sabato 4 febbraio 2017

Imparare leggendo (#8)



Sono tanti i benefici della lettura, vero? Tra questi c'è di certo l'arricchimento del nostro vocabolario!


Sul blog, nel tempo, ho aperto diverse rubriche, a cadenza settimanale e non, 
che ad oggi non sempre condivido con voi in modo costante (per quanto ci pensi e vorrei).
Dico questo perchè non ho intenzione di aprire una nuova rubrica, 
ma pensavo di dare spazio - senza impegni troppo fiscali - 
a una cosetta che mi salta in mente spesso, 
quando, leggendo, 
mi ritrovo davanti a termini di cui non conosco il significato.
E siccome "la vecchia non voleva morire, perché diceva che aveva altre cose da imparare", e siccome la lingua italiana è ricca, tra le tante cose, di un sacco di vocaboli, ho pensato di condividere con voi quelle paroline o espressione di cui ignoravo il significato o l'etimologia o altre curiosità ad esse legate.

"...magari gradisce anche dell'EGLEFINO affumicato e delle uova in camicia?"

Questa offerta culinaria l'ho letta in un romanzo ("L'estate prima della guerra") e mi è venuto da sorridere perchè ho pensato... che io non so manco che è un eglefino, quindi accettare l'offerta sarebbe stato decisamente un salto nel buio!  :-D

EGLEFINO

Pesce della famiglia gadidi (lat. scient. Melanogrammus aeglefinus), chiamato anche asinello, che vive di preferenza nelle acque con fondali sabbiosi delle coste europee, dall’Islanda al Golfo di Guascogna, e dell’America Settentr.: è simile al merluzzo, lungo al massimo un’ottantina di centimetri, di colore grigio argenteo con riflessi violacei nelle parti superiori e biancastro nelle inferiori;
 le sue carni, saporite e apprezzate anche più di quelle del merluzzo comune, 
vengono affumicate e messe in commercio col nome di haddock.


SIBARITA

Abitante dell’antica città di Sìbari, colonia achea sulle coste del golfo di Taranto (al confine settentr. dell’odierna Calabria), nota per la ricchezza, il fasto e la mollezza dei costumi. 
In senso fig., persona di gusti raffinati, che si circonda di comodità e di un lusso eccessivi.


GUAZZA

Goccioline d'acqua formatesi per condensazione di vapore acqueo
 durante la notte.


Fonte consultata: Treccani


CONOSCEVATE QUESTE PAROLE? ^_-

Recensione: LA FABBRICA DI FARFALLE di Samuele Fabbrizzi



Nove persone, che hanno vissuto tutta la loro vita come dei reietti, dei rifiuti della società, per lo più succubi di vizi e perversioni, si ritrovano - per caso? - coinvolti in un incubo terribile, catapultati in un inferno senza via di scampo dal quale ne usciranno o morti o decisamente diversi da come sono stati fino a quel momento.


LA FABBRICA DI FARFALLE
di Samuele Fabbrizzi

Lettere Animate

Charlie è uno scrittore mancato, la cui arte, secondo lui, non è ancora stata mai compresa da alcuno; la consapevolezza del fallimento ha generato una serie di problemi, tra cui il vizio di alzare un po' troppo il gomito, frustrazioni, solitudine, fino ad arrivare a un matrimonio (quello con la dolce e buona Greta) naufragato.
Un giorno Charlie viene malmenato da un nazi violento e questo costituirà la goccia che fa traboccare il vaso: ma non sarà il caso di andarsene via da tutto e tutti, magari proprio approfittando di quella vacanza pubblicizzato su un volantino decorato da una bella farfalla gialla?

Ronald è ragazzone solo e affranto; ora che la sua madre adottiva - Ester - è morta, chi si prenderà cura di lui, che oltretutto non ha ricevuto nulla in eredità?
Disperato di fronte agli insulti e alla cattiveria dei parenti acquisiti, che non mostrano alcuna pietà per la sorte del povero Ronald, questi compie un gesto folle, che mai avrebbe pensato di poter compiere - proprio lui che crede fervidamente in Dio... Eppure, l'irreparabile accade! Ma menomale che il volantino con la farfalla gialla è lì a porgergli una scialuppa di salvataggio attraverso questa allettante vacanza...

Poi c'è David, un pugile alle prese con una cocente delusione amorosa e che vede affondare pure il sogno di eccellere nel pugilato; e infine Cornelius, un pedofilo ossessionato dalla dolce Clear, la piccola figlia dei vicini, che lui desidera possedere a tutti i costi; passione malata ed insana che lo porterà a commettere un gesto atroce...

Anche questi due uomini si ritrovano tra le mani il famoso volantino con la farfalla, che dice così:

"Stanco di essere un verme?  Voglioso di trasformarti in farfalla?  Chiamaci a questo numero e la tua vita migliorerà! Per te un soggiorno gratuito presso un'isola paradisiaca in cui poter riscoprire te stesso.  Niente soldi, niente carta di credito, niente assegni. A noi basti tu!"

Beh, disperati come sono e desiderosi di staccare la spina dai problemi e dai guai della vita quotidiana, i quattro decidono di digitare il fatidico numero per approfittare di quest'offerta.

Nel corso del viaggio per giungere alla destinazione, ai 4 si uniscono altri 5 viaggiatori: il ricco imprenditore (anch'egli nei guai) Donnie, il ristoratore spavaldo e poco onesto Forrest, la tossica Kristen, la siliconata e sexy April e l'obeso Paul.

I nove non si sono mai visti prima di allora ma ad unirli ci sono le loro esistenze tutte al collasso, prive ormai di slanci, di felicità, pregne soltanto di bassezze, viziacci, desolazione; ma adesso forse c'è qualcos'altro che potrebbe unirli ed è questo viaggio che, a dire il vero, da subito si rivela un po' inquietante, a causa degli strani atteggiamenti dello sfuggente e misterioso autista che deve condurli alla meta.

Dopo un lungo viaggio pare che approdino (i mezzi su cui viaggiano hanno i vetri completamente oscurati e dall'esterno e dall'interno, per cui non è possibile capire dove ci si sta dirigendo) su una sconosciuta isola che dovrebbe essere il loro paradiso. Ad attenderli in un hotel a cinque stelle c’è un simpatico vecchietto desideroso di conoscerli da vicino.

"I nove sconosciuti seguirono il capogruppo. Nove estranei così concentrati sulle proprie tragedie da non potersi aprire agli altri. Nove reietti fatti di speranze mal riposte e ricordi da buttare, utopisticamente proiettati in avanti, ma con la mente ancorata al presente." 

Ciò che i nove aspiranti vacanzieri non sanno è che questo vecchietto nasconde torbidi piani non solo nei confronti di ciascuno di loro ma ancor di più verso l'umanità in generale...

Durante il pranzo di benvenuto accenna loro di un progetto al quale sta lavorando da una vita: il Progetto Farfalla. Di che si tratta?

Prima di capirlo, le cose precipitano senza che i nove possano in alcun modo reagire; infatti, al termine della ghiotta cena, accade l'imprevedibile; tutti i nove svengono e si risvegliano nell'incubo più brutto della loro vita: sono rinchiusi in gabbie, come animali braccati e privati della libertà.

