martedì 15 aprile 2014

Recensione: LA FAMIGLIA CRISTIANA (L. Christenson)



Buongiorno cari amici e lettori!
La connessione non è il massimo, ma credo di poter condividere con voi il mio parere su un libro terminato qualche giorno fa:

La famiglia cristiana
di Larry Christenson.


Ed. Uomini Nuovi
176 pp
12 euro
Sinossi

Una guida eccellente per la famiglia cristiana. Il bestseller che ha insegnato a più di un milione di persone il piano di Dio per la famiglia e come egli desidera venga vissuto. Il titolo scelto per il presente libro è volutamente incolore, non è né brillante né vistoso: è “solido”, onesto. Indica semplicemente coloro per i quali è stato scritto il libro: i cristiani, e l’argomento da trattare: la famiglia. Ma non stiamo cercando di attirare il lettore casuale. Se non siete disposti a riesaminare le vostre abitudini e le idee più radicate sulla vita familiare, non vi date il fastidio di leggere il libro La famiglia cristiana: esso penetra troppo in profondità. 




recensione

Dal titolo si evince come si tratti di un libro incentrato su una tematica importante, la famiglia appunto.

Parlare della famiglia e dei rapporti tra i suoi membri è fondamentale perché essa costituisce la base stessa di ogni società; anzi, si può ben dire che la famiglia è una “piccola società”, composta da persone diverse per carattere, ambizioni, capacità, aspettative, ma legate da vincoli “soggetti” al rispetto di ruoli ben definiti.

La caratteristica principale e imprescindibile di una famiglia che si definisce cristiana è quella di avere Cristo e la Parola di Dio al centro e alla base di tutto; dei rapporti familiari, della gestione della vita dei singoli e di tutti, di ogni aspetto, insomma.

L’Autore analizza, capitolo dopo capitolo, ogni ruolo della famiglia, dal marito alla moglie, dal papà alla mamma ai figli; ogni ruolo è sottoposto alla “supervisione” della Scrittura, del pensiero di Dio, il quale è Colui che la Famiglia l’ha voluta ed istituita; è logico quindi che, chi desidera metter su una famiglia che renda onore al suo Creatore e Signore, debba poi anche essere disposto a conoscere la visione che Dio ha della famiglia e i comandamenti ai quali ottemperare.
Alla luce delle Scritture e dell’esempio di Gesù, viene quindi esaminata ogni figura all’interno del gruppo familiare e ad ognuno è richiesto di condurre la propria vita all’interno e fuori di esso conformemente alla volontà del Signore, come espressa nella Sua Parola.
Marito e moglie devono aver sempre presente quali sono i loro ruoli e rispettarli, perché questo è fondamentale perché le cose vadano bene: il marito è chiamato ad amare la propria moglie come se stesso, ad averne tenera cura (come è scritto nella lettera agli Efesini, cap. 5) e senza venir meno al proprio ruolo di guida e di capo-famiglia, di colui che prende decisioni, che ha responsabilità maggiori, in riferimento alla vita spirituale, materiale, emotiva dei propri cari.

Similmente, la moglie deve non solo amare ma anche rispettare il proprio marito e non tentare di scavalcarne il ruolo, ma mantenendo un atteggiamento di sottomissione.
Sottomissione: una parola che non piace davvero a nessuna donna, oggi come oggi, perché se n’è travisato il senso, nel tempo: sottomissione come “schiavitù”, che vede la donna come un essere inferiore, privo di diritti e di dignità.
Ma non è ciò che Dio prevede per la donna!! Dio ha stabilito dei ruoli diversi, basati su responsabilità differenti che non ledono la dignità di nessuno: la donna cristiana – in particolare quando è amata e rispettata dal coniuge -  accetta di buon grado, con e per amore, di essergli sottomessa perché sa che è Dio stesso a chiederglielo (perché c’è un ordine che Egli ha previsto) e questa sottomissione non implica mai e in nessun caso un abuso da parte del marito, che tiranneggia sulla moglie pensando che tutto gli sia dovuto e che lei debba servirlo e riverirlo come se lui fosse “il suo padrone e signore”.

