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sabato 8 aprile 2023

LE MIE LETTURE DI MARZO 2023

 

Marzo è stato un mese prolifico di belle letture.


AMICI DI CARTA


1. LA LIBRERIA DEI GATTI NERI di Piergiorgio Pulixi: giallo, ruotante attorno a una serie di delitti in quel di Cagliari; a ragionarci su cinque lettori appassionati di delitti e assassini, (4,5/5);  PER CHI HA VOGLIA DI SUSPENSE E IRONIA
2. CARNE E SANGUE di Michael Cunningham: saga famigliare con protagonisti  uomini e donne pieni di insicurezze e alla ricerca della propria identità (3.5/5). PER CHI HA VOGLIA DI  SENTIRSI COINVOLTO DALLE TURBOLENTE VITE ALTRUI.

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AMICI DIGITALI


3. OGNI MATTINA A JENIN di Susan Abulhawa: storia dei membri di una famiglia della Palestina, le cui vite sono state stravolte dall'occupazione israeliana (5/5); PER CHI CERCA STORIE EMOTIVAMENTE COINVOLGENTI E REALISTICHE
4. PICCOLE COSE DA NULLA di Claire Keegan: breve romanzo che, sfiorando il tema dei maltrattamenti nelle lavanderie irlandesi delle Case Magdalene, fa riflettere sull'importanza dei piccoli gesti altruistici (3/5);   PER CHI HA VOGLIA DI UNA STORIA DOLCE E CHE FA RIFLETTERE
5. IL TAVOLO BLU di Manuela Costantini: un romanzo tutto al femminile che affronta tematiche come lutto, solitudine, amicizia, rapporto madre-figlia (4/5);  PER CHI CERCA STORIE DI DONNE FORTI PUR NELLE PROPRIE FRAGILITÀ.
6. LA STRADA PER VIRGIN RIVER di Robyn Carr: il primo libro della romantica serie ambientata in una cittadina piccola ma vivace e molto unita (4/5); PER CHI HA VOGLIA DI UNA STORIA D'AMORE IN UNO SCENARIO COUNTRY
7. DALL'INFERNO SI RITORNA di Christiana Ruggeri: la storia vera di Bibi, una bimba tutsi sopravvissuta al massacro della propria famiglia e al genocidio della sua gente (5/5);  PER CHI È ALLA RICERCA DI STORIE VERE, PIENE DI DOLORE MA ANCHE DI VOGLIA DI RISCATTO.
8. RICORDATI DI NOI di Maria Antonietta: romance contemporaneo; l'amore può guarire tutte le ferite, anche quelle più profonde (4.5/5); PER CHI HA VOGLIA DI TUFFARSI IN UN AMORE A 360°.
9. LE RELAZIONI PERFETTE di Allyson Taylor: romantic suspense, dove lui è l'uomo ideale e lei... un nervoso!! PER CHI HA VOGLIA DI UNA STORIA ROMANTICA CON GOCCIOLINE THRILLER.


READING CHALLENGE

10. LA SIGNORA DALLOWAY di Virginia Woolf: classico che, seguendo la tecnica del flusso di coscienza, racconta la giornata di una donna e il vortice dei suoi pensieri (3.5/5). PER CHI HA VOGLIA DI UN CLASSICO DELLA LETTERATURA DEL NOVECENTO



Complessivamente, sono state tutte letture come minimo piacevoli (tipo il romantic suspense Le relazioni perfette) fino a quelle belle belle, che già so che occuperanno un posto speciale nel mio cuore (come Ogni mattina a Jenin).

Sul podio marzolino vanno appunto OGNI MATTINA A JENIN che, narrando la storia di una famiglia palestinese, lungo tre generazioni, diventa simbolo del dramma di un intero popolo; anche DALL'INFERNO SI RITORNA è dolorosamente bello, in quanto è una storia vera ed ha come riferimento storico il genocidio dei tutsi in Ruanda; intrigante e ricco di sorprese il giallo di Pulixi.


CITAZIONI DEL MESE

"Il dolore raggela anche quando è intorno a te e sta colpendo gli altri." (Christiana Ruggeri)

“Possono portarti via la terra e tutto quello che c'è sopra, ma non potranno mai portarti via quello che sai o le cose che hai studiato” (Susan Abulhawa).


Sul fronte SERIE TV, oltre a proseguire con VIRGIN RIVER (sto per terminare la 4°), sto guardando anche ANIME FALSE, una serie turca con protagoniste due donne, mamma e figlia, chiamate rispettivamente Madre e Bambi. La madre è un tipo lugubre e cupo, di una bellezza misteriosa e fine, che nasconde un passato doloroso  e vive come fuggitiva insieme alla figlia, un'adolescente che lei tratta a volte come una bambina (la chiama spesso Bimba) e soprattutto la veste come una collegiale di altri tempi, suscitando risatine e critiche da chiunque si fermi a guardarle.
E siccome per essere strane, so' strane, attirano gli sguardi curiosi di tanti, cosa che spinge Bambi a sentirsi a disagio e la Madre a mettersi sulla difensiva, con conseguenze non proprio felici.
La donna, infatti, sta fuggendo da qualcosa o qualcuno, va peregrinando di hotel in hotel assieme alla figlia, senza una fissa dimora e andandosene quando qualche imprevisto mina la loro sicurezza e il loro anonimato.
La Madre è disposta a tutto pur di difendere dal male e di proteggere la sua Bambi.
Anche uccidere.

Vi farò sapere il mio giudizio complessivo quando avrò concluso la prima stagione ^_-

sabato 1 aprile 2023

LETTURE DI APRILE E READING CHALLENGE

 

Ed eccoci con il post in cui faccio il punto della situazione di inizio mese!

Per quanto concerne i libri in lettura... tadaaaaaaaaaaaaaaaa, per la prima volta nella storia mi trovo ad aver concluso (IN QUESTO SPECIFICO FRANGENTE DELLA MIA ESISTENZA) tutto quello che avevo in corso e quindi... non mi resta che fiondarmi a scegliere le prossime letture, impegno meraviglioso che mi fa sempre scorrere un brivido di eccitazione ^_^

Quali letture mi porterà quasi sicuramente con sé il bel mese di aprile? 

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Ho in previsione di leggere:

- LA LUCE NATURALE di Marco Archetti: una madre sta morendo e questo diventa il momento per far emergere ipocrisie, malignità, debolezze di chi col corpo è fermo al suo capezzale ma ha la mente e il cuore da un'altra parte;

- ho voglia di thriller e credo che mi butterò su LA MOGLIE IMPERFETTA di B.A. Paris

- LO DICIAMO A LIDDY?, di Anne Fine: quattro sorelle legatissime, un matrimonio imminente e un segreto atroce.


Passiamo alla Reading Challenge del mese di aprile.


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 📖 CLASSICO: Di Dumas ho letto "I tre Moschettieri" o "Il Conte di Montecristo"e ne serbo un ottimo ricordo, ma poiché ho scelto un classico già a marzo, questa volta vado su altro.

 📖🇮🇹CONTEMPORANEO ITALIANO: c'è Antonio Scurati.
I libri su Mussolini non mi dispiacerebbero, ma so che sono belli corposi e non ho voglia di incominciarli avendo fretta di terminarli entro il mese in vista dell'obiettivo challenge, per cui dovrei, eventualmente, buttarmi su altro. Non so, dovrei spulciare la bibliografia.