Non solo, ma sono nudi... e questo non è decisamente un buon segno; infatti, la loro condizione li rende molto vulnerabili e il peggio deve ancora venire. Sottoposti a fame, freddo e caldo improvvisi, costretti a convivere in un angusto spazio con i propri escrementi ed urine, i nove sono ovviamente impauriti e smarriti: perchè sono li? Chi c'è dietro il loro sequestro? Cosa vogliono da loro, da un gruppo di poveracci che nessuno si preoccuperà di cercare?

Le risposte arriveranno e non saranno affatto rosee: ciò che li attende va oltre ogni immaginazione ed è degno dei migliori film dell'orrore: torture psicofisiche di ogni tipo, somministrate a ciascuno con una sadica logica (in base ai viziacci di cui sono sempre stati schiavi, a mo' di espiazione dei loro peccati), umiliazioni brutali...  e tutto questo ha un fine: la riprogrammazione psicologica di questi individui.

Il loro destino è di non essere più degli esseri umani: ora sono cavie da esperimenti.
Questo terribile Progetto Farfalla mira alla formazioni di una nuova società, di un mondo in cui non ci saranno più esseri impuri, schiavi di desideri, passioni, ossessioni, paure; essi sono dei bruchi in attesa di evolversi in splendide farfalle. 

La strada per giungere a questo folle piano è costellata da numerose e indicibili sofferenze, che toglieranno ai nove ogni dignità, libertà, volontà, speranza, ricordi.

Cosa ne sarà di queste vittime? Resterà loro un barlume di lucidità per opporsi alla follia di chi vuol strappare loro ogni individualità, ogni ricordo, per farne dei soggetti lobotomizzati, senza anima, senza personalità?

Il romanzo si legge davvero tutto d'un fiato, grazie a una scrittura pungente, caustica, sicuramente senza filtri nè peli sulla lingua; al fatto di concentrare in un'unica e particolare situazione nove personaggi in cerca di un cambiamento che effettivamente viene loro proposto... ma di che genere e con quali pazze conseguenze?
Ma soprattutto a catturare l'interesse è il fulcro della storia, che sta nel Progetto Farfalla, che non è un'invenzione dell'Autore; basta fare qualche ricerchina nel web per rendersene conto.
L'essere umano è capace di partorire davvero le cose più abiette pur di raggiungere i propri loschi obiettivi...

Credo che "La fabbrica di farfalle" possa non essere un romanzo per tutti, per il linguaggio molto crudo, esplicito e anche molto vivido, tant'è che impossibile non immaginare tutto mentre si legge, e sembra davvero di guardare un film horror, di quelli pieni di "scene" dove la violenza inaudita fa da padrone, e che quindi un po' lo stomaco, in certi passaggi, te lo fanno rivoltare.

Queste nove sfortunate cavie vengono messe a nudo in tutti i sensi e di loro conosciamo il passato, con tutto il suo carico di delusioni e di scelleratezze, e queste personali debolezze - che essi hanno cercato di nascondere, in nome di una non/esistenza - diverranno il loro peggior nemico. Emergeranno in oltre dei sordidi legami tra il Progetto e il passato di alcuni di loro.

Pur non facendo parte del tipo di letture che prediligo, questo romanzo di Samuele Fabbrizzi l'ho praticamente divorato, perchè una volta iniziato mi son ritrovata totalmente immersa nella spirale di torture inferte ai nove disgraziati, che fermarmi è stato impossibile, perchè dovevo assolutamente sapere che ne sarebbe stato di loro e in cosa consisteva il folle Progetto.

Quindi, ringrazio l'Autore per l'opportunità di leggere il suo libro che ho apprezzato e che mi sento di consigliare soprattutto a chi legge questo tipo di libri; magari i lettori più sensibili ci penseranno una volta di più prima di iniziarlo, ecco  :-D


venerdì 3 febbraio 2017

Recensione: UNA MASCHERA SUL CUORE di Simona Busto



Un amore dolce e passionale, che per poter mettere le ali e volare in alto verso la felicità deve andare oltre la paura di essere rifiutati a motivo delle proprie debolezze e fragilità.


UNA MASCHERA SUL CUORE
di Simona Busto



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«La amerò ancora e ancora. 
Sotto le mille maschere 
che la vita mi obbligherà a indossare, 
il mio cuore continuerà a battere solo per lei».

Christian Lobianco è un giovane 25enne, un attore italo-americano che, per diverse ragioni, sta vedendo la propria carriera vacillare. 
Per non mandare tutto a rotoli, accetta un ruolo impegnativo e drammatico, che potrebbe nuovamente ridargli il successo; per spingerlo a entrare nel ruolo di un giovane operaio in tempo di crisi, il suo agente lo obbliga a recarsi a Milano, dove è meno facilmente riconoscibile, e rimboccarsi davvero le maniche nel reparto produttivo di una fabbrica.
Il giovane ha un passato turbolento, fatto di droga ed alcool, è un'anima in pena - nel suo passato c'è un evento che è stato per lui fonte di dolore - ed è stato naturale per lui indossare una maschera, una corazza di cinismo, arroganza, strafottenza, che in realtà cela una personalità bisognosa di  amore, tenerezza, comprensione.
Christian vorrebbe essere accettato per quello che, anche con tutti i suoi difetti.

Eva Castelli ha solo vent’anni, ma la vita l’ha già messa davanti a una serie di responsabilità troppo pesanti per le sue giovani e fragili spalle.
Suo padre è morto tragicamente, ora lei vive con la madre e il piccolo Gabriele, un bimbo di 5 anni dolcissimo per il quale Eva è disposta a qualsiasi sacrificio.
Eva sa cosa vogliono dire le parole sacrificio e rinuncia, ma tira avanti, lavorando duramente in un'azienda, sostenuta dagli amici Federico (protettivo, possessivo e innamorato di lei) e Sabrina (Bree), che la capisce meglio di chiunque l'altro.
Le resta una sola passione, quella per il canto, coltivata con fatica e impegno.
Le difficoltà e le privazioni hanno chiuso il cuore della sensibile e generosa Eva dietro una maschera, che lei tiene costantemente su per difendersi dalle brutte esperienze.

Christian ed Eva si incontrano per la prima volta in un locale in cui lei sta cantando insieme alla sua band: è un colpo di fulmine, i due si sentono subito attratti l'uno dall'altra e il destino ci mette il suo zampino, facendoli incontrare ancora.
Christian, infatti, si ritrova a fare l'operaio dove lavora anche Eva...

I due non potrebbero essere più diversi (almeno in apparenza) e infatti non c'è incontro che non finisca in battibecco.
Lui è consapevole del proprio fascino, di essere un'icona sexy che con i suoi occhi blu e il suo fisico scolpito seduce le donne in un secondo; lei è inconsapevole della propria ingenua bellezza e della propria sensualità nascosta.
Lui è una testa calda e sembra sempre alla ricerca di guai; lei evita le rogne come la peste e cerca di avere una vita tranquilla.
Lui finge di essere ciò che non è e sta ben attento a che nessuno scopra il suo segreto; lei ama la sincerità e non sopporterebbe di essere presa in giro.
Lui ha una carriera ben avviata da non gettare alle ortiche a causa dei suoi colpi di testa; lei ha il sogno di cantare e non sa se lo realizzerà mai.

