mercoledì 13 novembre 2013

Dedicato a...



Buongiorno lettori!!!
Uff, che noia la pioggia che imperterrita cade giù per giorni e giorni senza arrestarsi per nulla!!
Ma vabbè, così è, e dopotutto non possiamo lamentarci, visto che l'autunno sta iniziando da poco e le belle giornate e le temperature miti ci hanno accompagnato fino a pochi giorni fa!!

Ma veniamo a noi...!
Il mercoledì qui sul blog c'è l'angolo dedicato alle citazione in apertura ai libri che passano per le mia mani e che condivido con voi, quando mi colpiscono.
Quella di oggi non è una citazione ma una dedica, ma mi piace per cui faccio un'infrazione all'argomento della rubrica e ve la trascrivo...
Ehm, lo so che sono ripetitiva, ma il romanzo è sempre quello: "Il confine di un attimo"....!!!


A chi ama e a chi sogna,
e a tutti coloro che non hanno mai amato
né sognato davvero


couple
,

martedì 12 novembre 2013

Anteprima e in wishlist: LA PICCOLA MERCANTE DI SOGNI


i libri che vorrei


Un'anteprima che mi attira moltissimo, tanto da finire in wishlist!!

LA PICCOLA MERCANTE DI SOGNI
di  Maxence Fermine


La Petite Marchande de rêves
Ed. Bompiani
Trad. C. Conti
190 pp
12 euro
USCITA 20 NOVEMBRE
2013
Trama

Malo ha undici anni e due genitori ricchi e distratti, con cui vive a Parigi, noiosamente, in mezzo al benessere. 
Il giorno del suo compleanno la madre gli organizza una festa lussuosa e lo ficca in taxi per farcelo andare da solo ma il taxi, sul Pont Neuf, viene urtato da un bus e finisce nella Senna. 
Il tassista riemerge, mentre Malo viene dato per disperso. 
In realtà, Malo ha trovato una botola in fondo al fiume, l'ha aperta ed è entrato in un mondo parallelo, dove incontra alberi che starnutiscono, gatti che parlano, ombre che rassicurano e una venditrice di sogni (belli) in bottiglia. 
Sono proprio i sogni però a mettere alle strette Malo: per comprarne qualcuno, il ragazzino si ritrova vittima del ricatto di un alchimista cattivo, che lo minaccia di farlo restare per sempre nel mondo delle ombre, al suo servizio. 
Per fortuna, Malo saprà come cavarsela - risvegliandosi in un mondo reale in cui il sottosuolo è solo un ricordo.
Maxence Fermine
-

L'autore.
Maxence Fermine è nato ad Albertville, ha trascorso parte della sua infanzia a Grenoble e attualmente vive tra le nevi dell'Alta Savoia. Bompiani ha pubblicato il suo primo romanzo, Neve (1999), che ha già avuto nove edizioni
.


Ed ecco invece un libro consigliato da un'amica e che spero di leggere...!


DICIANNOVE MINUTI
di Jodi Picoult


Ed. Tea
Trad. L. Corradini Caspani
9 euro
Trama

Diciannove minuti bastano per falciare il prato davanti a casa, tingersi i capelli, cuocere al forno i biscotti, ordinare una pizza e farsela consegnare.
Ma diciannove minuti bastano anche per seminare strazio e dolore in una tranquilla cittadina, insanguinata dalla follia omicida di un ragazzo di diciassette anni, Peter Houghton, che una mattina entra a scuola armato e compie una strage. 
Dopo quei diciannove minuti anche chi non era a scuola 'genitori, parenti, amici delle vittime' ha la vita devastata per sempre. 
Ognuno tenta di comprendere che cosa possa aver scatenato quella furia in un ragazzo timido e intelligente.
E si scopre che Peter, sin dai tempi dell'asilo, ha sopportato il bullismo dei compagni senza mai difendersi. 
Possibile che il desiderio di vendetta possa condurre un adolescente a un simile gesto? E come mai nessuno si è accorto di niente? 
Come se non bastasse il giudice incaricato del processo è la madre di Josie, l'amica del cuore di Peter che ultimamente era passata dalla parte degli «aguzzini»...

Giudicare sarà molto difficile anche dopo la sentenza finale.
19-400
.

L'autrice.
Jodi Picoult vive ad Hanover, New Hampshire, con il marito, i tre figli e numerosi animali domestici. Autrice di 19 romanzi è tradotta in 23 lingue e ha venduto più di 12 milioni di copie dei suoi libri in tutto il mondo. Corbaccio ha pubblicato La custode di mia sorella, Il colore della neve, Senza lasciare traccia, Diciannove minuti, Un nuovo battito, La bambina di vetro, Le case degli altri, Un’altra famiglia e, con Samantha van Leer, Incantesimo tra le righe.

