mercoledì 16 settembre 2020

Recensione: IL SILENZIO DELLE RAGAZZE di Pat Barker



È la bella Briseide, schiava del Pelìde Achille - il semi-dio temuto dai nemici e venerato dai compagni d'arme, tanto forte quanto spietato - a narrarci, con crudo realismo, la leggendaria guerra di Troia e divenendo portavoce delle donne relegate nelle retrovie della Storia e dalle quali ci si aspettava sempre e solo silenzio e sottomissione.


IL SILENZIO DELLE RAGAZZE 
di Pat Barker



Einaudi
trad. C. Palmieri
352 pp
«Il grande Achille. Il luminoso, splendido Achille; Achille simile a un dio. Ma Achille, per noi, era solo un macellaio».

Le guerre - tutte le guerre - sono sempre sinonimo di sofferenze, morti, sangue, famiglie distrutte, soprusi da parte dei vincitori nei confronti dei vinti.

In queste pagine il lettore viene catapultato in un tempo mitico, leggendario, popolato da uomini tanto valorosi quanto crudeli, da guerrieri implacabili, che con uno schiocco di dita o un'occhiata indifferente hanno il potere di vita e di morte sulle proprie vittime.
E chi sono queste vittime?
I popoli assediati e sconfitti, con le loro città conquistate, depredate di ogni bene, i templi profanati, gli uomini sgozzati come maiali, i guerrieri avversari - vecchi e giovani, anche ragazzini - uccisi con una ferocia da far accapponare la pelle.

E poi ci sono loro, le donne.
Anzi, le ragazze.
Figlie, madri, nonne, padrone e schiave, le ricche e le miserabili: tutte ormai oggetti in mano ai nemici vincitori.

Quando Lirnesso (città alleata di Troia) viene conquistata dai Greci di Agamennone, guidati dal grandissimo Achille, Briseide, sopravvissuta al massacro della sua famiglia, viene portata via dalla città come un trofeo e consegnata al Pelìde.

Briseide ha diciannove anni, è bella, di nobili origini, abituata a una vita fatta di comodità; lei, che ha sempre avuto in casa delle schiave al suo servizio, adesso si ritrova ad essere la concubina non di un guerriero qualsiasi, bensì proprio di colui che le ha ucciso barbaramente i fratelli, oltre che il marito.

"Uno schiavo non è una persona che tratti come una cosa: uno schiavo è una cosa, per gli altri come per sé stesso."

Briseide adesso non è null'altro che una povera schiava, impegnata durante il giorno ad assolvere umilissime incombenze, a tessere, a mescere e servire il vino ai bruti soldati dell'accampamento; all'occasione anche infermiera, è quindi chiamata ad assecondare qualunque necessità dell’eroe splendente e di coloro che gli gravitano attorno. 
Ed è ruvidamente invitata a dimenticare la sua esistenza prima dell'assedio e della schiavitù, altrimenti il ricordo dei tempi felici avrebbe generato soltanto ulteriori sofferenze a quelle che comunque  l'avrebbero aspettata nel presente e nel futuro *.

"- Scordati la tua vita precedente. (...) Ormai è finita. Se continui a pensarci ti renderai infelice. Dimentica! La tua vita è questa, adesso. Dimentica. -
Fu allora che capii qual era il mio dovere, semplice e limpido come una ciotola d’acqua: ricordare."

Ma anche nella disgrazia, è possibile trovare degli aspetti che, se non sono proprio positivi, possono almeno donare briciole - necessarie! - di conforto e solidarietà per sopravvivere.
Briseide non è di certo da sola in questa terribile esperienza.
Con lei, a condividere lo strazio di un'esistenza ormai lontanissima da quella precedente, fatta di umiliazioni, lavoro incessante e, soprattutto, botte e stupri, ci sono innumerevoli donne, anch'esse prigioniere strappate dalle loro case e consegnate ai guerrieri nemici. 

Ed è così che confinate nell’accampamento – e nella tenda dei loro padroni – Briseide e le sue compagne assistono alla guerra di Troia e raccontano ciò che vedono. 

Ci avviciniamo alla tenda di Achille e guardiamo ciò che accade attraverso gli occhi di questa giovane donna costretta a scaldare il letto a colui che più odia al mondo e che, dopo averle tolto tutto, la tratta come una cosa, un corpo senz'anima da prendere ogni notte, con la frettolosità e la malagrazia che caratterizzano un uomo come lui, che di tenero non ha nulla ma che trasuda forza, violenza, indifferenza verso i sentimenti altrui.
Eppure, sebbene figlio di una dea (Teti, ninfa del mare), di questo capo magnifico e indiscusso dei fedelissimi mirmidoni, ci vien dato il ritratto di un uomo complesso, pieno di contraddizioni, capace di grandi slanci emotivi, di provare una rabbia incontenibile di fronte alla perdita di qualcuno di importante, di addolcirsi e immalinconirsi nel pensare alla madre, come di barricarsi dietro un orgoglio quasi infantile per un torto subito.

È l'uomo che riesce ad affrontare gruppi di avversari e farli fuori contemporaneamente con estrema facilità, ed è lo stesso che si rifiuta di combattere per Agamennone quando questi, per dispetto, gli "ruba" Briseide.
È soprattutto l'uomo che, dinanzi alla morte dell'amico fraterno Patroclo, non esita a tornare a combattere per compiere una vera e propria carneficina tra i Troiani, pur di vendicare il sangue dell'amato amico, l'unico mortale col quale si sia mai sentito intimamente legato da un sincero e indissolubile affetto.

Ma Achille è anche il figlio di Peleo, che si lascia baciare le mani dal vecchio re di Troia, quando questi - proprio appellandosi all'amore di Achille per il padre - lo scongiura di restituirgli il corpo ormai irriconoscibile di Ettore, il prode principe troiano, da Achille ammazzato con barbaro accanimento.

Figura mitologica tra le più affascinanti, la voce di Briseide ci restituisce un Achille in tutte le sue sfaccettature, e attraverso i suoi occhi "vediamo" tanto gli episodi famosi, entrati nel mito e narrati da Omero, quanto  quelli mai registrati dalle cronache ufficiali perché legati alla miserabile vita delle ragazze schiavizzate, alle quali "si addice il silenzio".
Ragazze giovanissime o donne più mature: ad ognuna il suo destino, per qualcuna più triste e drammatico, per qualcun'altra forse un po' meno meschino...

"Nulla aveva più importanza ormai, eccetto la gioventù, la bellezza e la fertilità. Ognuna cercava di resistere a suo modo."

Il tempo nell'accampamento - tra topi, soldati feriti in battaglia da accudire, padroni - alcuni più violenti di altri - da soddisfare, telai presso il quale si trascorrevano ore - pare come sospeso e del suo scorrere è difficile tener conto perché è come vivere in una eterna bolla: non c'è passato, non c'è futuro ma soltanto un infinito ripetersi di istanti, di adesso che si susseguono tutti uguali. 

Briseide è una narratrice attenta, un'osservatrice scrupolosa e onesta, che sa descrivere sia la realtà esterna sia quello che avviene dentro di sé.
Riconosce i propri sentimenti, il suo passare dallo stupore per un cambiamento repentino e doloroso della propria condizione, al più intenso dei dolori per la consapevolezza di quella che è oramai la sua vita, fino ad arrivare alla passiva rassegnazione, al sentirsi svuotata di ogni emozione. 

Tra le donne del campo c'è per lo più solidarietà, amicizia, aiuto reciproco, si sostengono a vicenda quando una di loro rischia grosso, ma non mancano le invidie e le piccole ostilità, frutto più che altro del desiderio di migliorare la propria posizione di concubine e garantirsi un minimo di sicurezza (per sé ed eventualmente per i propri figli).

La narrazione delle vicende comprende sia ora la prima persona (Briseide), ora la terza, in cui si segue il punto di vista di Achille.
Al centro di questo romanzo c'è proprio lui, l'eroe della guerra di Troia,

"l’uomo più bello della terra, ma anche il più violento, e il problema era questo. Come si può separare una tigre dalla sua ferocia? O l’eleganza di un ghepardo dalla prontezza del suo attacco? Achille era così: bellezza e terrore erano due facce della stessa medaglia."