Cos'hanno in comune?
Entrambi indossano una maschera sul cuore che dovrebbe proteggerli dalle cattive sorprese, da inutili sofferenze, da delusioni, ma in realtà essa non li rende immuni all'Amore, di cui hanno tutti e due voglia e bisogno.

Il romanzo si legge con molta fluidità, per stile, linguaggio e storia narrata; la trama è infatti interessante e dinamica, anche grazie all'uso del doppio punto di vista nella narrazione (si alterna la "voce" di Eva a quella di Christian), che ci lascia quindi conoscere da vicino e dall'interno i due protagonisti, le loro emozioni, le paure, le speranze, i segreti, le esperienze dolorose. 
Gli sviluppi delle vicende ruotano attorno alle verità non dette, ai piccoli grandi segreti di Christian che creano incomprensioni e rischiano di allontanare Eva, di far traballare ogni fiducia verso quell'imperscrutabile e sfuggente ragazzo di cui si sta innamorando.
Sì perchè tra i due il sentimento - malgrado le resistenze di ciascuno - si va gradualmente rafforzando.
E loro cosa faranno: riusciranno a scavalcare il muro di difese, paure, dubbi, bugie... per lasciarsi andare  all'amore, regalandosi finalmente la possibilità di essere felici, di sentirsi apprezzati e amati per ciò che sono realmente, con tutte le loro fragilità?

Un bel romance contemporaneo, scritto molto bene, che si legge con molto interesse e che regala una storia emozionante. 

Prossimamente in libreria (9 - 14 - 21 - 23 febbraio)



Nei giorni scorsi ho notato diverse prossime uscite editoriali interessanti,  ma non avendo la connessione Wi-Fi non ho potuto preparare il post.
Bene, cerco di rifarmi ora ^_^

Lasciatemi pure la vostra opinione e se c'è qualcosa che vi interessa o che proprio non vi piace :-)


Narrativa Italiana



Ed. Longanesi
200 pp
16.90 euro
USCITA:
9 FEBBRAIO 2017
QUALCOSA
di Chiara Gamberale


La Principessa Qualcosa di Troppo, fin dalla nascita, rivela di possedere una meravigliosa, ma pericolosa caratteristica: non ha limiti, è esagerata in tutto quello che fa.
Ma, quando sua madre muore, la Principessa si ritrova "un buco al posto del cuore".
Smarrita, prende a vagare per il regno e incontra così il Cavalier Niente che vive da solo in cima a una collina e passa tutto il giorno a "non-fare qualcosa di importante".
Grazie a lui, anche la Principessa scopre il valore del "non-fare". E del silenzio, dell'immaginazione, della noia: tutto quello da cui era sempre fuggita. Tanto che, dopo avere fatto amicizia con il Cavalier Niente, Qualcosa di Troppo gli si ribella e pur di non fermarsi e di non sentire l'insopportabile "nostalgia di Niente" che la perseguita vive tante, troppe avventure...
Fino ad arrivare in un misterioso tempio color pistacchio e capire che "è il puro fatto di stare al mondo la vera avventura".


Ed. Corbaccio
USCITA
23 FEBBRAIO 2017
IL RESPIRO DEL FUOCO
di Federico Inverni

Manca poco al tramonto quando il cielo grigio e nero che incombe sulla città di Haven si accende di un rosso infuocato: un incendio è scoppiato nella cittadina abbandonata di Eden Crossing. 
Il tempio che accoglieva il reverendo Tobias Manne e i suoi adepti è ora un sepolcro ardente con decine di vittime. 
La profiler Anna Wayne e il detective Lucas sono arrivati troppo tardi per impedire quel suicidio rituale... oppure la più efferata delle stragi. Un rito, messo in atto da una mente visionaria e geniale. 
Anna e Lucas sfidano il tempo per riuscire a elaborare un profilo del killer, ricostruire la storia delle vittime e individuare la più sfuggente delle ombre, prima che uccida ancora. 
Ma ogni indagine ha un prezzo, e quando sia Anna sia Lucas scoprono che quel caso affonda le radici nel loro stesso passato, nei loro segreti, sono costretti a chiedersi se possono davvero fidarsi l’una dell’altro...



Harlequin Mondadori
239 pp
14.90 euro
USCITA
9 FEBBRAIO 2017

LE DUE META' DEL MONDO
di Marta Morotti


Maria ha diciannove anni, vive a Torino e ha appena finito gli esami di maturità. Vorrebbe fare la psicologa ma è destinata invece ad entrare in fabbrica, come suo padre.
Un giorno è costretta a lasciare l'ambiente protetto in cui è cresciuta, e comincia a sentirsi attratta da un'esistenza fatta di cose concrete. 
L'ombra di un fratello ingombrante e di un padre assente continuano a trattenerla in una prigione in apparenza dorata, fino a quando, inaspettatamente Maria dovrà fare i conti con sentimenti nuovi che cambieranno la sua vita per sempre.






Ed. Mondadori
348 pp
20 euro
USCITA
14 FEBBRAIO 2017
LA MIA VITA NON PROPRIO PERFETTA
di Sophie Kinsella

Katie è una ragazza di campagna di ventisei anni che adora la vita della grande metropoli scintillante, ma... non se la può permettere.
Come tanti coetanei fa fatica ad arrivare alla fine della settimana, è piena di debiti, fa lavori a termine e stage mal pagati, vive in uno spazio minuscolo in coabitazione con altri ragazzi con cui non va esattamente d'accordo, si veste solo con abiti presi al mercato, ma nonostante tutto ciò resiste. 
Fa credere a tutti di condurre una vita molto cool postando su Instagram foto patinate e modaiole, ma la verità è tristemente un'altra. 
La sua capoufficio in una famosa agenzia di marketing è Demeter, una quarantenne piena di glamour, sicura di sé e molto egocentrica e Katie sogna di essere come lei un giorno, con i suoi soldi, il suo potere e il suo successo. 
Demeter improvvisamente la licenzia e Katie è costretta a tornare nel Somerset. Vede svanire il suo sogno, ma questo è solo l'inizio... perché le due donne si incontreranno inaspettatamente di nuovo e ci saranno sorprese...



Ed. Garzanti
USCITA
23 FEBBRAIO 2017
LA FRAGILITA' DELLE CERTEZZE
di Raffaella Silvestre


Milano. Anna ha trent’anni e da sempre si sente fuori posto, che sia a scuola, in famiglia, dove l’hanno sempre fatta sentire ingrata e inadeguata. Fuori posto nella sua relazione con un uomo più vecchio di lei, Valerio, il suo professore di teatro e attore famoso che si fa vivo solo quando vuole lui. 
Eppure, nonostante le sue insicurezze e le sue paure, Anna è tenace nell’andare avanti ed è riuscita ad avviare una startup di successo. 
Teo è il socio di Anna e tra i due nasce qualcosa di impalpabile, che serpeggia nell’elettricità che pervade ogni loro conversazione. 
Sono divisi da quella che sembra una differenza inconciliabile, eppure devono affrontare insieme le difficoltà quando la loro startup viene travolta da un tracollo finanziario. 
Il passato e il futuro sono le due forze che spingono Anna e Teo ora verso la rassegnazione, ora verso quella pericolosa parola che è «speranza». La speranza di due anime tradite che nonostante tutto combattono.