Piccoli gioielli letterari: VILLETTE di Charlotte Bronte



Lettori che amate la letteratura inglese classica, ecco per voi l’ultimo romanzo di Charlotte Brontë, dai toni nettamente autobiografici, “referto di un naufragio interiore”.

VILLETTE
di Charlotte Bronte



Fazi Editore
Trad. S. Caltabellotta
640 pp
14.90 euro
Novembre 2013

L’accurato studio psicologico dei personaggi e la vivace descrizione della vita in un collegio femminile del XIX secolo lo rendono un piccolo gioiello nascosto della letteratura anglosassone. 

Trama

Quando Lucy Snowe ottiene il posto di istitutrice in un collegio femminile in Belgio, per la prima volta la fortuna sembra sorriderle. 
Orfana e indigente, timida e sgraziata, per la ragazza quel trasferimento oltremanica è l’occasione per lasciarsi i grigi sobborghi inglesi alle spalle e ricominciare da zero. 
Ma iniziare una nuova vita non è un’impresa da poco: arrivata a Villette – città immaginaria plasmata da Charlotte Brontë sul modello di Bruxelles –, in un ambiente che le è estraneo, senza parenti né amici, Lucy ci mette del tempo a superare l’iniziale spaesamento e a prendere in mano le redini della propria esistenza. 
Grazie alla propria forza di carattere, la giovane riesce a guadagnarsi la stima dell’autoritaria direttrice del collegio, Madame Beck, e a entrare in confidenza con suo cugino, il professor Paul Emanuel, un uomo gentile e brillante ma poco portato per la vita mondana a causa del suo temperamento focoso. 
E proprio nel momento in cui tra i due sembra essere scoccata la scintilla di un’intensa e tormentata storia d’amore, arriva a Villette John Bretton, affascinante amico d’infanzia di Lucy, che costringerà la ragazza a fare i conti con i dubbi e le scelte che s’impongono a ciascuno di noi quando cerca il proprio posto nel mondo. 

L'autrice.
Charlotte Brontë (Thornton, Yorkshire, 1816 - Haworth, Yorkshire, 1855) È una delle maggiori personalità della letteratura inglese dell’Ottocento. Sorella delle scrittrici Anne ed Emily Brontë, compì studi irregolari e si dedicò all’insegnamento. Il suoi romanzi, dal celebre Jane Eyre al più tardo Villette, ottennero un clamoroso successo che dura tuttora.

Da oggi in libreria



Escono oggi in libreria:

Una parte di me, il secondo attesissimo romanzo della "Inside Out Trilogy", la serie che, più di ogni altra, riesce a fondere la suspense con l'erotismo, che sorprende e regala storie ad altissima tensione, facendocele vivere direttamente sulla nostra pelle.

1. If I were you (Se fossi te)
2. Being me (Una parte di me)
3. Revealing us

UNA PARTE DI ME
di Lisa Renèe Jones


Ed. Mondadori
300 pp
14.90 euro
USCITA 12 NOVEMBRE
2013
Trama

Sara McMillan, giovane insegnante appassionata d'arte, dopo essersi imbattuta per caso nei diari segreti di Rebecca ed essersi messa sulle sue tracce - dato che la ragazza apparentemente è scomparsa - si ritrova in bilico tra la sua vita passata e quella presente.
Nel tentativo di scoprire qualcosa in più su questo mistero, Sara ha preso il posto di Rebecca nella galleria d'arte dove la ragazza lavorava, ma da quel momento la sua esistenza è irrimediabilmente cambiata. 
L'incontro con l'artista Chris Merit l'ha sconvolta: si è perdutamente innamorata di quell'uomo carismatico, tormentato e pieno di segreti, il "principe oscuro" che le sta facendo scoprire una sessualità tutta nuova e conturbante, ma ancora non è sicura di potersi fidare fino in fondo di lui. 
Enigmatico, sfrontato e arrogante è invece Mark Compton, il proprietario della galleria e, come tale, suo nuovo datore di lavoro: spesso Mark le rende la vita impossibile, però Sara non può nascondere che c'è qualcosa in lui che la turba e insieme la intriga.
Ma, soprattutto, Sara non ha ancora capito che tipo di legame ci sia tra i due uomini, e più volte ha avuto l'impressione di trovarsi al centro del loro braccio di ferro, di essere la posta in gioco nella loro lotta di potere.
Anche la lettura dei diari continua a confonderla: non ha il coraggio di ammetterlo, ma le fantasie erotiche descritte da Rebecca la eccitano e contribuiscono a far emergere un lato della sua natura che finora aveva ignorato, un'ombra che la spaventa e la seduce, una parte di lei che assomiglia sempre di più a Rebecca... 
Ma fino a dove la condurrà questa pericolosa scoperta?

