venerdì 11 giugno 2021

Ciao, Lucinda...

 




"Through the pain and the joy of the journey, I have learnt the most important lesson life can offer, and I am glad of it. The moment is all we have."


Immagino che leggere la notizia della morte della bravissima e tanto amata scrittrice irlandese Lucinda Riley abbia sconvolto tantissimi lettori e lettrici, come  è successo a me.
Quando sono uscita da lavoro e ho cominciato a leggere i primi articoli online, quasi non volevo crederci :(((

Ho letto che combatteva con un cancro da quattro anni ma che anche durante la malattia non ha smesso di scrivere.
Chi mi legge da un po' sa che amo i romanzi di quest'autrice e sono certa che, se un male incurabile non l'avesse sottratta alla vita, all'affetto dei suoi cari e dei suoi innumerevoli estimatori, ci avrebbe di certo regalato tante altre storie emozionanti e personaggi femminili indimenticabili, come ha fatto in più di 25 anni di carriera di scrittrice.

10 commenti:

  1. Proprio ieri avevo preso un suo libro... che tristezza.

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    1. Non ci volevo credere quando ho letto la notizia...

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  2. Non ho mai letto nulla di lei. Ma ho appreso la notizia dai giornali e mi è dispiaciuto. Un abbraccio🌻

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    1. Sapeva creare trame intrecciate, personaggi ben caratterizzati e ambientazioni suggestive e realistiche.
      Un abbraccio a te

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  3. Ciao Angela, anche a me la notizia ha lasciato di stucco, non sapevo nemmeno che fosse malata... Ho iniziato a leggere i sui romanzi qualche anno fa ed era entrata nel numero delle mie scrittrici preferite...

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    1. Ma infatti credo che tanti di noi siamo rimasti di stucco proprio perché non sapevamo della malattia :(

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  4. Quando una persona viene a mancare stroncata da un tumore è sempre una notizia che lacera. In questo caso c'è un dolore doppio che consiste non solo nel soffrire per la perdita di una persona che senti di aver conosciuto attraverso le sue opere ma anche per la perdita di un talento. Conprendo il tuo stato d'animo, per me fu un duro colpo la morte di Bowie.

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    1. Esattamente, anche se son persone che non conosci personalmente (scusa il gioco di parole), apprezzandole e seguendole per il loro talento, è come se le conoscessi... Un po' ti affezioni, ecco...

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  5. Pur non avendola mai letta, mi è dispiaciuto tantissimo!

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz

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