📖🇯🇵CONTEMPORANEO STRANIERO: c'è la dolce ed eterea Banana Yoshimoto, con i suoi romanzi delicati e onirici; di lei ho letto MOSHI MOSHI e A PROPOSITO DI LEI. Confesso di essere orientata su questa autrice, anche perché ho trovato un suo libro nell'abbonamento Kindle Unlimited.

📖❤️ LIBRO "SPECIAL" (scelto dall'organizzatrice): IL NUOTATORE di Zander, un thriller dal ritmo serrato che si sofferma sul conflitto di uomini e donne con il proprio passato e sulla loro ricerca di un riscatto.

domenica 19 marzo 2023

** RECENSIONE ** LA SIGNORA DALLOWAY di Virginia Woolf



Con La signora Dalloway (pubblicato nel 1925) Virginia Woolf, con grande intensità e sapienza narrativa, attraverso il flusso di emozioni e pensieri dei suoi personaggi - di cui ci vengono svelati le fragilità, le luci e le ombre, le sofferenze e i turbamenti - racconta la precarietà della vita e l'affascinante complessità dell'animo umano.


LA SIGNORA DALLOWAY
di Virginia Woolf



Einaudi
trad. A.Nadotti
196 pp
In un tranquillo mercoledì di metà giugno del 1923 la signora Clarissa Dalloway, moglie di un deputato conservatore alla Camera dei Lords, esce di casa con l'intenzione di comprare dei fiori per la festa che terrà la sera nella sua casa e alla quale saranno presenti tante persone, tra cui le altolocate conoscenze del marito.

Mentre passeggia per le strade di Londra, si gode la piacevole mattinata e pensa alla festa, dentro di lei ha luogo un monologo interiore, un affastellarsi di pensieri e ricordi che la portano indietro di vent'anni, agli anni in cui era una ragazza non ancora sposata, con attorno un uomo innamorato come Peter e la bella e vivace Sally come amica (o forse per lei ha provato sentimenti più forti di una semplice amicizia?).

Quante cose possono accadere in un giorno! E quanto e quale valore esse possono più o meno avere a seconda di chi li vive - com'è la sua vita? cosa fa, di che umore è?... -, li osserva, li racconta!

In un giorno qualunque succedono fatti in grado di cambiare la vita ed altri (apparentemente) insignificanti.
La giornata di Clarissa è resa speciale ed eccitante dal fatto che terrà una festa ed infatti è tutta impegnata nell'organizzarla, a cominciare dall'acquisto dei fiori.

Ci sarà anche il suo vecchio amico (e amore di gioventù) Peter Walsh, da sempre innamorato di lei, che non trova pace a motivo di questo sentimento che a nulla lo condurrà, visto che lei è sposata con il buon Richard Dalloway.
E Richard - uomo gentile, discreto, impegnato in politica -, anche lui quel giorno ha qualcosa che lo agita: come tornare di corsa a casa per dire a Clarissa che l'ama! Riuscirà ad esprimere i suoi sentimenti?

Ma ci sono anche persone per le quali un giorno in più da vivere è un giorno in più di sofferenza, di depressione, di malessere.
È ciò che accade a Septimus Smith, un veterano di guerra che ha riportato dei disturbi di natura psicologica (oggi parleremmo con certezza di DPTS); è sposato con la dolce Lucrezia ma il loro matrimonio non sembra infondere gioia a nessuno dei due. Tutt'altro, sta per naufragare e questo non è che un altro dei "crolli" cui sta per andare incontro il povero e provato Septimus, la cui esperienza bellica non lo abbandona, anzi, lo ha seguito come un segugio e continua ad ossessionarlo.
Septmus e Clarissa non si conoscono e non si incontrano, ma a fine libro vedremo che tra essi si crea una connessione (l'amore e il terrore per la vita), che turba Clarissa.

La malattia mentale è un tema caro alla Woolf, la quale, in queste pagine, lo affronta attraverso Septimus (la stessa scrittrice ha sofferto di depressione, esaurimento nervoso; è morta suicida).

Clarissa ha superato i cinquanta, appartiene all'alta società londinese e la vediamo come, vista dall'esterno, si stia dando da fare per un avvenimento di per sé superficiale, frivolo, ma questo atteggiamento riflette ben altro: "c'era nelle profondità del suo cuore una paura terribile".

"Si sentiva molto giovane, e nello stesso tempo indicibilmente vecchio. Affondava come una lama nelle cose, e tuttavia non restava fuori, a osservare. Aveva la perpetua sensazione, anche mentre guardava i taxi, di essere altrove, altrove, in mare aperto e sola; la sensazione che fosse molto, molto pericoloso vivere anche un giorno soltanto."

 In un flusso incessante di parole, pensieri, ricordi, associazioni, emergono desideri, angosce e paure - della solitudine, della morte, della vita -; la paura di non essere vista né riconosciuta, considerata.

"Aveva la bizzarra sensazione di essere invisibile, non vista, non conosciuta; ormai non c'erano più né matrimonio né figli, ma solo questa stupefacente e piuttosto solenne processione insieme a tutti gli altri, su per Bond Street, questo essere la signora Dalloway, neppure più Clarissa, solo la moglie di Richard Dalloway."

Clarissa è una donna sensibile, con il senso dell'umorismo, che ama la vita e la gente e in cui non c'è acredine né "l'ombra di quel disgustoso moralismo così frequente nelle donne perbene." e chi - come Peter - la conosce bene, sa che ha un umore "fluttuante", capace di passare dalla felicità ai cattivi pensieri in un attimo.

Virginia Woolf ha scritto un romanzo che, fondamentalmente, non ha una vera e propria trama; accadono pochi fatti e la maggior parte delle azioni si svolgono principalmente nella coscienza dei personaggi; tutto è concentrato in una sola giornata di giugno a Londra e i piccoli avvenimenti quotidiani sono funzionali al risveglio in Clarissa di tutta una serie di impressioni e ricordi, che le rammentano come l'intera esistenza altro non sia che un continuo divenire.

È un romanzo introspettivo, psicologico, dove è evidente l'uso della tecnica del flusso di coscienza, che esprime mirabilmente tutta la vasta gamma di impressioni - visive, uditive, fisiche -, le associazioni, i ricordi, i pensieri che incidono sulla coscienza dei personaggi.
Ad essere importanti non sono solo i contenuti dei loro pensieri e monologhi interiori, ma ancor prima i meccanismi alla loro base.

Credo si possa dire con cognizione di causa che questo romanzo (ma anche gli altri) di Virginia Woolf rientri tra i libri da leggere almeno una volta nella vita; è un'opera di notevole valore letterario, scritta magistralmente, con un linguaggio altamente evocativo, lirico, di grande intensità.
Confesso di non essere entrata subito in sintonia con lo stile della Woolf ma, proseguendo nella lettura, la sua scrittura e quel filo di sofferta nostalgia che l'attraversa mi hanno sempre più affascinata. 

Citazioni

"...senza dubbio provava ciò che provano gli uomini. Solo per un istante, ma bastava. Era una rivelazione repentina, un tocco lieve come un rossore che si cerca di dominare e alla cui espansione, quando esplode, si cede, e si precipita sul margine ultimo e si trema sentendo che il mondo si avvicina, gonfio di un qualche significato sorprendente, una pressione simile all'estasi, che ne frantuma la crosta sottile e sgorga e si versa con sollievo straordinario sulle ferite e le piaghe!"