E di fronte a lui c'è questa donna, che ha fatto parte della sua storia leggendaria, che ha covato rancore e odio nel suo cuore per gli oppressori ma non si è lasciata divorare da questi (seppur umanamente legittimi) sentimenti, anzi il suo cuore ha continuato a provare tante emozioni, finanche amicizia e tenerezza verso il gentile Patroclo, l'unico che le sia stato amico in mezzo ai nemici, e che l'abbia addirittura incoraggiata a non arrendersi...:

"Le cose cambiano, credimi. E se non cambiano da sole ci pensi tu a cambiarle. – Parole da uomo. – Avrai la tua occasione, un giorno o l’altro. E quando capiterà, fa’ in modo di afferrarla con tutte e due le mani."

E per Achille cosa ha mai provato Briseide?

La ragazza non è una sciocca e resterà sempre lucida e razionale nei confronti del suo divino padrone:

"Il falco era Achille. Io ero la sua schiava, e poteva disporre di me come voleva; ero in suo potere."

Eppure si avverte comunque una sfumatura nostalgica, malinconica, nel pensare all'uomo più straordinario che le sia capitato di incontrare, come se anche lei, suo malgrado, ne abbia inevitabilmente subito il fascino.

Ne "Il silenzio delle ragazze" Pat Barker ci narra una delle guerre più famose, la storia dell'assedio di Troia, e lo fa attraverso il punto di vista delle donne prese con forza dall'esercito greco.

Il linguaggio è attento ai dettagli concreti, moderno, fluido, non ricercato - come si potrebbe pensare, visti i personaggi mitologici -, non c'è alcuno sforzo per rendere lo stile arcaico e solenne, e questo personalmente l'ho apprezzato perché l'autrice si è servita di un registro linguistico adeguato a coloro a cui si dà voce, che siano le schiave - che quando sono tra loro parlano in maniera anche sboccata -, o i soldati, rozzi e volgari nei modi e, ovviamente, nel parlare.  

Questa rivisitazione profondamente umana e tutta al femminile del poema epico di Omero è un'opera molto piacevole da leggere, che si concentra sul costo della guerra, in special modo per le donne, ci invita a non ignorare quelle parti della storia troppo spesso dimenticate e ad ascoltare piuttosto le voci messe a tacere dal potere e dai vincitori (che sono sempre uomini).
Bello, può piacere in particolare a chi ama la mitologia greca.



* "Nessun maggior dolore che ricordarsi del tempo felice nella miseria" (Inferno, Canto V, 121-123)

martedì 15 settembre 2020

Libri in lettura (settembre 2020)



Buon lunedì, lettori carissimi!!

Oggi vi presento le mie due nuove letture.
Le conoscete? Che ne pensate, leggendo la trama?



La vita invisibile di Ivan Isaenko
di Scott Stambach


Ed. Marsilio
trad. A. Arduini
302 pp
Ivan ha diciassette anni ed è uno degli ospiti dell'Ospedale per i bambini gravemente ammalati di Mazyr, in Bielorussia. 
Le radiazioni liberate nell'atmosfera dall'esplosione di uno dei reattori nucleari della centrale di Cernobyl il 26 aprile 1986 gli hanno provocato gravi malformazioni, ma non ne hanno intaccato lo spirito acuto, l'intelletto straordinario e il vorace appetito per i libri. Ogni giorno sarebbe uguale all'altro, nella vita di Ivan, ma il ragazzo riesce a trasformare tutto in un gioco, al servizio del proprio divertimento. 
A scuotere la sua routine arriva, però, una nuova residente dell'ospedale, Polina. 
Ivan all'inizio non la sopporta. La ragazzina gli ruba i libri, sfida le regole del suo universo magico, si fa amare da tutte le infermiere. Ma in breve anche Ivan ne è attratto in modo irresistibile. 
Comincia così una storia d'amore tenera e coraggiosa, che consente ai due ragazzi di scoprire il mondo come mai avevano fatto prima. Fino all'incontro con Polina, Ivan si limitava a sopravvivere, in uno stato di orgogliosa distanza dalle cose e dalle persone. 
Ora vuole qualcosa di più: vuole che Polina resti viva.






PERDUTA NEI QUARTIERI SPAGNOLI
di Heddi Goodrich


Ed. Giunti
468 pp

Una ragazza americana a Napoli, ma non una delle tante. 
Heddi, studentessa di glottologia all'Istituto Universitario Orientale, non è venuta per un rapido giro nel folclore, ma per un'immersione che la porta ad avere della città, della lingua, del dialetto una conoscenza profonda, impressionante, che nasce dall'empatia, da un bisogno di radicamento e dall'entusiasmo della giovinezza. 
Con una colorata tribù di studenti fuorisede e fuoricorso Heddi vive ai Quartieri Spagnoli, dove la vita nelle case antiche costa poco, si abita su piani pericolanti che sembrano calpestarsi l'un l’altro, in fuga dalla folla e dai vicoli inestricabili, costruzioni affastellate che sbucano aprendosi sul cielo e sul vulcano, in balconi e terrazzi dove è bello affacciarsi a rabbrividire, fumare e discutere. 
Questo romanzo, scritto in un italiano letterario di rara bellezza, tanto più sorprendente considerando che l'autrice è di madrelingua inglese, è una doppia storia d'amore: per una città e per un giovane uomo. 
Pietro è studente di geologia, figlio di una famiglia contadina della provincia di Avellino, gente avvinta alla terra da un legame ostinato, arcaico. 
A Napoli, benché il suo paese sia distante solo cento chilometri, Pietro è straniero tanto quanto Heddi. Il coinvolgimento sentimentale non vela però lo sguardo della narratrice, che considera con sguardo affettuoso ma lucido la personalità di Pietro, al tempo stesso sognatore e velleitario, diviso tra l'emancipazione rappresentata dall'amore per una ragazza così lontana dal suo mondo e il richiamo agli obblighi ancestrali della terra. 
Anche il ritratto della madre di lui, apparentemente fragile e depressa, in realtà custode feroce dell'ordine familiare, è di spietata esattezza. L'amore che intride queste pagine è quindi istintivo e intellettuale, complicato e semplice. 
E' amore per le parole che compongono una vera e propria lingua del cuore, accarezzata, piegata e scolpita con una sensibilità sempre vigile. E' il romanzo di quando la vita è una continua scoperta, esplorazione dell'identità altrui e ricerca della propria, di quando la scrittura incarna un atteggiamento verso il mondo pronto ad aprirsi a ogni esperienza, a godere ogni gioia, a esporsi a ogni ferita.




domenica 13 settembre 2020

Novità Contemporary Romance: "Il letto del costruttore di yacht" di Kris Pearson




Con oltre mille recensioni su Amazon arriva finalmente in Italia il primo volume della serie Contemporary Romance South & Sexy dell’autrice Kris Pearson.



Il letto del costruttore di yacht
di Kris Pearson


Editore: Babelcube Inc.
Trad. Marianna N.
2,99 euro

Store in vendita: 

Amazon, Kobo, IBS, LaFeltrinelli.it, GooglePlay e Apple.


Una mamma single e un miliardario. 
Una bellissima casa che ha bisogno del suo tocco professionale e un uomo bellissimo che ha ancora più bisogno del suo amore. 
Una giornata ventosa… 
Un cartello pubblicitario che vola via… un tremendo schianto. Sophie Calhoun non sapeva come avrebbe potuto ripagare il danno a quella auto costosa. 
Sta lottando per riuscire ad aprire il suo studio di design e dare una casa a sua figlia. 
Dalla Jaguar nera scende il furibondo magnate Rafe Severino, il costruttore di yacht di lusso. Furioso. Assolutamente splendido, e ha un disperato bisogno di una bravissima arredatrice di interni per la sua imponente villa sul mare. 
Una storia commovente di famiglia, amore, perdita e correnti pericolose. 
ATTENZIONE: Troverete un uomo determinato dalla pelle dorata che sa come muoversi sulle barche, con le persone e tra le lenzuola.



