venerdì 4 ottobre 2013

Dieci domande per lettori appassionati



Carissimi amici lettori che amate rispondere alle domande riguardanti la nostra comune passione per i libri e la lettura...
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Eccoci con un altro tag, che ho notato sul blog di Lady Debora (Happy Red book).
Fatelo insieme a me, mi raccomando!!!

1. Cosa ti piace nel comprare nuovi libri?

Beh, direi che il solo entrare in una libreria è elettrizzante; passare la mano tra i libri negli scaffali, prenderne uno che ti colpisce a impatto, o di cui hai sentito parlare...., sfogliarlo....: è tutto l'insieme che è bello!!!

2. Quanto spesso compri nuovi libri?

Ahimè, non troppo spesso, a causa delle magre finanze; però quando compro son felice e va bene così, anche se non avviene spessissimo.

3. Libreria o bookstore on line?
Entrambi... Però se ad es. ho bisogno di risparmiare, faccio online, tipo su Libraccio :)


4. Hai una libreria preferita?
Da me ce ne sono poche.. però di solito vado a trenta km dalla mia città, dove c'è una Mondadori più grande.

5. Prenoti libri?
Non mi capita spessissimo.

6. Hai un limite mensile per gli acquisti dei libri?

No, direi che dipende dalla situazione finanziaria del momento. Ad ogni modo, per carattere non sono spendacciona in nulla.

7. I divieti di comprare libri significano qualcosa per te?

Oh beh, nessuno mi vieta nulla, sarebbe del tutto inutile!

8. Quanto grande è la tua Wish List?

Infinita.

9. Quali sono i 3 libri (dalla tua WL o tra i prenotati) vorresti avere ORA?

Vorrei... "Il confine di un attimo", "Il mondo di Belle", "Il bacio della strega".

10. Chi tagghi?
chiunque dei lettori che passano per di qua voglia giocare insieme a me!! ;)

LA RAGAZZA CHE DANZAVA PER MAO di Qiu Xialong



Un altro autore dell'Est....: Qiu Xiaolong.

LA RAGAZZA CHE DANZAVA PER MAO
di Qiu Xialong

Ed. Marsilio
Trad. F. Zucchella
368 pp
12.50 euro
2013

Trama

La giovane Jiao, nipote di una delle favorite di Mao, si è trasferita in un lussuoso quartiere di Shanghai e conduce una vita dispendiosa, tra locali alla moda, corsi di pittura e feste danzanti nella casa di un certo signor Xie, dove gli invitati si abbandonano al languore della musica anni Trenta, scambiandosi aneddoti sulle glorie passate. 
Come può Jiao finanziare questo suo costoso stile di vita? Ricatti? Prostituzione? 
La sicurezza interna sospetta sia in possesso di documenti compromettenti, che potrebbero danneggiare la reputazione del Grande Timoniere, e il Partito. 
Un nuovo caso "politicamente sensibile" per l'ispettore capo Chen Cao, che ha pochi giorni a disposizione per infiltrarsi nella mondana cerchia di Jiao, affollata di personaggi nostalgici dei tempi pre-Rivoluzione, e scoprire quali segreti la donna nasconde. 
La sua indagine attraverso una Shanghai piena di contrasti e contraddizioni è anche un viaggio nella sfera privata dell'uomo che per più di trent'anni decise il destino di un intero popolo, in un passato che continua a condizionare un "sistema" in cui Chen non riesce a identificarsi del tutto. 
Un sistema che fa sì che ancora oggi sia possibile morire all'ombra di Mao.

L'autore.
Xiaolong Qiu , scrittore e traduttore, è nato a Shanghai e dal 1989 vive negli Stati Uniti, dove insegna letteratura cinese alla Washington University di Saint Louis. Oltre ai sette episodi della serie dell’ispettore capo Chen Cao della polizia di Shanghai, tradotta in dieci paesi, di Qiu Marsilio ha pubblicato anche il romanzo Il Vicolo della Polvere Rossa
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Recensione L'AMORE BUGIARDO di Gillian Flynn



Buondì!!
Ieri sera abbiamo concluso con una recensione, oggi apriamo la giornata sempre con una recensione!!
Il libro mi è stato spedito da Elle (Gran Premio delle Lettrici, seconda rilettura), che ringrazio!!