"Lei era come un uccello che trova riparo nella conca sottile di una foglia, che ammicca al sole quando la foglia si muove, e sussulta allo scricchiolio di un ramoscello secco. Era abbandonata, circondata dagli alberi enormi, dalle immense nubi di un mondo indifferente, abbandonata, torturata. E perché doveva soffrire? Perché?"

sabato 4 marzo 2023

FEBBRAIO 2023, TRA LETTURE E SERIE TV

  

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Ed eccomi con il riepilogo del mese di Febbraio.

Partiamo dalle letture: cartacei, audiolibri e libri in formato digitale.


CARTA E INCHIOSTRO


LIBRI IN FORMATO DIGITALE:

AUDIOLIBRO

UNA DONNA IN FUGA di L. Castillo: poliziesco.Una poliziotta sta fuggendo da qualcuno che la vuole morta. Ad aiutarla, un Amish e una poliziotta (ex-Amish). 4/5.

Tra le letture "febbraiole" che menziono ci sono IL TAVOLO BLU, per lo stile delicato con cui l'autrice ha scelto di raccontare tre donne forti e vulnerabili allo stesso tempo; I NOSTRI CUORI 

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PERDUTI perchè è un distopico in realtà non molto lontano dai nostri tempi, sempre più di frequente caratterizzati da comportamenti razzisti e descriminatori.


Per quanto concerne specificatamente la Reading Challenge, gli obiettivi del mese di febbraio prevedevano  la scelta fra tre autori e il romanzo della Mazzantini.

Io ho scelto quest'ultimo: MANOLA : due gemelle antitetiche si lanciano in una lunga e surreale confessione; bizzarro nei contenuti, originale dal punto di vista linguistico (3/5).


CITAZIONE DEL MESE

"L’anima è in pace solo nei luoghi che conosce."
(Una minima infelicità, C. Verde)

"Le radici del nostro dolore affondano a tal punto nella perdita che la morte ha finito per vivere con noi, come se fosse un componente della famiglia che saremmo ben contenti di evitare,ma che comunque fa parte della nostra famiglia". (OGNI MATTINA A JENIN, Susan Abulhawa)


SERIE TV

Come già detto due post fa, sono finita in un paesino quasi-bucolico negli USA: Virgin River.

Ci sono arrivata in compagnia di Mel (Melinda) Monroe, determinata a lasciare la sua agiata
vita a Los Angeles e ricominciare da zero.
Perché questo drastico cambiamento - scoraggiato da amici e famigliari, in particolare dalla sorella maggiore Joey, che la vorrebbe con sé in Colorado? 
Mel un anno fa è rimasta vedova; non solo, ma lei e l'amatissimo marito Mark avevano da poco anche perso una bambina (nata morta a causa di complicazioni durante il parto), per cui a una tragedia - vissuta in coppia - si è poi aggiunta la morte improvvisa di Mark.

Per la povera Mel tutto questo è troppo, per cui non le resta che lasciarsi, per quanto possibile, il passato alle spalle e provare a cambiare decisamente aria.

In tutti i sensi, in questo caso.

Virgin River è sinonimo di aria purissima, meravigliosi laghi, boschi di sequoie, cielo azzurrissimo, prati che in primavera sono distese di un verde brillante...
Certo, Mel ci arriva in una stagione fredda, con tanto di brutto tempo, fango..., insomma, l'accoglienza non è delle migliori.
Al suo arrivo, però, è convinta di trovare ciò che l'è stato promesso: un meraviglioso e caldo chalet, dotato di tutti i comfort.
A offrirle l'allettante sistemazione è stata Hope McCrea, la sindaca di Virgin River, nonché colei che l'ha assunta per telefono.
Mel è un'infermiera specializzata e ostetrica e da quelle parti c'è un gran bisogno di una professionista come lei, anche perché il dottor Mullins è in là con gli anni e necessita di una valida collaboratrice.
Il contratto è di un anno, poi Mel potrà essere libera di andarsene.
Ma quando giunge nella località di montagna, si rende conto che... nulla di quanto aveva immaginato c'è!
Lo chalet è in condizioni disastrose e invivibili; Hope è scontrosa e poco propensa ad ammettere di aver mentito a Mel; l'auto si ingolfa a causa di un tempo terribile; Doc Mullins (il medico con cui deve lavorare) non la vuole un'infermiera tra le scatole e spera di indurla a fuggire a gambe levate con la propria ostentata maleducazione.

Insomma, una tragedia, altro che cambiar vita!! L'unico aspetto positivo è il bar di Jack Sheridan.
E Jack, ovviamente.
Jack è il proprietario dell'unico bar della cittadina ed è un bell'uomo attorno ai 40, possente, fisicamente ben piazzato e tanto, tanto gentile.
Quando vede la bella infermiera bionda che viene da Los Angeles, i suoi occhi si spalancano: e quando gli ricapita una pollastrella così in quel posto dimenticato dal mondo??
Comincia così il suo "piano" per fare in modo che la bellissima Mel resti tra loro.

Mel vuole andarsene, ne è convinta.
Ma intervengono alcuni eventi a convincerla a prolungare il suo soggiorno in quel paesino in cui tutti si conoscono (e si impicciano): una bimba di pochi giorni viene lasciata davanti all'ambulatorio e a trovarla sono proprio Mel e Jack.

Da quel momento, Mel resterà legata a Virgin River contro ogni aspettativa, integrandosi nella comunità, che la accetterà entusiasta.

Accanto alla storia d'amore tra lei e Jack, viaggiano altre vicende, che coinvolgono altri personaggi di Virgin River: adolescenti che vogliono vivere liberamente il loro amore nonostante la bigotta opposizione di certi adulti; criminali che coltivano erba e danno non poco fastidio alla brava gente; l'ex di Jack che ovviamente detesta Mel; il rapporto burrascoso tra Hope e Doc..., insomma, sarà pure un paesotto ma è vivace, eh!!

Sono giunta alla quarta puntata della terza stagione e il mio interesse non è calato; come dicevo, è quel tipo di serie in grado di farmi rilassare, di trasportarmi in un posticino delizioso, un po' country, dove accadono quegli inconvenienti "normali", comuni, che creano dinamicità, fanno sorridere, commuovono..., insomma io la sto apprezzando, pur non essendo amante di storie "troppo rosa" o smielate.

La consiglio a chi ama il genere.

Cast: Alexandra Breckenridge, Martin Henderson, Tim Matheson, Annette O'Toole, Lauren Hammersley.

mercoledì 1 marzo 2023

LETTURE DI MARZO E READING CHALLENGE (aggiornamento di inizio mese)


Diciamo ciao ciao al mese più corto dell'anno e diamo il benvenuto a Marzo, il mese della primavera!!!




In questo post condivido con voi:

📚 libri in lettura;
🔜📚 letture previste a marzo, compresa la Reading Challenge '23;
💶📚ultimi acquisti librosi;
🍿 serie tv che sto guardando.