Di Padrone e Signore ce n’è uno ed è unicamente Dio e se i rapporti con gli altri (in casa come nella chiesa, come sul lavoro e ovunque) fossero regolati sulla base degli insegnamenti biblici, tanti problemi ed incomprensioni…. ci sarebbero comunque (non siamo perfetti…!) ma sarebbero affrontati e probabilmente risolti con più serenità e facendo “meno danni”.

Quando è l’amore – quello che proviene da Dio – a guidare le relazioni, quando non ci si vuole appropriare di ruoli che non sono i propri ma si accettano piuttosto le responsabilità e i doveri affidatici (prima ancora di pensare ai diritti, proprio come ha fatto il Signore Gesù), le cose in famiglia seguono l’ordine divino e la Sua benedizione la proteggerà da tante situazioni tristi e difficili.

Per quanto riguarda i figli, un aspetto fondamentale è l’accordo che deve caratterizzare i genitori nell’educazione della prole; è importante che essi educhino i figli, li indirizzino anzitutto nelle “vie di Dio”, li inculchino valori morali e biblici e lo facciano in armonia, non mostrando davanti ai figli eventuali disaccordi e discordanze, che potrebbero solo confonderli e danneggiarli.
Il ruolo del marito verso la moglie e di entrambi i genitori verso i figli è quello di “sacerdote”, di colui che porta il proprio caro ai piedi del Signore, pregando per lui e incidendo, con l’esempio oltre che con le parole, sulla sua vita in modo positivo, da piacere Dio.

E’ un libro senz’altro interessante, scritto in modo scorrevole (la traduzione credo sia sufficientemente attendibile e fedele), molto pratico soprattutto; ci sono i passi della Bibbia, come anche esperienze di vita pratica e consigli personali da parte dell’Autore.

lunedì 14 aprile 2014

Proviamo a fare il cast di "I cento colori del blu"



Lo so, vi sto stressando con "tutto su I cento colori del blu", ma mi sa che con oggi abbiamo finito... ^_^
E'che mi dava diversi spunti da condividere e ne ho approfittato... Don't kill me, please!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Oggi chiudiamo il nostro mini tour con il cast....!!!!!!!!!!

Bella, procace, con due occhioni azzurri penetranti e i capelli scuri: ecco Blue Echohawk come la immagino io:
Blue Echohawk
Jennifer Lawrence

Darcy Wilson (protagonista maschile)
Colton Haynes

Jimmy Echohawk (ha cresciuto Blue)
David Strathairn
Tiffa (sorella di Wilson)
Claire Danes














Stella Hidalgo (nonna di Blue)
Tantoo Cardinal
Joanna (mamma di Darcy)
Lindsay Wagner















Mason ("amico" di Blue)
Nick Jonas

Books&Titles



Buongiorno!!!
Riuscirò inaspettatamente a preparare un post....??????

Spero!!
Non potendo stare molto al pc, scelgo di dar spazio a una rubrica leggera, quale quella dei Titoli dei Libri.
Sono due titoli in italiano e i corrispettivi in inglese.
Vi dirò: per il primo preferisco quello in italiano, mentre per il secondo romanzo non saprei, visto che è proprio differente il significato...

VOI CHE NE PENSATE? :=)

LA FRAGILE COSTELLAZIONE DELLA VITA
(A. Marra, Ed, Piemme, 2014)

A CONSTELLATION OF VITAL PHAENOMENA. A novel



LA MAGIA DI UN GIORNO IMPERFETTO
(L. Netzer, Ed. Piemme, 2014)

SHINE SHINE SHINE


domenica 13 aprile 2014

Anteprima di fuoco con Sylvia Day: Afterbourn/Aftershock



E’ in arrivo Afterburn/Aftershock, l’attesissimo nuovo libro di Sylvia Day, autrice della serie Crossfire che ha venduto decine di milioni di copie in tutto il mondo.

