mercoledì 19 ottobre 2022

Paula Jean Welden, la vera Cappuccetto Rosso || un mistero irrisolto ||



In questo giorno, nell'anno 1928, nasceva Paula Jean Welden, figlia del noto ingegnere, architetto e designer William Walden.
Era una ragazza come tante, cresciuta  a Stamford, nel Connecticut, assieme ai genitori e tre sorelle; le piaceva dipingere a olio e acquerelli, disegnare a matita e carboncino, suonare la chitarra ed era un'esperta escursionista e campeggiatrice.

Il 1° dicembre del 1946, verso le 14.30, la diciottenne Paula Jean lasciava il dormitorio del Bennington College per incamminarsi lungo il sentiero di Long Trail e sparire per sempre, senza lasciare alcuna traccia.

Bennington College oggi



Si sa che indossava un parka rosso con pelliccia (soprannominata per questo Cappuccetto Rosso), jeans e scarpe da ginnastica.

La ragazza ha fatto l'autostop fino all'inizio del sentiero a Woodford; all'automobilista disse che avrebbe fatto un'escursione sul Long Trail fuori dalla Route 9, vicino al monte Glastenbury, ed è sulla Route 9 che è stata lasciata.
Si è intrattenuta a parlare con un gruppo di escursionisti ed è stata avvistata in quella che oggi è conosciuta come Harbour Road.
L'ultimo avvistamento confermato della Welden risale alle 16:00, quando ha parlato con un uomo sul sentiero e gli ha chiesto per quanto si estendesse.
 
Il sole è tramontato intorno alle 17:00 e ha iniziato a nevicare poche ore dopo; da tener presente che Paula indossava abiti troppo leggeri e poco adatti al rigido clima dicembrino.

Non vedendola tornare e attendendo fino al mattino successivo, la coinquilina si allarmò e cominciò ad avvertire le autorità scolastiche, le quali avvisarono la famiglia.


Seguirono settimane di ricerche; il college chiuse per diversi giorni e tutti, compresi studenti e docenti, parteciparono alle ricerche, assieme a volontari, familiari, truppe della Guardia Nazionale e vigili del fuoco. 

Che fine ha fatto Paula Jean?

La maggioranza delle persone si convinse che la Welden si fosse persa nei boschi. 

Ma poiché non emersero tracce del suo passaggio, pian piano iniziarono a essere prese in considerazione altre teorie.

Pare che fosse di umore insolitamente allegro quel giorno: e se avesse deciso di scappare per iniziare una nuova vita? Magari aveva un amante segreto e voleva fuggire con lui!

O forse si era ferita o colta da un'improvvisa amnesia!
Altri ancora hanno pensato che potesse essere depressa..., forse si era tolta la vita.
E se l'avessero rapita e poi uccisa?

Ad aggiungere un tocco di inquietudine in più ci pensa una "leggenda" legata proprio a quella zona del 
immagine 1
Vermont - denominata Triangolo di Bennington: si dice che essa fosse teatro di un numero non irrisorio di sparizioni misteriose tra gli anni '20 e gli anni '50.
Si racconta anche che i nativi americani fossero convinti dell'esistenza, nei boschi del Vermont, di creature mostruose e di uomini selvaggi che avrebbero abitato la zona da tempi antichi. 
Glastenbury, in particolare, è tradizionalmente considerata come "area maledetta" dagli indiani d'America.

Ispirandosi a questo misterioso ed irrisolto fatto di cronaca, Erin Kate Ryan ha scritto QUANTUM GIRL, un romanzo prismatico a metà tra il giallo e la storia di fantasmi, tra la cronaca e la finzione pura, in cui tutti i personaggi si specchiano inesorabilmente nei destini degli altri, in un vortice cangiante di possibilità e mistero.

Anche Shirley Jackson ha trattato questo caso davvero inquietante e senza soluzione in HANGSAMAN, ambientato in un college, che racconta la storia della diciassettenne Natalie Waite, una ragazza desiderosa di andare a scuola e lasciare la propria casa. Una volta arrivata al campus, Natalie si rende conto che la vita al college non le porta la felicità che desiderava, ma piuttosto altre ansie. A poco a poco, il mondo di Natalie inizia a diventare più complicato, finché non sarà più sicura di ciò che è reale e di ciò che è frutto della sua immaginazione.

L'interesse della Jackson per il caso Welden è da attribuire, molto probabilmente, al fatto che lei stessa vivesse a Bennington in quegli anni, mentre il marito, Stanley Edgar, lavorava nel college cui non fece più ritorno Paula.




Fonti consultate:

https://obscurevermont.com/ (immagine 1) 

8 commenti:

  1. Ciao Angela, non conoscevo questa storia... è davvero inquietante e posso comprendere che possa essere stata utilizzata per l'ideazione di un romanzo...

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    1. vero, Ariel, i casi di scomparsa mai risolti mettono più di un brivido e sicuramente stuzzicano l'immaginazione

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  2. Storia che inquieta in effetti, ma d'altronde anche questi fatti sono purtroppo presenti nella realtà.

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    1. Hai ragione, la realtà è fin troppo spaventosa...

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  3. Ciao Angy, un bellissimo articolo! Davvero intrigante! Cercherò di recuperare il libro!

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    1. Eh io sono attratta dalle storie di mistero, di scomparsi e casi irrisolti...
      Ciao Viviana 😊

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    2. A chi lo dici, Angy! Io guardavo sempre Chi l'ha visto... Ultimamente un po' meno, però i misteri mi hanno sempre affascinato. E' terribile pensare che una persona possa svanire nel nulla da un giorno all'altro! Mi immedesimo e non oso immaginare cosa provino quelli che restano senza notizie!!!!

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    3. Anch'io ho sempre guardato quel programma e in generale provo un grande coinvolgimento per queste persone che spariscono e di cui non si sa più nulla, nonché per le famiglie, le cui esistenze vengono sconvolte per sempre.. :(((

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz

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