Ed. Mondadori
192 pp
18 euro
USCITA
 21 FEBBRAIO 2017
DODICI MINUTI DI PIOGGIA
di Manuela Kali

Alice ha poco più di trent'anni, lavora in uno studio di grafica e vive sola con la sua gatta Bianca.
Degli uomini non si fida: il padre l'ha abbandonata quando era ancora una bambina e da allora non ne ha più saputo nulla. 
Un giorno assiste a un incidente automobilistico in cui perde la vita un giovane uomo, di cui intravede solo la mano sotto il lenzuolo bianco. Non riesce a liberarsi di quest'immagine, finché anche lei ha un incidente in quello stesso luogo e finisce in coma. 
Il coma è una sorta di dimensione parallela, di mondo rarefatto, sospeso, nel quale Alice incontra l'uomo morto nell'incidente, Andrea, con il quale avverte un'intimità mai provata prima. 
Quando si risveglia, è avvinta da una nostalgia intollerabile per un amore che non ha mai vissuto, e quando un uomo in carne e ossa le dichiara il suo amore, Alice si trova davanti a un bivio: è possibile vincere la paura e provare a vivere un amore fatto di quotidianità?



Narrativa straniera


LA BIBLIOTECA SULL'OCEANO
di Ashley Hay


Ed. Sperling&Kupfer
324 pp
18.90 euro
USCITA
9 FEBBRAIO 2017
In una piccola città affacciata sull’oceano, c’è una biblioteca dove gli abitanti vanno in cerca di pace e di sogni.
Affidano le loro richieste ad Ani, bibliotecaria alle prime armi, una giovane donna già segnata da un destino crudele, che le ha strappato un pezzo di cuore e l’ha lasciata sola a crescere la sua bambina. Quell’impiego le è stato offerto per aiutarla ad andare avanti e, se lei ha accettato, è anche un po’ per il ricordo che serba della prima biblioteca mai visitata: una sala meravigliosa in cui aveva trovato rifugio in un giorno di pioggia, un luogo solenne che l’aveva incantata. Ora, tra le pagine dei libri, cerca le risposte che non sa darsi da sola e spera di rivivere almeno un briciolo di quella lontana magia.

Tra quei vecchi scaffali, anche il dottor Draper vorrebbe ritrovare la sua vita di un tempo, di quando ancora non aveva conosciuto la guerra e il senso di colpa per tutti coloro che non è riuscito a salvare. Mentre il suo amico Roy, che al fronte si è scoperto poeta, vaga alla ricerca delle parole perdute, quell’ispirazione venuta meno proprio in tempo di pace.

Finché una poesia anonima ricevuta da Ani irrompe in quel tempo sospeso e riavvia il corso di quei tre destini, ormai intrecciati per sempre in un’unica trama.

L'APPARTAMENTO
di Danielle Steel


Ed. Sperling&Kupfer
372 pp
19.90 euro
USCITA
21 FEBBRAIO 2017
Una designer di scarpe, una scrittrice in cerca d'ispirazione, una specializzanda in ginecologia e un'impiegata di Wall Street - Claire, Abby, Sasha e Morgan - per caso si trovano a condividere un appartamento nel cuore di New York City.
Quella che nasce come una convivenza dettata dalla necessità si trasforma pian piano in amicizia sincera, tanto che le quattro ragazze iniziano a sentirsi parte di un'insolita grande famiglia.
Nel momento del bisogno, il legame tra loro diventerà un porto sicuro dove cercare conforto e sarà capace di unirle anche quando la vita separerà le loro strade.


giovedì 2 febbraio 2017

Novità Frilli Editore: POKER CON LA MORTE di Marvin Menini



Carissimi lettori, in attesa di postarvi la prima recensione di febbraio, eccomi qui con la segnalazione di un bel giallo a tinte noir, che ha come protagonista il giornalista genovese Matteo De Foresta. La sua relazione sentimentale e il suo lavoro sono in crisi, così decide di concentrarsi a scoprire chi ha ucciso il cugino di un suo amico.
I carruggi di Genova e la personalità chiusa della città stessa faranno da sfondo a questo romanzo di godibile lettura.

POKER CON LA MORTE
di Marvin Menini


Frilli Editori
252 pp
11.90 euro
Genova, anno 2016. Matteo De Foresta è un giornalista. Sposato con Barbara, hanno una figlia ma la loro relazione è in crisi.
Decide di aiutare Evgeni, un suo amico scassinatore a cui deve la vita, per scoprire chi ne ha ucciso il cugino probabilmente con un veleno che non lascia tracce.
Le indagini lo porteranno ad un misterioso giocatore del Poker online, Osiride. Nel mentre, Evgeni viene assassinato con un colpo alla nuca, rafforzando le intenzioni di Matteo di scoprire il colpevole.
Con l’aiuto di Attilio, giocatore di Poker paralizzato e sulla carrozzina, riuscirà ad infiltrarsi nelle partite clandestine a casa di Rodolfo Mutti, avvocato e primo sospettato. Nel mentre il giornale di Matteo è a rischio chiusura.
Direttrice pro tempore viene nominata l’avvenente Clara Manzini, al cui fascino Matteo non sarà insensibile.
A toglierlo dai guai sarà come sempre il suo amico vicequestore Guido Rocchetti.

L'autore.
Marvin Menini è nato a Genova il 18.02.1971. Ha un figlio di nove anni. E' laureato in Medicina e Chirurgi ed è specialista in Ortopedia e chirurgia della mano. E' appassionato di cucina, poker e letteratura noir. Ha giocato 23 anni a Pallanuoto. Nel 2012 ha pubblicato in self-publishing una raccolta di racconti noir dal titolo Semi Neri su ilmiolibro.it, partecipando al concorso “ilmioesordio 2012” e giungendo in semifinale. Nel 2015 ha pubblicato sempre su ilmiolibro il romanzo Nel cuore del centro storico ed ha partecipato al concorso “Ilmioesordio2015”. Il libro è arrivato in finale, selezionato assieme ad altre 50 opere da scuola Holden. Pubblicato anche su Amazon in ebook, Nel cuore del centro storico ha venduto dal 30 Luglio 2105 ad oggi più di 5000 copie.


mercoledì 1 febbraio 2017

Bilancio di letture + Reading Challenge (Gennaio 2017)



Monthly Recap del mese di Gennaio ^_^

Partiamo dalla Reading Challenge.