L'autrice.
Lisa Renee Jones ha abbandonato una brillante carriera di imprenditrice per dedicarsi interamente alla scrittura. È autrice di oltre trenta romanzi di genere, che spaziano dal romantic al paranormal. Vive in Texas..

STORIA DI UNA PROFESSORESSA
di Vauro Senesi


Ed. Piemme
504 pp
14.90 euro
USCITA 12 NOVEMBRE
2013
Trama

Ester è una professoressa, una che ci crede, che crede nel suo lavoro, nel suo ruolo. 
Fin da ragazza, da quando frequenta la parrocchia e aiuta don Carlo, un prete di borgata che legge ai ragazzi don Milani oltre che il Vangelo e cerca di strappare i figli degli ultimi al loro destino di esclusione. 
È stato lui a creare il doposcuola in cui Ester ha compiuto i primi passi da insegnante. Ma la storia non si ferma davanti ai muri dell’oratorio, e mentre Battisti e Guccini prendono il posto di Modugno sul giradischi, scorrono le notizie della guerra in Vietnam, le contestazioni studentesche, la bomba a Piazza Fontana, le scritte “Assassini” sui muri della scuola. 
Qualcuno cambia chiesa, come Giovanni, il primo amore di Ester, avvertendo che “Dio è morto” e che ci sono altre battaglie da combattere, riunioni di comitato, e poi chissà. 
Qualcun altro continua sulla stessa strada, con rinnovata dedizione, rinnovato amore.
Attraverso la vicenda appassionata e appassionante di Ester, prima scolara e studentessa e poi professoressa, Vauro Senesi ripercorre oltre quarant’anni di scuola e di società italiana, dagli anni sessanta a oggi. 
Un’emozionante narrativa sociale in cui i peggiori e i migliori anni della nostra vita si animano nella storia di un’insegnante che tutti avremmo voluto avere.

L'autore.
Ai più noto semplicemente come Vauro, è nato a Pistoia nel 1955 e vive a Roma. Giornalista, scrittore, disegnatore satirico, collabora stabilmente con la trasmissione tv Servizio Pubblico. Ha effettuato come inviato numerosi reportage dall’Afghanistan, dall’Iraq, dalla Palestina, dalla Sierra Leone, dal Sudan. Per Piemme ha pubblicato con successo Kualid che non riusciva a sognare (Premio Città di Cuneo), Il mago del vento, La scatola dei calzini perduti (Premio selezione Bancarella) e Il respiro del cane
.

LA VENDETTA VESTE PRADA.
Il ritorno del diavolo
di Lauren Weisberger


La vendetta veste Prada
Ed. Piemme
Trad. V. Daniele
448 pp
19.50 euro
USCITA 12 NOVEMBRE
2013
Trama

IN FONDO AL CUORE ANDY LO SA: NESSUNO VOLTA LE SPALLE A MIRANDA PRIESTLY E SOPRAVVIVE INDENNE.
Sono passati quasi dieci anni da quando Andrea Sachs, Andy, si è licenziata dal lavoro per cui “milioni di ragazze ucciderebbero” come assistente di Miranda Priestly, direttrice di «Runway» e guru della moda internazionale. 
La sua vita è molto cambiata negli ultimi anni e di quel terribile periodo non le restano che qualche incubo notturno e l’incontrollabile terrore di partecipare a serate mondane in cui potrebbe incontrare lei, il Diavolo in persona. 
Tutto il resto, però, va a gonfie vele: la rivista di successo che ha fondato con Emily, l’antica rivale ora migliore amica e socia, e il matrimonio imminente con uno degli scapoli più ambiti della Grande Mela, Max Harrison, affascinante, romantico e soprattutto orgoglioso di avere accanto una donna indipendente e di successo.
Nulla sembra poter rovinare un momento così perfetto. 
Ma Andy ha l’assoluta certezza che qualcosa stia per accadere, perché nessuno prima di lei aveva osato sfidare Miranda. 
La vendetta non si farà attendere ancora per molto.


L'autrice.
LAUREN WEISBERGER è nata a Scranton, in Pennsylvania. Il suo primo romanzo, Il diavolo veste Prada (Piemme, 2004), è diventato un bestseller internazionale da cui è stato tratto l’altrettanto celebre film con Meryl Streep e Anne Hathaway. In seguito ha pubblicato, sempre per Piemme, Al diavolo piace Dolce, Un anello da Tiffany e Il diavolo vola a Hollywood, riscuotendo un incredibile successo.