🌄OGNI MATTINA A JENIN (S. Abulhawa): la storia della Palestina raccontata attraverso le vicende di una famiglia che diventa simbolo delle famiglie palestinesi.
In primo piano ci sono la tragedia dell’esilio, la guerra, la perdita della terra e degli affetti, la vita nei campi profughi, come rifugiati, condannati a sopravvivere in attesa di una svolta.

🛣️⛰️LA STRADA PER VIRGIN RIVER (R.Carr): una donna col cuore a pezzi cerca pace e stabilità in una paciosa località immersa tra le montagne. Cosa farà se inaspettatamente busserà l'amore alla sua porta?


🍖🩸CARNE E SANGUE di M. Cunningham: l’epopea di una famiglia americana, attraverso quattro generazioni e cento anni di storia, con personaggi sfaccettati, straordinari e indimenticabili, fa riflettere sui molti modi in cui si può amare ed essere famiglia.

🟦 IL TAVOLO BLU di M. Costantini: donne alla ricerca di sé stesse, di una salvezza dalla disperazione e di una possibilità per ricominciare. 




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Leggerò, per il club di lettura, il libro del mese:

💞 PICCOLE COSE DA NULLA di C. Keegan: è quasi Natale e Bill Furlong gira per fattorie e villaggi con il camion carico di legna, torba e carbone. Fino al giorno in cui, nel cortile silenzioso di un convento, Bill fa un incontro che smuove la sua anima e i suoi ricordi. 


Il seguente noir è invece un graditissimo prestito di una cara amica, anch'ella fervida lettrice:

📚🐱🐾LA LIBRERIA DEI GATTI NERI di P.Pulixi: un gruppo di lettori, appassionati di gialli, cercherà di risolvere il caso del "killer delle clessidre".


Tra le letture marzoline rientra il romanzo da scegliere per la Reading Challenge.


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📕🇮🇹 CONTEMPORANEO ITALIANO: come vedete c'è Ammaniti questo mese ed io in casa ho, da tempo immemore, TI PRENDO E TI PORTO VIA. Sarà arrivato il momento di leggerlo, finalmente?

📕 🌏CONTEMPORANEO STRANIERO: anche di Schmitt ho un libro (in digitale): LA VENDETTA DEL PERDONO, e si tratta di quattro racconti. Sarà arrivato il suo turno?

🏛️CLASSICO: stessa situa per Virginia, di cui posseggo ORLANDO.

🏩 Non sono attratta moltissimo dall'unico titolo presente, che corrisponde sempre a un "libro del cuore" dell'organizzatrice: la raccolta di racconti "100 storie d'amore" di Enrica Tesio, e poiché è l'unico libro che comunque non ho, mi sa che non rientrerà nella scelta.





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Ad essere precisi, non si tratta di libri comperati in libreria, bensì al mercato dell'usato (3 libri 5 euro).

👩‍❤️‍👨 TATIANA E ALEXANDER di P. Simons: il prosieguo di IL CAVALIERE D'INVERNO (recensione), romance letto un po' di tempo fa e che ho amato. 


👭 VOGLIAMO VIVERE QUI TUTT'E DUE di Amal Rifa'i, Odelia Ainbinder, Sylke Tempel: una ragazza palestinese e un'israeliana raccontano cosa significa vivere in una terra contesa e insanguinata dalla guerra e offrono un segnale di speranza per una pace possibile.


📒👩 DIARIO DI UNA GIOVINETTA: è uno di quei testi che desidero leggere dai tempi delle medie, quando studiavo una delle mie materie preferite, Antologia!!


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Sul fronte SERIE TV, sto guardando VIRGIN RIVER; io sono all'inizio della terza stagione e finora ne sono disponibili quattro. Se non vado errata, è in uscita la quinta. Mi sta piacendo, la trovo deliziosa, i momenti trascorsi a guardarla hanno un che di... "comfortable", nel senso che mi rilassano, mi fanno sognare un po'. Sarà l'ambientazione (questo villaggio tra le montagne, circondato da una natura bella, da favola, capace di riconciliarti col mondo e con te stesso), sarà la storia d'amore tra i due protagonisti (Mel e Jack), il fatto che Virgin River sia il classico paesino in cui tutti si conoscono - il che da una parte rimanda a un'idea rassicurante di comunità sociale, dall'altra questo significa anche zero privacy e una caterva di pettegolezzi al bar, dal parrucchiere e al negozio sotto casa, in grado di creare anche equivoci e dinamiche a sorpresa -, insomma sarà quel che sarà ma ingurgito a gran velocità una puntata dopo l'altra..



venerdì 3 febbraio 2023

GENNAIO 2023 - LIBRI E SERIE TV



Il primo mese dell'anno è passato ed eccomi con il recap di gennaio.

  1. FIORI SOPRA L'INFERNO di I.Tuti: thriller, la prima inchiesta di Teresa Battaglia, burbera
    commissario di polizia, si svolge in un fitto bosco, sotto gli occhi di un gruppetto di bambini innocenti di oggi e di un adulto non amato da bambino (4.5/5);
  2. BUBULINA. UNA STORIA STRAORDINARIA di G. Boschettiracconto per bambini legato alla tradizionali icone religiose russe (3.5/5);
  3. I DONI DELLA VITA di I. Némirovsky: la vita va avanti e continua a elargire i suoi doni nonostante le atrocità della guerra (4/5).
  4. IL NIDO di T. Winton: anche nelle vite più disprezzate si possono annidare i semi della speranza e della redenzione (3.5/5);


AUDIOLIBRI


🚙 TUTTO IL BLU DEL CIELO di M. Da Costa: cosa faremmo se sapessimo di avere poco tempo da vivere? Il protagonista parte per un viaggio, che si rivelerà indimenticabile. Romanzo on the road commovente (5/5);
👩‍❤️‍👨 L'INVENZIONE DI NOI DUE di M. Bussola: romanzo sull'amore e sul rapporto di coppia. Cosa si arriva ad inventarsi per recuperare un matrimonio scricchiolante? (4/5);
LA LINEA VERDE. GIALLO A GERUSALEMME di F. Diodatigiallo/spy story - intrighi, complotti e attentati sullo sfondo di una Palestina martoriata e insanguinata (3.5/5);
♣ Amon il macellaio - Goebbels, il diavolo zoppo - Irma Grese. La iena di Auschwitz (RECENSIONE): in un'ora e mezza circa sono concentrate le esistenze di tre criminali nazisti, devoti all'ideologia hitleriana fino all'ultimo respiro e capaci, in suo nome, di commettere le peggiori nefandezze.
♦ PORRAJMOS - la persecuzione nazifascista di rom e sinti di A. Giuseppini: la persecuzione su base razziale, scientificamente programmata con lo scopo di distruggere l’intero popolo sinti, la sua cultura e la sua lingua, portò alla morte di oltre 500.000 persone.


Tra le letture più belle ci sono FIORI SOPRA L'INFERNO, molto avvincente e con una protagonista che si fa voler bene in quanto, dietro quella scorza dura, c'è un grande dolore, e TUTTO IL BLU DEL CIELO, intenso e toccante."


Sul fronte Reading Challenge, per il mese di gennaio ho scelto di leggere:

ZOMBIE di J. C. Oates: l'inquietante viaggio nella disturbata mente di un serial killer (3/5).