South & Sexy Romance Series: 
1. Il letto del costruttore di yacht (Sophie e Rafe) 
2. SEDUCTION ON THE CARDS (Kerri e Alex) 
3. RESISTING NICK (Sammie e Nick) 
4. OUT OF BOUNDS (Jetta e Anton) 
5. THE WRONG SISTER (Fiona e Christian) 
6. RAVISHING ROSE (Francesca e Jake) 
7. HOT FOR YOU (Melanie e Cody)


L'autrice.
Kris Pearson scrive storie d’amore bollenti, innocenti e semplici. Be’, forse non troppo innocenti! Sono storie sexy su coppie che s’innamorano e finiscono a letto, proprio come le persone comuni. È una advertising copywriter e arredatrice d’interni, oltre che scrittrice. L’autrice ha pubblicato anche Un cuore di ghiaccio e Un cuore ritrovato
.










sabato 12 settembre 2020

Novità in libreria (settembre 2020)

 

Buon pomeriggio, cari lettori!

Oggi desidero presentarvi alcune pubblicazioni, che personalmente trovo abbiano delle trame intriganti ^_-



UNA CATENA DI OMICIDI INSPIEGABILI NEI TERRITORI DELLA ‘NDRANGHETA. PER LA VICE QUESTORE IARÌA È TEMPO DI INDAGARE SULLE TRAME OSCURE CHE PORTANO
ALL’ESISTENZA DI UN VIRUS DALLA POTENZA MICIDIALE.

LA ROSA DI STILO di Antonino Fontana

“Quella non è una zona qualunque”, si sente ripetere all’indomani del ritrovamento del corpo di una donna dalla pelle olivastra, nita in mille pezzi sotto un cavalcavia.
Un tragico incidente o un omicidio?
Quelle terre, funestate da sempre da guerre di ’ndrangheta tra cosche rivali, sono un presagio di sventura. Non solo per chi ci rimette la vita ma anche per chi indaga. Celeste Iarìa, vice questore dal pugno duro ma tormen- tata dalle tante vicissitudini personali, è determinata a far luce su quanto accaduto.
Un dettaglio attira subito il suo uto investigativo: la donna aveva un tatuaggio di un teschio dentro una rosa, un disegno non casuale, ritrovato anni prima su un cadavere che fece molto discutere, perché al centro di un’oscura trama tra ’ndrangheta e scienziati col pallino di esperimenti estremi.
Non ci sarebbe così tanta fretta di risolvere il caso se non fosse per il fatto che poco tempo dopo i cadaveri diventano quattro, tra cui quello di un famoso boss, trovato su un treno, protagonista della guerra tra le famiglie Sangregorio e i Vartolo-Carnovale...

Sul treno che incrocia quello “maledetto” del boss, viaggiano il signor Tommaso Campanella, un anziano che ha poco da perdere e molto da raccontare e ascoltare, e il dottor Rocco Sabinis, un rosicoltore con una missione delicata.
A mettere sul giusto binario Iarìa e la sua squadra è la soffiata: “Capsule gialle e blu...”, forse in possesso del boss ucciso o tra le mani di gente che ha ben pochi scrupoli a servirsene per i propri progetti folli...

«Varia continuamente e, ogni volta che queste mutazioni portano a un virus completamente diverso dai precedenti, colpisce in modo  devastante perché nessuno ha gli anticorpi per combatterlo. Tra una pandemia e l’altra il virus sopravvive, muta parzialmente, sbaglia anche lui, fa piccolissimi errori di trascrizione nel suo codice genetico».

L autore.
Antonino Fontana, reggino, architetto prima a Milano e poi a Vienna, presto abbandona l’attività per dedicarsi alla propria libera ricerca artistica sulla natura e le sue rappresentazioni. Unus vestrum me traditurus est (Umberto Allemandi & C., Torino, 1999) è uno dei risultati del linguaggio cognitivo universale di quel “periodo ermeneutico”. Ha vissuto in cento luoghi diversi, reali e letterari, negli ultimi anni è tornato a vivere a Reggio Calabria e oltre a scrivere si è specializzato nella progettazione di costruzioni d’acciaio. Cane crudo (Robin Edizioni, Torino, 2015) è il suo romanzo d’esordio. Da un anno vive e lavora a Roma.



PROGETTI FOLLI E CINICI MINACCIANO L’EUROPA E IL MONDO INTERO. TRE AMICI SONO PRONTI A SFIDARE I PREGIUDIZI
E A COMBATTERE PER FERMARLI.


LA PELLE DAL MARE di Gino Giaculli 


Curd Schmaltz, il direttore generale della clinica “Pelle adesso”, ha per le mani l’affare della vita. Il chirurgo migliore della sua squadra, il più spregiudicato, Adon Glasser, è riuscito dopo vari esperimenti a mettere a punto un sistema rivoluzionario per eliminare le impurità dalla pelle dei bianchi. Meleucon è il nome del farmaco che permetterà a migliaia di uomini e donne facoltosi di rimanere giovani e belli a lungo. Ma per mettere in atto il loro proposito hanno bisogno di “cavie”, e chi più di immigrati disperati e ingenui può fare al caso loro?
La società dopotutto è attraversata da sentimenti di odio che solleticano la pancia della gente.
Gruppi come i Cleaners! vanno in giro indisturbati per le città assaltando campi rom e negozi di stranieri. Si sentono i veri giustizieri della società. Ma anche nelle alte sfere del potere c’è chi lavora per un progetto politico incentrato sulla lotta totale all’immigrazione. TPE (The Perfect Europe) è un partito ambizioso che deve a tutti i costi accrescere il suo consenso.
Eppure di fronte a programmi così folli ed estremisti c’è chi combatte, voci fuori dal coro, come Bartolomeo Isola, medico che non perde un momento pur di operare e salvare vite umane nell’ospedale di Napoli. Anche Dacia Chevalier, sua amica da quando erano al liceo, fa la sua parte come insegnante, cercando di far riflettere i suoi studenti sulle tragedie del mare, come quella capitata a Dilal, arrivato sulla penisola italiana senza moglie e senza la sua amata glia Amali.
Giacomo Giugni è l’altro protagonista del trio di amici che non vuole sentir parlare di Europa razzista e intollerante. Dopo essersi separati e aver seguito ciascuno la propria strada, Bartolomeo, Dacia e Giacomo sono pronti a una nuova sfida, in nome della loro vecchia amicizia e della solidarietà per chi merita una vita migliore.

«Contro il razzismo di questo tempo, contro la violenza, contro l’intolleranza serve l’impegno da parte di tutti, senza escludere nessuno perché nessuno può stare fuori da questa battaglia. Riportiamo la memoria a casa sua, prendiamo esempio da cosa è stato. Spazziamo via i fantasmi e diamo strada alle nostre idee, ai nostri sentimenti di pace e di inclusione».

L'autore.
Gino Giaculli, giornalista, vive e lavora a Napoli. È vice redattore capo del “Mattino”. Nel 1996 è stato inviato a Sarajevo per raccontare il periodo postbellico della Bosnia-Erzegovina. Nel 2013 ha pubblicato il suo primo romanzo, Il Mestiere di Carta (Homo Scrivens), nel 2016. Il secondo, L’ombra e la notte (Homo Scrivens). Ha inoltre pubblicato racconti per diversi editori italiani. Ha condotto su “Il Mattino web Tv” la rubrica di interviste ExPress. Il caffè con i napoletani. Dal 2018 conduce sempre su “Il Mattino web Tv” la rubrica letteraria di incontri con gli scrittori Maddalena. Nel 2019 ha ricevuto il premio di giornalismo Giuseppe Calise.


giovedì 10 settembre 2020

Recensione: IL GRILLO NARRANTE di Massimiliano Gaudino

 

Attraverso racconti, pensieri e poesie, con una narrazione affidata a personaggi di fantasia e animali parlanti, sposando la leggerezza della scrittura con la profondità degli argomenti affrontati, l'Autore offre al lettore la possibilità di sintonizzarsi sul proprio mondo emotivo, invitandolo a riflettere sull’avere cura, sull’intimità, sul legame profondo che unisce le persone le une alle altre.