  • Obiettivo n.17 - Un libro ambientato negli anni della prima o della seconda guerra mondialeL'ESTATE PRIMA DELLA GUERRA di Helen Simonson (RECENSIONE): con una scrittura ricca e particolareggiata e un piglio deliziosamente ironico, Helen Simonson tratteggia un vivido e vivace ritratto della società inglese di inizio Novecento, attraverso tanti e "coloriti" personaggi e la descrizione delicata e struggente di un'estate che non è come le altre perchè... è l'estate che ha preceduto il primo conflitto mondiale.
  • Obiettivo n.18 - Un libro di un autore morto suicida: Primo Levi - SE QUESTO E' UN UOMO (RECENSIONE): Se questo è un uomo, a mio modestissimo avviso, fa parte di quei libri che vanno letti, perchè leggerlo vuol dire fare in modo che la voce di queste persone, miracolosamente sopravvissute alla devastante esperienza dei campi di concentramento, continui a rimbombare nelle orecchie di tutti noi e delle generazioni future, affinchè il ricordo di quello che è stato non vada mai dimenticato.
  • Obiettivo n.8 - Un libro che contenga al suo interno un chiaro riferimento ad un altro libroIL GIARDINO DEI FINZI-CONTINI di Giorgio Bassani (RECENSIONE): un amore giovanile struggente e devoto custodito nel cuore di un giovanotto dal carattere particolare, tendente alla solitudine, tratto che i tristi anni in cui è vissuto hanno contribuito ad accentuare; sullo sfondo la bella città di Ferrara e in sottofondola voce nostalgica di chi è consapevole di parlare di fatti e persone che oramai non solo appartengono al passato. Diversi sono i libri citati nel romanzo,  ma il riferimento preferito è circa un piccolo libro che ho letto e recensito, BARTLEBY LO SCRIVANO di Melville.
  • Obiettivo n. 34 Un libro che parli di cucina - LADRA DI CIOCCOLATO di Laura Florand (RECENSIONE): una storia d'amore romantica, sullo sfondo di una Parigi molto chic e suggestiva, arricchita dai sapori speziati e dalla sensualità nascosta in un cioccolatino.



Ed ora passiamo agli altri libri letti e recensiti non rientranti nella RC.


  • IL GATTOPARDO di Giuseppe Tomasi di Lampedusa (RECENSIONE): il nostalgico ritratto di un nobile e burbero dongiovanni che si trova a vivere a cavallo tra l’antico che ancora vuol persistere e il moderno che intanto avanza prepotente; un principe fiero del proprio “sangue blu” che si ritrova spettatore del passaggio dalla monarchia borbonica a quella sabauda e, con esso, del decadimento del proprio casato e, ancor più, di un tipo di società arcaico e similfeudale che, nella “nuova Italia”, sembra non poter trovare alcuna collocazione.
  • "NONNO LUIGI. Poesia e prosa di un pregiato sanseverese" di Attilio de Renzis (a cura di): una raccolta di poesie, preghiere e pensieri appartenenti ad un uomo che ho conosciuto; questa persona si chiamava Luigi e l'ho conosciuta negli ultimi anni della sua vita. Di lui ho un bel ricordo, il ricordo di un signore pieno di fede e di riconoscenza verso Dio.
  • LA TELA RUSSA di Sonia Perin (RECENSIONE): un romanzo poliziesco/di spionaggio ad alta tensione, avvincente, ambientato nei nostri giorni e molto attuale, ed è il primo capitolo di una serie che vedrà come protagonisti l'ex-agente della Cia Asia Colmar e il ricercatissimo terrorista Simon Fjòdor.
  • IL RUBINO INTENSO DEI SEGRETI di V. Picchiarelli (RECENSIONE). In mezzo alle suggestive colline umbre e tra i filari di vigneti stillanti profumi e sapori inconfondibili e inebrianti, si svolge la storia di una famiglia dedita da generazioni alla produzione di vini di qualità, che dietro la facciata di rispettabilità e austerità, cela al suo interno segreti, bugie, tradimenti, amori soffocati e tormentati, invidie e gelosie.
  • NESSUNO COME NOI di Bianchini (RECENSIONE). Tre amici inseparabili e un po' particolari, cui si aggiunge una new entry che sconvolge tutti gli equilibri; un anno scolastico turbolento, durante il quale i nostri amici avranno modo di crescere e conoscere meglio se stessi. Tutto sullo sfondo dei mitici Anni '80.


Se dovessi eleggere la lettura più bella, sicuramente direi SE QUESTO E' UN UOMO di Primo Levi. La testimonianza di un sopravvissuto al Lager che va assolutamente letta.


Attualmente in lettura:

I SIGNORI DELLA CENERE di Tersite Rossi
UNA MASCHERA SU CUORE di S. Busto
LA FABBRICA DI FARFALLE di Fabbrizzi



E VOI? COME SONO STATE LE VOSTRE LETTURE DI GENNAIO?
QUALE LIBRO VI HA COLPITO MAGGIORMENTE?

martedì 31 gennaio 2017

Recensione: NESSUNO COME NOI di Luca Bianchini



È il 1987.
Vince,Cate e Spagna sono amici inseparabili, compagni di liceo al Majorana di Torino. Gli equilibri di questi "tre cuori in affitto" traballano un po' quando arriva un nuovo compagno, ricco e carino...
I nostri amici vivranno un anno scolastico turbolento, durante il quale ciascuno avrà modo di crescere e conoscere meglio se stesso.



NESSUNO COME NOI
di Luca Bianchini



NESSUNO COME NOI
Ed. Mondadori
250 pp
18 euro
Gennaio 2016
Siamo a Torino, nel 1987.
I protagonisti della nostra storia sono gli adolescenti, in particolare Vincenzo Piscitelli, per gli amici Vince, aspirante paninaro, non ancora 17enne, innamorato perdutamente della compagna di banco di terza liceo del Majorana di Torino, Caterina, detta Cate.
La vivace e un po' egocentrica Cate, che si innamora alla velocità della luce di diversi ragazzi ma che proprio pare non accorgersi dell'amico de cuore, che le muore dietro.
Il tutto sotto gli sguardi perplessi della loro amica Spagna che, consapevole delle paranoie amorose di Cate e delle delusioni di Vince, dispensa consigli sentimentali con la sua lingua pungente e fiera del proprio aspetto dark, che fa ridere i compagni e torcere un po' il muso agli adulti.

I tre sono amici per la pelle e insieme si divertono un sacco; sono così appiccicati che in classe li chiamano "Tre cuori in affitto", come il terzetto inseparabile della loro sit-com preferita. 

I tre si barcamenano quindi, come è tipico alla loro età, tra interrogazioni, qualche discussione con i genitori e le loro piccole "grane" sentimentali.
La loro serenità di gruppo viene stravolta quando, nel corso dell'anno scolastico, arriva un nuovo compagno: Romeo Fioravanti, bello, viziato e un po' arrogante, ripetente e a serio rischio di perdere pure quest'anno.

Romeo è un po' più grande dei suoi nuovi compagni - sta per compiere 18 anni e per prendere la patente - e ostenta un atteggiamento "da grande", un po' snob, di figlio di papà coi soldi, eppure Vince riesce a scalfire quella corazza un tantino spocchiosa e, con il suo modo di fare sincero, schietto e leale, conquista le simpatie di Romeo.

Pian piano tra i due si instaura un rapporto di amicizia intenso, confidenziale, e ciascuno si rende conto di quanto l'altro stia diventando importante per lui, anche se dirselo non è proprio semplice, e a volte neanche dimostrarselo con i fatti.
Ma Vince a modo suo, pur con tutte le sue incertezze, incarna l'ideale del vero amico perchè, tra le varie cose, sa ascoltare, e questo tutti, anche un tipetto particolare come Romeo, lo apprezzano.

Inizialmente questa loro amicizia manda un po' in confusione Cate, che si sente spodestata dal cuore dell'amico, che ha iniziato a passare troppo tempo col nuovo arrivato, ma giorno dopo giorno Romeo comincerà ad integrarsi col gruppetto e questo però non mancherà di portare qualche sconvolgimento, che susciterà piccole gelosie e perplessità...

