giovedì 4 marzo 2021

Recensione. "Manuale di Sopravvivenza. Come liberarsi dalla trappola del narcisista, quando l’arma sono i figli" di Ambra Sansolini




Quando una donna (e madre) decide di mettere la parola fine ad una relazione con un compagno violento (sotto diversi punti di vista), non di rado, purtroppo, accade che questa decisione coraggiosa venga presa male dal partner, che si vede messo all'angolo, cosa che non può assolutamente sopportare.
È frequente, in questi casi, che egli - da narcisista patologico qual è - metta in atto una forma subdola di violenza sull'ex, facendo leva in particolare sui figli. 
Come salvarsi da una morsa cosi stretta e terrificante? 
Questo piccolo manuale offre consigli pratici su come affrontare la comunicazione tossica col carnefice per sfuggire alle sue innumerevoli trappole, volte sempre a terrorizzare e colpevolizzare la donna.


Manuale di Sopravvivenza.
Come liberarsi dalla trappola del narcisista, quando l’arma sono i figli
di Ambra Sansolini



100 pp
Il presente volume è stato scritto da Ambra Sansolini, giornalista e amministratrice del sito www.violenzadonne.com, dedicato al fenomeno della violenza sulle donne sotto ogni punto di vista: psicologico, sociale, giuridico e culturale.

Attraverso questo manuale, l'Autrice si propone di fornire alle sue lettrici, che si ritrovano a vivere situazioni complesse e difficili con un ex dalla personalità narcisista patologica, un valido aiuto per individuare i meccanismi perversi attuati dall'ex e che potrebbero continuare a condizionarla e a renderla infelice e vittima.
È difficile affrancarsi da un ex perverso o psicopatico, ma - assicura la scrittrice - è un processo non soltanto necessario ma catartico, che permetterà alla donna di non essere più una preda ma di acquisire nuove consapevolezze su se stessa, sui propri limiti e fragilità, ma ancor più sui propri punti di forza, che nessun ex marito malvagio e sadico deve permettersi di calpestare e umiliare.

È un manuale di agevole lettura, davvero molto interessante, che chiarisce il modus operandi da tenere per neutralizzare i colpi dell'ex partner carnefice, che non sopporta l'idea che colei che egli considerava una sua proprietà possa rifarsi una vita senza di lui ed avere un'indipendenza sociale ed economica.

Un essere così cosa farà se non usare i figli in comune per far del male alla donna?
 
La Sansolini riporta diversi esempi pratici di dialoghi scritti tra la preda e l'offender, analizzandoli e ponendo in evidenza le sottigliezze, i messaggi nascosti e sempre manipolatori e umilianti che si celano dietro le parole infide e false di lui.

Purtroppo non è affatto infrequente che, quando una donna lascia il proprio partner psicopatico e avvezzo a violenze fisiche, psicologiche e verbali, questi pretenda sfacciatamente di vedersi garantiti i propri diritti di padre presente per i figli, anche se in realtà non è mai stato davvero attento e premuroso ma utilizzi meschinamente gli stessi per ricattare l'ex.

L'Autrice, nel dare consigli, porta esempi realistici (frutto di episodi a lei noti) analizzando eventuali errori di comunicazione della donna e soprattutto gli atteggiamenti infami e crudeli dell'uomo, come il voler sminuire la ex, facendola passare per pazza, o il sottolineare come lui abbia una buona reputazione in società e che lei sia la frustrata che si inventa cattiverie subite che non esistono.

Il testo fornisce indicazioni molto concrete e pratiche su come reagire e su come rispondere nelle varie situazioni in cui emerge la natura sadica e manipolatrice dell'offender.

Uno dei consigli è, ad es., quello di evitare troppe comunicazioni col carnefice, un manipolatore ambiguo che cerca solo di tenere soggiogata l'ex compagna/moglie, sottolineando come lei non sia in grado di prendersi cura dei figli in modo idoneo.

Ci si sofferma anche sulle pecche della legge italiana in materia di affido condiviso e di come, pur di non penalizzare nessuno dei due genitori, alla fine lo si faccia eccome..., e non solo: a pagare di più è quasi sempre il genitore vittima, la donna, che può ritrovarsi sola davanti a una legge che sembra remarle contro.

Ancora, vi sono suggerimenti su come gestire i colloqui in presenza degli assistenti sociali, per cercare in tutti i modi di non apparire la parte conflittuale, il genitore cattivo che vuol negare al povero padre il suo diritto di esercitare il proprio ruolo e dimostrare amore e cura per la prole.
È bene, tra le altre cose, che quando si è costrette ad interagire col padre dei propri figli, gli si diano risposte il meno emotive possibili, usando magari il sarcasmo o fingendo di assecondare le richieste (assurde e irrazionali), insomma evitando di rispondere con foga, istintivamente, con rabbia, perché l'offender questo vuole e di questo gode: provocare sentimenti e reazioni di ira nell'ex, così che possa tirar fuori condotte e parole "negative" di cui lui possa lagnarsi davanti a Servizi Sociali o in Tribunale.

La giornalista ha scritto un testo che, a mio modesto avviso, contiene "istruzioni" davvero molto concrete e valide, adatte ad incoraggiare le donne che si trovano in questa situazione complessa e frustrante, affinchè riconoscano con chi hanno a che fare, quali armi perverse vengono utilizzate contro di lei, quali tipi di ricatti emotivi, psicologici, economici ecc..., e come fare per non soccombere, ma anzi per rinascere più consapevoli e più forti. Per il proprio bene e anche per quello delle povere ed innocenti creature coinvolte in questa conflittualità.

Ho apprezzato molto il voler mettere l'accento sul fatto che anche se il percorso verso la libertà,  intrapreso da una donna che - vittima di un uomo maltrattante e patologico - decida giustamente di tranciare questa relazione tossica e di riappropriarsi della propria vita, sia costellato da lacrime, delusioni, paure, ansietà..., esso meriti di essere portato avanti perché c'è la possibilità di uscire fuori dal tunnel; saranno necessari coraggio, forza di volontà, determinazione..., ma ne varrà la pena, perché “sopravvivere a un uomo simile fa sicuramente, di noi, donne più forti e sicure."

Ringrazio di cuore l'autrice Ambra Sansolini per avermi dato modo di conoscere questo suo breviario col quale dire alle donne che hanno avuto la sfortuna di imbattersi in soggetti narcisisti: non siete sole e il vostro destino non è quello di essere vittime, bensì di rinascere, più forti e più luminose.


2 commenti:

  1. Un super-libro, importantissimo per il tema trattato e che sicuramente è da consigliare a tutte le donne che hanno problemi con uomini... uomini, , maschi.

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    1. Esatto, Daniele, è un libro destinato principalmente alle donne ma utilissimo per far riflettere anche i maschietti :)

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz

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