CITAZIONE DEL MESE

"Mi definiscono una persona riservata, ed è abbastanza vero. Lo dicono quasi fosse un limite. Io, al contrario, ho sempre pensato alla riservatezza come a una specie di regalo. Riservare qualcosa ha a che fare col tenerlo in serbo per qualcuno".



FILM / SERIE TV

Ho guardato un film su Raiplay,
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DOVE CADONO LE OMBRE
, diretto da Valentina Pedicini, con 
Elena Cotta, Federica Rosellini, Josafat Vagni, Lucrezia Guidone, Alberto Cracco.
A catturare il mio interesse sono state le breve righe introduttive, in cui compare la parola eugenetica e la precisazione che le vicende siano ispirate "a una storia vera, a 2000 storie vere".

La protagonista è Anna, infermiera in un istituto per anziani; Hans è il suo fedelissimo assistente e ha un ritardo cognitivo che fa sì che parli e agisca come se fosse un ragazzino.
Anna ci appare da subito come una ragazza triste, cupa, che raramente sorride; compie il proprio lavoro con diligenza, questo sì, ma si percepisce che qualcosa in lei non va..., o meglio, che è qualcosa è "rotto".
Attraverso numerosi e oscuri flashback, capiamo che tra quelle mura Anna e Hans hanno trascorso la loro infanzia in quanto la struttura, in passato, è stata un orfanotrofio; quando fu chiuso per poi diventare una casa di riposo, i due (ormai cresciuti e non adottati) sono rimasti a lavorare lì.

Sempre attraverso i salti temporali nel passato, scopriamo però anche un'altra tristissima verità: quell'orfanotrofio non era una semplice struttura che accoglieva bimbi senza famiglia in attesa che fossero "ricollocati": tra quei corridoi, in quelle stanze... avvenivano torture fisiche e psicologiche, effettuate su quei bambini con l'intento crudele e iniquo di condurre esperimenti di eugenetica.
I piccoli ospiti non erano scelti a caso, ma per l'appartenenza a una "razza" giudicata asociale, pericolosa: gli "zingari bianchi", gli Jenisch, residenti in Svizzera e che dallo stato furono perseguitati.

➤Poiché ho intenzione di parlarne più in dettaglio in un altro post, per adesso vi dico solo che migliaia di bambini, tra gli Anni Venti e Settanta del secolo scorso, furono strappati alle proprie famiglie per essere ricoverati forzatamente in questi pseudo-orfanotrofi, con l'assurda speranza di "raddrizzarli" socialmente.

Ma torniamo al film: Anna e Hans, quindi, portano sulle proprie spalle i drammatici ricordi di un'esperienza atroce, che li ha segnati, nel corpo e nell'anima, rendendo il ragazzo "un idiota" e lei una donna chiusa, angosciata, con la mente ancorata a quel passato e al ricordo di un'amichetta amata e poi perduta (Franziska).
Un giorno viene ricoverata una vecchietta che sbuca dritta dritta da quel maledetto passato: Gertrud, colei che, ai tempi in cui Anna era una ragazzina, ha effettuato le sue torture pseudo-scientifiche sui poveri corpi dei bambini.
Le due si riconoscono immediatamente e Gertrud cerca di essere gentile con Anna, anzi, addirittura pretende di ricordarle quell'infanzia terribile come se niente fosse, come se non avesse portato dolore nella ragazza e negli altri ricoverati.
L’istituto perde dunque i contorni attuali e torna ad essere, per la sconvolta e arrabbiata Anna, ciò che ha rappresentato per tantissimi innocenti: un posto infernale.
Cosa farà adesso che ha tra le sue mani quell'anziana donna, fragile nel corpo ma ancora d'acciaio nello spirito e tagliente nel parlare? Anna si farà travolgere da quel dolore mai sopito che ora rischia di riesplodere in tutta la sua forza carica di odio e risentimenti per coloro che le hanno fatto del male?

Il film, coerentemente col titolo, è cupo, sempre su tonalità fredde, come freddo è il cuore di Anna, che sembra incapace di provare ed esternare tenerezza, compassione; anche nei confronti del povero e incolpevole Hans lei è quasi cattiva, insultandolo e alzando le mani su quel poverino, che continua a seguirla come un cagnolino indifeso e solo.
Dietro quell'atteggiamento sempre impettito e glaciale, Anna nasconde dentro di sé un fuoco di emozioni che Gertrud, con la sua calma serafica e inopportuna (di chi si ostina a non voler fare mea culpa per i propri peccati) le sta riaccendendo, rendendola furiosa e rancorosa.

Ve ne consiglio la visione, è fatto bene, l'attrice protagonista, in particolare, è molto brava nel renderci tutta la sofferenza, per anni soffocata, di Anna; e poi è un modo per conoscere o approfondire uno di quegli "stermini" di cui si sa e si parla poco.



Sul fronte serie tv, ne ho guardata una anch'essa ispirata a fatti realmente accaduti: Unbelievable. 
REGIA: Susannah Grant, Lisa Cholodenko
CAST: Toni Collette (Detective Grace Rasmussen), Merritt Wever (Detective Karen Duvall), Kaitlyn Dever (Marie Adler).

Si basa sulla vera storia di Marie (il nome di battesimo è lo stesso, il cognome no) Adler, 
.
una ragazza che ha denunciato 
alla polizia di essere stata vittima di stupro ma che si è scontrata con la diffidenza e lo scetticismo dei poliziotti che hanno raccolto la sua deposizione.

Marie è un'adolescente "problematica", con una storia di abbandoni e affidi alle spalle; attualmente segue un percorso di reinserimento sociale e quando racconta, con comprensibile difficoltà, che un uomo è entrato in casa sua mentre dormiva, l'ha legata, imbavagliata e abusato di lei, qualcosa nel suo racconto non convince chi indaga e neanche una delle madri affidatarie.
Troppi buchi, troppe contraddizioni, domande senza risposta, ricordi vaghi, annebbiati..: come si fa a trovare uno stupratore senza avere i necessari indizi ed elementi? 

La versione di Marie traballa, ha qualcosa che non va e lei stessa sembra reticente nel fornire dettagli preziosi, che permettano al detective Parker e al suo fido collaboratore di avere un quadro attendibile di ciò che è accaduto.

Marie, non è che te lo sei inventato? Magari per un bisogno di attenzioni, di far parlare di te, di ricevere premure scarsamente avute negli anni a causa del tuo percorso di vita?

Mossi dalla consapevolezza di non possedere una vera e propria pista d'indagine e dall'atteggiamento insicuro e inaffidabile (?) di Marie, Parker e collega la convincono, anzi la costringono (sotto minaccia di accusarla di falsa testimonianza) a ritirare le accuse e a
ritrattare la sua storia.

Intanto, in altri stati e distretti americani, vengono denunciati altri stupri e - tadaaaa - tutti hanno caratteristiche mooolto simili (per non dire gli stessi) al resoconto della povera Marie, che, dopo la doppia terribile esperienza (violenza sessuale e in non essere stata creduta) ha dovuto tirare avanti portandosi dietro tutto il carico di malevolenza che le sue "bugie" le hanno attirato addosso, all'interno del quartiere e da parte delle persone con cui aveva rapporti di amicizia e lavoro. 
Insomma, oltre al danno, la beffa! Da vittima a bugiarda megalomane.