Ma a combinare guai e a dare "gatte da pelare" non sono solo gli adolescenti, sempre incasinati per natura, bensì pure gli adulti, soprattutto quando vogliono tornare ragazzi e provare i brividi della gioventù!
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E così seguiamo non soltanto i rapporti tra i "tre cuori in affitto più Romeo", ma anche quelli della professoressa di italiano, Betty Bottone, da sempre ligia al dovere, competente nella propria materia, maternamente intransigente con i propri alunni, e appassionata di Ariosto.

Galeotto fu l'Orlando furioso e chi lo scrisse! Quando Betty incontra la sua "anima gemella", con cui condivide la passione per la letteratura ed in particolare per quest'autore, perde letteralmente la bussola; non solo, ma la perde per l'uomo sbagliato.

Cosa fare? Sulla soglia dei 50 anni, nubile, senza un innamorato, con la sola Letteratura come compagnia...., ma la povera Betty c'avrà il diritto di vivere un amore folle, infischiandosene ogni tanto di regole e etichette?
E se anche questo sentimento potrebbe portar con sè preoccupazioni e ansietà..., non varrà comunque la pena viverlo?

Tra corse in moto e un gelato ad addolcirti la giornata, tra una gita indimenticabile a Vienna e preoccupanti interrogazioni a scuola, tra bisticci e riappacificazioni, Vince e i suoi amici cresceranno e impareranno tante cose, prima di tutto su loro stessi.

Impareranno che non sempre gli adulti si comportano con più assennatezza dei giovani, anzi, quando si mettono d'impegno, combinano un sacco di casini!
Impareranno che non è un Moncler a dire chi sei, e neppure i metri quadri della casa in cui vivi, ma la persona che sei, con tutte le tue debolezze, le paure e i punti di forza..., e chi ti vuol bene, continua a volertene proprio quando conosce e accetta "il peggio di te".
Impareranno che l'amicizia è uno dei più bei doni che si possano ricevere e dare e che è bello rassicurare chi vuoi bene che tu, per lui, ci sarai sempre.
Impareranno che basta poco per essere felici - tipo circondarsi delle persone ti stimano e ti vogliono bene, anche nel fare e dire cavolate - e che quando l'amicizia e l'affetto sono veri e sinceri, ti rendi conto che quelle che hai vicino sono le uniche persone con cui desideri stare e che ti fanno dire, con un sorriso: Nessuno come noi.
Sono quelli i "veri tesori" e i ricordi più preziosi che porterai sempre con te, e un giorno, magari tanti anni più tardi, una semplice cartolina ingiallita riuscirà a strapparti una lacrima e un sorriso.

"Nessuno come noi" è un libro che leggi con l'animo leggero di chi si accosta ad un'età "terribile e splendida" e ne (ri)assapora tutta la bellezza, rivivendo insieme ai suoi protagonisti i piccoli grandi problemi tipici di quell'età: la scuola col suo carico di preoccupazioni, la difficoltà a farsi accettare da tutti per ciò che si è e di accettare a tua volta l'altro, "il nuovo"; il rapporto coi genitori, non sempre semplice; le prime delusioni sentimentali; la consapevolezza di essere finiti nella fantomatica "friendzone"; un'amicizia speciale che riesce a turbarti nell'animo... 

E' un romanzo che ci catapulta negli Anni '80 - i favolosi Anni '80 - e per me che ci sono "passata" è stato un tuffo in un passato che è anche un po' mio: e così mi son ritrovata a sorridere con tenera nostalgia in certi passaggi, leggendo dei Duran Duran, le canzoni di Renato Zero, e poi ho riso da sola nei momenti in cui ho ripensato a me che, arrabbiatissima col mondo intero, prendevo la matita e riavvolgevo le musicassette quando il nastro si accartocciava pericolosamente...!

La scrittura semplice, immediata e fluida di Bianchini, l'abbondanza di dialoghi, i personaggi spontanei e "freschi", rendono "Nessuno come noi" una lettura piacevolissima: Vince e i suoi amici ti fanno sorridere per la loro schiettezza, i modi di fare, le loro paturnie, il loro bisogno di essere capiti e amati per come sono, e si arriva alla fine quasi con un po' di malinconia, perchè non li si vorrebbe lasciare.
Ma io questa sensazione, con Bianchini, la vivo sempre.

Consigliato, in particolare a chi vuol immergersi nell'universo degli adolescenti, che sanno travolgerti come nessuno mai, e lasciarsi cullare da una dolce e "allegra malinconia"  al pensiero di quell'età spensierata di cui mai, a nessuna età, dovremmo perdere lo spirito.

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lunedì 30 gennaio 2017

Recensione: IL RUBINO INTENSO DEI SEGRETI di Viviana Picchiarelli




In mezzo alle suggestive colline umbre e tra i filari di vigneti stillanti profumi e sapori inconfondibili e inebrianti, si svolge la storia di un'agiata famiglia, dedita da generazioni alla produzione di vini di qualità, che dietro la facciata di rispettabilità e austerità, cela al suo interno segreti, bugie, tradimenti, amori soffocati e tormentati, invidie e gelosie.


IL RUBINO INTENSO DEI SEGRETI
di Viviana Picchiarelli



Anno: 2016 
€ 16,00
Pagine: 437 
Self publishing (ebook)
Prezzo versione digitale: € 4,99
Greta Capotosti, 36enne, ha appena lasciato la città che l’ha accolta negli ultimi 5 anni (Milano) per tornare nella sua terra d’origine, nella bella e suggestiva Umbria e, soprattutto, nella grande tenuta di famiglia, in cui è nata e cresciuta.
Il ritorno a casa non è accompagnato da sentimenti solo positivi, perché da quella famiglia Greta è letteralmente scappata.
È scappata da un clima famigliare sempre teso e cupo a causa delle intricate e frustranti vicende e dei rapporti tra gli abitanti della casa. Nella tenuta, infatti, Greta è cresciuta  non solo insieme ai genitori Enrico e Fiorenza (ormai separati da diversi anni) ma anche con nonna Olivia, la vera e sola “padrona di casa”, con lo zio Gianfranco (fratello di Enrico), sua moglie – zia Isabella -  e il loro unico figlio, Michele.
Tra le mura domestiche si è sempre respirata molta tensione e rigidità, in particolare a motivo della presenza eccessivamente austera ed ingombrante di nonna Olivia, la matriarca che – dopo la morte del marito – non soltanto  ha sempre avuto in mano le redini dell’azienda vinicola, ma ancor di più le vite di figli e nipoti; a questo, negli anni si sono aggiunti i problemi personali all’interno delle singole famiglie, su cui però la stessa Olivia ha avuto purtroppo il suo triste peso.

Greta, quindi, è tornata a casa, dopo esserne fuggita, dopo essere andata via senza dare spiegazioni a nessuno, nemmeno alla persona più importante della sua vita.
Greta aveva un sogno nel cuore da coltivare: diventare una bravissima ballerina di danza classica; una passione che ha caratterizzato la sua infanzia, facendola sentire viva, e che lei ha assecondato in tutti i modi, fino al triste giorno  di 5 anni prima in cui un incidente ha spezzato questi sogni e il suo innegabile talento, lasciandola zoppa non solo nel fisico ma soprattutto nel cuore.
Un cuore che è mutilato e sofferente perché Greta non è stata costretta a rinunciare “soltanto” (come se fosse poco!) alla sua amata danza, ma anche al suo amore di gioventù. Un amore vissuto di nascosto perché “stonato”, non lecito, che, se fosse diventato noto a chi era loro attorno, avrebbe ricevuto disapprovazione.
Sì perché il grande amore di Greta è suo cugino, Michele Capotosti, ed è comprensibile come questo sentimento sia stato vissuto dai due innamorati con un gran senso di colpa, con la consapevolezza che questo loro folle amore fosse proibito, “sporco”.
Un amore non privo di conseguenze, che Greta ha dovuto affrontare nel silenzio e da sola e che, se Michele le conoscesse, lo farebbero infuriare.

