lunedì 6 gennaio 2014

Recensione LITHIUM (Marika Cavaletto, Chiara B. D'Oria)



Secondo libro del 2014 terminato, anche se iniziato "un anno fa"!!

LITHIUM
di Marika Cavaletto,
Chiara B. D'Oria


321 pp
(formato mobi)
467 pp (cartaceo)
Costo: 1,99 ePub.
12,00 Cartaceo
Luglio 2013
Trama

Il Destino regola inevitabilmente le nostre vite, intrecciandole, sovrapponendole e poi strappandole senza pietà.
Questa è la storia di Mya e Chrissie, due ragazze che lasciano l'Italia per studiare all'estero, due ragazze che scappano da un passato impossibile da dimenticare. Fuggono, si nascondono, ma il Destino le travolge ancora, rinchiudendole in una realtà da incubo, una realtà dove i mostri sono reali e non solo ricordi insistenti.
Un Dark Fantasy che lega le vite di diverse persone alla ricerca della loro strada, in un mondo irreale, governato da un'entità incurante.
Perché il Destino ci ama e ci odia con la stessa intensità, ma a noi, povere pedine del suo folle piano, l'odio sembra prevalere.

Autrici.
Chiara Bianca D’Oria, nata il 07 dicembre del 1991 a Cento (FE), e Marika Cavaletto, nata il 07 giugno del 1991 a Bentivoglio (BO).
Chiara e Marika si conoscono alle scuole elementari e da allora hanno frequentato, un po’ per scelta e un po’ per destino, le stesse scuole (medie e liceo linguistico) fino al giorno d’oggi: entrambe laureande in Lingue e Culture per l’Editoria a Verona.
Vivono entrambe a Crevalcore in provincia di Bologna.
Cresciute con l’amore per la lettura e per i viaggi, hanno passato un anno di studio a Edimburgo e diversi mesi in Germania. La loro solida amicizia si salda ulteriormente quando in terza superiore decidono di iniziare a scrivere un libro a quattro mani. La scrittura, passione di Chiara sin dalle elementari, è una nuova esperienza per Marika, la quale si lancia volentieri nella nuova sfida. Dovuta a continui cambiamenti e a periodi in cui scrivere non era la priorità, la scrittura del romanzo si protrae per sei anni, finché a luglio del 2013, le due autrici non lo terminano e decidono di pubblicarlo online come e-book, su una piattaforma self-publishing (narcissus.me)
.

il mio pensiero
Quanto e come ci si può opporre al Destino?
E' la domanda che, in un certo senso, attraversa questo romanzo fantasy dalla prima all'ultima pagina e alla quale le giovani protagoniste, Mya e Chrissie - due ventenni di origine italiana, che a un certo punto decidono di andare a studiare in Scozia per cambiare vita, provando a dimenticare un passato personale e familiare doloroso - dovranno dare una risposta..
Ma il passato, quando non è "risolto", ci perseguita e ci segue ovunque andiamo e se ad esso si unisce un Destino capriccioso e già scritto..., allora le cose si complicano!

Attraverso una narrazione che è sempre in prima persona ma che è affidata alternativamente a 4-5 personaggi (i principali sono Mya e Chrissie, ma ce ne saranno altri che si inseriranno, da subito, accanto a loro), il lettore è catapultato immediatamente in una realtà che oscilla tra il presente (ai nostri giorni) e il passato (indietro di qualche centinaio di anni).

Abbiamo a che fare con una storia di licantropi e vampiri, due razze straordinarie che da tempo
immemore si combattono tra loro ed, allo stesso tempo, hanno nell'essere umano un nemico comune.
Tra i due violenti e sovrannaturali popoli, a un certo momento della loro storia, c'è stato un evento che ha spezzato gli equilibri; un evento che ha a che fare con il sentimento che rivoluziona sempre tutto: l'amore, in questo caso l'amore tra una vampira ed un licantropo, unione da cui nascerà un esserino che chiaramente è un ibrido, e che sarà definito "l'eletto", colui che è destinato a dare il colpo finale nella guerra tra le due opposte fazioni.
I vampiri, dal canto loro, sono dotati di cacciatori, che vanno in giro cercando ed ammazzando i nemici; non solo, ma anche i vampiri stessi devono stare attenti ai cacciatori che sono alle loro calcagna, tra cui spicca la bella Kate, che accoglierà in casa sua le due studentesse, Mya e Chrissie, affidando a quest'ultima una missione pericolosa e incredibile.

