lunedì 21 luglio 2014

Recensione: SIAMO LA PROMESSA di Federico Negri



Prima recensione di oggi!!

Siamo in ambito fantascientifico, più precisamente l'Autore ci trasporta nel 2528, a Promise, nel sistema solare di Tau Ceti.
Siamo nel mondo futuristico uscito dalla penna di Federico Negri:


SIAMO LA PROMESSA
di Federico Negri

Series: La saga di Promise, Book 1
Fiction » Romance » Sci-fi
Giugno 2014

Sinossi

Romance, distopia e dipendenza, un cocktail micidiale per la giovanissima professoressa Haria. 
Mentre il suo mondo sta per essere invaso e lei è l'ultimo baluardo prima del disastro.
Promise è l'unico pianeta colonizzato al di fuori del sistema solare, ma è precipitato in un'era pre-industriale e non ha più collegamenti con la madre Terra. 
Un'astronave terrestre atterra sul pianeta dopo secoli di oblio, carica di enigmi. 
Le fazioni opposte dei promisiani se ne contendono la tecnologia, mentre Haria, una giovane professoressa universitaria dedita all’abuso di stupefacenti, cerca di scoprirne i misteri e di dominarne le forze devastanti, camminando sulla sottile linea della contesa. 
Sino a scoprire che un'orribile verità si cela in quel messaggero, giunto dal loro passato.


Questo breve romanzo, che è solo il primo di una saga, ci immerge dalle prime righe in un mondo, in una dimensione, in un tempo lontani e diversi da noi.
Non siamo sulla terra, bensì su un pianeta chiamato Promise, in cui non c'è ombra dello sviluppo che appartiene alla civiltà terrestre, anzi, la vita sulla Terra sembra un'eco lontana, di cui si sente sì ancora parlare, ma che ormai è troppo distante e che è improbabile recuperare.

Conosciamo da subito una ricercatrice universitaria di nome Haria Gillia, giovane ma non priva di complessi e paranoie.
Haria ha un carattere determinato e ama il proprio lavoro e quando entra a far parte di una missione speciale, insieme a dei soldati promisiani, non sta più nella pelle, perchè finalmente può dare prova della propria bravura professionale.
Certo, non mancano i cattivi pensieri e le insicurezze, che lei cerca di mettere a tacere riempiendosi di droghe, chiamate psicocole e che porta sempre con sè per ogni evenienza (cioè quando sente di non saper affrontare lo stress di determinate situazioni), ma quanto meno mantiene un temperamento testardo e coraggioso, oltre che una certa resistenza fisica.

Quando su Promise atterra una navicella inviata dai terrestri, che ha vagato per anni e anni nello spazio fino ad arrivare tra loro, Haria è eccitata e l'unica cosa che desidera è vedere la navicella, scoprire chi e perchè l'ha inviata, e per far questo sarà disposta anche a scendere a compromessi con i nemici, anch'essi interessati ai segreti connessi alla navicella terrestre, e a tutto ciò che essa può significare per i promisiani, affamati di conoscenza - quella conoscenza andata perduta, racchiusa nei libri, nei computer, nella tecnologia propria degli esseri umani ma che sembra persa per sempre.... - e di potere.

Non mancheranno le piccole battaglie sanguinose tra le opposte fazioni, i soprusi e i ricatti (l'uomo è uomo anche nel futuro e nelle fiction!), le insicurezze tipiche di una giovane donna che non può - anche se ci prova - accontentarsi di relegare tutta la propria felicità e realizzazione personale solamente nel lavoro di scienziata, e che sente in fondo in fondo che mandar già pillolette che la facciano sballare e allontanare un po' dalla grigia realtà non le basterà per sempre...; piuttosto, gli istinti la guidano verso un soldato che l'accompagna nella missione verso il ritrovamento della navicella, e ad essi Haria cerca di non resistere più di tanto, perchè ha il bisogno di abbandonarvisi.
Ma per l'amore ci sarà tempo..., e il tempo non è oggi, perchè il presente la costringe a tenere occhi e orecchie aperti, per cercare di capire, ascoltando le informazioni di chi presso l'astronave è arrivato prima, cosa essa nasconda in sè, quali segreti, quale messaggio importante.., che forse potrebbe cambiare la vita sua e degli altri promisiani...

Il romanzo è scritto con chiarezza, anche se magari all'inizio bisogna concedersi il tempo di capire bene in che contesto siamo, quanto questo mondo e questo tempo differiscano dal nostro, chi siano i personaggi, il loro ruolo e i loro scopi; il linguaggio è molto preciso, le parole usate sono tipiche dell'universo fantascientifico, la realtà creata è molto credibile (in riferimento al genere, intendo) e l'Autore è molto bravo nell'immergere il lettore in questo mondo "alternativo" e futuro, in cui ci si sente spaesati ma anche curiosi, proprio come quando, guardando un film distopico/futuristico, ci si chiede come si vivrebbe in una realtà in cui tutto quello che connota da sempre l'umanità e la nostra civiltà, a un certo punto sparisse per lasciar posto a qualcosa di differente.

Una bella lettura, ricca di particolari, in cui non si può non apprezzare l'immaginazione dell'Autore e la bravura, come dicevo, a presentare questo "nuovo mondo" con concretezza e accuratezza.
L'unica "pecca" (chiamiamola così) è che... si interrompe sul più bello, proprio quando potremmo scoprire, insieme ad Haria, che ci fa 'sta navicella terrestre su Promise!
Ma giustamente, la storia prosegue nel secondo volume...

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libro!!


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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz

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