Viaggiare leggendo IL CONFINE DI UN ATTIMO


viaggiare leggendo


Vi ho già detto che mi è piaciuto moltissimo leggere e sognare con "Il confine di un attimo"?
Se vi va, potete leggere la recensione qui sul blog (se ci fate caso, c'è la cover su tra le ultime recensioni; cliccate per leggere la mia opinione) e intanto seguirmi in questo piccolo viaggio per vedere insieme i luoghi percorsi da Andrew e Camryn, in auto...!

Anzitutto, partiamo da i luoghi di nascita.

Galveston (Texas) è il luogo in cui è nato Andrew Parrish.
Galveston è una città degli Stati Uniti d'America, capoluogo della contea omonima, nello stato del Texas. La città si trova sull'isola omonima nel golfo del Messico e fa parte dell'area metropolitana di Houston.

galveston
porto

Camryn Bennett nasce a New Bern ma cresce a Raleigh.

New Bern è una località degli Stati Uniti d'America, capoluogo della contea di Craven, nello stato della Carolina del Nord.

new bern
Raleigh è una città degli Stati Uniti d'America, capitale della Carolina del Nord e capoluogo della Contea di Wake. Il nome è in onore a Sir Walter Raleigh, famoso esploratore

raleigh

Nel loro viaggio verso il Texas, i due mangiano nel ristorantino  Waffle House.
Mentre mangiano, ascoltano Raisins my toast, una canzone simpaticissima..: ve lo immaginate il bellissimo e intonatissimo Andrew mentre la canta??


Attraversano l'interstatale 44 (Missouri)

interstatale

Soggiornano qualche giorno all' Holiday Inn , un albergo a New Orleans (c'è un omonimo hotel, nel quartiere francese).
Chissà, tipo questo?

Holiday Inn


Mentre sono  a New Orleans, si fermano a canticchiare con la chitarra sul ponte sotto cui scorre il Mississippi, in fondo a Canal Street.

canal street


bridge


All'Old point  - un locale in Olivier Street - i due vivono una elettrizzante esperienza comune...!!

Beh, anche qui nella realtà c'è davvero un bar che si chiama così e dove si suona buona musica dal vivo...!!

Old Point Bar
old point
-

Ed ecco la canzone che ha a che fare con l'Old Point...

Barton hollow dei Civil Wars:




Sono un uomo morto che cammina, qui
ma è la minore di tutte le mie paure...
Ooh, sotto l'acqua...

Non è il corpo in Alabama
che tradisce il tremore delle mie mani,
ti prego, perdonami, padre...


Il post su altre "curiosità" (musicali soprattutto) presenti  nel romanzo non sono finite qui...!

lunedì 11 novembre 2013

Anteprima Bompiani: LE VITE IMPOSSIBILI DI GRETA WELLS



Anteprima Bompiani:

LE VITE IMPOSSIBILI DI GRETA WELLS
di Andrea Sean Greer


Ed. Bompiani
Trad. E. Dal Pra
320 pp
18 euro
USCITA 20 NOVEMBRE
2013

Trama


1985. Dopo la morte dell'amato gemello, Felix, e la rottura con il suo amante di sempre, Nathan, Greta Wells inizia un trattamento psichiatrico per alleviare la propria depressione. 
Ma la terapia ha un inatteso effetto collaterale: e Greta viene infatti trasportata nelle vite che avrebbe potuto avere se fosse nata nel passato. 
Durante il trattamento Greta passa così dagli anni Ottanta al 1918, in cui è un'adultera bohemién, e al 1941, in cui invece è una moglie e madre devota. Le tre esistenze di Greta, separate dal tempo e dalle diverse consuetudini sociali, vivono però le stesse tensioni familiari e scelte difficili, e con molte somiglianze. 
Ogni realtà ha le sue perdite e le sue ricompense: cosa accadrà quando Greta dovrà scegliere quale vita vivere? 
Quale sarà la via da preferire?

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L'autore.
Figlio di due scienziati, Andrew S. Greer ha studiato con Robert Coover e Edmund White alla Brown University. Ha fatto molti lavori a New York: autista, tecnico di teatro, scrittore per la televisione e scrittore senza molto successo. In seguito si è trasferito a Missoula, Montana. In seguito ha vissuto a Seattle e poi a San Francisco dove ha cominciato a scrivere per riviste come Esquire, Paris Review e Story, prima di pubblicare la sua prima raccolta di racconti: How It Was for Me". Il suo primo romanzo: The Path of Minor Planets è stato pubblicato nel 2001 e il suo secondo: La confessione di Max Tivolinel 2004. John Updike ha paragonato la sua opera a Proust e Nabokov sul New Yorker
.