Sui nuovi stupri indagano due poliziotte fortunatamente diverse da Parker: due donne toste, determinate, coscienziose, che amano il proprio lavoro, credono in ciò che fanno, empatizzano con le vittime e, soprattutto, credono alle loro denunce, vedono il dolore nei loro occhi e nella difficoltà a riprendere in mano la propria vita! 
E' vero, il po*co è astuto, intelligente e attentissimo, tanto da lasciare immacolate le scene del reato, come se lui in quelle case non ci sia mai passato, ma questo non induce le detective Karen Duvall e Grace Rasmussen ad essere scettiche e ad etichettare come bugiarde le vittime, quanto semmai ad impegnarsi per rimettere in ordine tutte le tessere del drammatico puzzle e acciuffare il colpevole. Perché c'è e va fermato, visto che per almeno due anni ha agito indisturbato in varie città.
Riusciranno a prenderlo? E a Marie verrà data la possibilità di dimostrare che non ha mai mentito?

La serie Netflix è basata sui reportage di Christian Miller (ProPublica) e Ken Armstrong (The Marshall Project) e sul loro libro "A false report. A true story of rape in America" (QUI), che dimostra come l'indagine della polizia di Lynnwood (relativa al caso di Marie) fosse viziata e condotta davvero male e con troppi pregiudizi ad ostacolare il lavoro di professionisti che tali, purtroppo, non si sono rivelati.
Assolutamente consigliata!!

giovedì 2 febbraio 2023

FEBBRAIO, TRA LETTURE E READING CHALLENGE


 Il primo mese dell'anno s'è dileguato. 

Inizio febbraio leggendo codesti libri:


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❤ I NOSTRI CUORI PERDUTI di Celeste Ng: un distopico ambientato negli USA, dove sta crescendo di giorno in giorno l'odio verso chiunque e qualunque cosa venga dai paesi orientali.

🦢LE CICOGNE DI TAUCHWALD di Mirtis Conci: un racconto per bambini/ragazzi, una storia di avventura, coraggio e tanto divertimento che ci racconta il valore della vera amicizia che fa superare qualsiasi avversità.

Aggiungo l'audiolibro UNA DONNA IN FUGA di Linda Castillo: una donna ta scappando da qualcosa, e il buon Amish Adam la soccorre, senza immaginare in che guaio si sta cacciando.


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Per la RC del mese di febbraio devo scegliere, come leggete nell'immagine, un libro tra:

 📗un classico
 🇮🇹📘un contemporaneo italiano
📗🌍 un contemporaneo straniero.
❤️ 📘un libro amato dall'organizzatrice della RC.


Fatta eccezione per Wells, che non mi attira molto, gli altri due autori li trovo stimolanti; della Dunne ho letto un solo libro diverso tempo fa, riproverei volentieri; Simi è uno di quegli autori italiani che mi ripeto di leggere e che finora ho rimandato.
La Mazzantini è di certo tra le mie scrittrici preferite e per adesso confesso di propendere leggermente per Manola, di cui posseggo la copia.




venerdì 6 gennaio 2023

LETTURE DI INIZIO ANNO



Buon pomeriggio, cari lettori!
Con quale/i libro/i avere iniziato il 2023? Vi sta/stanno piacendo?

Ecco la mia situazione librosa 📚.

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Sto leggendo:

I DONI DELLA VITA di Irène Némirovsky: attraverso la storia degli Hardelot si percorrono trent'anni di storia francese, da quelli che precedettero la prima guerra mondiale a quelli che vedono l'occupazione della Francia da parte dei tedeschi.
IL NIDO di Tim Winton: il toccante racconto dell’incontro salvifico tra due solitudini che trovano l’una nell’altra un barlume di speranza.
FIORI SOPRA L'INFERNO di Ilaria Tuti: la prima indagine di Teresa Battaglia.
TUTTO IL BLU DEL CIELO di Melissa Da Costa: una storia di rinascita che dalla sofferenza vede sbocciare, pura e irrefrenabile, una gioia di vivere nuova, la bellezza assoluta della scoperta dell'altro, la magia del sentirsi umani.



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Il libro del mese del gruppo di lettura su FB è 🧭 L'INVENZIONE DI NOI DUE di Matteo Bussola: una storia delicata e feroce, come tutte le storie d'amore.

Mi è stato proposto e ho accolto volentieri una copia di 👧 BUBULINA. UNA STORIA STRAORDINARIA di Giovanni Boschetto: una fiaba che narra lo sconfinato amore di una bimba per la sua mamma scomparsa nel darla alla luce.


Per la RC del mese di gennaio devo scegliere, come leggete nell'immagine, un libro tra:

📗 un classico 
🇮🇹 un contemporaneo italiano
📖 un contemporaneo straniero.
❤️ un libro amato dall'organizzatrice della RC (una biografia).

Sono indecisa tra le due autrici contemporanee, ma comunque più orientata verso la Oates.
In particolare mi sento di scegliere uno fra questi tre:

            👧SORELLA, MIO UNICO AMORE: ispirato a un fatto di cronaca nera che sconvolse gli Stati Uniti negli anni novanta;
            🧟 ZOMBIE: un romanzo che ci introduce nella mente di un serial killer;
            🕵️‍♀️ HO FATTO LA SPIAun romanzo toccante e implacabile sulla ferocia dei sentimenti, un ritratto impietoso della società americana raccontata attraverso un personaggio femminile indimenticabile.

Se avete suggerimenti in questo senso, fatevi sotto; saranno graditi! 😉

 

lunedì 17 gennaio 2022

Recensione: IL MARCHIO PERDUTO DEL TEMPLARE di Giuliano Scavuzzo

 

La lotta tra il Bene e il Male, tra la Luce e le oscure forze delle tenebre, è un argomento che ogni lettore ritrova non poche volte quando si accosta a determinate letture, quali ad es. i paranormal o gli horror; il presente romanzo è un mix tra romanzo storico, thriller e paranormal.


IL MARCHIO PERDUTO DEL TEMPLARE
di Giuliano Scavuzzo



Ed. Newton Compton
280 pp
Siamo a Roma, in pieno Medioevo; sono tempi non oscuri... di più, e la caput mundi è nel pieno della propria decadenza e corruzione morale; per le sue strade abbondano i poveracci ma anche i crimini, il malaffare, e soprattutto l'odio e il malcontento stanno nutrendo sempre più le schiere del male.

In un labirinto di stradacce buie e maleodoranti,tra Colosseo e Pantheon, il lettore viene immerso in toto in una storia fatta di perdizione, dannazione, peccati eterni e irredimibili.

Al centro vi è la ricerca compulsiva di un antico manoscritto proveniente dal Tempio di Salomone; un potente grimorio in grado di cambiare radicalmente le sorti dell'umanità, di stravolgere gli equilibri nello scontro il bene e il male, perchè tramite esso è addirittura possibile scatenare l'Apocalisse.

Tutto ha avuto origine da quando sei cavalieri templari, durante la prigionia in Terra Santa, hanno votato l’anima al diavolo; adesso, sono pronti a sacrificare due piccoli gemelli per lasciare che il male prenda possesso del
mondo stesso, annullando e cancellando ogni traccia di bene, della presenza di Dio tra gli uomini.

