lunedì 7 dicembre 2020

Recensione: PENNY PORTAFORTUNA (Natale in città, vol 3) di Jill Barnett



A volte la vita mette a dura prova, e quando lo fa attraverso la perdita di persone care, può essere davvero molto difficile riprendersi dal dolore provocato dal lutto; e se lo è per gli adulti, figuriamoci per una bambina!
Ma proprio quando la confusione e lo smarrimento sembrano ormai far da padroni, ecco che irrompe l'Amore a scombinare piani e a portare una ventata di felicità e di speranza!


PENNY PORTAFORTUNA
(Natale in città, vol 3)
di Jill Barnett



trad. Isabella Nanni
89 pp
Come già "L'eroe di Eleanor", anche questa novella di Jill Barnett è ambientata a New York, verso la fine del 1800 e nel festoso periodo natalizio. 

Il protagonista è il giovane e famoso architetto Edward Lowell, i cui affari vanno a gonfie vele, ma non così la vita personale e famigliare: apprende, infatti, con dolore e sconcerto, della morte della sorella minore Josie, deceduta in un incidente in barca assieme al marito.
La coppia lascia una bambina di quattro anni, la dolce Penelope, di cui Ed diventa improvvisamente tutore.


La bimba arriva a New York, nella grande e sconosciuta casa dello zio, con un fardello e un carico di sofferenza troppo grande per le sue piccole e fragili spalle.
La sua vita è stata totalmente messa sottosopra; Penelope è comprensibilmente afflitta, disperata, addolorata; piange scossa da violenti e strazianti singhiozzi, davanti al quale lo zio si sente inadeguato, impreparato; soffre per la perdita della sorella ma anche per la nipotina, che lui teme di non riuscire a consolare come dovrebbe.

Eppure sente nascere e crescere per lei un affetto viscerale e sincero, tanto più perché la bambina gli si affeziona a sua volta e, benché si sia chiusa in una sorta di mutismo selettivo, si aggrappa allo zio - unico affetto rimastole e che le ricorda l'amata mamma - come un naufrago al suo pezzo di legno sbattuto qua e là dalle onde di un mare agitato e pericoloso. 

Edward è socio di uno studio ben avviato e ha molto lavoro da fare, ma sa di avere il dovere morale di occuparsi della piccola e di aiutarla a sbloccarsi, così decide di consultare un bravo psicologo; durante il percorso in carrozza che conduce lui e Penny dal dottore, la bimba resta incantata nello scorgere una bambola nella vetrina di un negozio: forse per la prima volta da quando è giunta negli USA, Ed scorge i primi segni di felicità e di entusiasmo negli occhi della nipotina. 

Purtroppo la bambola viene venduta prima che Edward possa comprarla e questo lascia Penny molto delusa, anche perchè la bambolina aveva un visino e dei capelli simili a quelli della sua adorata mamma defunta; non solo, ma come spiega loro il negoziante, la bambola si chiamava addirittura come la sorella di Ed (Josephine)!

Poter ottenere la bambolina diventa per Ed una missione vera e propria, per portare a termine la quale è disposto a girare tutti i negozi nei dintorni e a ingaggiare un investigatore privato!

Ma Cupido ha già deciso di scoccare le sue frecce e mette sulla strada di Ed una donna, la 25enne Idalie Everdeane: i due si incontrano, o meglio si "scontrano" casualmente, e sentono dal primo secondo in cui i loro occhi si incrociano e i loro corpi si sfiorano, un'attrazione irresistibile, che coinvolge il corpo ma anche la loro mente, visto che entrambi non possono smettere di pensare l'uno all'altra.

A creare un legame importante e prezioso tra i due ci pensa la piccola Penelope - che non a caso diventa, per lo zio, "Penny portafortuna" - con il suo desiderio di poter avere la bella bambola dai capelli biondi di nome Josephine: e la bella Idalie è infatti l'unica persona che potrebbe realizzare il sogno della bambina... e anche quello del giovane e affascinante zio, il cui cuore ha incominciato a battere per la donna.

La felicità sta facendo timidamente capolino nelle esistenze di tre anime smarrite, che hanno perso un affetto molto caro, la cui assenza si fa sentire tanto, disegnando nel loro cuore e nella loro vita inevitabili solitudini e tristezze.
Fa tenerezza la dolce Penny, così desiderosa di ricevere amore, protezione, cura da parte di qualcuno che non l'abbandoni più, come purtroppo hanno fatto i suoi sfortunati genitori.
Ed, pur non avendo alcuna pratica coi bambini, viene completamente rapito da questo scricciolo che gli ricorda l'amata sorella perduta; farebbe qualsiasi cosa per non deludere la nipotina e dimostrarle tutta la sua incondizionata devozione!

Dal canto suo, Idalie è una ragazza che ancora sente il doloroso peso della perdita di sua sorella, di cui l'è rimasto il gatto e qualche ricordo in soffitta; vive in un appartamentino che ha dovuto combattere per avere, fa un lavoro che adora e nel quale è brava, ma è fondamentalmente una persona sola, diffidente verso il "sesso forte", orgogliosa e, quando si sente fragile e indifesa - davanti ai propri sentimenti e ai segnali inequivocabili che le lancia il proprio corpo quando Edward Lowell è nei paraggi - tira fuori una lingua tagliente e sarcastica.

Ma è Natale..., la neve scende silenziosa e riveste di una coltre bianca e incredibilmente romantica la bella New York, e intanto una bimba di quattro anni, bisognosa di amore e di una famiglia, aspetta che la festa più attesa e suggestiva dell'anno porti finalmente con sé qualcosa di bello, e chissà... una bella bambola di nome Josephine sotto l'albero!!

Un racconto a tema natalizio, romantico e tenero, con una scrittura piacevolissima, ideale per chi ha voglia di una storia d'amore non impegnativa ma sicuramente molto dolce, da leggere in un pomeriggio di relax.

2 commenti:

  1. Un libro tipico natalizio giustamente proposto visto il periodo

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    Risposte
    1. Eh già, e può piacere in particolare a chi predilige storie sentimentali :)

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz

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