Titoli in... locanda



titoli in locanda
I titoli che oggi vi propongo, e che mi son piaciuti, hanno tutti in comune la parola LOCANDA.
Non so come la pensiate voi, ma a me la parola locanda fa pensare a un luogo dall'atmosfera familiare, calda, una sorta di "rifugio" in cui potersi fermare e passare ore tranquille.

Ed ecco le locande che vi propongo...!!
Quale vi piace di più?

LA LOCANDA DELLE EMOZIONI DI CARTA
(V. Picchiarelli, Ed. Bertoni, 2013)



LA LOCANDA DEI SOGNI RITROVATI
(J. Stagg, Garzanti, 2012)




LA LOCANDA DEL TEMPO E DELL'AMORE
(A. George, Sperling&Kupfer, 2012)




LA LOCANDA DEGLI ELFI  E DELLE ROSE
(M. Notarangelo, Ed. Il Filo, 2009)




Recensione: ROMANTICIDIO di Carolina Cutolo



Ed eccoci al terzo libro recensito!!!
Si tratta di 


ROMANTICIDIO
di Carolina Cutolo



Ed. Fandango
197 pp
13 euro
2012
Trama

Marzia Capotorti è una giovane bartender, cinica e sprezzante dei futili sentimentalismi, delle facili ipocrisie che la circondano e la assediano nella vita privata come al bancone del bar.
In seguito a un banale incidente si ritrova in coma. Ma è un coma lucido che le permette di osservare e commentare con effetto tragicomico le pantomime da capezzale che si presentano davanti al suo letto d’ospedale.
Attraverso visite di parenti, amici e colleghi, conosciamo la quotidianità lavorativa e privata di Marzia prima dell’incidente, e al tempo stesso, attraverso l’espediente della teoria del cocktail-personalità (con cui la protagonista associa un cocktail ad ogni persona), vengono presentati i personaggi principali della storia. Tutto sembrerebbe in equilibrio: Marzia domina la sua vita e le sue scelte, ha un’opinione precisa, crudele e inattaccabile su ogni circostanza, attacca ogni umana meschinità, ponendosi in una posizione di inevitabile superiorità morale.
Tuttavia, dall’insolito punto d’osservazione che le fornisce il coma, grazie a questo nuovo, straordinario distacco, Marzia scopre un poco per volta come persone e situazioni, finalmente al riparo dai suoi approcci cinici e spietati e dalla sua ironia sempre al limite dell’arroganza, si rivelino ben diverse da come le aveva sempre giudicate. 

La presente recensione è la stessa che ho scritto per "Elle.it"...!

il mio pensiero
Marzia è la protagonista di questo breve romanzo di Carolina Cutolo, Romanticidio, raccontato in prima persona e che ci viene presentato come un grande “sfogo” da parte della stessa Marzia, la quale, adesso che è immobilizzata in un letto d’ospedale a causa d un banale incidente che l’ha portata dritta in coma, ha modo di esaminare la propria vita e le persone che la popolano, “dall’esterno”.

Marzia ha 25 anni, è intelligente, acuta, ma anche incredibilmente cinica, fredda, spietata, sarcastica, a volte crudele nel dire le cose e nello sputare sentenze sugli altri; non sopporta alcuna forma di romanticismo, di sdolcinatezza, non crede nell’amore, non crede in Dio, non sopporta chiunque mostri particolari debolezze o sentimentalismi, che sia la madre (con la sua fede, da lei giudicata patetica, ridicola, sciocca, inutile), o l’amica Rebecca (amica di sempre, con la quale ha condiviso le prime esperienze di sesso, salvo poi apprendere che lei si è “ravveduta” andando a convivere ed è ormai prossima a mettere al mondo un bambino)…

Il coma nel quale Marzia è finita è un coma lucido; benché non possa muoversi, riesce però ad ascoltare tutto e tutti e così apprendiamo qualcosa di sé, della sua vita e delle persone che le sono accanto.

Lei è una bartender, ama il suo lavoro, ama preparare i cocktail e fare sesso, senza legami di alcun tipo, con chiunque “la prenda” a livello fisico; finchè nella sua vita non entra un certo Lorenzo…

Lorenzo è un ragazzo silenzioso, riservato, dallo sguardo enigmatico, profondo; tra i due c’è una tacita attrazione ma anche un grosso “ostacolo”: è fidanzato e Marzia, per principio, non ha alcuna intenzione di fare l’amante delle persone impegnate (non tanto per eccesso di bontà e rispetto verso “l’altra donna”, quanto per non mettere il ragazzo in questione in una situazione davvero troppo comoda …!).

Ma questa sua pretesa e presunta razionalità non le impedirà di provare attrazione per lui e di dedicargli pensieri e sentimenti che vorrebbe negare a se stessa, sempre perché convinta che l’amore sia un “sentimento sopravvalutato”...!

