on my wishlist |
Ecco un paio di libri che mi piacciono e che si vanno ad aggiungere all'immensa lista dei libri che vorrei.
Entrambi pubblicati da Newton Compton, il primo è in uscita tra un paio di giorni, l'altro l'ho adocchiato ne blog "La libridinosa" di Laura.
LA PROFEZIA DELL'OLOCAUSTO
di Bernard Benyamin - Yohan Perez
Ed. Newton Compton 256 pp 9,90 euro dal 6 MARZO 2014 |
Norimberga, 16 ottobre 1946. L’ufficiale nazista Julius Streicher,
condannato a morte dal tribunale degli alleati, prima di essere impiccato urla: «Purim 1946!».
Cosa intendeva dire con quelle strane parole?
Per scoprirlo, il giornalista Bernard Benyamin parte per un viaggio alla ricerca di persone che potrebbero aiutarlo, studiosi di cabala ebraica, rabbini, testimoni della Shoa, attraversando molti Paesi, dalla Francia a Israele alla Germania, nel tentativo di svelare un enigma che sembra indecifrabile.
Per scoprirlo, il giornalista Bernard Benyamin parte per un viaggio alla ricerca di persone che potrebbero aiutarlo, studiosi di cabala ebraica, rabbini, testimoni della Shoa, attraversando molti Paesi, dalla Francia a Israele alla Germania, nel tentativo di svelare un enigma che sembra indecifrabile.
Ma la chiave per risolvere il mistero si nasconde addirittura nella Bibbia; in particolare nell’episodio all’origine della festa del Purim, una delle più sentite nella tradizione ebraica.
Nel Libro di Ester, infatti, si racconta del primo tentativo di sterminare il popolo ebraico, sventato proprio dalla giovane sposa del re Assuero.
Ma come possono essere collegate una storia che risale a più di 2300 anni fa e la tragedia dell’Olocausto?
Quella che all’apparenza sembra solo una suggestione, assume pian piano i contorni di una sconvolgente verità: molti nazisti erano profondi conoscitori delle tradizioni giudaiche e lo stesso Streicher aveva addirittura imparato la lingua yiddish.
Perché?
Quali segreti codici si nascondono nel Libro di Ester?
LA PRIMA VOLTA AVEVO SEI ANNI
di Isabelle Aubry
Ed. Newton Compton 224 pp 6,90 euro |
«Avevo sei anni. Ricordo che stavo facendo il bagno e che mio padre era con me nella stanza, completamente nudo. Avrebbe continuato a comportarsi in questo modo finché io non arrivai all’età di quattordici anni, trovando il coraggio di parlare. La storia che sto per raccontarvi non è solo mia ma succede ogni giorno a migliaia di bambini, nelle loro case, nel segreto delle loro camerette. Finché questa situazione andrà avanti io non potrò avere pace.»
Ci sono storie talmente terribili da colpire il cuore di chi ha il coraggio di stare ad ascoltare.
La storia di Isabelle, per esempio. Una bambina di appena sei anni costretta a subire l’abuso del padre che, protetto dal silenzio, profana il suo corpo e la sua anima.
Una storia sporca che si trascina finché, raggiunta l’adolescenza, Isabelle trova il coraggio di ribellarsi e di denunciare il suo violentatore.
La galera per il mostro che l’ha messa al mondo, però, non basta a cancellare un male così grande.
Anche perché lo stupratore se la cava soltanto con sei anni di prigione. Isabelle cresce ma l’orrore che ha vissuto è sempre dentro di lei.
È quell’orrore che, da ragazza, la spinge verso il baratro della prostituzione.
Ed è sempre quell’orrore a impedirle di vivere con serenità qualunque relazione sentimentale anche se riesce, con un incredibile forza di volontà, a diventare madre.
La prima volta avevo sei anni è un grido di dolore e di vendetta, è un atto di accusa troppo spesso ignorato, è un lamento scarno e feroce al tempo stesso. Un libro sincero, terribile e disperato. Ma necessario. Fondamentale per capire come troppo spesso il lupo cattivo ha il volto insospettabile delle persone che ci sono più care.
La prima volta avevo sei anni sembra così bello, forse 'bello' non è la parola giusta: 'forte' è molto meglio :3
RispondiEliminavero, dev'essere una lettura interessante ma forte!
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