Perché questo avvenga, è necessario attuare dei riti, l'ultimo dei quali richiede la barbara uccisione di due gemelli.
Due bambini innocenti sono in pericolo; già altri bambini sono stati sacrificati ma adesso padre Graziano vuole fermare questa spirale maledetta e salvare le creature.
Per farlo, bisogna trovare in tempo l'antico libro, la Clavicula Salomonis, ed impedire ai signori delle tenebre di compiere la cerimonia finale.

Dove si trova questo manufatto? Esso è nascosto, ovviamente, e c'è solo una "persona" ad essere a conoscenza di questo luogo segreto; il problema è che, allo stato attuale, essa non ricorda nulla della passato...

L'individuo in questione è uno dei templari, Shane de Rue, che durante la Crociata ha rubato e nascosto il prezioso grimorio, al prezzo del tradimento dei suoi compagni e della perdita dei propri ricordi: non ricordando nulla delle esperienza vissute, non corre neppure il pericolo di svelare dove si trovi il libro.

Eppure costui, chiamato l'Ombra - il più crudele degli assassini -  è tormentato dalle immagini di una battaglia cruenta in Terra Santa e, ancor più, dal ricordo di una donna amata appassionatamente.

Quando incontra Don Graziano, questi gli chiede di aiutarlo nella missione di fermare la cerimonia rituale che, attraverso la tortura e la morte dei gemellini, potrebbe aprire le porte degli inferi, consapevole che per riuscirci avranno bisogno dell'aiuto di Lilith, una strega bellissima e seducente, dai poteri straordinari; l'unica creatura in grado di liberarlo dall’anatema che lo ha colpito.

I tre compagni di sventura vagheranno per i bassifondi di una Roma sotterranea spaventosa, putrida, popolata da creature della notte e delle tenebre, il cui aspetto orrendo riflette il marcio che abita in loro; esseri innominabili schiavi del male più assoluto e pronti a manifestare tutto il loro potere malefico perché il male prenda piede sulla terra e domini su ogni uomo.

Ce la faranno a salvare i poveri gemelli e l'intera umanità dall'assalto degli angeli malvagi, che hanno abbandonato dalla notte dei tempi la bontà e la luce divine per dichiarare fedeltà al principe delle tenebre?

Chiarisco subito che, pur amando i romanzi storici e i thriller, quando la narrazione prende pieghe molto paranormal e si addentra nei meandri più profondi e inquietanti del male, il libro in questione smette di interessarmi; non mi piace per niente leggere romanzi su diavoli e affini, e questo - che ho vinto diverso tempo fa ad un giveaway - l'ho letto unicamente perchè poteva rientrare tra gli obiettivi di una Reading Challenge che sto seguendo.
Con ciò non voglio dire che il libro sia brutto, assolutamente no; è scritto bene, l'Autore è bravo nell'immergere il lettore nel sordido e malvagio contesto in cui le vicende hanno luogo, presentandoci la città di Roma nelle sue atmosfere più dark e popolata da individui potenti e molto corrotti, nel descrivere il male attraverso personaggi sovrannaturali e terrificanti; intendo solo dire che se queste caratteristiche vi piacciono, il romanzo sicuramente fa per voi e lo troverete avvincente. Io purtroppo ho faticato a leggerlo e terminarlo perché più mi addentravo nel vortice malefico immaginato dall'Autore, più avrei voluto fuggirne.
Questione di gusti, ecco; ma ripeto, se non vi dispiacciono i thriller storici con elementi paranormali e in cui le entità malvagie sono le vere protagoniste, questo libro vi piacerà. 
 

domenica 3 gennaio 2021

Mini recensione: SE UNA NOTTE D'INVERNO UN VIAGGIATORE di Italo Calvino



Ed eccomi con la prima recensione di questo 2021: si tratta di un libro davvero particolare, attraverso il quale l'Autore coinvolge il lettore in un gioco narrativo.



SE UNA NOTTE D'INVERNO UN VIAGGIATORE 
di Italo Calvino


Mondadori
264 pp
Un viaggiatore, una piccola stazione, una valigia da consegnare a una misteriosa persona...: queste sono le premesse da cui uno scrittore potrebbe partire per dar vita a infinite possibilità narrative.
Calvino ne propone dieci e lo fa rivolgendosi da subito al suo paziente lettore, in maniera diretta; questi ha infatti appena acquistato la copia del presente libro e lo scrittore lo invita gentilmente a mettersi comodo per cominciare a leggerlo, possibilmente senza interruzioni.

E così il lettore comincia la lettura e la prima ambientazione in cui viene introdotto è una stazione di treni, dove c'è un uomo che entra nel bar...
Nel procedere nella lettura, il lettore si ritrova a rileggere qualcosa di già letto: colpa di un errore di stampa, per cui al libro di Calvino s'è frapposto quello di un autore polacco!
Da questo momento in poi si susseguono dieci incipit del libro che il lettore-protagonista non riuscirà mai a completare per una ragione o per l'altra: ora alle pagine scritte si alternano altre bianche, ora il racconto è incompiuto, ora è diviso in gruppi di discussione, ora la copia è difettosa...

Ad ogni capitolo si cambia scena ed entrano svariati personaggi, che con i loro dialoghi ed (inspiegabili) azioni creano situazioni surreali, quasi oniriche, nelle quali spiccano soprattutto personaggi femminili (in particolare Ludmilla, avida lettrice) ed altri maschili dai nomi strani.

Il romanzo è praticamente un "gioco" in cui l'Autore - ironizzando sia sul lettore (il quale, per ragioni esterne a se stesso e nonostante la buona volontà, non riesce a completare nessuno dei libri che gli capitano tra le mani) che sullo scrittore e sui "trucchetti" di quest'ultimo per tenere legato a sé il lettore - vuol dimostrare come non sia possibile  conoscere davvero la realtà.

"Il romanzo che più vorrei leggere in questo momento, - spiega Ludmilla, - dovrebbe avere come forza motrice solo la voglia di raccontare, d'accumulare storie su storie, senza pretendere d'importi una visione del mondo, ma solo di farti assistere alla propria crescita, come una pianta, un aggrovigliarsi come di rami e di foglie..."

Come disse Calvino stesso: questo è "un romanzo sul piacere di leggere romanzi" ed egli stesso nello scrivere si è identificato proprio col lettore più che con il ruolo di scrittore.

Siamo davanti ad un romanzo particolare, senza dubbio originale, intelligentemente ironico, ma devo confessare di aver faticato a leggerlo, portarlo a termine e apprezzarlo.

L'incipit mi aveva divertita per la sua ironia, per questo fatto di parlare direttamente al lettore, ma poi mi son persa tra le assurde vicende, frammentate e incredibili, slegate tra loro, tra le quali ho fatto fatica a raccapezzarmi.

Calvino - il suo estro, la sua intelligenza e la sua grandissima capacità di narratore - non è minimamente in discussione, per cui mi prendo tutte le responsabilità del mancato feeling, ci mancherebbe. 
Ma tant'è...
Concludendo: ero curiosa di riaccostarmi a quest'autore dopo anni di lontananza (ho letto Il barone rampante e Il cavaliere inesistente un sacco di anni fa, e più recentemente Il sentiero dei nidi di ragno) e ne ho un piacevole ricordo) ma mi spiace dire che questo libro, ahimè, non mi è piaciuto :'-(

giovedì 26 novembre 2020

Recensione: LA COSA VERAMENTE PEGGIORE di Torey L. Hayden



Ogni bambino ha il diritto di avere una famiglia che gli doni amore, cura, protezione..., e quando questo non si verifica, è inevitabile che il bambino che ne è privato cresca sentendosi poco amato, non voluto, insomma un oggetto, anzi un peso di cui gli adulti vogliono sbarazzarsi il prima possibile.
Non è questa una delle cose peggiori che possa capitare a un bambino?