AFTERBURN/AFTERSHOCK
di Sylvia Day


Hm
284 pp
14.90 euro
USCITA 30 APRILE
2014
Trama

Le regole da non infrangere erano due: mai mischiare il piacere agli affari, mai portare il lavoro in camera da letto.
Nell'attimo esatto in cui avevo posato gli occhi su Jackson Rutledge ero sicura che le avrei infrante entrambe. 
E non potevo dire di non sapere che sarebbe stato un grosso errore. Due anni dopo, Jax è tornato. 
Ma io, nel frattempo, ho imparato un paio di cosette. 
Non sono più la donna che conosceva, lui invece non è cambiato. 
A differenza della prima volta in cui le nostre vite si sono incrociate, ora so perfettamente con chi ho a che fare... e quanto possa creare dipendenza. 
Il lussuoso ambiente tutto glamour, sesso e potere che una volta era territorio esclusivo di Jax, non lo è più. 
Ora anch'io conosco le regole del gioco. 
La prima, la più importante, è una sola: tieniti stretti i nemici e ancora più stretti gli ex amanti.
Sylvia Day
.

L'autrice.
Con decine di milioni di copie vendute, Sylvia Day è autrice bestseller n. 1 nella classifica del New York Times e in 21 paesi, tra cui l’Italia. Ha scritto oltre 20 romanzi vincitori di molti premi e venduti in più di 40 paesi. E’ stata nominata per il Goodreads Choice Award come miglior autrice e la sua Crossfire series è stata opzionata per la televisione da Lionsgate.

Pawnee&Paiute



Nella recensione di "I cento colori del blu" ho detto che la protagonista Blue è stata cresciuta da un indiano, della tribù dei Pawnee.

Le prime tracce dei Pawnee risalgono al 1541.
donna pawnee

La nazione dei Pawnee era di ceppo “caddoan” e deve il suo nome (attribuito, come sempre, da altri popoli), forse, al termine “parika”, corno, con il quale si usava descrivere la particolare modalità di mantenere l’acconciatura, con il cranio completamente rasato sui due lati e con una sola striscia di capelli che, ingrassati debitamente, erano in grado di assumere forme diverse che ricordavano il corno, curvo e ripiegato indietro.
abitazione pawnee

Erano un popolo gioioso e amavano le scelte ponderate. Nel generale movimento delle genti caddoan verso nord-est, i Pawnee furono quelli che se la presero più comoda, facendo parecchie tappe e mantenendosi divisi in numerosi gruppi di dimensioni contenute. Alla fine, dopo un periodo di tempo veramente lungo, i Pawnee arrivarono alla loro destinazione principale, la valle del Platte, nel Nebraska, e lì conquistarono sul campo il diritto a vivere e cacciare, allontanando con la forza un altro popolo di cui, però, non si dice il nome.

Tra il XVII ed il XVIII secolo le tribù della confederazione dei Pawnee fu vittima di alcuni episodi collegati al diffondersi della schiavitù. Sia pure senza conseguenze gravi, i Pawnee venivano talvolta catturati da altre tribù e ceduti ai mercanti bianchi che li rivendevano altrove, talvolta insieme a Neri.

La religione pawnee è abbastanza complessa. Avevano un dio principale chiamato Tirawahat; questo era stato l'origine di tutto e lui aveva dettato le regole del cosmo. Poi c'erano altre divinità minori e tutte le stelle erano a loro volta delle divinità. Le stelle dicevano quando era opportuno piantare il mais. I Pawnee praticavano anche due danze rituali: la Danza del Sole e la Danza del fantasma.

Ma si parla anche di un'altra etnia dei nativi d'America: i Paiute.
paiute village
I Paiute sono una popolazione nativa del Nord America. Il termine indica propriamente due gruppi relativamente distinti di lingua uto-azteca. 
I Paiute del Nord abitavano tradizionalmente nei territori della California, del Nevada e dell'Oregon, mentre i Paiute del Sud erano stanziati in Arizona, Nevada, Utah e nel SE della California (Yosemite Valley).