IL GRILLO NARRANTE
di Massimiliano Gaudino


Gruppo Albatros Il Filo
169 pp

Un grillo parlante si rivolge al lettore, assicurandogli la sua confortante e discreta presenza per affrontare la vita, nei suoi momenti no e in quelli belli, con serenità, a divenire consapevoli della ricchezza e della bellezza di cui ciascuna persona è portatrice.

I racconti di Massimiliano Gaudino (psicoterapeuta) ci incoraggiano a recuperare il bambino che è in noi, e quei ricordi felici che ci permettono di vivere con più slancio, stupore e gioia il presente, tanto più in mezzo alle difficoltà.

Le favole ci mettono in guardia dall'essere egoisti e ciechi: a volte desideriamo ciò che non abbiamo come se, una volta ottenutolo, potessimo essere pienamente soddisfatti e felici, e non ci rendiamo conto invece che di ragioni per essere già felici ne abbiamo - eccome! -, solo che tendiamo a dare per scontato molte cose e persone...

Le favole e i racconti sono accompagnati da riflessioni ed esortazioni equilibrate, sagge, che sottolineano come sia importante vivere ogni istante con consapevolezza, apprezzando i piccoli ma speciali doni che la vita ci offre e di cui spesso, per fretta, distrazione, egoismo, non notiamo e ci lasciamo sfuggire: doni materiali, ma soprattutto immateriali e, ancor più importante, le persone e le relazioni che intratteniamo con esse e che ci rendono, nel bene e nel male, ciò che siamo.

Ancora, ci viene ricordato che non dobbiamo avere maschere ma trovare il coraggio di essere noi stessi, che dobbiamo imparare a rispondere al bisogno di cambiamento rispettando la nostra personalità: è fondamentale l'accettazione di se stessi e degli altri, il non lasciarsi sopraffare da insicurezze, paure ed errori, ma cercare di imparare dalle esperienze vissute, comprese quelle negative, perché anche le cicatrici ci insegnano a prenderci cura della nostra anima.

"Non sempre, nella vita, serve una rivoluzione per cambiare noi stessi, basterebbe accettare i propri aculei e imparare a non farsi del male con le spine altrui, rispettandosi e facendo attenzione a non far scoppiare il cuore di nessuno."


Intervallate a racconti e favole, ci sono delle poesie, che affrontano tematiche come l'amore, "che ci mette in contatto con la parte migliore di noi: l’umanità, che a volte dimentichiamo di avere, e che crea i legami", il vivere quotidiano con le sue continua sfide e opportunità, l'amicizia...

Questo libro è un invito - discreto, sensibile, consapevole e attento - a guardare (meglio) dentro il proprio cuore, la propria anima, ad essere introspettivi, a non soffocare ciò che siamo davvero e che ci rende preziosi ed unici, a lasciar emergere la propria interiorità e la ricchezza che vi è (nascosta) dentro e che non aspetta altro che noi la tiriamo fuori per dare senso al nostro esistere, alla comprensione del passato, valorizzando l'oggi e pensando con serenità al domani.

E' una lettura che consiglio, in particolare credo che possano apprezzarla quanti sono attratti da libri profondi, riflessivi, che hanno al centro la Persona con tutte le meravigliose sfaccettature che la compongono - e che distinguono tra loro le persone -; leggendo, ci si sente come un po' davanti ad uno specchio in cui, con onestà e delicatezza, ci si riflette e ci si riconosce.


L'autore.
Massimiliano Gaudino nasce a Napoli, classe 1981. Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale e Terapeuta EMDR. Sin da piccolo amante della lettura e dell’arte. Si definisce un pensatore che fa del suo lavoro una ricerca dell’umanità a tempo pieno. La sua filosofia di vita è legata all’uso del pensiero perché “le parole hanno un peso emotivo”: attraverso i suoi scritti cerca di riflettere sul momento presente, rendendo pensante tutto ciò che è pesante.  Tra le esperienze lavorative più significative ricorda il lavoro in emergenza nell’attentato a Tunisi, nel 2015, di cui fu coordinatore e terapeuta.  Il grillo narrante è il suo primo libro.

martedì 8 settembre 2020

Segnalazioni self-publishing (contemporary romance - urban fantasy)



Buongiorno, lettori!!
Oggi vi propongo alcune recenti autopubblicazioni: due contemporary romance e un urban fantasy con un mix di mitologia.


PER UN BACIO E (MOLTO) PIÙ
di Monica Brizzi

(autoconclusivo )
Editore: self publishing 
Uscita: 1 settembre 
Formato: ebook e cartaceo 
Prezzo: € 2,99 
Pagine: 240
Laila è una pasticciera e content creator e anche se in molti la definirebbero un’influencer, lei preferisce parlare di sé come di una ragazza che sa cucinare dolci e dispensare consigli per vivere una vita sana ma senza privazioni. 
Marco è un imprenditore immobiliare che affitta case per eventi e soggiorni con un passato che non ama e un futuro di cui non sa niente. 
Entrambi solari, Laila e Marco sembrano avere un sacco di cose in comune. Se non fosse che lei è una femminista (vergine) e lui un gigolò PENTITO. E dovranno lavorare insieme. 

L'autrice.
Autrice. Moglie. Mamma. Lettrice. Docente. Monica Brizzi adora inventare storie e scriverle. Oltre che Per un bacio e (molto) più è autrice della trilogia La Principessa dei Mondi e dei romance Ogni singola cosa, Amore, libri e piccole follie, È qui che volevo stare e Innamorarsi ai tempi della crisi
.

Amazon    kobo






NERO VELLUTO
di S.D. Buzzi


Data di uscita: 23/08/2020
Editore: self publishing
Serie: autoconclusivo
Pagine: 195




Trama

La seconda opportunità di chiunque tra noi ha un solo nome: si chiama Amore.

Theodore e Perlah sono due universi paralleli, che non dovrebbero potersi incontrare. Al massimo potrebbero sfiorarsi, per poi sfrecciare via in direzioni opposte.
A dividerli ci sono ventitré anni, l’opposta estrazione sociale e perfino la nazionalità.
Ad accomunarli c’è solo la sofferenza. Un dolore radicato e profondo che nulla sembra poter estirpare.
Lei è una prostituta di strada, lui un uomo di successo.

Cosa succederebbe se le loro vite s’intrecciassero in una maniera che nessuno avrebbe mai potuto prevedere? Potranno amarsi o si faranno solo del male a vicenda?





Estratto 1:

Che meraviglia. Quando osservava la città dormiente ai suoi piedi, non poteva fare a meno di pensarlo. La notte lo attirava, come la luce le falene. C’era stato un tempo in cui amava crogiolarsi al sole, fare lunghe passeggiate nei parchi o corse in bicicletta. Un tempo in cui la primavera rappresentava una fonte di scoperte continue, con i suoi fiori, i colori e i profumi; l’estate, una stagione di relax e divertimento e l’autunno, una piacevole anticamera al magico Natale. Ma adesso solo il nero della notte con il suo silenzio riusciva a tranquillizzargli l’animo. Per un momento osservò la sua immagine sbiadita riflessa sul vetro: un uomo piacente, un cultore del fisico, un intenditore di donne o solo una patetica imitazione di ciò che era stato?


Estratto 2: 

Seduta sul retro del taxi, attese in silenzio che l’uomo finisse di accordarsi sul prezzo della corsa e che allungasse il denaro al conducente. «Ciao, piccola. Ci rivediamo presto» la salutò, mentre le strizzava l’occhio. Perlah rispose con un sorriso, anche se in quel momento avrebbe desiderato solo che l’asfalto si aprisse a inghiottire lei stessa, quel tizio e anche il taxista che la sbirciava dallo specchietto retrovisore. Non ci teneva affatto a incontrarlo di nuovo, anzi si augurava che sparisse per sempre nel nulla. Era la speranza segreta che coltivava per tutti gli uomini con cui era costretta ad andare, ma con alcuni quel sentimento diveniva forte al punto da faticare a celarlo. Lui apparteneva a quella categoria. La sua repulsione si trasformava in un urlo dell’anima, capace di lacerarla dentro.