Le amiche, diverse tra loro ma molto affiatate, verranno da un giorno all'altro messe a contatto con la realtà sovrannaturale di vampiri e lican e le loro vite riceveranno inevitabilmente una bella scossa..., soprattutto quando l'amore farà nuovamente il suo ingresso in questa battaglia per sovvertirne gli esiti, per confondere gli scopi e le aspettative.

Mya si ritroverà innamorata di un cacciatore di lican (il bel Dorian) e Chrissie, peggio ancora, di William, un ragazzo "pericoloso", oggetto di temibili ed oscure profezie che non prevedono nulla di buono per quanti saranno invischiati in questa guerriglia ai limiti della realtà.

Si torna spesso indietro nel tempo, molti sono i flashback che aiutano il lettore a dare la giusta lettura agli eventi del presente; all'inizio, per il fatto che la parola passa da un personaggio all'altro da subito, oltre che a motivo dei salti temporali, il lettore rischia di perdersi e di non ricordare il ruolo di un personaggio o il filo stesso della narrazione; devo dire che un po' di smarrimento l'ho percepito però, andando avanti con la lettura, i tasselli vanno a posto e tante cose si chiariscono man mano.

La narrazione procede in modo abbastanza scorrevole, le descrizioni e le "informazioni" di carattere storico (chiaramente, intendo la storia dell'ostilità tra le due razze fantastiche) non danno fastidio e non appesantiscono, anzi hanno un che di suggestivo, "antico", che incuriosisce, soprattutto grazie all'introduzione dell'elemento narrativo più originale, il muro di St. Jillian e il suo "ruolo" nella guerra in corso.
I personaggi principali sono interessanti; Mya e Chrissie sono quelli meglio tratteggiati, ma si dà spazio anche ad altri "minori" (il che, però, ha i suoi contro, sempre nel senso di disperdere l'attenzione dal soggetto principale; dall'altro, dà un quadro  più largo di tutto, offrendo diverse prospettive e punti di vista, anche degli stessi eventi).
Il linguaggio è molto "giovanile"..., il che, se da una parte potrebbe aiutare a rendere i dialoghi e i personaggi più verosimili, dall'altra può finire per dar fastidio, soprattutto per l'abbondante utilizzo di parolacce, che, se ripetute troppo spesso, rischiano di rendere puerili e antipatici gli stessi protagonisti.

La storia narrata è sufficientemente contestualizzata, in particolare grazie alla presenza di pochi ma ben precisi luoghi che fanno un po' da punto di riferimento: il negozio di articoli magici, Lithium (che poi è una sorta di base per la caccia a lican e vampiri), il Rose pub, la biblioteca in cui lavora Chrissie e tutto è, all'occorrenza, accompagnato da un'atmosfera dark e gothic.

Il titolo del libro ha a che fare con la sostanza - il litio, appunto - che nella fantasia delle autrici, è capace di fermare i cattivissimi succhiasangue, i vampiri, come anche gli aggressivi lupacchiotti.

La storia di per se' non è affatto banale, anzi ha diversi elementi originali ed interessanti, oltre che complessi; vero è che si ha l'impressione che tutto accada, nella vita di Mya e Chrissie (che sono comunque due umane), fin troppo velocemente, il che rende alcune cose poco convincenti (in particolare, mi riferisco al fatto che le stesse accolgono come se nulla fosse il dato di fatto che nel mondo esistono vampiri e licantropi).

Nel complesso, come esordio direi che è da apprezzare e le autrici possono contare su una buona fantasia per eventuali e future storie dark romance-fantasy, con la dovuta attenzione alla forma e all'intreccio narrativo, in quanto (mia opinione personale) se è vero che avere tante idee è positivo, avere fretta di metterle giù tutte insieme senza collegarle in modo chiaro e graduale, rischia di confondere il lettore.

Però, ripeto, Lithium è stata una lettura interessante, in particolare nella seconda parte il mio interesse era cresciuto e avevo voglia di scoprire cosa sarebbe accaduto ai personaggi coinvolti.

Ringrazio le Autrici Chiara e Marika per avermi dato modo di leggere questo romanzo e faccio loro i miei in bocca al lupo..! :)

2 commenti:

Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz

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