saresti aspettata un tradimento, la delusione non può che essere doppiamente bruciante.
Laura è una ragazza solare, romantica, sincera, che però viene ferita da coloro a cui voleva bene e proprio quando il dolore e l'amarezza sono fortissimi, proprio nel momento in cui si sente più sola che mai, ecco che giunge la svolta: in seguito ad alcuni sogni strani e inspiegabili, davanti ai suoi occhi increduli si apre un portale magico che la introduce in una realtà incredibile.
Così, senza alcun preavviso e in un modo del tutto straordinario, Laura si ritrova da un giorno all'altro a varcare un confine, invisibile agli altri ma scintillante e meraviglioso ai suoi occhi, che la conduce dritta dritta in un mondo e in un'epoca lontanissime dalle proprie.
In mezzo a un popolo con stili di vita e consuetudini differenti ("da Medioevo!", pensa la ragazza, sgomenta e confusa), Laura impara che ci sono modi più semplici di vivere e che richiedono nuove attitudini, nuove capacità di adattamento, nuovi sforzi fisici ed emotivi; viene accolta da una famiglia di contadini e anch'ella viene messa a lavorare nella fattoria, immergendosi in un tipo di vita lontanissimo da quello al quale era abituata ma che la rende via via più matura, nonché consapevole di abilità e poteri speciali, che non sapeva di possedere.
Il suo cammino è destinato a incrociare quello di Leitar ed un giorno, mentre sta fuggendo da terribili e mostruose ombre scure, si imbatte proprio in lui.
Leitar e Laura si ritrovano, da quel momento, a condividere un percorso straordinario, da cui dipende l’esistenza dei loro mondi così lontani, chiamati Multisfere.
Mìriador prende sotto la propria ala anche la bella Laura (che viene "ribattezzata" Layra), la educa affinché diventi cosciente dei propri poteri magici e impari a utilizzarli in modo efficace e intelligente, tanto più che il giorno della battaglia con le ombre oscure di Durgash si sta avvicinando.
I due giovani devono percorrere la strada perduta che porta all’Antico, l'unico capace di fermare Durgash; dovranno trovare il modo di viaggiare tra le Multisfere, affrontando le proprie paure ed insicurezze, così da fortificarsi quando saranno faccia a faccia con nemici tanto potenti quanto spietati.
In questo primo volume della Trilogia "Cronache delle Multisfere", sin dalle prime pagine veniamo immersi all'interno di un mondo popolato - oltre che da uomini e donne apparentemente simili a qualunque essere umano - da personaggi aventi poteri e capacità eccezionali e caratteristiche sovrumane; il lettore si ritrova, quindi, in compagnia di guerrieri, principesse, cavalieri, stregoni, creature immaginarie straordinarie dagli attributi fisici spaventosi; assiste a lotte e battaglie corpo a corpo, vive accanto ai protagonisti vicende avventurose in una terra e in un'epoca lontane, indefinite e fantastiche; anche i nomi di alcuni personaggi sono tipici degli epic fantasy (Chiardiluna, Mordighiaccio...) e, in generale, il linguaggio è consono al genere narrativo di riferimento.
Fino ad un certo punto della narrazione, come dicevo più su, il racconto delle avventure strabilianti di Leitar è interrotto da quello delle vicende di Laura, che vive nel "nostro mondo" e ai tempi di oggi, con esseri umani comuni e mortali; nei capitoli dedicati a questa parte della storia, il linguaggio si adegua al contesto contemporaneo e alla giovane età dei personaggi.
Come in ogni fantasy che si rispetti, non può mancare la contrapposizione tra il Bene e il Male: alla potenza malefica che vuol portare pestilenze, morte, carestie, deve opporsi un'anima coraggiosa, indomita, leale, un cuore puro che sappia e voglia combattere con tutte le proprie forze per non lasciare a delle entità malefiche di avere la meglio.
I due protagonisti hanno modo di evolvere e maturare psicologicamente: da sfiduciato e imbranato, Leitar diventa, col tempo e non senza sforzi, un ragazzo determinato, sicuro di sé, impara a tirar fuori le proprie abilità nascoste e ad acquisirne di nuove; questo non vuol dire che non continui ad avere debolezze e timori, che non viva momenti di scoraggiamento, ma egli saprà attingere a delle risorse interiori per trovare le giuste motivazioni così da proseguire nella missione affidatagli dal suo maestro.
Anche Laura attraversa un cambiamento: da ragazza dedita a cercare sempre e solo il grande amore, quasi convinta che la sua felicità dipenda dall'avere accanto un uomo da amare e che la ami, una volta attraversato il portale magico diventa una giovane donna risoluta, curiosa di imparare, di mettersi in discussione e di aiutare Leitar e tutti coloro che combattono contro Durgash, anche accettando lati di sé sconosciuti.
Essendo il primo capitolo di una saga fantastica, il finale è aperto e lascia con la voglia di continuare a leggere per scoprire come se la caveranno i due amici nella battaglia contro le tenebre,
Come ormai non manco di precisare tutte le volte che leggo e recensisco un fantasy, il genere non è propriamente in cima ai miei preferiti, però proprio per questo apprezzo quei romanzi, nel saper far leva sulla mia immaginazione, mi permettono di passare momenti di svago e divertimento attraverso avventure epiche e personaggi di fantasia dai poteri incredibili.
Consigliato a quanti hanno voglia di viaggiare con la fantasia in una terra lontana e di incontrare creature magiche e meravigliose.
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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz