venerdì 31 luglio 2015

Frammenti da... "L'amore graffia il mondo"



Un brano tratto da "L'amore graffia il mondo" di Riccarelli, in cui la protagonista, la giovanissima Signorina, comincia a provare i primissimi palpiti d'amore...

"Fu una specie di gioco, dapprima involontario, quasi incosciente, un impigliarsi di occhiate che, a poco a poco, cominciarono a prendere forma, sostanza, la consistenza di un tessuto che lei non aveva mai conosciuto prima, qualcosa di caldo come la lana e allo stesso tempo leggero come la seta, con cui confezionare un abito che fasciandola compensasse la sensazione di vuoto allo stomaco e di freddo che, nonostante la calura di quel giugno, all’improvviso l’aveva presa. Un tessuto che cambiò colore più volte, che riuscì a scaldarla fino a farle arrossire le guance, che le si posò addosso a ogni sguardo del ragazzo, a ogni sua occhiata."



Lontana anteprima: a novembre VA', METTI UNA SENTINELLA di Harper Lee



Avete letto il bellissimo "Il buio oltre la siepe"? Io un po' di tempo fa e purtroppo non ho una recensione disponibile da condividere con voi; inutile promettere a me stessa di rileggerlo a breve perché per ora non credo accadrà .. ^_^
Bene, questo per dirvi che arriverà un secondo libro dell'anziana scrittrice; si legge su Wikipedia: il 14 luglio 2015 uscirà - negli USA per la casa editrice HarperCollins e nel Regno Unito per William Heinneman - il suo secondo romanzo, con una tiratura iniziale di 2 milioni di copie. Si intitola Go Set a Watchman: la scrittrice ha dichiarato di averlo scritto prima de Il buio oltre la siepe, ma che il libro sarà il sequel del precedente romanzo, ambientato vent'anni dopo e nel quale si ritrovano molti dei personaggi. In Italia lo stamperà Feltrinelli con il titolo Va’, metti una sentinella.

Ritrovato da poco nella casa natale dell’autrice, il manoscritto è stato dato alle stampe così com’era, senza revisione. Il testo descrive il ritorno di Scout da New York alla nativa Alabama nel bel mezzo delle proteste per i diritti civili dei neri. (Elena Molinari, Avvenire).

VA', METTI UNA SENTINELLA
di Harper Lee


Ed. Feltrinelli
trad. V. Mantovani
368 pp
19 euro
in libreria:
19 NOVEMBRE 2015
Trama

Va’ metti una sentinella è ambientato a metà degli anni cinquanta e presenta molti personaggi de Il buio oltre la siepe vent’anni dopo. Scout (Jean Louise Finch) torna a Maycomb da New York per andare a trovare Atticus. 
Cercando di comprendere l’atteggiamento del padre nei confronti della società e i suoi stessi sentimenti verso il posto dove è nata e dove ha passato l’infanzia, Scout è costretta ad affrontare difficili questioni personali e politiche. 
Esaminando come i personaggi de Il buio oltre la siepe cambiano di fronte agli eventi turbolenti che caratterizzano l’America in trasformazione della metà degli anni cinquanta, Va’ metti una sentinella getta una nuova affascinante luce sul classico di Harper Lee. Scritto a metà degli anni cinquanta, Va’ metti una sentinella è il romanzo che Harper Lee aveva proposto al suo editore prima de Il buio oltre la siepe
Lo si dava per disperso, ma è stato ritrovato in una cassetta di sicurezza nel 2014. 
Va’ metti una sentinella è un grande romanzo a sé stante, ma anche un testo dove i lettori potranno scoprire cosa è successo ai loro eroi vent’anni dopo, in un’America diversa, attraversata da brusche trasformazioni politiche.

L'autrice.
Nelle Harper Lee è nata a Monroeville nell’Alabama nel 1926. Studiò legge e poi si impiegò a New York presso una compagnia aerea. Amica di Truman Capote da quando aveva tre anni, fu consigliata da lui a mettere per iscritto i racconti che lei gli andava facendo della propria infanzia. Un giorno abbandonò l’impiego per scrivere il suo libro: nacque così Il buio oltre la siepe, pubblicato nel 1960 (e tradotto in Italia da Feltrinelli nello stesso anno e disponibile anche in audiolibro), che le valse un immediato e strepitoso successo di pubblico e il premio Pulitzer 1960. Nel 2007 le è stata conferita dal presidente Bush la prestigiosa Medaglia della Libertà per i suoi meriti letterari.


giovedì 30 luglio 2015

Novità in libreria: ANIME ALLA DERIVA di Annemarie De Carlo



Cari lettori, Amarganta è lieta di annunciarvi la pubblicazione di Anime alla deriva di Annemarie De Carlo.

Brian è una popstar londinese in crisi di identità di genere, folgorata dall'ascolto una demo anonima. Bianca è una studentessa emiliana dalla voce suadente. Una sfida soprannaturale per farli incontrare, una cospirazione planetaria che mira a dividerli per sempre. Entità angeliche e demoniache lottano senza esclusione di colpi per raggiungere il proprio obiettivo: amore, seduzione, comprensione e sofisticate strategie si mescolano in un duetto in crescendo tra la vita e la morte. Perché ogni stella deve sollevarsi dalla polvere della vita terrena per poter brillare nel firmamento.

ANIME ALLA DERIVA
di Annemarie De Carlo


Ed. Amarganta
Pagine: 380
Prezzo ebook: 2,99 euro
Prezzo Cartaceo: 14.00 euro

Johannes e Abel sono stati assegnati alla Matrice, il primo è responsabile delle
Trama

Johannes e Abel sono stati assegnati alla Matrice, il primo è responsabile delle Sfere di Immateria, il secondo ha il compito di farle uscire dal Portale. 
Quando una di queste cozza contro la sua gemella, spezzandola in due e rigenerandosi subito dopo, Loro faranno una scelta che li coinvolgerà in una missione tesa a ricongiungere i Protetti a cui le sfere hanno dato origine e vita. Sarà l’inizio di una lotta contro 
Gli Altri, forze del male che mirano a violare almeno uno dei Protetti per ottenere il dominio dell’Umanità. 
Attraverso la trasfigurazione in personaggi chiave che ruotano attorno ai Protetti, Loro e Gli Altri si affronteranno senza esclusione di colpi in un campo di battaglia dominato dalle luci e dalle ombre dello star system e dalla natura volitiva del Libero Arbitrio.

L'autrice.
Annemarie De Carlo vive tra Londra e un paesino della bassa bolognese, tra cani, gatti, un computer scassato, un marito che vorrebbe si dedicasse più allo shopping e al pilates anziché scrivere e due figli che sono orgogliosi di lei e di ciò che fa. E' una fan appassionata di Mika, e Anime alla deriva, cooming soon per Amarganta, è nato da una folgorazione creativa dopo aver ascoltato la sua Stardust cantata in duetto con Chiara Galiazzo a Xfactor.
Per Amarganta: Anime alla deriva e Anime affamate (in uscita).

Cito e canto: NEL PRIMO SGUARDO



Ultimamente mi hanno regalato un paio di romanzi; oggi vi parlo del primo e vi lascio un brano con annessa una canzone, che mi è venuta in mente in modo molto spontaneo.

LA BUSSOLA DEL CUORE
di Priscilla Cogan


Sinossi

Meggie è una psicanalista quarantenne che ha molto successo nella sua professione ma poco nella vita privata: dopo il divorzio dal marito ha giurato a se stessa di non "legarsi" più a nessuno.
L'amicizia con Winona, un'anziana sciamana di origine indiana, l'ha però ammorbidita. 
Da poco si è avvicinata a Falco, un nativo americano che lavora a casa sua come tuttofare: Meggie "sente" qualcosa di molto speciale e positivo per lui. 
Queste sue sensazioni sono in qualche modo confermate dalle vicende di Andrea, una donna tormentata da intenzioni suicide che si rivolge a lei per farsi aiutare... 
Una storia che dimostra come è semplice e gratificante superare tutti i pregiudizi di credo, di razza e di cultura e trovare negli altri solidarietà e amore.


"Meggie annuì in senso di apprezzamento. Negli ultimo due anni avevano visto la loro amicizia nascere e approfondirsi, e si sentivano unite dalle esperienze comuni, dalla sincerità dei sentimenti, dalle capacità di confrontarsi a vicenda. Tra loro potevano essere autentiche, niente finzioni, niente maschere, nessun bisogno di agire con diffidenza. Entrambi riconoscevano che la loro relazione, come uno specchio vivente, nutriva e rifletteva il loro sè più profondo, la loro ombra, il loro profilo... e il passaggio della loro vita attraverso il prisma del tempo".


NEL PRIMO SGUARDO
(Pausini L., S.)


mercoledì 29 luglio 2015

Novità da leggere: DUEL di Amneris Di Cesare



Avete voglia di tuffarvi in una storia d'amore...?

DUEL
di Amneris Di Cesare

A volte l’Amore è un duello sempre in bilico tra passione e gelosia, fiducia e incredulità...

Trama

Quella sera Stefania non è dell'umore adatto quando, per far contenta la sua amica Manuela, partecipa a una festa dove non conosce nessuno.
Di certo non è pronta a innamorarsi di nuovo. Ma quando Davide, il festeggiato, irrompe nella sua vita senza chiederle permesso sulle note di Duel dei Propaganda, Stefania non saprà come reagire. 
Perché ciò che prova per Tony, l’uomo colto che le ha regalato Cime Tempestose e che l’ha lasciata senza una vera ragione, è ancora così prepotente in lei da non voler accettare di voltare pagina e accogliere un nuovo sentimento, diverso ma più profondo.
L’amore tra Stefania e Davide sarà una battaglia che combatteranno fino all’ultimo, devastandosi a vicenda, finché Stefania si troverà a dover scegliere se a tracciare il suo destino sarà la colonna sonora di un’estate da brivido o la trama di libro che ha segnato l’inizio di una passione non ancora del tutto estinta. 
E magari, chissà, dietro l’angolo l’aspetta un finale inedito e una nuova canzone.

Amneris Di Cesare, italiana nata a Sao Paulo del Brasile, vive a Bologna. Sposata a un medico calabrese, mamma e moglie a tempo pieno, collabora come free-lance per riviste femminili. Nell 2005 crea il F.I.A.E. – Forum Indipendente Autori Emergenti che gestisce fino al 2014, un gruppo laboratorio di editing autogestito per scrittori emergenti. Ha pubblicato il saggio “Mamma non mamma: la sfida di essere madri nel mondo di Harry Potter” nell’antologia benefica Potterologia: dieci as-saggi dell’universo di J.K. Rowling (CameloZampa Editore 2011); un suo racconto, intitolato “Zanna” è presente nell’antologia di racconti animalisti “Code di Stampa” (La Gru Edizioni 2011); ha pubblicato nel 2012 il suo romanzo d’esordio, Nient’altro che amare(Edizioni CentoAutori), vincitore del Premio Letterario Mondoscrittura, e nel 2013 ha partecipato al progetto di scolastica coordinato da Manuela Salvi “Prossima fermata… Italia!” (Onda Editore) scrivendo il capitolo dedicato alla regione Calabria. Ha curato l’antologia benefica “Dodicidio” per il progetto POP di La Gru Edizioni scrivendo il capitolo “Febbraio” (2013) e ha vinto il “Concorso Cercasi Jane” indetto dalla Domino Edizioni con la quale il 1 settembre 2013 è uscito il suo romanzo “Sirena all’orizzonte” secondo classificato al Premio Letterario Magiche rose 2014 di Fiuggi. A giugno 2014 invece è uscito Mira dritto al cuore per i tipi della Runa Editrice, mentre un secondo saggio sulle figure materne nella saga di Harry Potter dal titolo “Mamma non mamma: le madri minori nel mondo di Harry Potter” è uscito a Marzo 2015 sempre con Runa Editrice. Per Runa Editrice ha curato la pubblicazione e l’editing del saggio Harry Potter come strumento letterario di Marina Lenti (Febbraio 2015). E’ stata di recente nominata Direttrice per le collane Fantasy e Narrativa Bambini e per la Sezione Narrativa Straniera lingua inglese e portoghese, per Casa Editrice Amarganta, nuova NOEAP di recente costituzione e per la quale ha già selezionato un romanzo di sci-fi romantica, Darkside di Alessandra Gaggioli, due romanzi brevi di Marie Sexton, Il Capitolo 5 e il maniaco dall'ascia vibrante e L'Appartamento 14 e quel diavolo vicino di casa, usciti a maggio 2015, da lei tradotti in italiano, due romanzi di Indra Vaughn, in uscita a luglio e a dicembre e due albi per bambini, per la nuova collana Amarene. Collabora con il portale di informazione online Rete-News.it (www.rete-news.it) scrivendo articoli di cronaca, costume e musica e con la rivista letteraria digitale e online Inkroci (www.inkroci.it ) in qualità di traduttrice.

Recensione: L'ULTIMO BATTITO DEL CUORE di Valentina Cebeni



Ultimo libro terminato:

L'ULTIMO BATTITO DEL CUORE
di Valentina Cebeni

Ed Giunti
336 pp
12 euro
2013
Dopo la tragica perdita di Adam, il suo grande amore, Penelope deve assolutamente trovare una via di fuga per riuscire a sopravvivere. 
Così quando sua sorella Addison la invita a trasferirsi da lei nella magnifica tenuta nel Kent, Penelope accetta. 
In balìa delle onde del destino e fragile come un giunco al primo soffio di vento, Penelope si ritrova in una casa dove l'amore pare sopito da tempo e il rancore si rincorre in ogni stanza. Addison infatti si rivela una donna fredda, tagliente, anaffettiva, l'esatto contrario di suo marito Ryan che, nonostante sia costretto su una sedia a rotelle, non ha perso la speranza e coltiva il suo giardino con amore e dedizione. E saranno proprio i fiori di Ryan ad aiutare Penelope, i delicati fiori d'inverno che spuntano nella serra, un luogo di incontri magici, che ha la facoltà di stemperare il dolore grazie alla sua armonia. 
E di dischiudere a Penelope un nuovo orizzonte. 
Ma quante volte può ricominciare a battere il cuore?




E' possibile tornare a vivere, ad amare, a sorridere... dopo aver subito un dolore grande come la perdita della persona amata?

Penelope Dickinson è una giovane donna sopravvissuta ad un tragico incidente, in seguito al quale il suo amato promesso sposo, Adam, è deceduto.
Dopo la sua morte, Penelope ha "semplicemente" smesso di vivere. Per lei nulla ha più senso, nulla riesce a farla star bene, a scuoterla dall'apatia in cui è caduta; sembra che il suo cuore abbia smesso di battere, di andare alla ricerca di emozioni che la facciano sentire parte del mondo nel quale lei ancora vive.
Ma Penelope, che pure si rende conto dello stato di passività che la pervade, non desidera affatto uscirne, piuttosto si ostina a voler restare chiusa nel proprio dolore, convinta che senza Adam per lei non ci sia più speranza per un futuro degno di essere ricercato e vissuto.



La sorella maggiore Addison non ne è altrettanto convinta e insiste per portarla a casa propria, in una tranquilla zona di campagna, nel Kent, circondata dalla natura.
Pur di non star a sentire le sue prediche, Penelope accetta quello che più che un invito sembra un'imposizione.
Eh sì, perchè Addison non potrebbe essere più diversa e lontana dalla sorellina: quanto più questa è ribelle e anticonvenzionale, tanto più l'altra è rigida e attaccata alle proprie regole; regole con cui manda avanti  la propria casa e la propria famiglia, composta da lei, il marito Ryan e il figlioletto Leonard (nato da un precedente matrimonio).
A dispetto di ciò che si vede dall'esterno, quella di Addison non è una famiglia felice; lei e Ryan non vanno più d'accordo, soprattutto dopo l'incidente che ha costretto l'uomo (che lavorava come medico) a stare su una sedia a rotelle. Lui è diventato una sorta di burattino nelle mani della moglie, così da accumulare solo frustrazioni e negatività, finendo per perdere ogni gioia di vivere e ogni scopo nella vita.
La moglie, dal canto suo, non riesce ad aiutarlo, chiusa com'è nel proprio doloroso ruolo di madre di un figlio problematico che, dopo il divorzio dei suoi genitori, ha deciso di non parlare più. Nella sua premura di proteggerlo, Addison ha finito per tenere sotto controllo la vita del bambino, anche lui ormai manovrato dalla donna e succube di lei.
Il risultato è una famiglia in cui si respira un'aria pesante di tristezza, di sentimenti repressi, di infelicità, di cose non dette ma sigillate nel proprio cuore appesantito e ferito.
Non è proprio il luogo adatto perchè Penelope torni a vivere, insomma, soprattutto perchè da subito gli eterni dissidi tra sorelle (o meglio, sorellastre), tornano a galla più aspri e accentuati che mai. C'è qualcosa del loro comune passato familiare che non è stato risolto e che le allontana, inducendo in particolare Addison a guardare con rancore Penelope, rinfacciandole sofferenze passate e conflitti mai dimenticati.

In questo ambiente soffocante, l'unica persona con la quale la ragazza trova affinità è il cognato Ryan: due solitudini, due vite ferite che si sentono estranee ed estraniate dal mondo, non comprese ma solo rimproverate e disapprovate, due cuori spezzati che si incontrano e provano ad aiutarsi a vicenda.


La loro àncora di salvezza arriva dal giardino di casa, messo davvero male, abbandonato e disordinato come il loro cuore; il progetto di far rinascere il giardino potrebbe essere l'occasione giusta per trovare uno scopo alle proprie giornate, anch'esse spente e bisognose di una nuova primavera, di una rinascita che spazzi via il gelo dell'inverno.
Ad aiutare i due improvvisati giardinieri ci pensa il vivaista del paese, Tristan, tanto dolce e disponibile quanto malinconico e riservato.
Anch'egli sembra avere qualcosa che lo rattrista, lo blocca... ma Penelope gli fa sentire quel brivido che non provava da tempo, e passare ore e giornate con lei diventa l'unico appuntamento in grado di rallegrarlo e dare senso alla sua giornata.

Se solo lei fosse meno sulle sue... 
Tristan sente che qualcosa li lega, ma vede anche che Penelope non si lascia andare, come se avesse paura ad abbandonarsi al sentimento che pure sta nascendo tra loro...
Penelope stessa non può negare che qualcosa di Tristan l'attira in modo irresistibile, qualcosa che non risiede solo nell'anima di lui, ma anche nel suo corpo e nei segni che porta...

I personaggi di questo romanzo sono tutti in qualche modo anime ferite, mutilate, che hanno perso calore e voglia di vivere; ognuno vive nel proprio personale dolore e rischia di restarci prigioniero se non chiede aiuto.

Ryan e Addison hanno bisogno di ritrovare l'amore che li ha legati in passato... O forse è troppo tardi?

Tristan potrà mai prendere il posto di Adam - che pur essendo fisicamente assente, in realtà è un personaggio a tutti gli effetti - nel cuore di Penelope?

Un romanzo delicato, scorrevole, capace di inserirti nel contesto naturale in cui si ritrova Penelope, scritto con molta sensibilità, che dà ampio spazio alle emozioni dei personaggi, alla loro vita interiore, al vissuto, alle fragilità come al desiderio, spesso sepolto dentro sè, di risvegliarsi e ritrovarsi dopo una perdita, di non lasciarsi andare alla deriva, bensì di riafferrare il proprio diritto alla felicità.
Del resto, una volta toccato il fondo e attraversato il buio più nero, non si può che risalire e aspettare di rivedere la luce.
Ma per tornare a battere di nuovo per qualcuno, il cuore di Penelope dovrà prima ritrovare se stesso e la propria  ragione di vita...

Assolutamente consigliato, in particolare a chi ama le storie piene di sentimento, in cui si dà spazio al mondo interiore dei personaggi.

Recensione film: COSIMO E NICOLE di Francesco Amato



Qualche giorno (o settimana?) fa (il caldo mi fa perdere colpi... ^_^ ) hanno dato in tv il film...

2012
COSIMO E NICOLE

Regia: Francesco Amato

Cast:  Riccardo ScamarcioClara PonsotPaolo SassanelliAndrea BruschiAngela BaraldiSouleymane SowGiorgia SalariJo PrestiaThierno Thiam

Sinossi

Dopo essersi conosciuti e innamorati a Genova durante il G8 del 2001, Cosimo (Riccardo Scamarcio) e Nicole (Clara Ponsot) hanno vissuto da vagabondi in giro per tutta l'Europa, inseguendo la loro grande passione per la musica, per ritornare infine nel capoluogo ligure e trovare lavoro presso un loro amico cinquantenne, organizzatori di concerti e eventi musicali. La relazione tra i due continua a procedere a gonfie vele fino al giorno in cui, durante il montaggio di un'impalcatura, il giovane operaio extracomunitario Aliounè precipita da un'altezza di sette metri. L'episodio spinge Cosimo e Nicole a interrogarsi su che cosa ne è stato dei loro ideali e dei loro progetti di vita, scegliendo due strade differenti che portano inevitabilmente all'incrinarsi della loro relazione.




Il film viene premiato all'unanimità come Miglior Lungometraggio nella sezione Prospettive Italia alla settima edizione del Festival Internazionale del Film di Roma, mentre Paolo Sassanelli si aggiudica il Premio L.A.R.A. come miglior interprete italiano del festival. Nelle scene di concerto, Cosimo e Nicole si avvale della partecipazione straordinaria dei più importanti gruppi rock italiani come Afterhours, Marlene Kuntz, Verdena e Bud Spencer Blues Explosion *.

Il film si apre con i protagonisti che, in carcere, rispondono a delle domande su come si sono incontrati e su come si sono svolti i fatti che li hanno portati fin lì.

L'italiano Cosimo (Riccardo Scamarcio) e Nicole (Clara Ponsot), di nazionalità francese, si incontrano nel 2001 casualmente durante una manifestazione a Genova, in cui lei resta ferita e lui la soccorre; i due restano insieme, si innamorano, conoscono un uomo - Paolo (Paolo Sassanelli) – che non solo li prende in simpatia ma li fa anche lavorare con lui, che per lavoro organizza i concerti.
I due vagabondi vivono per un po' sereni e felici, soprattutto lui, che ha scoperto che quel lavoro gli piace e sa farlo bene.
Il caso vuole che un giorno un clandestino africano – Alioune (Souleymane Sow) – insiste per lavorare con loro, chiaramente in nero e senza alcun tipo di norma di sicurezza a proteggere nè lui nè gli altri operai; ed infatti, Alioune cade da un'impalcatura e si ferisce gravemente, tanto da sembrare morto.

Paolo e Cosimo entrano in panico e inizialmente decidono di portarlo in ospedale, ma il primo non è convinto che sia la soluzione giusta perché se si dovesse sapere che un operaio in nero rischia di morire mentre lavorava per lui, il suo lavoro sarebbe finito, e Paolo non può permetterselo perché ha una caterva di debiti…

La decisione che Paolo prenderà, e Cosimo con lui - suo malgrado ,- non potrà non portare con sé delle gravi conseguenze, che si ripercuoteranno sul povero Alioune prima di tutto, ma anche su Cosimo e Nicole, che cercheranno in tutti i modi di andare avanti e di dimenticare quella brutta storia, ma senza riuscirci davvero.

E se Cosimo sembra più superficiale (o forse la sua è solo paura?) e meno sensibile ai rimorsi della coscienza, per Nicole non sarà così: il
suo pensiero torna sempre a quello che è successo ad Alioune, che per lei non è un semplice clandestino sfortunato ma un giovane con le stesse speranze per il futuro che hanno lei e Cosimo.

Questo diverso approccio dei due alla loro comune esperienza li allontanerà, nonostante il forte amore che fino a quel momento li ha sempre legati. 
Le cose si complicano quando il passato, apparentemente sepolto (letteralmente...) ricompare, e sfuggire nuovamente ad esso non sarà affatto semplice...

Cosimo e Nicole è un film che di base ha una storia semplice e che ci racconta l'amore e le (dis)avventure di due giovani come tanti, pieni di sogni, desiderosi solo di vivere senza troppe pretese, all'insegna della musica e della libertà, visto che ciò che conta – loro stessi e il loro amore – ce l'hanno già. 

Ma la vita mette i due ragazzi davanti a scelte difficili, che fanno appello alla loro coscienza, la quale si può anche tentare di mettere a tacere, ma non per sempre; certe azioni e decisioni richiedono un costo e spesso le conseguenze ci tornano indietro con un prezzo da pagare ancora più alto. E non sempre, quando si decide di rimediare a modo proprio, le cose si aggiustano automaticamente. 

La storia, come dicevo all'inizio, parte dal presente per poi raccontare ciò che è accaduto prima, ed è interrotta dai brevi momenti (dell'oggi) in cui i ragazzi rispondono alle domande e parlano di loro stessi; inevitabilmente il confronto tra ieri e oggi ce li restituisce più maturi, più riflessivi; e se Cosimo non ha smesso di pensare con tenerezza e affetto alla sua Nicole, quest’ultima si fa più domande sul loro rapporto e si chiede se gli eventi tragici vissuti insieme – che pure in quei momenti li avevano legati moltissimo - non li abbiano resi inevitabilmente più distanti, perché essi stessi sono cresciuti, cambiati.

Cosa è rimasto dei due giovani belli e spensierati che si sono incontrati e innamorati a Genova?

È un bel film, molto realistico, con tematiche attuali (lavoro nero, immigrati clandestini, sogni e speranze giovanili che devono fare i conti con una realtà non sempre generosa…) raccontate con onestà e senza retorica, e gli attori protagonisti mi sono piaciuti moltissimo.


*fonte Wikipedia

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martedì 28 luglio 2015

IL LUNGO NASTRO ROSSO di Luong Ung sarà presto un film



Un altro libro che presto diventerà un film, che vede nel cast la bella e brava Angelina Jolie.

IL LUNGO NASTRO ROSSO
di Luong Ung


Ed. Piemme
trad. F. Genta Bonelli
2010

Trama

Loung ha solo dieci anni quando, al termine di un’estenuante odissea, arriva negli Stati Uniti. Per lei, fuggita dalla criminale follia del regime sanguinario dei Khmer Rossi, libertà è avere uno spazio minuscolo tutto per sé, lenzuola divertenti con buffi topi e strani paperi, e cose buone da mangiare, dopo le radici divorate per placare la fame perenne. 
Ha mille nuovi significati la libertà, anche una ciotola piena di nastri per i capelli, tanti, colorati. 
Nei campi di lavoro forzato dove è stata rinchiusa a soli cinque anni, e in quello di addestramento dove è diventata una bambina soldato, i colori erano proibiti, e così ogni abito che non fosse la divisa nera. Volersi distinguere era segno di vanità, e come tale punito a bastonate. Per questo affondare le dita in quei nastri le strappa un sorriso di vittoria, insieme a un moto di nostalgia per l’amata sorella Chou, rimasta in Cambogia: non c’erano i soldi per far partire anche lei.
Il distacco è stato lacerante, un nuovo dolore che si è aggiunto a quello infinito per la morte di mamma, di papà, di due dei sei fratelli.Per anni Loung e Chou vivono vite parallele. 
Una alle prese con una nuova patria in cui inserirsi, schiacciata dai sensi di colpa per avere avuto quella fortuna, e per non sapersela godere fino in fondo. 
L’altra in Cambogia, ad affrontare la povertà, la lotta per la sopravvivenza quotidiana, la promessa di un domani migliore che non arriva mai. 
Quindici anni dopo, Loung decide di seguire il lungo nastro rosso e di tornare a casa. Dall’incontro di due solitudini nasce una memoir intensa, commovente, e lo straordinario racconto di una delle grandi follie del nostro tempo.

L'autrice.
È sfuggita ai campi della morte dell’infame regime dei Khmer Rossi di Pol Pot, dove morirono quasi due milioni di cambogiani, circa un quarto della popolazione nazionale. Oggi è impegnata nella lotta per i diritti umani come testimone e attivista della «Vietnam Veterans of America Foundation», associazione insignita del Premio Nobel per la Pace per il suo impegno contro le mine anti-uomo. Il suo libro è tradotto in quattordici Paesi.

A fine 2016, negli Stati Uniti, uscirà il film tratto dal libro "Il lungo nastro rosso" di Loung Ung, diretto da Angelina Jolie.
La storia di questa bambina cresciuta sotto il sanguinario regime dei Khmer rossi e poi rifugiata negli Stati Uniti aveva colpito la moglie di Brad Pitt, che ha adottato un bambino cambogiano nel 2002.
Il film verrà trasmesso in esclusiva su Netflix: «Film come questi sono difficili da guardare, ma è importante che raggiungano un pubblico vasto. Sono anche difficili da realizzare e sono molto felice che Netflix stia rendendo possibile tutto questo», ha dichiarato l’attrice e ambasciatrice UNHCR.

lunedì 27 luglio 2015

In lettura: "Mansfield Park" di Jane Austen



Prosegue il mio tour austeniano ed eccomi giunta a Mansfield Park, che ha come una protagonista una donna diversa da tutte le altre eroine della Jane:
Infatti, Fanny Price è diversa da tutte loro...: non ha il senso dell'umorismo di Elizabeth Bennet né la frivolezza di Emma, e nemmeno la consapevolezza di Elinor Dashwood o l'irruenza di sua sorella Marianne.
Fanny è tutta buon senso, umiltà, riservatezza e vulnerabilità. è il personaggio più passivo del romanzo, eppure dal punto di vista dell'azione morale, Fanny è la più attiva perché è l'unica che riesce a vedere le cose nella giusta prospettiva fin dal principio.
Nella sua immobilità, è un personaggio chiave, simbolo di quel mondo di pacata quiete e solidi valori che era l'Inghilterra rurale del primo Settecento, contrapposto alla frenesia e dinamicità di una Londra ormai alle soglie della Rivoluzione industriale. (fonte)



Un frammento che ci aiuta  capire la personalità di Fanny...

Fanny si disse d'accordo, ed ebbe il piacere di vederlo restare alla finestra con lei, nonostante l'atteso pezzo a più voci, e di vedere i suoi occhi volgersi subito, come lei, alla scena là fuori, dove tutto ciò che vi è di solenne, di calmo e di piacevole, appariva nello splendore di una notte senza nubi, e nel contrasto con la profonda oscurità del bosco. Fanny espresse i propri sentimenti. "Ecco l'armonia!", disse, "Ecco la pace! Ecco ciò che lascia dietro di sé tutta l'arte e tutta la musica, e che solo la poesia può tentare di descrivere. Ecco ciò che può lenire ogni pena, ed elevare l'animo all'estasi! Quando guardo una notte come questa, sento come se al mondo non potesse esserci né cattiveria né dolore; e ci sarebbe sicuramente meno di entrambe le cose se la sublimità della natura fosse percepita di più, e se gli uomini riuscissero a pensare meno a se stessi contemplando una scena del genere."

Viaggiare leggendo... "Amore e altri imprevisti"



Buongiorno amici e lettori!!

Questa mattina vi porto a dare un'occhiata ai luoghi citati * dalla scrittrice Maria Murname nel suo simpaticissimo romanzo "Amore e altri imprevisti" (RECENSIONE).


Anzitutto, siamo a San Francisco, in California, e la nostra storia parte da Pacific Heights, un quartiere conosciuto per la gente esclusiva che vi abita; beh, ci vive anche la protagonista, Waverly Bryson.

pacific heights, S.F.

Più precisamente, la sua abitazione  è in stile vittoriano, si affaccia sul viale alberato della Sacramento Street (al num. 2513), tra la Filmore e la Steiner.


sacramento st.


sacramento st.
filmore-steiner


Tra i luoghi di ritrovo di Waverly e le sue amiche, Andie e McKenna, ci sono il Caffè La Coppa a Mill Valley.

mill valley


.. e un cinema, posto tra la Van Ness Avenue e O'Farrell St.



Van Ness Av.

angolo Van Ness Avenue e O'Farrell St

Concludiamo con l'abitazione del moroso di Waverly, Jake McIntyre, che vive ad Atlanta, nel quartiere Virginia Highlands, (spesso soprannominato "Vahi"); è un quartiere di Atlanta, in Georgia , fondato nel 20esimo e prende il nome dall'incrocio della Virginia Avenue e North Highland Avenue, il cuore del quartiere, che è famoso per i suoi bungalow e le case storiche costruite nel periodo 1910 -1930.


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summer festival atlanta



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domenica 26 luglio 2015

In lettura: "L'amore graffia il mondo" di Ugo Riccarelli



"Muoiono d'amore i rami"

F. Garcia Lorca

"Dovevamo saperlo che l’amore brucia la vita e fa volare il tempo."

V. Cardarelli

Queste sono le due citazioni d'autore che Ugo Riccarelli riporta nel suo romanzo "L'amore graffia il mondo", che ho attualmente in lettura.

Di seguito la trama.

Ed. Mondadori
Trama

È come se portasse il destino nel nome, Signorina: suo padre, capostazione in un piccolo paese di
provincia, l’ha chiamata così ispirandosi al soprannome di una locomotiva di straordinaria eleganza.
E creare eleganza, grazia, bellezza è il suo talento. Un giorno dal treno sbuca un omino con gli occhi
a mandorla e, con pochi semplici gesti, crea un vestitino di carta per la sua bambola. 
L’omino scompare, ma le lascia un dono, un dono che lei scoprirà di possedere solo quando una sarta assisterà a una delle sue creazioni. 
Potrebbe essere l’atto di nascita di una grande stilista, ma ci sono il fascismo, la povertà e gli scontri in famiglia, le responsabilità, i divieti e poi la guerra... e Signorina poco a poco rinuncia a parti di se stessa, a desideri e aspirazioni, soffocando anche la propria femminilità, con una generosità istintiva e assoluta. E quando infine anche lei, quasi all’improvviso, si scopre donna e conosce l’amore, il sogno dura comunque troppo poco, sopraffatto da nuovi doveri e nuove fatiche, e dalla prova più difficile: un figlio nato troppo presto e nato malato, costretto a “succhiare aria” intorno a sé come un ciclista in salita.
Nonostante i binari della ferrovia siano ormai lontani e la giovinezza lasci il posto a una maturità venata di nostalgia, ancora una volta Signorina sfodera il suo coraggio e la sua determinazione al bene e lotta per far nascere suo figlio una seconda volta, forte e capace di respirare da solo.
Solo alla fine, nell’attimo esatto in cui la lotta cede il passo alla quiete, quel figlio nato due volte si renderà conto che l’amore coraggioso, quello di una donna e di una madre come Signorina, porta
nel suo stesso corpo le ferite e i graffi del tempo...
L’amore graffia il mondo è il ritratto appassionante di una donna più forte delle proprie fragilità e del vento della storia: una figura indimenticabile, unica, eppure sorella delle tante donne che ogni  giorno come guerriere silenziose rinunciano a se stesse per abnegazione e per amore.

L'AVETE LETTO? COSA NE PENSATE?

BUONA DOMENICA!!! ^_-


sabato 25 luglio 2015

Segnalazione Romance: LOVE & THE CITY di Lidia Di Simone



Cari lettori, questa mattina vorrei segnalarvi un romance che si presenta ricco non solo di sentimento e passione ma anche di colpi di scena...:

LOVE & THE CITY
di Lidia Di Simone


Ed. Mondadori
336 pp
17.50 euro
Marzo 2015

Trama

La costruzione di un amore è simile a quella di un grattacielo: ogni passo, una vertigine… Il primo romanzo femminile ambientato nel mondo delle archistar.

Amanda, detta Maddie, non ha ancora trent’anni e un corpo da atleta.
 Lo era davvero, fino a pochi anni fa, quando un SUV l’ha investita, una sera, mentre si allenava, mettendo fine alla sua carriera. 
Maddie era l’astro nascente delle Olimpiadi di Londra, dove secondo tutti i pronostici sarebbe arrivata sul podio più alto: purtroppo, invece di correre gli 800 come una gazzella, ha dovuto prendere in mano la sua vita e giocare una nuova mano con le carte che il destino le ha riservato. 
Si è laureata in architettura e adesso sta per iniziare una nuova carriera – anche se per ora solo come stagista – in un prestigioso studio londinese (che somiglia molto a quello di Norman Foster, affacciato sul Tamigi). 
Qui Maddie incontra due persone che cambieranno il suo destino: la cinese Eli Ching, che commissiona agli architetti inglesi un nuovo quartiere da costruire a Shanghai, e il superboss dello studio, archistar acclamata, scozzese burbero almeno quanto affascinante: il suo nome è Alistair Wolf, Mr Wolf… 
Maddie ancora non sa quante sorprese le riserva la sorte, quali emozioni possano palpitare dietro le pareti di cristallo dello studio Wolf, quanto il lavoro e i sentimenti somiglino alla corsa: devi allenarti, e crederci davvero, per arrivare alla meta.

Dalla timidezza nascosta sotto i suoi jeans da brava ragazza a un tailleur di Gucci mozzafiato, dall’incredibile incontro al buio al 68° piano di un grattacielo in costruzione, alla Cina, Maddie entra in un turbine di emozioni difficili da controllare. 
Solo allontanarsi può chiarirle le idee. 
E sarà a Milano che Maddie approda, nella città dove fervono i lavori per l’imminente Expo 2015, alla ricerca delle proprie radici italiane e di un nuovo equilibrio. Ma con Mr Wolf è sempre come stare su una trave sospesa nel vuoto, e senza nemmeno il casco da cantiere…

Le emozioni fortissime di un’attrazione pericolosa si uniscono alla fiaba di una ragazza coraggiosa, che non si arrende anche quando tutto sembra perduto.

L'autrice.
Lidia Di Simone, abruzzese, vive a Milano dove lavora come caporedattore per il magazine “Focus Storia” e per la rivista di storia militare “Wars”.
E' giornalista professionista da oltre vent’anni, è stata caporedattore del mensile “Biografie” e del teen magazine “Topgirl”, ha collaborato con settimanali d’attualità, femminili e mensili di viaggio, con quotidiani e inserti di economia, ha fatto la cronista di nera e la giornalista musicale, è stata responsabile della redazione spettacoli, autrice televisiva e curatrice di guide culinarie, ha scritto di gossip e costume, di cinema e sentimenti, di abiti griffati e divi capricciosi. E' appassionata d’arte, di mostre e musei.

venerdì 24 luglio 2015

Frammenti di... "L'ultimo battito del cuore"



Ho da poco iniziato a leggere "L'ultimo battito del cuore", il romanzo di Valentina Cebeni, edito da Giunti Editore, avente come protagonista una giovane donna, Penelope, la cui vita è stata distrutta da un tragico incidente, nel quale il suo amato fidanzato Adam è morto.
La vita sembra avere perduto senso e scopo e Penelope non riesce - e, in un certo senso, forse non vuole, non prova neanche - ad andare avanti, finché sua sorella Addison non insiste per portarla a casa propria, in una zona di campagna tranquilla, nel Kent.
E in mezzo alla natura Penelope comincia a riscoprire che ci sono ancora tante cose belle che la fanno sentire bene.
Questo è un piccolo brano tratto dal romanzo che ci lascia intuire proprio questo.

"In quel lembo di terra verdeggiante aveva scoperto il fascino del silenzio; amava stare seduta su una panchina per ore a guardare il fiume senza altro nella testa che lo scrosciare dell'acqua. Camminare per le stradine di campagna la faceva sentire parte del paesaggio, una zolla di terra pronta ad affrontare i primi freddi. Alzò lo sguardo sul paesaggio che li circondava, negli occhi la promessa del mattino."


Recensione: ROMANZO CRIMINALE di Giancarlo De Cataldo



E finalmente ho terminato la lettura di...

ROMANZO CRIMINALE
di Giancarlo De Cataldo


Romanzo criminale
Ed. Einaudi
602 pp
19 euro
2002

Sinossi

Un'organizzazione nascente, spietata e sanguinaria, dalle periferie cerca la conquista del cielo. 
Tre giovani eroi maledetti, che hanno un sogno ingenuo e terribile. 
Un poliziotto molto deciso, un coro di malavitosi, giocatori d'azzardo, criminologi, giornalisti, giudici, cantanti, mafiosi, insieme a pezzi deviati del potere e terroristi neri. 
E il piú esclusivo bordello in città. 


Romanzo criminale è la storia di una banda romana - la Banda della Magliana - che nel girio di qualche decennio è riuscita a tenere la città di Roma sotto scacco attraverso i suoi loschi traffici - spaccio di droga in primis - e le sue sporche alleanze.

Da subito il lettore è immerso nella quotidianità della vita di questa banda e, se anche i personaggi, con i loro nomi pittoreschi ma significativi, sono davvero tantissimi e ricordarseli tutti non è proprio semplice, è pur vero che pian piano si inizia a districarsi tra le fitte maglie di questa grande famiglia, le cui giornate ruotano appunto attorno all’organizzazione delle loro attività malavitose.

Una cosa la si comprende subito e con chiarezza, ed in qualche modo resterà così – seppur con le dovute variazioni e le uscite di scena di qualcuno – praticamente sempre: coloro che hanno in mano le redini di tutti i traffici, che decidono come e con chi collaborare, che sanno mettere a tacere una ribellione interna ecc…, sono i tre uomini, amici da tempo, protagonisti di questa storia : il Libanese – che poi è il capo riconosciuto –, il Freddo e il Dandi.

Er Libano e il Dandi spiccano maggiormente per la loro mania di volersi prendere tutta Roma, di comandare in modo esclusivo; ma mentre il Dandi desidera farlo più che altro per la bella vita e i lussi che ne derivano, per il Libanese è davvero una questione di potere, di primato. E mentre questi è più prudente, riflessivo, calcolatore, l'altro è impulsivo, vuol fare come gli va, anche andando contro le regole interne; a fargli perdere la bussola, poi, ci pensa lei, Patrizia, una squillo di lusso, bella e sensuale, che sa il fatto suo, uno spirito libero che non prende ordini da nessuno.

E il Freddo?
Come dice il soprannome, lui è quello più distante, riservato, di un’intelligenza non spavalda, ma cauta,  e  tra i tre è quello che va più con i piedi di piombo quando si tratta di prendere decisioni importanti.

Da una parte ci sono loro, i criminali, dall’altra lo Stato e la polizia che cercano di prenderli, con l’obiettivo di stanarli e metterli in galera per tutta la vita.

Ma i soldi, il potere, i ricatti… fanno sì che i delinquenti riescano con facilità a pagare i migliori avvocati, che sanno a quali cavilli appendersi per far uscire i loro clienti, non solo il prima possibile, ma anche riportando condanne leggere.

Se non fosse che a dar loro la caccia, c’è il commissario Nicola Scialoja: uno tosto, che non si arrende perchè crede nella sua missione di fermare la banda romana. Missione che diventa man mano una questione personale, soprattutto quando nella sua vita si infila Patrizia, che in qualche modo lo tiene legato a sè, cosicchè Scialoja si ritrova diviso a metà, tra la sua proverbiale onestà e la voglia di prendere i criminali anche con mezzi illeciti.

Le vicende all’interno e all’esterno della banda subiranno una svolta soprattutto con l’assassinio del Libanese, che getterà scompiglio nel gruppo, e allo stesso tempo porterà inevitabilmente alla presenza di un nuovo capo, pronto a guidare e a gestire ogni cosa, nuove alleanze, nuovi giri di “affari”…

Attorno a Libano, Freddo e Dandi ruotano, come dicevo, un sacco di personaggi dai nomi più disparati – Scrocchiazzeppi, Bufalo, Trentadenari, il Vecchio… -, ognuno dei quali avrà la sua piccola parte nel determinare la storia della banda, che al suo interno, nel corso degli anni, vedrà spaccature, ribellioni, tradimenti…, e la voglia di difendere i propri interessi sarà spesso più grande di qualsiasi forma di lealtà tra membri, anche tra quelli più “anziani”.

Spicca, in mezzo a questa gente raccogliticcia meschina e che ispira davvero poca simpatia, la figura de il Nero, un giovane che in un certo senso è un po’ dentro e un po’ fuori dalla banda; ha contatti con i tre gangster ma al contempo non vuole esserne soggetto.
Il Nero si differenzia da loro anche per la sua personalità e il suo modo di pensare, che non sono gretti e da ignorante, in quanto non è neanche ossessionato dalla brama di potere e denaro (tant’è che inizialmente il Nero sembra fare quello che fa perché guidato da una vera e propria filosofia - l'Idea - per quanto sia e resti sempre un assassino); questo modo di essere lo avvicina molto a Freddo, tanto che i due si considerano amici, e forse quella tra loro due è la sola vera amicizia presente nel romanzo, che si rivelerà tale quando uno dei due avrà davvero e seriamente bisogno di aiuto.

Il lettore è totalmente dentro la vita di questi antieroi, ne segue i ragionamenti, i dubbi, le paure, le ossessioni, le meschinità e i vizi, ed è difficile affezionarsi a qualcuno di essi e schierarsi dalla sua parte…, almeno fino a quando uno dei protagonisti, Freddo, si innamora sinceramente di una brava ragazza, Roberta, e comincia a sentire la stanchezza di una vita sempre a rischio (di morte, di arresto…., per non parlare delle ritorsioni sui propri cari) e il conseguente desiderio di uscirne fuori.

Ma queste grosse e complesse organizzazioni criminali, si sa, sono come la fitta tela di un ragno e, una volta che ti ritrovi dentro, liberartene è davvero complicato.

Il Freddo riuscirà a liberarsi della morsa letale della banda in cui è praticamente cresciuto e a vivere la sua vita lontano da essa, con la sua amata Roberta?

Romanzo criminale è scritto con un linguaggio realistico, immediato, e tale immediatezza si respira ad ogni pagina, a cominciare dall’uso abbondante del dialetto (romano,in particolare), dal tratteggio di personaggi definiti, forti, "coloriti" in un certo senso, dal racconto di scene e momenti speso crudi, in cui la violenza e il puro interesse per i fatti propri fanno da padrone.

Ne viene fuori un quadro della malavita romana non solo vicino alla realtà e spaventosamente colluso di frequente con i poteri forti (all’interno dello stesso Stato, della Polizia…), ma soprattutto incredibilmente organizzato al suo interno, anche se le falle non mancano, e i momenti, in cui sembra che qualche crepa nel sistema della banda si stia pericolosamente allargando, non mancano affatto; del resto, come diceva il giudice Falcone: “La Mafia (e credo che quindi possiamo estendere questo concetto ad ogni tipo di organizzazione criminale) è un fatto umano, e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine”.

Dove andrà a finire il sogno di Libanese, Freddo, Dandi e di quanto girano loro intorno? Quel sogno “di costruire qualcosa che fosse destinato a durare”?

“Ma non si costruisce sul nulla. La partita non la vincono gli eroi giovani e belli. La partita la vince chi resta sul campo quando gli altri ne hanno avuto abbastanza.”

Chi resterà in piedi e chi, invece, si perderà per via o prenderà altre strade?

Rispetto al film di Placido – che di per sé mi è piaciuto molto -, il libro mi ha preso e soddisfatta un po' di più, non fosse altro perché la complessità dei rapporti tra i membri, la stessa contraddittoria personalità di Scialoja, o anche il personaggio del Nero (che nel film è quasi secondario), sono praticamente accennati nel film, il cui finale è poi nettamente diverso dal romanzo,  che anche per questo mi è piaciuto di più.

Adesso son curiosa di vedere la serie, e intanto consiglio la lettura di Romanzo criminale, in particolare a quanti siano interessati al genere.

Chi di voi ha letto il libro e/o visto il film e/o la serie tv?


Recensione correlata:

mercoledì 22 luglio 2015

Recensione: IL CATINO DI ZINCO di Margaret Mazzantini



Il catino di zinco è il primo libro di Margaret Mazzantini, con cui vince il Premio Campiello nel 1994.

IL CATINO DI ZINCO
di Margaret Mazzantini


Ed. Mondadori
NumeriPrimi
137 pp
10 euro
2014
"Ti approfitti di me perché sai che non credo nel tempo e lo considero un'invenzione, una menzogna per scandire il transito sulla terra. Si sta dove non c'è inizio, dove non c'è fine. In quel mezzo c'è la vita. E tutto gira, gira, gira... Le cose tornano. Tornano i visi. Ora che per te è finita, cerchi anime nella quali riversarti. Cerchi la mia, di anima. Ladra dei miei occhi, delle mie buone intenzioni".

Protagonista indiscussa di questo breve romanzo è Nonna Antenora, una donna che ha saputo vivere la propria esistenza, povera e non sempre felice, con un carattere deciso, forte, tenace, testardo e molto pratico.
L'Autrice parte da una mattina fredda come tante in cui sua nonna è morta e a parlarci di lei e della storia della sua famiglia è proprio la nipote, cui in un certo senso la vecchietta ha affidato le sue storie, le sue memorie, tutti racchiusi in quella casa di Roma che, nel tempo, è diventata una rigatteria di ricordi.

Una sorta di "santuario" che raccoglie tanti visi, tante storie di uomini, donne, bambini, luoghi... che la nipote non ha visto di persona, ma che conosce bene, come se tutte queste cose fossero lei stessa.

E così la voce narrante evoca per il lettore fatti e personaggi d'altri tempi, che partono dal 1903 e attraversano le due guerre mondiali, il fascismo... e arrivano fino a noi con una potenza rievocativa che colpisce il lettore quasi come un pugno violento.

Storie di donne che dovevano essere sottomesse prima ai padri e poi ai mariti, ma che non hanno perso mai la loro personalità, la loro forza, affrontando le sfide della vita di tutti i giorni con coraggio, ed Antenora rappresenta bene questo tipo di identità femminile, che ama svisceratamente i figli - piange quello morto troppo presto di tifo, non si dà pace per quelli andati in guerra, e controlla a vista d'occhio il figlio piccolo perché non faccia sciocchezze -, guarda ora con tenerezza ora con insofferenza il tranquillo marito, il "poromo" Gioacchino, col quale non riuscirà mai a vivere una reale intimità (soprattutto sessuale, nonostante i figli), se non forse solo negli anni della vecchiaia, quando insieme condivideranno la solitudine di un nido familiare che ha visto volar via tutti i figli.

Quella della Mazzantini, alla sua prima opera letteraria, è una scrittura forte e decisa, che alterna l'uso di un linguaggio volutamente ricercato a quello di un linguaggio molto informale, con termini gergali, dialettali, fatto anche di parole ed espressioni che di proposito sconfinano nello scurrile, soprattutto nel loro riferimento alla sessualità.
In un certo senso, il modo con cui la voce narrante si rivolge a chi legge è quasi "maleducato", irriverente, perché è fin troppo diretto, crudo, senza dubbio efficace nel tratteggiare in modo molto vivido i personaggi e le vicende da loro vissute.
Ne viene fuori un ritratto spietato ma onesto di un universo familiare caratterizzato da rancori e rimpianti, in cui c'è posto per tanto crudo realismo e un po' meno per la tenerezza.

Un romanzo che si legge in fretta per il numero di pagine ma che non per questo lascia il lettore indifferente, perchè attraverso l'importanza di andare "indietro nel tempo" con la memoria, ci porta a contatto con gente semplice (lo stesso catino di zinco ci riporta indietro negli anni,  a quando il suo utilizzo era molto frequente, testimone muto di quotidianità), che si portava "sulla groppa un tratto deforme di storia", e doveva far fronte alla povertà e a modi di pensare che adesso ci appaiono giustamente arcaici.

Un libro particolare che rivela, a mio modestissimo avviso, l'originalità e la forza narrativa ed evocativa di questa bravissima Autrice, nonchè la sua bravura nel tratteggiare personaggi femminili forti e ben definiti.


Recensioni correlate:

martedì 21 luglio 2015

Scarica e leggi GRATUITAMENTE l'antologia "Male Antico" di Gianluca Turconi


Lettori, ricevere un libro in dono non può che far piacere!Beh, l'autore Gianluca Turconi e l'illustratore Marco Alfaroli, sperando di fare cosa gradita agli appassionati di narrativa fantastica, hanno deciso di regalare a tutti l'antologia horror gratuita intitolata "Male Antico", in formato eBook.

Sinossi

Religioni, leggende e cronaca criminale hanno apparentemente poco in comune, ma a una più attenta riflessione si scopre che un unico, tremendo, elemento le può accomunare. Subdolamente si intrufola nella quotidianità, per sconvolgerla dalle fondamenta, trasformando ciò che è reale in un incubo.
Ci minaccia e ci alletta, ha molti volti diversi, riesce persino a vedere dentro di noi e a guardare con i nostri occhi.
Per quanto sia sempre diverso, siamo soliti chiamarlo con un solo nome: il Male.
E' nato con l'Uomo o esisteva già in ere precedenti?
Semplicemente non lo sappiamo.
E cosa vuole in realtà da noi?
Anche questa risposta si perde nel tempo che abbiamo trascorso in sua compagnia, nella Storia costellata da immani tragedie, siano esse ben conosciute, come le Crociate o la Seconda Guerra Mondiale, oppure episodi di microcriminalità ignorati dalla maggior parte della gente, eppure tanto importanti nel disegno del Male.
In ambientazioni storiche diverse, i racconti di questa raccolta ci faranno conoscere coloro che si arrendono a questa spaventosa entità e coloro che invece la combattono con tutte le forze.
Grazie a questi ultimi scopriremo che probabilmente non conosciamo la risposta a un'ultima domanda: è davvero possibile sconfiggere il Male?


COLLEGAMENTI ALLE LIBRERIE ONLINE (DOWNLOAD GRATUITO)

lunedì 20 luglio 2015

Frammenti di... baci&abbracci



Due passaggi teneri, entrambi che vertono su una manifestazione d'affetto, che sia il bacio o un abbraccio.

Il primo è tratto dall'urban/paranormal fantasy Opposition, ed è un bacio tra due innamorati giovanissimi pieni di ardore e attrazione reciproca; l'altro è tratto da Il catino di zinco di Margaret Mazzantini e descrive un goffo tentativo di due coniugi maturi di ritrovare una sorta di antica intimità...


"Accostai le labbra alle sue e la baciai piano. Quando appoggiò le mani sulle mie spalle stringendo le braccia intorno al collo, ci misi più passione. Fu un bacio lento e profondo, volevo imprimermi tutto il suo sapore nella memoria. Kat mise un lieve gemito e si strinse a me, accarezzando con dita esitanti i miei capelli sulla nuca. La passione prese il sopravvento, invadendo fino all'ultima cellula del mio corpo."

,

"S'incontrano all'ingresso. Non un vero e proprio abbraccio, il loro: è un modo maldestro di stare uniti con i corpi, placati dall'odore che compongono  insieme. Non si chiedono, nè si raccontano niente. Si stringono in una spossatezza senza parole. E lei finalmente può svenire. Chiude gli occhi e lo fa."

Novità in libreria: "La luna dell'oracolo" di Thea Harrison‏



Sensualità bollente, personaggi affascinanti e un universo intrigante: il nuovo capitolo del Ciclo delle Razze Antiche.


L'ORACOLO DELLA LUNA 
di Thea Harrison


Fanucci Editore
12 euro
dal 16 luglio 2015
Sinossi

La sorte del mondo soprannaturale non è mai stata tra le preoccupazioni di Grace Andreas. 
Pur essendo la sorella di un oracolo, non ha mai considerato il trascendente come qualcosa che la riguardasse da vicino. 
Fino al giorno in cui la sua esistenza prende un’altra strada: sua sorella Petra perde la vita e Grace è costretta a ereditarne il ruolo di oracolo di Louisville, e a adottare i due nipoti rimasti orfani. 
Al suo fianco ci sarà Khalil, un potente principe djinn, che ha promesso di proteggere lei e i due piccoli ma che non ha idea di quanto sia complicato convivere con un carattere difficile come quello di Grace. 
Diventato il guardiano della famiglia, dovrà difenderla non solo dalle insidie dei poteri soprannaturali, ma anche dai guai che Grace sta causando con la sua irriverenza nei confronti delle gerarchie. 
Eppure, nonostante la pericolosità della sua condotta, Khalil sa che in lei c’è qualcosa di delicato e vulnerabile da proteggere a ogni costo. 
Rimarranno l’uno al fianco dell’altra, ma comprenderanno la profondità del legame che li unisce solo quando a essere in pericolo saranno le loro stesse vite.


Inoltre, vi segnalo che pochi giorni addietro, al San Diego Comic-Con, è stato presentato il pilot della serie televisiva The Expanse. Prodotta dal canale Syfy e tratta dai romanzi di James S. A. Corey, di cui Fanucci editore ha già pubblicato il primo volume: Leviathan - Il risveglio.

Qui potete leggere l'intervista rilasciata da Daniel Abraham e Ty Franck durante il paneldedicato al programma.

Per tutte le altre notizie e curiosità, potete visitare la pagina ufficiale di The Expanse suSyFy.
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