L'origine del nome Paiute è incerta. Secondo alcuni antropologi il termine significherebbe "Ute dell'acqua" oppure "veri Ute". I Paiute del Nord chiamavano se stessi Numa mentre il nome che i Paiute del Sud davano a se stessi era Nuwuvi. In entrambi i casi questi significavano "il popolo". I primi esploratori spagnoli che entrarono in contatto con tribù di Paiute del Sud li chiamarono "Payuchi" mentre i coloni di origine europea li definivano "Scavatori" (in inglese Diggers), probabilmente per la loro abitudine di scavare alla ricerca di radici.


fonti: http://www.farwest.it/ - wikipedia

sabato 12 aprile 2014

Leggendo e poetando



Anche oggi prenderò qualcosa che ho letto in "I cento colori del blu" e la condividerò con voi; in particolare questa frase di Giovanna d'Arco, che sarà importante per la crescita emotiva di Blue:

"Vivere senza credere in nulla
è un destino peggiore della morte".

E poi questi versi di Edgar Allan Poe.

Fanciullo, io gia' non ero
come gli altri erano, ne' vedevo
come gli altri vedevano. Mai
derivai da una comune fonte
le mie passioni - ne' mai,da quella stessa, i miei aspri affanni.
Ne' il tripudio al mio cuore
io ridestavo in accordo con altri.
Tutto quello che amai, io l' amai da solo.
Allora - in quell' eta' - nell' alba
d' una procellosa vita - fu derivato
da ogni piu' oscuro abisso di bene e male
il mistero che ancora m' avvince 
- dai torrenti e dalle sorgenti -dalla rossa roccia dei monti -
dal sole che d' intorno mi ruotava
nelle sue dorate tinte autunnali -dal celeste baleno
che daccano mi guizzava -dal tuono e dalla tempesta -
e dalla nuvola che forma assumeva
(mentre era azzurro tutto l' altro cielo)
d' un demone alla mia vista.


venerdì 11 aprile 2014

STORICHE NOVITA' FAZI EDITORE (10 aprile)



Due romanzi storici, entrambi molto affascinanti per me, di una stessa autrice; in uscita domani:

WOLF HALL
di Hilary Mantel


Fazi Editore
Trad. G. Oneto
779 pp
16.50 euro
(2° ed)
dal 10 APRILE
2014
Trama

Thomas Cromwell era il figlio di un fabbro di Putney.
Un uomo capace di redigere un contratto e addestrare un falco, di disegnare una mappa e sedare una rissa, di arredare una casa e corrompere una giuria. 
Architetto machiavellico del regno di Enrico VIII e artefice dei destini della dinastia dei Tudor, il protagonista del romanzo di Hilary Mantel emerge qui in tutta la sua contraddittoria umanità. 
Cromwell venuto dal nulla, dedito ai mestieri più disparati - mercenario in Francia, banchiere a Firenze, commerciante di tessuti ad Anversa - in virtù delle sole doti intellettuali; Cromwell, di cui il re si servirà per ottenere il divorzio da Caterina d'Aragona e sposare Anna Bolena, dando così un nuovo corso alla storia della Chiesa inglese. 
Hilary Mantel ci dà un ritratto dell'Inghilterra dei Tudor nel quale il fascino di un'epoca lontana conosce uno splendore rinnovato, che pur senza tradire la cronaca degli eventi nulla ha in comune con la polverosa distanza di una remota pagina di storia: perché in "Wolf Hall" riusciamo a sentire l'odore acre della lana impregnata dalla pioggia e della terra sotto i piedi, il rilievo delle ossa sotto la pelle, il solco lasciato dai carri nel fango, il fruscio dei topi nei materassi.