Ora che è tornata a casa dopo essere fuggita da tutto e tutti, Greta non sa cosa aspettarsi, nè se e quanto resterà nella tenuta.
Michele è arrabbiato con lei perché s’è sentito abbandonato dalla donna amata, senza ricevere spiegazioni; la cugina fatica a riconoscerlo perché l’uomo è diventato cinico, nervoso, frustrato, e si è dato al proprio lavoro di manager della tenuta Capotosti anima e corpo, abbandonando definitivamente la sua passione più grande: il pianoforte.
Michele ama suonare il piano ma ha dovuto mettere da parte talento e passione per assecondare il volere paterno e di nonna Olivia, che sono riusciti a “costringerlo” a lavorare per l’azienda di famiglia, lascando perdere la musica. Ovviamente, questa scelta obbligata ha reso Michele un uomo infelice e arrabbiato con tutto e tutti, e perdere Greta non ha fatto che peggiorare le cose…
Non solo, ma per cercare di andare avanti, Michele s’è fidanzato con la bella Cristina, l’avvocato di famiglia, fingendo sentimenti che non nutre – perché nel suo cuore c’è posto solo per la cugina – e accettando di fissare la data del matrimonio…

Ed ora che Greta è tornata cosa succederà?  La fiamma dell’amore e della passione che li ha tenuti legatissimi in passato, si riaccenderà o i due riusciranno a tenerla a bada?

Ma ad essere cambiato non è solo Michele e il suo rapporto con lui, bensì anche gli altri componenti della famiglia, in special modo Olivia.
Questa nonna-tiranno, austera, priva di qualsiasi slancio d’affetto verso chiunque, un vero e proprio generale in casa, che ha sempre messo il becco su tutto, condizionando la vita dei figli, dei nipoti e, lì dove c’è riuscita, delle nuore, facendone scappare una (Fiorenza) e rendendo  l’altra (Isabella) triste e depressa…, ebbene proprio lei adesso è ridotta ad un involucro vuoto, senza più volontà e memoria. Questo per colpa dell’Alzheimer, che l’ha resa inabile, un peso morto di cui si occupa soltanto la sua domestica personale (Teresa), supportata da Enrico, l’unico della famiglia che riesce ad avvicinarsi alla vecchia donna.

La presenza di Greta in famiglia scombinerà gli equilibri (o presunti tali) formatisi negli ultimi anni, mettendo di fronte tutti i Capotosti davanti alle proprie responsabilità e, soprattutto, davanti ai tanti segreti inconfessati che hanno lacerato e influenzato la vita di tutti loro.

Ognuno ha infatti delle verità taciute che, se venissero scoperte, lacererebbero i legami tra loro, che già di per sé sono complicati.
Basta una scatola di biscotti con dentro delle lettere, frutto delle sfogo di una donna sola e infelice, per mandare in crisi un uomo posato come Enrico e per gettare nella disperazione l’infelice Michele.
Ma per un segreto terribile tenuto nascosto per anni e poi scoperto nel modo più drammatico, ce ne sono altri che, se rivelati, potrebbero in qualche modo sistemare anche le situazioni più sconvolgenti…

Considerazioni

“Il rubino intenso dei segreti” è un romanzo che ha al centro questa famiglia, al cui interno covano troppe bugie, troppi segreti che dal passato pretendono di riaffiorare, minacciando disastri in esistenze che finora hanno provato a trascinarsi se stessi, la propria felicità, senza viverla davvero.
Ma per quanto scoprire dolorose verità sia pericoloso e faccia soffrire, è anche necessario se si vuole diventare davvero padroni della propria vita e del proprio futuro.

Ho ritrovato tra queste pagine la scrittura accurata, elegante e sensibile di Viviana Picchiarelli, che già avevo apprezzato in “La locanda dalle emozioni di carta”.
I personaggi sono tutti caratterizzati alla perfezione, di ciascuno ci vengono palesati emozioni, sentimenti, pensieri, paure, fragilità, speranze, col risultato che tutti loro prendono vita dalle pagine del libro e ci sembra, leggendo, di conoscerli davvero, di essere lì con loro nella bella tenuta dei Capotosti.

E come l’Autrice, con la sua scrittura viva, dettagliata, attenta, riesce a farci sentire e vivere la suggestione e il fascino della vita dedita alla produzione del vino (sembra quasi di sentire il calore del sole passeggiando tra i filari, o l’odore deciso del vino nei calici), così riesce anche a farci “sentire” inevitabilmente tutta la tensione emotiva, il peso delle cose non dette per egoismo, paura, per troppo amore…, e che rischiano di logorare pericolosamente i membri di questa famiglia e i legami tra loro, a causa di questi segreti custoditi, “segreti dell’anima di un unico colore, carico e robusto come il rubino intenso dei loro vini”.

È un romanzo che ci tocca diversi temi, in particolare l’importanza di lottare per i propri sogni, la forza del perdono,  gli effetti drammatici di bugie raccontate per anni, il rapporto genitori-figli, spesso reso complesso dalle esperienze difficili dei primi, che – magari anche non volendo – si ripercuotono sulla felicità dei secondi.

Viviana Picchiarelli ci regala un’emozionante ed intensa storia famigliare, svelandocene pian piano gli scheletri nell’armadio, le  trame e gli intrighi, attraverso diversi colpi di scena e rivelazioni importanti che si incastrano tra loro creando intrecci interessanti, e attraverso personaggi realistici, delineati benissimo dal punto di vista psicologico, cui è dato a ciascuno il proprio spazio, così da conoscerne pregi e debolezze.
Durante la lettura è stato inevitabile entrare in empatia con essi, cercando di comprenderne le azioni, i pensieri, le scelte, e provando di conseguenza “simpatia” per l’uno o “antipatia” per l’altro.
Ma ciò che mi è piaciuto è che l’Autrice, in qualche modo, permette ad ognuno di loro di “riscattarsi”, come a ricordarci che anche le persone più difficili hanno bisogno di perdono.

Tutto è accattivante in questo libro: storia, personaggi, ambientazione, stile di scrittura; lo si divora perché la lettura scorre catturando da subito tutto l’attenzione del lettore, donandogli non poche emozioni.

Ringrazio l’Autrice per l’opportunità di leggere questo secondo romanzo, che non posso non consigliarvi!

sabato 28 gennaio 2017

Recensione: LADRA DI CIOCCOLATO di Laura Florand (RC2017)



Una storia romantica e focosa, ambientata in una Parigi molto chic e suggestiva, e resa sensuale da una sfrenata passione per il cioccolato.

