mercoledì 9 dicembre 2020

Recensione: GLI ESSERI OSCURI di Fernando Camilleri



L'esistenza relativamente tranquilla di un undicenne si colloca all'interno di una cornice dai colori scuri e dall'atmosfera misteriosa, resa sinistra e surreale dalla comparsa di creature della notte, la cui presenza inquieta tanto il protagonista che il lettore: cosa possono mai volere questi esseri oscuri da un bambino fondamentalmente innocuo, solo ed emarginato?


GLI ESSERI OSCURI
di Fernando Camilleri


Delos digital
55 pp
Fur ha undici anni, anche se ne dimostra settanta a causa di una sindrome che inevitabilmente lo limita molto nelle attività fisiche e nelle relazioni sociali.

Le stranezze non sono circoscritte alla sua fisicità, ma si estendono anche alla famiglia; e no, non è solo colpa della spremuta di cappero da bere al mattino (che da sola, già basterebbe), ma anche per altri piccoli particolari: la mamma è sparita, la sorella s'è messa ai fornelli e prepara pietanze disgustose e intanto tiranneggia su di lui; l'apatico padre, se non sta a casa spiaggiato davanti alla TV, va in falegnameria, dove si taglia pezzetti di dito...

A dare un ulteriore tocco di inquietudine all'esistenza di questo undicenne ci pensa la comparsa di tre creature oscure, che si acquattano nel ripostiglio di casa.

Gli inspiegabili e sinistri esseri hanno l'aspetto di bambini della sua età, anche se al posto degli occhi hanno due buchi neri; ad ogni apparizione, aumentano di tre unità.

Non dicono una parola, si limitano a guardare il bambino e ad aiutarlo se è nei guai con la scorbutica sorella maggiore.

Inizialmente Fur è spaventato da queste creature: chi sono quegli strani bambini che lo osservano muti? Cosa vogliono da lui?

Con il passare delle notti comincia a pensare che essi non siano poi tanto pericolosi ma resta comunque il dubbio su chi siano e sul perché non se ne vadano.

Per sciogliere ogni domanda, chiede aiuto all'unico amico che ha, il custode del museo di Cefalù, Dario Lampa.
L'uomo si dimostra molto interessato (forse anche troppo?) a questi esserini che popolano la casa del suo giovane amico, e cerca di dargli qualche consiglio su come fare per capire chi essi siano e cosa vogliano da lui.

Queste creature sono presenze amiche o hanno intenti distruttivi?
Ad esse, intanto, si è aggiunto un altro essere, dall'aspetto decisamente mostruoso e spaventoso...

Cosa vogliono da Fur tutti questi mostri?
Il povero ragazzino lo scoprirà in una notte scura e drammatica, in cui rivedrà l'amata mamma e si compirà il proprio destino.

Questo racconto di Fernando Camilleri è horror , ma in un modo "soft": anche se non è messo davanti a situazioni e personaggi che provocano veri e propri brividi di paura e fiato sospeso,  il lettore è portato a immedesimarsi nel giovanissimo protagonista, che nella sua innocenza e semplicità è terrorizzato al cospetto di questi esseri sinistri, di queste creature del buio e della notte che appaiono e scompaiono all'improvviso e in maniera inspiegabile.

Fur è un ragazzino dolce, bravissimo a scuola, dove però non riesce a fare amicizia con nessuno: le ragazze rifiutano anche solo di parlargli e i ragazzi più grossi (e stupidi) lo bullizzano; purtroppo a casa non va molto meglio, tra i piatti bizzarri e poco invitanti cucinati dalla sorella Ele, la quale è fisicamente l'opposto suo (tanto è grassa e grossa lei, quanto è minuto e secco lui) e non fa che rimproverarlo, facendo sentire il fratellino sempre sbagliato; il padre è una presenza-assenza, un'ameba priva di vitalità.

Aleggia, tra le mura della casa di questa bislacca famiglia, il ricordo della madre, un esserino minuscolo misteriosamente sparito senza che nessuno sappia come e perché. Ma nessuna madre dimentica i suoi figli, e al momento opportuno potrebbe farsi viva per il bene del suo Fur.

Dal canto suo, il bambino ha una sola persona della quale si fida ciecamente, il già citato amico Lampa Dario: saprà davvero aiutare Fur a mandar via gli esseri oscuri?

Il finale è amaro e lascia di sasso il lettore, che inevitabilmente si trova a provare una sensazione di tristezza verso il dolce undicenne, che in un corpo malato e considerato sgraziato agli occhi del mondo, nasconde un cuore puro, buono, che non scorge il male ed è volto sempre verso il bene.

Anche in questo racconto ho trovato la penna di Camilleri ammaliante, capace di disegnare ambientazioni apparentemente comuni ma che poi nascondono qualcosa di oscuro, da cui sbucano personaggi fantastici che stuzzicano le paure più ancestrali di ogni uomo (chi di noi, da bambino, non ha mai immaginato di vedere delle ombre strane in cime alle scale che portano in soffitta o in un angolo della propria camera?).

Ve lo consiglio, è uno scrittore che non delude e sa catturare l'attenzione dei suoi lettori, dando vita a scenari e personaggi intriganti.



Biografia.
Fernando Camilleri è nato e vive a Cefalù, in Sicilia. La vista sul mare, il silenzio e la solitudine sono gli elementi indispensabili per la sua scrittura. Adora i granchi, i ragni e i sorrisi degli umani. I suoi generi letterari preferiti sono il weird, l'horror e la bizarro fiction.
Esordisce nel 2016 con il romanzo fantasy/horror Zucchero Filato Volante edito da Eretica Edizioni. Nel 2020 vince il Premio Gianfranco Viviani con il racconto fantasy Malattia da reflusso. Sempre nel 2020 pubblica il racconto weird/horror Gli esseri oscuri con Delos Digital.


Altri libri dell'Autore recensiti sul blog:

4 commenti:

  1. Ciao Angela! Che romanzo stravagante... non so se mi potrebbe piacere! Nel dubbio, comunque, me lo segno :-)

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    1. È particolare senz'altro, ma essendo breve ci si può tentare ;)

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  2. Romanzo particolarmente interessante mi hai messo curiosità con la tua recensione.

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz

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