LA STORIA SEGRETA DELLA RIVOLUZIONE
di Hilary Mantel


Fazi Editore
Trad. G. Oneto
250 pp
17.50 euro
dal 10 APRILE
2014
Dopo la saga dei Tudor ecco il più grande e graffiante affresco mai scritto sull’evento fondante della società occidentale moderna, la Rivoluzione francese

La Mantel ha due Booker Prize per una stessa opera, la prima volta nella storia del premio e poi ha vinto la Costa Prize; inoltre è stata nominata tra le 100 persone più influenti del 2013 secondo il «Time»

La storia segreta della rivoluzione in Inghilterra ha venduto più di 300.000 copie.

Trama

La storia della Rivoluzione francese attraverso la vita di tre personaggi giganteschi, Robespierre, Danton e Desmoulins, tre giovani uomini provenienti da una classe media istruita in lotta contro le proprie famiglie, contro le proprie origini, contro le regole sociali entro cui agiscono e contro la loro stessa natura.
Hilary Mantel ha colto il sentimento di una generazione intera: l’eccitazione di fronte alla prospettiva di un nuovo ordine, di un mondo nuovo e più giusto.
Con la ormai consueta bravura nel cucire la grande Storia con quelle più intime e private dei suoi protagonisti, Hilary Mantel costruisce l’affresco possente e avventuroso della parabola esistenziale dei più grandi rivoluzionari. Per questi uomini e per le loro famiglie la Rivoluzione è un rito sanguinoso: le forze che loro stessi hanno contribuito a liberare cambieranno il mondo, ma distruggeranno le loro vite.

L'aurice.
Hilary Mantel è autrice di tredici romanzi. I suoi due più recenti, Wolf Hall e Anna Bolena, una questione di famiglia, sono stati entrambi insigniti del Man Booker Prize, il più prestigioso premio letterario di lingua inglese. Di prossima pubblicazione sarà il terzo volume della saga dedicata alla dinastia Tudor, The mirror and the light.

Night School: proviamo a fare il cast?



Continuano i post con me assente!!! ^_^

Volevo sottoporvi il cast di "Night School" secondo me!!
Se avete letto i primi due romanzi, e vi siete fatti una vostra personale idea dei personaggi, datemi il vostro parere sul cast che ho pensato!!
Ma anche se non l'avete letto, ditemi se questi attori vi piacciono..!! ^_^

Per Allie Sheridan, la protagonista dai capelli tinti di rosso e gli occhi chiari, ho scelto Danielle Panabaker.

Danielle/Allie


Per Carter West, il suo ragazzo, pensavo a una bella faccia come quella di un modello che però non ho idea di come si chiami... Chi lo sa o lo scopre, può comunicarmelo, così lo scrivo? ^_-

Carter/ .......



Per il francese e seducente Sylvain Cassel....: il modello francese (molto molto carino) Paul Lasfargues.

Paul/Sylvain


Invece, per le amiche di scuola, pensavo a Sarah Roemer per la vivace e stramba Jo.
Rachel, una delle più care amiche di Allie, potrebbe essere interpretata dalla dolce Mary Elizabeth Winstead:


Sarah/Jo

Mary Elizabeth/Rachel

















La piccola ma tostissima Zoe...?  Mercedes Rodrìguez Lambre ha un'aria sufficientemente sbarazzina!!
Mentre la francesina Nicole, amica di Sylvain, la facciamo interpretare a Lea Seydoux.

Mercedez/Zoe
Lea/Nicole
















E ancora la preside, Isabelle: Kelly Preston, mentre l'antipatico prof Zelazny: Pip Torrens (gradito parrucchino)...

Pip/ Zelazny

kelly/isabelle













E terminiamo con il fratello Christopher e nonna Lucinda: il carinissimo Pablo Espinosa (recita in Violetta ma io se non sbaglio lo ricordo anche nella sopa Il Segreto, dove interpretava il fratello minore dei Castagneda).
La terribile nonnina potrebbe assomigliare all'ex Wonder Woman, Lynda Carter.