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LA LIBERTÀ FIGLIA DEL DIAVOLO
di Ilaria Vecchietti



Self publishing
Agosto 2020
12,00€ (cart.)
2,99€ (ebook)
336 pp


Una guerra tra le divinità dell’Olimpo continua da secoli, coinvolgendo anche i mortali nelle loro aspre battaglie.
Una profezia delle Moire annuncia la nascita di un eletto, la figlia della morte, che riporterà la libertà sulla Terra, liberando le varie razze dall’oppressione e dalla tirannia dei despoti olimpi.
Un viaggio nel tempo e nella mitologia, per scoprire la salvatrice. Avventure e peripezie per trovare gli oggetti magici e gli amici che l’aiuteranno nella battaglia contro i nemici.
Il tempo sta per scadere… l’apocalisse è iniziata!


ESTRATTO:

Fra qualche anno Stelle e Pianeti si allineeranno. Quello è il momento giusto per agire se la guerra si vuole finire. Tempo per procedere ne avrai a iosa, quindi prepara la tua banda mostruosa. Zeus lo aveva detto: per vincere la guerra ci vuole un figlio prediletto. Se nella guerra vuoi trionfare un figlio anche tu dovrai procreare. Il tuo sogno di libertà con lui si avvererà. Tuo figlio dovrà nascere da un grembo mortale se vorrai una forza micidiale. La tua sposa rossa di capelli sarà, così un erede coraggioso ti darà. Occhi azzurri dovrà possedere, così tutti lo potranno temere. Nella guerra tuo figlio da solo non sarà, perché amici leali al suo fianco avrà. Gli elementi che hai sempre protetto nella guerra aiuteranno

il tuo figlio prediletto. Quattro prescelti dalla natura lo difenderanno in questa guerra senza paura. I cavalieri degli elementi tuo figlio dovrà cercare, ma un piccolo aiuto gli vogliamo dare. Un cristallo molto particolare tu dovrai scovare. Con il suo grande potere tuo figlio i cavalieri riuscirà a vedere. La ricerca del cristallo sarà difficile assai, ma sappi che dimora dove il fuoco freddo non dorme mai. I cavalieri della natura cercati andranno nei luoghi in cui i loro templi sorgeranno. Inoltre i cavalieri dopo l’investitura, sulla fronte, porteranno il segno della natura. Il cristallo a tuo figlio dovrai consegnare, perché solo lui la sua magia saprà usare. Ma ricordati Dio della morte, non sfidare la sorte. I patti stabiliti rispettati andranno, se no gli uomini in catastrofe finiranno. La tua parola ci hai dato, ora va e segui il fato.


L'autrice.
Ilaria Vecchietti è nata il 19 Agosto 1988 in provincia di Vercelli, nella bella Valsesia, una lunga vallata percorsa dal fiume Sesia fino ai piedi del Monte Rosa.
Diploma di Ragioniere e Perito Commerciale, Laurea in Scienze dell’Amministrazione e Consulenza del Lavoro con una tesi in Diritto Penale del Lavoro.
Grazie a sua mamma è cresciuta in mezzo ai libri. Fin da piccola, quando le raccontava le fiabe, ha fatto in modo che si appassionasse alla lettura.
Legge diversi generi, ma il suo preferito è il fantasy, in tutte le sue sfumature.
Ha scoperto per caso che le piace anche scrivere, e da quando l’ha scoperto non si è più fermata nell’inventare storie e avventure. Il suo romanzo d’esordio è L’Imperatrice della Tredicesima Terra (2016), edito Aletti Editori.
Si tratta di un fantasy autoconclusivo dove la protagonista, oltre salvare il suo mondo, deve ritrovare se stessa. Da giugno 2016 ha aperto un blog letterario dal nome Buona lettura, dove pubblica  principalmente recensioni dei libri che legge, ma non solo, segnala le nuove uscite (sia da parte di case editrici e sia di autori esordienti autopubblicati) e anche eventi librosi o interviste. A luglio 2017, in collaborazione con Claudia Piano (autrice di molti romanzi, fra cui spicca Armonia Saga) e altri autori, ha pubblicato una raccolta di racconti fantasy facente parte del mondo di Armonia Saga, dal titolo Un giorno ad Armonia, (il suo racconto si intitola: La Sinfonia Incatenante).
Il racconto prende in prestito i personaggi inventati da Claudia e li porta in un mondo nuovo. A novembre 2017 pubblica tramite Amazon il secondo romanzo fantasy: L’Isola dei Demoni.
Un'altra storia autoconclusiva dove le vite di vari personaggi si intrecciano e, superando il loro passato, dovranno salvare la loro terra.
A luglio 2018, sempre in collaborazione con Claudia Piano, esce la seconda raccolta di racconti fantasy Un giorno ad Armonia – Vol. 2 (il suo racconto si intitola: La Valle del Tempo Perduto).
Prendendo ancora in prestito i personaggi della saga di Armonia, Ilaria li coinvolge in una ricerca miracolosa per salvare il mondo della Musicomagia. A marzo 2019 pubblica il breve racconto L'ultima chance…, il primo racconto di Ilaria che si discosta totalmente dal genere fantasy da lei prediletto e si avvicina al romance, sotto forma prevalente di un lungo monologo della protagonista, anche se il finale appartiene alla fantascienza apocalittica. Il tema principale rimane in ogni caso l’amore che vince su ogni cosa. A settembre 2019 torna a pubblicare un racconto nella raccolta Un Giorno ad Armonia - 2019 a cura di Claudia Piano (il suo racconto si intitola: Dove sono finiti i colori?). Questa volta i personaggi creati da Claudia arriveranno fino al centro dell'Universo per cercare i colori. A febbraio 2020 partecipa al concorso letterario 'Le più belle frasi d'amore' organizzato da M&L. Il suo racconto L'invito vince il primo premio nella categoria Amore Classico - Prosa - Racconto, e viene pubblicato nella raccolta omonima, edita M&L. Un racconto dalle sfumature romantiche e malinconiche. A maggio 2020 partecipa a un altro concorso letterario 'Racconta il Giappone' e il suo racconto Il fiore del destino viene selezionato per essere inserito nella raccolta di racconti Cinquantatré vedute del Giappone, edita Idrovolante Edizioni. A fine agosto 2020 esce il suo terzo romanzo La Libertà figlia del Diavolo, un urban fantasy con un mix di mitologia e non solo!
La sua mente è sempre al lavoro e presto arriveranno nuovi romanzi e racconti!


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domenica 6 settembre 2020

Recensione: ALTA FEDELTÀ di Nick Hornby

 

Alta fedeltà è il ritratto bonariamente tagliente, agile, buffo, ironico, di un 35enne degli Anni Novanta precocemente in piena crisi "di mezz'età", con una caterva di piccole manie e insormontabili insicurezze a fargli compagnia e che rischiano di lasciarlo impantanato in un'esistenza che lui stesso definisce "congelata", piena di zavorre che gli impediscono di crescere e di "spiccare il volo".



ALTA FEDELTÀ
di Nick Hornby


Ed. Guanda
244 pp
Rob Fleming vive a Londra ed è proprietario di un negozio di dischi vintage, portato avanti insieme a due amici, Barry e Dick.

La musica pop è la sua passione e Rob è convinto di avere una cultura musicale invidiabile, tanto da guardare con compassione e un pizzico di disprezzo chiunque ascolti musica diversa dalla sua e si limita ad ascoltate canzonette (tanto per dirne una, odia i Simple Minds).

Il negozio di dischi naviga in cattive acque, anche se in un modo o nell'altro, galleggia; certo, se quei pochi clienti che varcano la soglia rischiano di non comperare nulla perché vengono trattati male o presi in giro dai commessi (Barry è capacissimo - e gode nel farlo! - di mandare a quel paese clienti che fanno, a detta sua, richieste vergognose), è difficile che le cose migliorino...!

Ma ad intristire l'esistenza di quest'uomo non è tanto il lavoro, quanto la sfera sentimentale.
Sin dalle primissime battute capiamo di lui una cosa: ha giusto qualche mania, tipo quella di stilare liste e di farsi tante, ma proprio tante, "pippe mentali" su qualsiasi cosa.
Donne, in primis.

Tanto per cominciare: quali sono le cinque donne con cui è stato impegnato e che hanno, tanto o poco, influenzato la sua vita, avendo un impatto su di lui, sul suo modo di essere e di rapportarsi di volta in volta e successivamente ad altre donne?

