lunedì 20 gennaio 2025

Ciao, Rockpoeta

 

Ieri sera ho appreso una notizia brutta brutta, che mi ha lasciata scioccata e molto triste.

Sono quelle cose che non vorresti mai leggere...

Daniele Verzetti, blogger e poeta genovese, ci ha lasciati.

Ne sono rimasta addolorata e da ieri non faccio che pensarci.

Conoscevo Daniele solo virtualmente, attraverso le sue parole, i suoi versi, e la sua persona e la sua voce attraverso le interpretazioni che dava delle proprie poesie (canale YT).

Ho imparato un po' a capire che tipo di persona fosse grazie al suo modo di comunicare, e per carità, so bene che è una conoscenza relativa e assolutamente parziale, limitata, eppure... quanti nella blogosfera lo hanno conosciuto come me, credo abbiano "visto" ciò che ho visto io.

Un poeta schietto, realista, che "fotografava" e descriveva ciò che vedeva e viveva senza filtri, senza peli sulla lingua, con passione, onestà, seguendo la libertà del proprio pensiero, delle proprie convinzioni, dei propri sentimenti.

Mi piaceva leggere le sue poesie e interagire con lui, mi ritrovavo nella maggior parte delle sue parole, le condividevo e tante, tantissime volte per me sono state motivo di riflessione su tematiche attuali, di quelle che scuotono la coscienza, il nostro senso morale, il nostro sistema di valori, gli interrogativi più profondi e urgenti di fronte agli innumerevoli problemi e difficoltà che come essere umani incontriamo giorno per giorno, come singoli individui e come collettività.

Leggendolo e scambiandoci parole e opinioni, mi sono fatta l'idea che fosse un uomo semplice e profondo insieme, buono, intelligente, riflessivo, sincero, empatico.

Libero.

Mi mancherai, Daniele. 

Mancherai a me e a tanti che venivano a leggerti e a scriverti, che ti apprezzavano anche quando potevano non condividere ogni tuo singolo pensiero, perché il tuo era uno spazio aperto al confronto e oltremodo stimolante.

Ciò che hai scritto e "detto" di te attraverso i tuoi versi, resterà a lungo nella mente e nel cuore di chi ha avuto il privilegio di avvicinarsi per un po' al tuo mondo, alla tua anima libera e appassionata, che rifuggiva e denunciava ingiustizie, egoismi, abusi di potere, disuguaglianze, la dolorosa indifferenza del nostro tempo.

Non se e per quanto il blog di Daniele resterà online, ma intanto che c'è, abbiamo la possibilità di rileggerlo e sentirlo ancora con noi.

Vi lascio con una delle sue tante poesie.


MAGARI UN GIORNO


Sorriso
Bene rifugio
Lenisce ferite
Scioglie cicatrici

Sorriso
Bene - baratto
Non moneta di scambio
Ma volano di linfa vitale

Ci vuole coraggio a sorridere
E non ad uccidere in guerra
Ci vuole coraggio a donarsi
Quando non si ha nulla da dare
Se non un sorriso sofferto
Ci vuole coraggio a sorridere
Con la faccia nel fango
Filo spinato tra i denti
Sangue infettato
Cuore estinto.

Ci vuole eroismo a sorridere
E ci vuole saggezza nel sorridere
Alle persone che lo meritano davvero
Perchè se io ti sorrido
Non vuol dire che tutto va bene
O che siamo felici
Ma solo che ti dono coraggio
Il coraggio di sorridere di nuovo
E chissà
Magari un giorno
Ritroverò quel sorriso
Quando sarò io ad averne bisogno

Magari un giorno
Magari adesso.

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz

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