LADRA DI CIOCCOLATO
di Laura Florand



Ladra di cioccolato
Ed. Leggereditore
trad. S. Terziani
329 pp
5.90 euro
2015
Lui è il miglior chocolatier di Parigi; lei è la figlia di un imprenditore americano, a capo di una delle più importanti industrie di cioccolato e, pur di carpire i segreti per ottenere un cioccolato di qualità, è disposta a rubarli e a diventare... la ladra di cioccolato!

Cade Corey è la figlia primogenita del proprietario della nota industria americana del cioccolato Corey, che da anni vende barrette cioccolatose a basso prezzo e di media qualità.
Cade è vissuta nella ricchezza ma non per questo vuol fare la vita della riccona figlia di papà; da anni ormai lavora per l'azienda e sta cercando di inserire qualche novità per incrementare le vendite.
Una di queste è creare una linea di cioccolatini gourmet, che proponga quindi ciccolatini qualitativamente migliori e raffinati; e dove si può "comprare" la ricetta per creare questa nuova linea?
Ma in Francia, naturalmente, più precisamente a Parigi, dove lavorano i più prestigiosi chocolatier!

Il primo di essi ad essere avvicinato da una convintissima Cade è Sylvain Marquis; Cade è convinta che con educazione, fascino e un'ottima offerta economica, riuscirà facilmente a convincere Mr Marquis a permettere che il suo nome venga apposto su questa linea di cioccolatini da vendere negli USA...

Ma Sylvain, che crede ciecamente nella qualità ed esclusività del proprio lavoro e della propria arte, non ha alcuna intenzione di svendere (a nessun prezzo) il proprio nome sui prodotti di un'industria che produce barrette vendute nei distributori automatici a 30 cent....!
L'idea gli fa accapponare la pelle dall'orrore!
Niente e nessuno potrà mai corromperlo e convincerlo a svendersi per produrre un prodotto di massa, che forse lo arricchirebbe economicamente, ma di certo toglierebbe prestigio al suo nome, è fuori discussione.

Il primo incontro tra Cade e Sylvain è quindi imbarazzante e breve, perchè con poche sprezzanti battute l'uomo fa capire alla donna che mai e poi mai accetterà di collaborare con lei.

Ma Cade è un osso duro e, attratta tanto dalle mani sapienti di questo "dio del cioccolato", che sa creare cioccolatini di tutte le forme, speziati, profumati, con ganache all'intero che sembrano velluto, quanto dal suo fascino di maschio bello e aitante, è disposta davvero a tutto pur di ottenere ciò che vuole.
Anche a introdursi di notte e di soppiatto nel laboratorio di Sylvain per tentare di rubarne le ricette...!

Ben presto comincia a diffondersi in web e sui media la notizia che una ladruncola sta cercando di rubare i segreti del mastro cioccolataio parigino, e quando spunta il nome di Cade Corey le cose iniziano a diventare più preoccupanti, soprattutto per il buon nome dei Corey in quanto imprenditori.

Intanto, tra Sylvain e Cade scatta una fiamma inarrestabile di passione, che i due esitano a chiamare sentimento perchè entrambi nutrono sospetti reciproci.
Sylvain, da sempre oggetto di desiderio di donne sensibili alla sua arte di cioccolataio, ha avuto spesso delusioni che gli hanno spezzato il cuore, e ora ha paura che quest'americain possa servirsi di lui per poi sparire. Questi dubbi non gli impediscono però di provare un'attrazione che va oltre la fisicità...

Cade, a sua volta, si sente sopraffatta dall'onda di sensazioni che lui le provoca, vorrebbe abbandonavisi ma teme che Sylvain si serva di lei solo per il sesso e per dimostrarle di essere il più forte.

Tra incertezze e speranze, sguardi furiosi e languidi, frasi sarcastiche, pungenti alternate a sospiri e gemiti sensuali, tra l'assaggio di un cioccolatino ripieno ed un altro amaro ma terribilmente sexy, Sylvain e Cade capiranno cosa vogliono l'uno dall'altra e dalla vita.

E' una commedia rosa simpatica, ha dei momenti divertenti e abbondano le descrizioni di beatitudine che solo il cioccolato dona (e che solo chi, come la sottoscritta, ama il cioccolato, conosce bene), e l'Autrice è molto brava a restituirci tutta la gamma di odori e sapori speziati che arricchiscono i cioccolatini preparati dalle sapienti mani di Sylvain e assaporati da una bramosa Cade.

La storia è carina e piacevole, anche se molti dialoghi e situazioni li ho trovati poco avvincenti e "moscetti", però nel complesso è un rosa godibile, e di certo stimola tantissimo le papille gustative ^_^



READING CHALLENGE
obiettivo n.34
un libro che parli di cucina

venerdì 27 gennaio 2017

GIORNATA DELLA MEMORIA: Frammenti di "Se questo è un uomo"



Due frammenti - tra i tanti! - che mi hanno colpito di "Se questo è un uomo" e che desidero condividere oggi con voi:


"Allora per la prima volta ci siamo accorti che la nostra lingua manca di parole per esprimere questa offesa, la demolizione di un uomo. In un attimo, con intuizione quasi profetica, la realtà ci si è rivelata: siamo arrivati al fondo. Più giù di così non si può andare: condizione umana più misera non c’è, e non è pensabile. Nulla più e nostro: ci hanno tolto gli abiti, le scarpe, anche i capelli; se parleremo, non ci ascolteranno, e se ci ascoltassero, non ci capirebbero. Ci toglieranno anche il nome: e se vorremo conservarlo, dovremo trovare in noi la forza di farlo, di fare sì che dietro al nome, qualcosa ancora di noi, di noi quali eravamo, rimanga. (...) Si immagini ora un uomo a cui, insieme con le persone amate, vengano tolti la sua casa, le sue abitudini, i suoi abiti, tutto infine, letteralmente tutto quanto possiede: sarà un uomo vuoto, ridotto a sofferenza e biso gno, dimentico di dignità e discernimento, poiché accade facilmente, a chi ha perso tutto, di perdere se stesso; tale quindi, che si potrà a cuor leggero decidere della sua vita o morte al di fuori di ogni senso di affinità umana; nel caso più fortunato, in base ad un puro giudizio di utilità. Si comprenderà allora il duplice significato del termine «Campo di annientamento», e sarà chiaro che cosa intendiamo esprimere con questa frase: giacere sul fondo."




"Sappiamo donde veniamo: i ricordi del mondo di fuori popolano i nostri sonni e le nostre veglie, ci accorgia mo con stupore che nulla abbiamo dimenticato, ogni memoria evocata ci sorge davanti dolorosamente nitida. Ma dove andiamo non sappiamo. Potremo forse sopravvivere alle malattie e sfuggire alle scelte, forse anche resistere al lavoro e alla fame che ci consumano: e dopo? Qui, lontani momentaneamente dalle bestemmie e dai colpi, possiamo rientrare in noi stessi e meditare, e allora diventa chiaro che non ritorneremo. Noi abbiamo viaggiato fin qui nei vagoni piombati; noi abbiamo visto partire verso il niente le nostre donne e i nostri bambini; noi fatti schiavi abbiamo marciato cento volte avanti e indietro alla fatica muta, spenti nell’anima prima che dalla morte anonima. Noi non ritorneremo. Nessuno deve uscire di qui, che potrebbe portare al mondo, insieme col segno impresso nella carne, la mala novella di quanto, ad Auschwitz, è bastato animo all’uomo di fare dell’uomo."



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