La lista viene abbozzata, i nomi ci sono e con essi le singole storie e gli aneddoti legati a ciascuna ex, da quella risalente agli anni della preadolescenza fino alla più recenti.
Di ognuno di questi legami sentimentali, Rob ci racconta i piccoli problemi che hanno fatto sì che il legame non durasse: una faceva troppo la pudica, un'altra era "la donna del suo amico" e ha perso interesse ai suoi occhi dopo il tradimento, un'altra ancora era troppo bella, colta, intelligente per poter stare davvero con un tipo anonimo come lui...
Insomma cinque storie, cinque separazioni, cinque ragazze con cui, molto semplicemente, non ha funzionato, ma alle quali Rob si ritrova a pensare con insistenza, con l'urgenza di chiudere inspiegabilmente un cerchio.
Esigenza che nasce ora che lei se n'è andata.
Lei è Laura, la donna con cui Rob aveva (almeno così sembrava) una relazione stabile; è vero, qualche problemino c'era (ma perché, esiste la relazione perfetta?) ma mai Rob avrebbe pensato di essere mollato così dall'oggi al domani, eppure è successo!
Come mai?
Rob si strugge nel pensare all'amata che l'ha lasciato, è convinto di amarla e di non poter stare senza di lei; la sua assenza lo rende nervoso, scorbutico, solitario, cinico, disinteressato a tutto (musica a parte); chiaro, la tristezza mortale che lo affligge non gli impedisce di andare a letto con una bella cantante americana che si mostra interessata a lui, ma che volete, è pur sempre un maschietto in forma e sottoposto a tentazioni!
Quando poi scopre il perché della rottura con Laura, le paturnie mentali cui già è avvezzo di suo, aumentano esponenzialmente: in realtà, Laura l'ha lasciato perchè sta con un altro, un certo Ian o Ray, vicino di casa di Rob.
Come ha potuto preferire quel tipo a lui? Cos'ha di più? In cosa è meglio? A letto, forse?

Il povero Rob sguazza nei dubbi, negli interrogativi, nelle paranoie su Laura, su come stavano insieme, sugli errori commessi, su ciò che avrebbe potuto darle e fare meglio per trattenerla accanto a sè; intanto, però, il filo che li univa non si è spezzato e, con la scusa della roba di lei lasciata a casa di lui, i due riprendono a sentirsi, fino a quando non interviene un evento a cambiare tutto e che potrebbe definitivamente risolvere la loro situazione e il loro rapporto.

Rob è un protagonista particolare, una sorta di eterno Peter Pan che non ha alcuna intenzione di "sistemarsi"; prosegue a tener aperta un'attività commerciale scarsamente remunerativa, si comporta come un ragazzino terrorizzato davanti alla possibilità di una "storia seria", è un nostalgico nel DNA, e la sua musica è ciò che più di tutto serve a tenerlo ancorato ad un mondo tutto suo, il suo particolarissimo universo in cui - solo lì, tra i suoi cd e cassette, sentite e risentite migliaia di volte - è se stesso e si sente a proprio agio.

Rob dà inevitabilmente l'idea di un 35enne sfigato, drogato di musica, ossessionato dal bisogno di stendere continuamente liste, come se questo gli servisse per mettere ordine in se stesso, nella sua testa, nel suo mondo fatto di una quotidianità che non lo rende felice, non lo soddisfa: 

"Vorrei essere un essere umano compiuto, libero da tutti questi grovigli di rabbia, colpa, e disgusto verso me stesso."

Quest'uomo non sembra avere sogni, ambizioni, desideri, e cerca un senso di sè ripensando al passato, ai fallimenti, e ciò che lo ha reso l'uomo che è: lagnoso, opprimente, amaro, indossa dei maglioni schifosi, fa vedere i sorci verdi alla sua ex, scontroso, spiantato, amico di demenziali maniaci della musica pop, i quali sono caratterialmente lontani da lui e tra loro.
Barry è il top dell'antipatia - spocchioso, chiassoso, arrogante -, mentre Dick è timido e conciliante.
Ma tutti e tre comunque trovano e costruiscono la propria autostima nella loro vasta conoscenza della musica pop, che fa da sfondo in modo costante alle vicende personali del protagonista, la cui esistenza è scandita da specifici brani musicali, cui è intimamente legato.

La vita non ha senso senza la musica.

"Collezionare dischi non è mica come collezionare francobolli, o sottobicchieri di carta, o bussole antiche. C'è tutto un mondo, qui, un mondo più bello, più sporco, più violento, più pacifico, più colorato, più aereo, più pericoloso, più amoroso di quello in cui vivo; qui ci sono la storia, e la geografia, e la poesia, e le innumerevoli altre cose che avrei dovuto studiare a scuola, musica compresa."

Se in Rob c'è un briciolo di romanticismo, sono le canzoni ad averglielo instillato:

"i dischi mi hanno aiutato a innamorarmi, su questo non c'è dubbio. Sento un nuovo pezzo, con un cambio di accordi che mi scioglie dentro, e prima che me ne accorga, sto già cercando qualcuna, e prima che me ne accorga, l'ho già trovata."

"Cosa è venuto prima, la musica o la sofferenza? Ascoltavo la musica perché soffrivo? O soffrivo perché ascoltavo la musica? Sono tutti quei dischi che ci fanno diventare malinconici?"

Ha una specie di allergia di vivere, il nostro Fleming, una paura di legarsi a qualcuno per non dover rischiare di perderlo, ma intanto che lui si tormenta e pensa, ripensa, immagina, ipotizza, va in paranoia, la vita va avanti e lui se la vede scorrere restando fermo a non far nulla, senza mai prendere decisioni, smarrito nella sua testa, rimuginando su tante cose - perlopiù scemenze - e così facendo si perde ciò che davvero gli accade attorno, allontanandosi dalla realtà.
 
C'è speranza di crescere e maturare per Rob Fleming?


Lo stile di Hornby è chiaro, semplice, fluente, il linguaggio è informale, colloquiale, a regnare è sicuramente l'umorismo, un piglio ironico e amaro insieme, proprio di chi guarda la vita con disillusione e un po' di apatia; interessanti i personaggi femminili, che - al di là di ciò che pensa Rob di ogni donna con cui si rapporta - dimostrano di sicuro di avere più coraggio e determinazione di lui.

Una lettura simpatica, dal sapore vintage, il protagonista si è fatto un po' amare e un po' detestare, ma di certo due cose le ha ottenute, anzi tre: 

  1. mi ha fatto conoscere canzoni e artisti che proprio mi erano ignoti; 
  2. mi ha fatto odiare le liste; 
  3. me ne ha appena fatta fare una, per quanto mini.

Era un libro che volevo leggere da un po'. Consigliato!


sabato 5 settembre 2020

Settembre

 

Settembre è un mese che amo, perché solitamente ad esso si accompagnano giornate meno afose, le temperature si abbassano, ed è il mese in cui entra la mia stagione preferita: l'autunno.

Certo, fa ancora caldo e all'autunno magari ancora non ci pensiamo - anzi, è bene godersi questi giorni di fine estate perchè non sappiamo con il passare delle settimane cosa ci aspetta.... (mi riferisco in particolare all'evolversi della situazione Covid-19).

Ad ogni buon conto, in attesa di avere più tempo per scrivere la recensione dell'ultimo libro letto - Alta fedeltà di Nick Hornby -, vi auguro un sereno sabato sera con questo semplice post settembrino.

A voi questo mese piace?


September GIF - Find on GIFER


CANZONI



MAI PIU' COME TE (C. Baglioni)


Basta un niente un nome una calligrafia
Perché ogni cuore ha una memoria tutta sua
Si vede sempre dove strappi via una pagina
Come ti fissa una fotografia di ieri
La stagione delle piogge arriva qua
Alla stazione della mia malinconia
E scende il tiepido acquazzone di una lacrima
Sull'ultima tua voce che ho in segreteria



IL REGALO MIO PIU' GRANDE (T. Ferro)


Voglio farti un regalo 
qualcosa di dolce qualcosa di raro
non un comune regalo
di quelli che hai perso o mai aperto
o lasciato in treno o mai accettato
di quelli che apri e poi piangi
che sei contenta e non fingi
e in questo giorno di metà settembre
ti dedicherò...
il regalo mio più grande



FOTO





POESIE


Settembre

Le speranze se ne vanno
come rondini a fin d ’anno:
torneranno?
Nel mio cor vedovi e fidi
stanno ancora appesi i nidi
che di gridi
già sonaron brevi e gaj:
vaghe rondini, se mai
con i raj
del mio Sole tornerete,
le casucce vostre liete
troverete.