Chris / Pablo

Lynda Carter/Lucinda Meldrum

giovedì 10 aprile 2014

Citazioni tratte da IL BAR DELLE GRANDI SPERANZE



frammenti di.....

I brevi passaggi che vi riporto son tratti da IL BAR DELLE GRANDI SPERANZE di Moehringer.

“Anche se siamo attratti, temo, da ciò che ci abbandona o promette di abbandonarci, alla fine credo che sia quel che ci accoglie a segnarci”.

“Ognuno di noi ha un luogo sacro, un rifugio dove il suo cuore è più puro, la sua mente più lucida, dove si sente più vicino a Dio o all’amore o alla verità o a qualunque cosa gli capiti di venerare”.

“In ogni essere umano si celano possibilità infinite, che non devono essere scatenate invano. Poiché è terribile quando l’intero uomo risuona di tanti echi, nessuno dei quali diventa una vera voce” (Elias Canetti, Appunti da Hampstead).


In lettura: IL BAR DELLE GRANDI SPERANZE



Da oggi non sarò presente sul blog perchè fino a metà della prossima settimana, sarò fuori casa e non credo potrò con facilità connettermi e venire sul blog, e quindi neppure passare per i blog che seguo a fare un saluto o lasciare commenti.

Però ho preparato un post al giorno, i cui contenuti attingeranno a libri appena terminati o che ho in lettura! :=)

Ci si legge tra qualche giorno!!!!

Inizio con il condividere il libro che ho cominciato a leggere da domenica scorsa.

IL BAR DELLE GRANDI SPERANZE
di J. R. Moehringer


Ed. Piemme
Paperback Adulti
Trad. A. Carena
496 pp
13 euro
2014
Trama

Cresce catturato da una voce, J.R. 
La voce di suo padre, un disc-jockey di New York, che ha preso il volo quando lui non aveva ancora detto la sua prima parola. 
Con l'orecchio schiacciato contro la radio, vorrebbe spremere da quel timbro caldo e baritonale i segreti dell'identità e del mondo degli uomini. 
Sua madre è il suo mondo, è la sua roccia, ma lui cerca anche qualcosa di più, qualcosa che riesce, debolmente ma ossessivamente, ad avvertire solo in quella voce.
A otto anni, quando anche la voce alla radio scompare, J.R. scappa disperato fino al bar all'angolo, e lì scopre un nuovo mondo, e un coro turbolento di nuove voci. 
Sono poliziotti e poeti, allibratori e soldati, star del cinema e pugili suonati, la varia umanità che si rifugia al "Dickens" per raccontare le proprie storie o scordare i propri guai. 
E poiché si diventa grandi per imitazione, a ciascuno di questi uomini J.R. ruberà qualcosa, diventando un piccolo “ladro di identità”.
Appassionata e malinconicamente divertente, una grande storia che arriva dritta al cuore, ma anche l'avvincente racconto della lotta di un ragazzo per diventare uomo e un indimenticabile ritratto di come gli uomini rimangano, nel fondo del loro cuore, dei ragazzi perduti.

.


L'autore.
Moehringer è nato a New York nel 1964. Già corrispondente del Los Angeles Times, ha vinto il Premio Pulitzer per il suo eccezionale ritratto di Gee’s Bend, una cittadina dell’Alabama.
Acclamato dalla critica, per settimane in vetta alle classifiche negli USA e quindi pubblicato con grande successo in molti paesi, il suo primo libro, Il bar delle grandi speranze (Piemme), è stato nominato miglior libro dell’anno da The New York Times, Esquire, The Los Angeles Times Book Review, Entertainment Weekly, USA Today, NPR, Fresh Air, New York Magazine. Dopo averlo letto, Andre Agassi ha contattato Moehringer per chiedergli di lavorare alla stesura della sua autobiografia: Open (Einaudi) ha raggiunto il vertice della classifica del New York Times e di quelle italiane, diventando uno straordinario long seller.
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