Mentre è distesa nel letto, immobile, assistiamo alla processione di persone che la vengono a trovare e, per ognuna di esse, la cara Marzia avrà parole (non dette, ovviamente, ma pensate) tutt’altro che gentili e caritatevoli, ma anche gli altri – mentre le sono vicini – si sentono liberi di dirle ciò che davvero pensano di lei, visto che, per una volta, non può rispondere con la sua aria sprezzante e cattiva.

E così Marzia sarà “costretta” a sentirsi le parole patetiche della povera madre che l’ama e aspetta il miracolo della guarigione, confidando in un dio nel quale Marzia assolutamente non crede,; ascolterà le parole dure del nonno Arturo – cinico verso la figlia e la nipote -; le sdolcinatezze dell’amica Rebecca che vorrebbe che anche Marzia mettesse la testa a posto come ha fatto lei; gli sfoghi del collega Massimo, della sciocca e frustrata collega Pamela, della falsa e arrivista Lucrezia (proprietaria del bar)…

Tutti loro sono “riassumibili” per Marzia nelle caratteristiche di un cocktail in particolare, che, in qualche modo secondo lei, incarna le caratteristiche di personalità di questi personaggi, ai quali lei guarda con non poca presunzione, dall’alto in basso, sentendosi sempre lei la più intelligente, la più fredda, quella analitica, capace di comprendere davvero la realtà perché immune da sentimentalismo e pateticità inutili.
L’unica capace di vivere la vita con obiettività, realismo, senza illusioni di alcun tipo.

Ma è davvero così?

Il coma forse servirà a Marzia per rendersi conto di come lei appare agli altri e di quanto il suo modo di porsi non sia sempre giusto e accettabile, anzi di come esso la renda spesso e volentieri “odiata”? Forse l’essere appesa un filo, tra la vita e la morte, farà sì che capisca che un po’ di dolcezza non le guasterebbe?

Lascio al lettore rispondere a questi interrogativi, leggendo il libro, e aggiungo che verso la fine l’Autrice ci dà un doppio colpo di scena, che lascia davvero a bocca aperta….!

Originale, lucido, scritto con un linguaggio crudo, realista che arriva dritto al dunque, con una protagonista indubbiamente dalla personalità forte, ma in realtà non priva di fragilità come qualsiasi essere umano, Romanticidio riesce a colpire il lettore, che fino alla fine sarà messo davanti a sorprese e colpi di scena che non avrebbe mai immaginato.

Aggiungo che non ho amato molto l'eccessivo cinismo di Marzia (anzi, non ho amato lei, mi ha provocato un'irritazione non indifferente... Un'irritazione "letteraria", ovviamente) verso la religione (in particolare su Dio), ma immagino che faccia parte del suo caratteraccio e quindi... ok..., la prendiamo per quella che è: un Bloody Mary dal sapore amorognolo e dalla storia un po'... inquietante!!!!

Recensione HO SPOSATO UNO STRUZZO di Antonietta e Silvia Scarabelli



Come anticipato, ecco la seconda recensione di un e-book che dovevo leggere già da un po' di tempo.
Per esso ringrazio le autrici Antonietta e Silvia Scarabelli.

HO SPOSATO UNO STRUZZO
di Antonietta e Silvia Scarabelli


Ed. Butterfly
collana Tracce
105 pp
12 euro
Gennaio 2013
TRAMA

Anna è una donna come tante: una relazione finita, un licenziamento alle spalle e un lavoro part-time. La vita di Anna, tuttavia, sta per subire una svolta: il portafogli di un tale Arturo Bonomi trovato per strada, l’amicizia con la signora Tina che abita nella casa dai gerani rossi e, soprattutto, un’incredibile proposta di matrimonio in arrivo.
Tuttavia, sarà davvero azzurro questo principe apparso dal nulla?
Con questo romanzo psicologico, Antonietta e Silvia Scarabelli dipingono a tinte vivaci la storia di una donna come noi, timida e sensuale, coraggiosa e timorosa allo stesso tempo.
Una protagonista concreta nelle mani della quale le autrici pongono il segreto stesso della felicità: il coraggio di credere in se stessi e di riaprirsi all'amore, sotto qualunque forma esso si presenti." Una vita già ricca di avvenimenti spiacevoli che, come si suol dire, fortificano...ma fino a che punto è vera questa citazione?
Qual è la linea che determina la fortificazione allo smarrimento?
Spesso ci troviamo catapultati in un viaggio non programmato, le circostanze, oppure il destino, mettono sul tuo percorso persone che hanno la capacità di condizionare le tue scelte.
La vita sembra ti offra quell'opportunità che cercavi, ti senti stimolato, appagato, e credi sia finalmente giunto il momento di gioire.
Proiettato in questa nuova esperienza, sottovaluti le avvisaglie. Convinto che l'amore possa superare ogni ostacolo, hai la presunzione di poter modificare alcuni tratti della personalità altrui e non ti accorgi o non vuoi accettare la realtà: le persone non cambiano!


recensione

Ho sposato uno struzzo è una storia che parte da un evento casuale e accidentale: il ritrovamento di un portafoglio, un evento assolutamente banale che però riesce a cambiare la vita di chi lo trova.