(L. Pirandello)


Finisce il gran caldo

L'aria si fa più dolce e nei lunghi tramonti tutta
a pecorelle.
Le montagne intorno hanno una chiarezza di cristallo.
Sembra che il tempo torni indietro a primavera
e settembre somiglia ad aprile.
L'aria stessa sembra color di miele.

(L. Lanza)



Settembre

Triste il giardino: fresca
scende ai fiori La pioggia...
silenziosa trema
l'estate, declinando alla sua fine.
Gocciano foglie d'oro
giù dalla grande acacia...
Ride attonita e smorta
Pestate dentro il suo morente sogno;
s'attarda tra le rose,
pensando alla sua pace;
lentamente socchiude.

(H. Hesse)

giovedì 3 settembre 2020

Recensione: UN'ESTATE A PIEDI NUDI di Carolyn Brown


Kate, Jamie e Amanda non hanno nulla in comune: sono tre donne diverse per personalità, estrazione sociale, professione, età anagrafica, ambizioni e sogni nel cassetto. Eppure hanno qualcosa - anzi, qualcuno! - in comune e scoprirlo stravolgerà le loro esistenza: il defunto marito, che ha lasciato in eredità un cottage in Texas cui nessuna delle tre ha intenzione di rinunciare facilmente. Cosa combineranno queste tre mogli ferite e imbrogliate, che si ritrovano a vivere sotto lo stesso tetto?



UN'ESTATE A PIEDI NUDI
di Carolyn Brown

Amazon Crossing
314 pp
"Che cosa ti ha spinto a dare una svolta così radicale alla tua vita?" (...) "Era solo un esistere. Io invece ho deciso di vivere, ed è molto meglio".


Kate Steele - bella, piena di fascino, molto ricca (è presidente di una importante compagnia petrolifera a Dallas), dai gusti e dai modi raffinati, dall'aspetto serio ed elegante - è appena rimasta vedova di Conrad, sposato quattordici anni prima ma col quale era finita da tredici.
Già, il loro matrimonio felice è durato soltanto un anno, dopodiché si è frantumato in tanti piccoli pezzi: dopo l'aborto spontaneo, in seguito al quale Kate ha appreso di non poter avere figli, suo marito ha chiesto immediatamente il divorzio, che però Kate s'è sempre rifiutata di concedergli.
I due hanno continuato a vedersi ogni tanto solo quando Conrad si fermava a dormire nella loro casa a Dallas, ma la coppia di fatto non esisteva.
Adesso che Conrad è morto, Kate si sente sollevata.
Il suo maritino non era una stinco di santo, anzi! Un truffatore provetto, e prima o poi qualcuno necessariamente gli avrebbe fatto fare una brutta fine!
E infatti non è morto nel sonno o per infarto: è stato ammazzato da dei balordi mentre era da un fioraio ad ordinare un mazzo di fiori per chissà quale delle sue decine di amanti!

Il cuore di Kate ha smesso di sussultare per il coniuge da un sacco di tempo e ora che questo legame tossico è stato reciso definitamente, non vede l'ora di liberarsi del ricordo sgradevole di un marito inutile (o utile solo ad umiliarla) sacrificando un'ora del proprio tempo presenziando al funerale.

Quello che non si aspetta è scoprire che il defunto, oltre lei, aveva altre due mogli!
Il giorno del funerale, infatti, si presentano due donne a reclamare la legittimità del proprio matrimonio (e, con essa, la presunta eredità).

Una è Jamie, una donna di origini latine, dall'aspetto semplice ma forte e volitivo; accanto a lei c'è una bambina di circa 6 anni di nome Gracie, che a quanto pare è figlia di Conrad (i due si sono sposati sette anni prima).
L'altra vedova - la più sinceramente affranta e lacrimosa di tutte - è la giovane e rossa Amanda, vistosamente incinta, che piange calde lacrime per aver perso il marito, sposato solo sei mesi prima.

Kate, Jamie e Amanda non potrebbero essere più diverse e lontane: tutte sembra dividerle, dal carattere al conto in banca, dall'aspetto fisico all'età.
E se Kate desidera togliersi qualsiasi problema e noia legata all'odioso defunto, Jamie - che negli ultimi tempi aveva subodorato qualcosa di sospetto negli atteggiamenti strani e distaccati di Conrad, che però, quando c'era - cioè una settimana al mese - era comunque un buon padre per Gracie, ad essere addolorata è Amanda, che è convinta che le altre due siano ex mogli e che presto o tardi sbucheranno fuori gli atti di divorzio e lei sarà riconosciuta la vedova legittima.
Ma non è così semplice: anzitutto perché, a voler essere fiscali, la vedova vera è Kate, in quanto il suo matrimonio è precedente agli altri due (anche se il dubbio c'è ed è legittimo: e se quel farabutto avesse contratto altri matrimoni prima della stessa Kate?); però c'è la figlia primogenita, Gracie, che qualche diritto ce l'ha per forza, e presto nascerà anche il bimbo di Amanda...

A complicare le cose però è il sospetto che pesa sulle teste delle vedove, in particolare su Kate - che era quella con più motivazione per odiare, in 13 anni di matrimonio fasullo, Conrad - e che spinge lo detective Waylon Kramer a gravitare del continuo attorno a loro per capire se esse - insieme o individualmente - abbiano o meno a che fare con l'omicidio di Conrad Steele.

Intanto, le tre si ritrovano a convivere nel cottage, vicino a Bootleg, paesino agricolo del Texas, di proprietà del defunto.
Ognuna delle tre donne è certa di averlo ora ereditato. 
Ognuna sente di avere le proprie ottime motivazioni per voler trascorrere del tempo lì, in quel posticino tranquillo e immerso nella natura, prima di capire che ne sarà dell'eredità e a chi spetterà di diritto: Kate ha tutta l'intenzione di godersi un po' di riposo prima di succedere a sua madre nella compagnia petrolifera; Jamie vuole che la sua bimba stia qualche giorno in questo cottage in cui venivano entrambe insieme a quello screanzato poligamo di Conrad; Amanda è ancora nella fase in cui non accetta che il suo premuroso maritino fosse davvero un truffatore, e vorrebbe poter restare nel loro "nido d'amore" per ricordare i momenti felici passati insieme, aspettando il nascituro.

Inevitabilmente, le tre mogli si vedono come rivali e ciascuna non sopporta l'altra, per cui all'inizio l'umore si tutte e tre oscilla tra un'ostentata indifferenza a battibecchi e piccole scintille pronte ad esplodere.

Ma in cuor loro, sanno che l'unico da colpevolizzare è Conrad, che le ha usate, manipolate, umiliate, prese in giro: loro sono state le sue inconsapevoli vittime, essendo lui un'anima rozza e prepotente, sempre alla ricerca di qualche donna da spellare, economicamente o anche solo emotivamente, tanto per sentirsi forte e uomo.