LA COSA VERAMENTE PEGGIORE 
di Torey L. Hayden



Corbaccio Ed.
trad. L. Corradini Caspani
176 pp
David è un ragazzino di undici anni che sin da piccolino ha avuto un'infanzia davvero difficile, fatta di abbandoni, case famiglia e genitori affidatari che l'hanno mandato via all'insorgere dei primi problemi.

Il primo abbandono è stato quello della madre; il padre, poi, non lo ricorda neppure!
L'unico legame famigliare è costituito dalla sorella maggiore Lily, con cui però non ha un gran bel rapporto, perchè la ragazza è più problematica del fratello: è un'adolescente ribelle, ingestibile, ha tentato molte volte di fuggire dagli istituti e ha sempre dato del filo da torcere alle famiglie affidatarie e ai servizi sociali.
E poi Lily è poco carina e gentile con lui, lo tratta con sufficienza, quasi con disprezzo e chiamandolo "stupido" e "ritardato".

Ma David non è stupido ed è, anzi, molto consapevole dei propri "problemi" e limiti: parla con difficoltà (balbetta), tende ad avere reazioni violente quando si sente accusato, aggredito, non compreso, ed è un po' lento nell'apprendimento. 

La sua vita è tutt'altro che lieta, la sensazione che nessuno lo voglia e lo amerà mai, è forte e concreta.
In un'esistenza così frantumata, spezzata, il suo tentativo di mettervi ordine per capirci qualcosa, si traduce nello stilare (e aggiornare di volta in volta) una lista di cose brutte, per trovare ogni volta «la cosa veramente peggiore»; la scelta di "cose peggiori" è certamente vasta, dall'andare dal dentista all'essere picchiato dai compagni, al non avere nessuno che si preoccupa per lui. 

"Sapeva anche quale fosse la cosa veramente peggiore. Era il nulla. Quando non c'era nessuno a cui  importasse qualcosa di ciò che ti capitava. Era il non appartenere a nessun luogo e a nessuna creatura.
Ecco cosa c'era al Primo Posto nell'elenco delle Cose Veramente Peggiori. David lo sapeva, perché l'aveva provato."

Eppure, anche per uno sfortunato cronico come il nostro David, sono in arrivo alcune novità.
Anzitutto viene affidato ad una signora anziana, Mrs Granny, che si rivela da subito affettuosa, dolce, comprensiva; la donna lo tratta con rispetto e affetto, lo ascolta, gli parla con amore, mostrando un sincero interesse per questo ragazzino strano e solo.

Ma non è l'unica cosa positiva che gli capita: un giorno, in cui è molto arrabbiato, si ritrova a prendere a calci un nido di gufi, e la sua attenzione viene catturata da un uovo non ancora dischiuso.
David lo prende e decide di tenerlo con sé, sperando che si schiuda e dia alla luce un bel gufetto da allevare che possa diventare per lui un amico.
Ma il bambino non sa nulla di gufi e uova da custodire, e rischia di far morire l'uovo prima ancora che si rompa; per fortuna a scuola conosce una bambina particolare - o meglio, ritenuta dai coetanei strana, come lui -, Mab (Madeleine).

Mab è piccolina, minuta, ha otto anni ma, avendo un'intelligenza spiccata e fuori dal comune, è due anni avanti, a scuola.
Per questo suo essere piccola d'età e nel fisico, è oggetto di emarginazione e derisione da parte di ragazzi più grandi, che altro non sono che bulli stupidi e prepotenti, abituati a prendersela con i più deboli.
David compreso, che viene preso facilmente di mira dallo stesso gruppetto di ragazzi maleducati e strafottenti.

David non vuole ammetterlo, ma si sente attratto dalla piccola e vivace Mab perché c'è qualcosa che li accomuna; beh, lei è più fortunata di lui - ha mamma e papà, due fratellini, una casa, giochi, computer... -, ma è anch'ella sola, esclusa, costantemente presa in giro.

Tra i due, nonostante la diffidenza e i timori di un impacciatissimo David, nasce un rapporto di amicizia, che inizialmente ruota attorno al piccolo uovo di gufo; la ragazzina propone, infatti, a David di porre l'uovo in un'incubatrice collocata nel capanno appartenente alla famiglia di Mab.
In questo modo, i due ragazzini sono "costretti" a vedersi ogni giorno per controllare i progressi del gufo - che viene battezzato, prima della "nascita",  con il nome di "Re Artù"- e il legame dì amicizia tra due emarginati, ritenuti dagli altri "fenomeni da baraccone", cresce di giorno in giorno, diventando un punto di riferimento importante per entrambi.

"Ecco cos'è un fenomeno. È soltanto una persona diversa".

Ogni tanto spunta Lily, che con il suo modo di fare instabile e irruento, cerca di travolgere il fratellino nelle sue "pazze idee"; a scuola poi i dispetti perfidi dei bulli non accennano a smettere e la frustrazione provata da David nei confronti di questa situazione è tanta..., insomma, le cose non vanno benissimo, però, gli basta sentire il profumo delle prelibatezze cucinate amorevolmente da Granny, osservare i progressi di Re Artù e, perché no?, anche bisticciare con Mab, perché David si renda conto che forse - ma è bene dirlo a bassa voce e con cautela - qualcosa di buono sta per accadere anche a un tipo come lui.

David è un ragazzino che fa tenerezza perchè le sue fragilità, le lacune emotive, affettive, frutto del suo vissuto, sono tutte chiare ed evidenti; e come spesso capita, sembra che la sfortuna sia dietro ogni angolo, pronta a ricordargli la sua condizione di abbandonato, di bambino solo, sbattuto qua e là da una famiglia all'altra, con l'incubo dell'assistente sociale a riportarlo in orfanotrofio in attesa di "ricollocarlo" presso nuovi genitori adottivi (e con la speranza che siano finalmente "quelli giusti!).
Ma anche per un bimbo "sfortunato" come lui c'è uno spiraglio di nuove opportunità e David avrà modo di scoprire cosa voglia dire instaurare rapporti con persone che lo stimano, gli vogliono bene e che meritano, da parte sua, lealtà e affetto.

E soprattutto, finalmente potrà fare esperienza di cosa significhi appartenere a qualcuno, e questo infonderà in lui fiducia nelle persone e in se stesso: 

"appartenere (...) vuol dire prendersi cura l'uno dell'altro. Vuol dire prendersi a cuore il destino di qualcun altro. Prenderselo a cuore tanto da volere che non gli capiti niente di male, anche quando questo significa non poter avere ciò che si vorrebbe."

Un romanzo breve, che pur essendo essenziale e asciutto nello stile, si sofferma con delicatezza (e senza fare psicologia spiccia) su un tema complesso e importante qual è quello dell' abbandono dei minori, degli affidi e delle sofferenze emotive e psicologiche che insorgono in questi poveri bambini e adolescenti "senza famiglia".
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