“Avrà trovato un sacco di soldi in quel benedetto portafoglio!”, penserà qualcuno, ed io rispondo: “Beh, tanto lontano non ci sei andato”!, ma, sapete, come non troppo spesso si sente in tv, qualcuno dalla coscienza troppo candida per tenersi il danaro fortuitamente trovato, esiste ancora e la protagonista fa parte di questa non eccessivamente fornita schiera.

Anna Favarella è la protagonista della nostra storia; ha poco più di 40 anni, è una bella donna, affascinante, buona, posata, tranquilla e single; ha una zia cui è molto affezionata, zia Angela, che l’ha praticamente cresciuta, ma è stata costretta a metterla in una casa di riposo per ragioni economiche.

Anna vive sola, ha una grande amica, Lucia e, in un pomeriggio qualunque, seduta su una panchina qualunque, incontra una simpatica donna avanti con l’età, Tina, arzilla, arguta, saggia, con la quale immediatamente nasce un rapporto di simpatia ed amicizia sincero.

Il caso vuole che la povera Anna (che da poco si è ritrovata senza lavoro ma con un mutuo addosso) trovi per caso il famigerato portafoglio, con dentro tanto i documenti del proprietario, quanto del denaro (e neanche poco).

Che fare? Tenere i soldi, visto che possono servire, o fare l’onesta e restituire?

Anna sceglie la seconda opzione ma la cosa non finisce qui: l’uomo, tale Arturo Bonomi, benestante, desidera ringraziarla di persona e la invita pure a cena.

Incredibile come si possa fare il piacione dal primo nanosecondo…!
Incredibile e veloce l’approccio di lui, da predatore, e – nonostante l’iniziale ritrosia pudica di lei davanti a un atteggiamento palesemente da “cascamorto” – il subitaneo innamoramento tra i due, che si frequentano e nel giro di qualche settimane si fidanzano e decidono pure di sposarsi….!!!

Roba che accade nelle favole, vero?

Eppure non è infrequente che accada anche nella realtà, soprattutto quando i due soggetti in questione sono già più che adulti e, soprattutto, soli e desiderosi di conoscere la propria anima gemella.

Il sentimento e la passione scattano immediati tra Anna ed Arturo e, malgrado i consigli delle amiche Tina e Lucia di non prendere decisioni avventate, legandosi per la vita ad un uomo che si conosce da poco, i due convolano a giuste nozze in pochi mesi.

E tutti vissero felici e contenti?

Hum.. sarebbe troppo bello, e certo la storia raccontata dalle sorelle Scarabelli avrebbe ben poco da lasciarci, se finisse così.

Un noto proverbio recita: “dopo i confetti… i difetti!” ed è quello che Anna dovrà affrontare nella propria vita matrimoniale.

Perché purtroppo l’uomo che ha sposato mostra da subito la vera natura; non è cattivo, non è un farabutto, un ubriacone o un disonesto ma ha un problema di natura psichica che non si rivela in modo immediato e “pericoloso”, ma che esce fuori gradualmente, manifestandosi in modo palese solo agli occhi di chi ci vive accanto, giorno per giorno: è un maniaco dell’ordine e della pulizia.
Ma non nel senso che semplicemente ama la pulizia e l’ordine…, ma è proprio ossessionato da questo, sempre alla continua ed ossessiva ricerca che tutto, ma proprio tutto, sia al suo posto: dagli oggetti dentro casa all’automobile, dalla cucina alla camera da letto….

Vedere qualcosa fuori posto lo fa “sbroccare”, gli fa partire l’embolo; venire contraddetto sui suoi desideri di ordine e rigore...? Ancora peggio!!, perchè genera in lui reazioni che possono arrivare all’aggressività.

Anna ed Arturo si amano sinceramente e la moglie, nel vedere questo difetto del marito, non pensa immediatamente “Oddio, ma chi ho sposato??! Meglio fuggire da questa casa di pazzi maniaci!”, ma cerca di capire il perché di questo comportamento bizzarro e spiacevole del maritino.

Scopre, tra le carte nascoste nel suo studio, un episodio della vita passata di lui che non gli fa molto onore e che va a confermare i suoi timori, cioè che il problema di Arturo non sia un semplice difetto caratteriale – come tutti ne hanno – ma qualcosa che necessita di cure precise e psicoterapie.

