Un film molto bello, che sostiene una verità meravigliosa: DIO NON E' MORTO.
GOD'S NOT DEAD
2016 |
ATTORI: Willie Robertson, David A.R. White,Shane Harper, Kevin Sorbo, Korie Robertson, Marco Khan, Dean Cain
Basato sull'omonimo libro di Rice Broocks e la canzone "Like a Lion" originariamente scritta da Daniel Bashta.
Il film si ispira ad un avvenimento realmente accaduto e racconta di una matricola universitaria - Josh Wheaton - che si ritrova a seguire un corso di Introduzione alla Filosofia del prof. Radisson, dichiaratamente ateo.
Basato sull'omonimo libro di Rice Broocks e la canzone "Like a Lion" originariamente scritta da Daniel Bashta.
Il film si ispira ad un avvenimento realmente accaduto e racconta di una matricola universitaria - Josh Wheaton - che si ritrova a seguire un corso di Introduzione alla Filosofia del prof. Radisson, dichiaratamente ateo.
Come condizione fondamentale per tenere lezione, il prof "pretende" dai suoi alunni una dichiarazione scritta di tre parole: DIO E' MORTO, e tutto questo per poter trattare gli argomenti filosofici programmati senza sentirsi obbligato a spiegare le ragioni di un fatto semplice e incontestabile (a suo dire), cioè che appunto Dio non esiste; spiegazioni che sconfinerebbero in discussioni senza senso e che gli farebbero soltanto perdere tempo, dando spazio a ciò che lui ritiene siano sciocche e oscurantiste superstizioni.
L'unico studente che si rifiuta di scrivere questa frase sul foglio è Josh, che è un cristiano convinto.
Alla giovane matricola, un divertito prof. Radisson lancia una sfida: difendere la tesi a lui più cara e dimostrarla davanti a tutta la classe, l'ESISTENZA di DIO, appunto.
Per farlo avrà a disposizione soltanto alcuni minuti alla fine delle prossime tre lezioni.
Il ragazzo inizialmente è un po' spiazzato, anche perchè nessuno lo sostiene in questa sua impresa, ed in particolare la sua ragazza è convinta che stia facendo una cosa molto stupida che gli comprometterà i successivi esami e, in pratica, la carriera universitaria, aspetto importante per loro che vogliono progettare un futuro insieme.
Dopo averne parlato col reverendo Dave, Josh comincia a organizzare i punti cardine del suo discorso e, nonostante durante la prima lezione il prof cerchi di mettere in ridicolo e in difficoltà la matricola, in realtà è arrabbiato al pensiero che il ragazzo possa umiliarlo e fargli perdere la faccia davanti agli altri studenti.
Lo minaccia quindi di bocciarlo e di rovinargli il percorso accademico, ma questo non fa demordere Josh, che prosegue imperterrito e convinto nella propria missione di "difendere Dio".
Seguiamo intanto le storie parallele - che poi andranno intrecciandosi tra loro - di altri personaggi: Amy, una giovane donna non credente che scopre di avere un cancro e si sente sola nell'affrontarlo; Aysha, una ragazza figlia di musulmani, che non condivide la religione paterna; e la fidanzata di Radisson, Mina, che è cristiana e che, pur amando il proprio uomo, si sente molto distante da lui.
La battaglia di Josh, e il suo voler dimostrare che nessuno può affermare la non esistenza di Dio se non rifacendosi a ragionamenti spesso lacunosi dal punto di vista logico, è volta a far sì che i propri compagni possano sentirsi liberi di scegliere se credere che Dio c'è oppure no, senza sentirsi costretti da nulla.
Riuscirà a raggiungere il suo intento e a influenzare positivamente chi gli è attorno?
E' un film cristiano molto bello, significativo, che incoraggia chi è credente a non abbattersi di fronte a quanti mettono in dubbio la fede in Dio, ma anzi a rispondere loro con la sicurezza delle proprie convinzioni, senza paura; mostra anche come la solitudine, le malattie... possano spingere a volte alcuni a perdere la fede e a dubitare dell'amore di Dio, ma come nel cuore degli stessi ci sia in fondo un desiderio di riconciliarsi con il Creatore per avere la vera pace.
Mi rendo conto che molti potrebbero considerarlo un film di "propaganda cristiana (protestante)", ma se lo si guarda per il messaggio che vuol dare, senza avere i paraocchi delle proprie credenze (religiose/filosofiche) e dei propri pregiudizi, e senza essere troppo inflessibili circa la qualità del prodotto (dal punto di vista strettamente cinematografico), forse lo si saprà apprezzare.
Non sono cristiana (non sono religiosa, nel senso più vario del termine), eppure il film che ci hai descritto mi interessa molto! Ci penserò su! ^^
RispondiEliminase lo vedrai, mi farà piacere sapere cosa ne pensi! ;)
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