Gli iniziali contrasti lasciano, di giorno in giorno, il posto alla voglia di conoscersi meglio e alle serate di chiacchiere e cenette veloci e gustose in veranda. 
In una situazione che ha dell'assurdo e che, in un paesino come Bootleg, è facile che diventi oggetto di pettegolezzi, tra allegre feste di paese e atmosfere country-west, tra le risate allegre e tenerissime della piccola Gracie (che forse è il vero collante tra le tre signore), tutte e tre scopriranno di voler dare una svolta alle loro vite.
Scatterà tra la tre "rivali" una solidarietà sincera e tenera che loro per prime vivranno con stupore, ma che le renderà sempre più unite e pronte a capirsi e a venirsi incontro.
Ognuna di esse vivrà il proprio percorso di crescita e di autoconsapevolezza; accetteranno i propri limiti ma diventeranno coscienti anche delle proprie potenzialità, imparando ad apprezzarsi come donne e ad aprirsi all'eventualità di innamorarsi ancora e, questa volta, di uomini con la U maiuscola, che le amino e le rispettino in toto.
Kate, Amanda e Jamie realizzeranno cosa davvero desiderano dalla vita,  cosa conta per essere serene, appagate e felici, che non è mai troppo tardi o troppo presto per liberarsi di insicurezze e paure, 
che ogni tanto un po' di sano istinto e di follia sono necessari per cogliere gli attimi di felicità che la vita ci offre, e che non c'è nulla di più eccitante che sentirsi libere: libere di flirtare come adolescenti, di sognare un lavoro diverso e più tranquillo, di fare un giro sulla ruota panoramica, di sentire l'erba fresca e soffice sotto i piedi nudi...

"...quest'estate rimarrà per noi l'estate in cui ci siamo liberate dalle nostre paure oltre che dalle nostre scarpe"


"Un'estate a piedi nudi" è una commedia romantica davvero molto gradevole, vivace ed ironica, una lettura fresca capace di donare ore di puro svago; c'è un pizzico di romanticismo, di giallo, di amicizia al femminile, le tre protagoniste sono descritte con sufficiente esaustività (Kate in particolare, essendo la principale protagonista); attraente (io le amo) l'atmosfera country (musica compresa); non manca il bell'uomo muscoloso e sexy che fa salire il sangue al cervello ad una delle tre vedove, cliché che solitamente non amo ma ok, qui ci sta: se porta il trattore e fa lavori di campagna è difficile che un uomo sia mingherlino e senza bicipiti notevoli, no? ^_-

L'unico neo, per quanto mi riguarda, è dato dalla traduzione, che non so... ha qualche difettuccio, a volte pare che le frasi dei dialoghi non abbiano molto senso.
Però a parte questo, mi è piaciuto molto leggere questa storia, lo stile è piacevolmente scorrevole e l'ambientazione texana ha il suo fascino.

Per quante hanno ancora giorni di vacanza e desiderano mettere in valigia letture romantiche ma non stucchevoli e con un dose di ironia e leggerezza, questo romanzo di Carolyn Brown potrebbe fare al caso vostro! 

martedì 1 settembre 2020

Le mie letture di Agosto 2020 - monthly recap

 

Ed eccomi con l'appuntamento mensile sulle mie letture del mese appena trascorso!





  1. I RICORDI NON FANNO RUMORE  di Carmen Laterza: sullo sfondo difficile e doloroso della seconda guerra mondiale, le vicende di una bambina costretta a scappare dai bombardamenti e a seguire la sua giovane madre mentre cerca di preservare la vita di entrambe, giungendo a fare scelte che la bimba non comprende appieno ma che, con il tempo, le faranno capire come ogni giorno vada affrontato a testa alta, con coraggio, anche quando ci si sente soli e in balìa di eventi troppo grandi e imprevedibili.
  2. CONTRO IL RAZZISMO  di G. Salvioni, Moni Ovadia: un breve trattato che ruota attorno al tema del razzismo, partendo dalla sua definizione, da ciò che caratterizza il pensiero razzista, continuando con quelle leggi infami che, in passato, regolamentavano lo schiavismo, i rapporti con razze ritenute inferiori e, per concludere, si indicano alcune buone ragioni per essere antirazzisti.
  3. "Mussolini ha fatto anche cose buone"  di F. Filippi: in questo libro breve e sufficientemente scorrevole, l'Autore si propone di "smontare" le fake news che, a più di settant'anni dalla caduta del fascismo, ancora girano ostinatamente attorno alla mitica figura del Duce, il quale - qualcuno continua a dire - ha fatto anche cose buone.
  4. "Storia di un abito inglese e di una mucca ebrea"  di S. Amiry: in questo libro, che è sì un romanzo ma racconta fatti realmente accaduti e di persone realmente esistite, Suad Amiry, con la grazia e l'ironia che le sono proprie, ci parla di amore, di dolore, di sopraffazioni, affidandosi alla forza dei ricordi di chi la Nakba (catastrofe) e la Shatat (diaspora) le ha vissute sulla propria pelle.
  5. L'IRA DI VENERE di P. Pulixi: in questi venti racconti noir, attraversati tutti da un'atmosfera drammatica e intrisa di amarezza, la protagonista assoluta è la Donna, in tutte le sue sfaccettature, con tutti i suoi contrasti - ora dea dell'Amore, ora dea della Vendetta -, con le luci e le ombre, la forza e le fragilità, che è capace di racchiudere in se stessa.
  6. X RESISTENZA  di Osvaldo Neirotti: sono narrate le avventure dei membri del X Ordine, impegnato nella lotta contro il Male, incarnato dall'Imperatore Nero, che ha assoggettato tutti i popoli e le razze dei dieci regni in cui è suddiviso il pianeta Etrar, per ventisei lunghi anni. Lo scopo della missione di Solo, l'assassino Mascherato, e dei suoi amici, è liberare il pianeta Etrar dal dominio tirannico dell'oscuro Imperatore.
  7. LA STESSA RABBIA NEGLI OCCHI  di M. Chiarottino: quanto dolore può nascondersi in un cuore? Quanta rabbia siamo in grado di custodire dentro di noi? Luna ha solo diciotto anni ma vivere le costa fatica perché, seppur giovanissima, sente di portare sul cuore pesi troppo gravosi per lei, che - imprigionandola in un passato doloroso e ancora troppo recente - le impediscono di vivere il presente con la leggerezza alla quale ha diritto e di immaginare un futuro luminoso. Ma la vita non smette di stupire...
  8. NOI CHE CI STIAMO PERDENDO  di M. Aramini: la tragica e violenta morte di una donna - madre di due gemelle preadolescenti e moglie di un famoso pianista - solleva il coperchio di un vaso di Pandora pieno di segreti torbidi, nascosti in anime tormentate che si portano sul cuore pesi e peccati inconfessabili.
  9. L'ATTENTATO di Y. Khadra: l'esistenza serena e agiata di un uomo che s'è lasciato alle spalle le proprie origini e il proprio popolo, con le sue infinite difficoltà e le sue miserie quotidiane, viene improvvisamente sconvolta da una tragedia famigliare che mette in crisi tutte le certezze su cui reggeva la sua felicità, di cui non resta che un cumulo di polvere, detriti... e lacrime.

Tra queste letture di agosto, sul podio metto: STORIA DI UN ABITO INGLESE E DI UNA MUCCA EBREA perché basato su fatti realmente accaduti, sulla testimonianze sentite e sofferte di chi ha vissuto sulla propria pelle la Nakba, la catastrofe abbattutasi nel 1948 sul popolo palestinese in concomitanza con la nascita dello Stato d'Israele.
Secondo posto per LA STESSA RABBIA NEGLI OCCHI, per le emozioni veraci e intense, e infine I RICORDI NON FANNO RUMORE per le donne indimenticabili protagoniste di una storia ambientata durante la guerra.

Attualmente ho in lettura:

  • ALTA FEDELTA' di N. Hornby: sono all'inizio e devo prendere confidenza con lo stile...
  • UN'ESTATE A PIEDI NUDI di C. Brown: una commedia simpatica che vede protagoniste tre donne, tutte vedove dello stesso marito truffaldino!
  • LA RAGAZZA DELLA LUNA di L. Riley: è il turno di Tiggy, la sorella che ama gli animali.



CITAZIONE DEL MESE:

"Penso a quanto male ci facciamo da soli, a quali gabbie costruiamo con le nostre mani senza saperne saperne poi uscire. Alle parole non dette, alle paure non confessate, ai segreti di carta che diventano piombo. E poi penso a come siano più facili un abbraccio, una mano sulla spalla, un sorriso". (M. Chiarottino)


CANZONE DEL MESE


VIENI A BALLARE IN PUGLIA

Oh Puglia, Puglia mia, tu Puglia mia
Ti porto sempre nel cuore quando vado via 
E subito penso che potrei morire senza te 
E subito penso che potrei morire anche con te





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