Mi fermo qui con la trama perché, andando oltre, finirei per dirvi troppo, ma vi lascio con l’indizio che, quando l’amore c’è, si fa di tutto per risolvere i problemi; ma spesso, accade che non tutti prendano facilmente coscienza di avere un reale problema (tranquillamente classificato pure dal DSM - Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders) e se non c’è questa personale e necessaria presa di coscienza, la soluzione non arriverà mai!!!

Arturo è disposto a comprendere le ragioni di Anna a voler andar via di casa se lui non si fa vedere da uno psicologo?

Purtroppo, non è così automatico che una persona affetta da disturbi – come quello delle fobie e delle ossessioni – ammetta di averli e richieda/accetti le cure adeguate; infatti, Arturo è il tipico esempio di persona un po’ egoista, narcisista, concentrata su se stessa, che pretende amore, comprensione e fedeltà senza essere disposto a darne lui stesso.

Forse se Anna non si lascia spaventare e prosegue nel suo intento di lasciar solo il marito affinchè decida di curarsi, Arturo per amore cambierà?

O forse se arrivasse un figlio?

O se anche la sorella di lui si mettesse in mezzo a sostenere la cognata, in barba al sostegno puerile (e dannoso!) della madre verso il figlio?

A voi lascio la curiosità di scoprire se l’amore può guarire o meno…, e di seguire le vicende della coraggiosa ma poco fortunata Anna, che dovrà barcamenarsi tra un marito non proprio sano di mente, una suocera formato strega, un’amica confusa e un lutto improvviso, con tanto di depressione…

Ho sposato uno struzzo è un romanzo breve che racconta una storia molto realistica (fatta eccezione per l’innamoramento troppo veloce, ma come ho detto all’inizio, anche questo non è impossibile che avvenga nella realtà…!), scritta con un linguaggio altrettanto realistico, quotidiano, dialoghi abbondanti che danno dinamicità alle scene e che, insieme ai momenti di riflessione (tanto di Anna quanto di Arturo), ci aiutano ad inquadrare i caratteri dei personaggi.

Dal punto di vista della forma, il libro ha le sue imperfezioni, ma potrei immaginare che sia dovuto al fatto che io ho la versione in pdf e magari non corretta.

La storia l’ho trovata interessante, il titolo incuriosisce e nel corso delle vicende è la stessa Anna a spiegarcelo (non è difficile comunque comprenderlo…!); ho apprezzato anche il fatto che si basi molto sulla presenza di un problema di natura psicologica, qual è quello delle fobie e delle manie- ma non solo, anche di altre “fragilità” a livello psicologico -, un tema non certo semplice, ma affrontato con naturalezza e, allo stesso tempo, sufficiente accuratezza e precisione.

Si legge con piacere, non mancano né i momenti simpatici, né quelli più romantici né quelli seri…!

Segnalazione anteprima: LA LOCANDA DELLE EMOZIONI DI CARTA di Viviana Picchiarelli



Prima di ritornare nel mondo delle recensioni (che, non vi nascondo, è il momento che più amo qui sul blog) vi segnalo l'uscita di un romanzo:

LA LOCANDA DELLE EMOZIONI DI CARTA
di Viviana Picchiarelli


a cura di Costana Bondi
Bertoni Editore
416 pp
Collana: WOMEN@WORK
USCITA 15 DICEMBRE
2013
Trama

Un amore che ricompare dal passato e che chiede solo di essere vissuto, nonostante gli errori commessi e le promesse mancate.
Un amore del presente che travolge e sconvolge due anime in burrasca in cerca di un approdo stabile, che dia loro respiro.
Un'amicizia che lega indissolubilmente due donne dalle esperienze profondamente diverse, eppure complementari.
Una locanda per amanti dei libri affacciata sulle sponde del lago, fulcro di partenze, arrivi, ricongiungimenti e addii dove sono proprio le emozioni di carta quelle da cui tutto ha origine e a cui tutto torna.

L'autrice.
VIVIANA PICCHIARELLI ha pubblicato racconti in numerose raccolte antologiche: Tracce, a cura di Costanza Bondi (Bertoni Editore); Kronos, (Onirica Edizione); L’antologia Della Stronza (Occhi di Argo Editore); 77, Le Gambe Delle Donne (Braviautori.it), Racconti di Romagna (Il violino Editore), Ops! Che figura (Butterfly Edizioni).
Nel 2012 ha pubblicato Realtà virtuale - Ritratti di donne nell'era digitale (a cura di Costanza Bondi) e ha partecipato alla pubblicazione della raccolta poetica "Otto poetesse per otto poesie" e dei racconti "Le vene vorticose".
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