L'AMORE BUGIARDO
di Gillian Flynn

Ed. Rizzoli
Vintage
Trad. F. Graziosi,
I. Zani
462 pp
13 euro
2013
Trama

Amy e Nick si incontrano a una festa in una gelida sera di gennaio. Uno scambio di sguardi ed è subito amore.
Lui la conquista con il sorriso sornione, l’accento ondulato del Missouri, il fisico statuario.
Lei è la ragazza perfetta, bella, spigliata, battuta pronta, il tipo che non si preoccupa se bevi una birra di troppo con gli amici. Sono felici, innamorati, pieni di futuro.
Qualche anno dopo però tutto è cambiato.
Da Brooklyn a North Carthage, Missouri. Da giovani professionisti in carriera a coppia alla deriva. Amy e Nick hanno perso il lavoro e sono stati costretti a reinventarsi: lui proprietario del bar di quartiere accanto alla sorella Margo, lei casalinga in una città di provincia anonima e sperduta.
Fino a che, la mattina del loro quinto anniversario, Amy scompare. È in quel momento, con le tracce di sangue e i segni di colluttazione a sfregiare la simmetria del salotto, che la vera storia del matrimonio di Amy e Nick ha inizio.
Che fine ha fatto Amy? Quale segreto nasconde il diario che teneva con tanta cura? Chi è davvero Nick Dunne? Un marito devoto schiacciato dall’angoscia, o un cinico mentitore e violento, forse addirittura un assassino?

Raccontato dalle voci alternate di Nick e Amy, L’amore bugiardo è una vertiginosa incursione nel lato oscuro del matrimonio. Un thriller costruito su una serie di rovesciamenti e colpi di scena che costringerà il lettore a chiedersi se davvero sia possibile conoscere la persona che gli dorme accanto.

il mio pensiero
La verità non è mai tutta e solo da una parte.
Bisogna sempre ascoltare tutte e due le campane prima di emettere giudizi.
Avete mai sentito o pronunciato "enunciati" saggi e veri come questi?
Io credo di sì, e magari - coi tempi che corrono, in cui la violenza e gli omicidi sono all'ordine del giorno - forse lo avremo detto in quei casi, letti sui giornali o visti in tv, di omicidi in cui ad essere coinvolti e sospettati sono immediatamente e per primi i parenti stretti della vittima.
E in tanti casi... i sospetti sono ben fondati.
Per la serie: "Chi ti conosce ha qualche ragione in più per avercela con te".

Beh, L'amore bugiardo, in qualche modo, fa proprio questo "gioco" perfido: metterci davanti agli occhi alcuni fatti ma presentandoceli non dall'esterno ma dall'interno, nel senso che l'Autrice ha scelto di adottare come tecnica narrativa, quella del narratore interno, narratore che però è doppio, affidato ora al protagonista maschile, ora a quello femminile.
Nick Dunne ed Amy Elliott sono marito e moglie da 5 anni e si conoscono da 7.

Sono felici? Si amano? La loro vita di coppia è perfetta?


Capitolo dopo capitolo, da subito, l'Autrice ci apre la storia partendo dal presente, che viene narrato inizialmente solo da Nick; ad esso si alterna la storia narrata dalla prospettiva di Amy, che però fa un salto indietro e ci fa conoscere i "trascorsi", cioè da quando la loro storia è incominciata.

Nick ed Amy sono stati molto innamorati, felici, entusiasti l'uno dell'altra; Amy amava il modo di essere di Nick un po' "bambinone", bello, giovane, dall'umore altalenante, intelligente sì, ma non troppo, o comunque meno di lei.
Nick amava Amy: la sua intelligenza (superiore alla sua, di sicuro), la furbizia, il suo essere colta, arguta, spiritosa al punto giusto, ma anche n po' calcolatrice e manipolatrice...
E così, mentre Amy ci narra tutto da principio, quando era tutto "rose e fiori" (almeno prima di trasferirsi da New York al Missouri) Nick parte dal presente, dal 5 luglio 2010, giorno del loro quinto anniversario di matrimonio.
Non solo, ma anche il giorno della scomparsa di Amy
Eh sì, perchè, quella mattina Amy sparisce, ma il modo in cui viene lasciata la casa (in assenza di Nick) fa pensare a un rapimento; chiedendo in giro, poi, è emerso che la ragazza aveva pure comprato una pistola, nei giorni precedenti.

Perché? Da chi voleva difendersi? Di chi aveva paura?


Dal momento in cui l'opinione pubblica e la polizia vengono a sapere della scomparsa misteriosa ed inspiegabile della dolce e bella Amy (che non è propriamente un personaggio sconosciuto, in quanto è la "musa ispiratrice" di una serie di libri per ragazzi molto venduti qualche anno prima, incentrati sul perfetto ed ideale personaggio della Mitica Amy, di cui sono autori i perfetti genitori della nostra protagonista), inizierà una sorta di "gioco al massacro" mediatico a danno dell'unico e possibile indiziato: il marito, Nick Dunne.

Nick si ritrova spaesato, confuso e arrabbiato: che sta succedendo? Perchè tutti dubitano di lui e credono che possa aver fatto del male alla moglie?
Il problema di Nick è che, pur non essendo stupido, a volte è un sempliciotto e agisce/parla d'istinto, non pensa alle reazioni di chi lo osserva o ascolta, non immagine le "conseguenze a lungo termine" delle proprie azioni.
Ma Amy sì. Lei è una stratega.
O è forse una vittima e Nick sta cercando di apparire l'innocente e far passare la moglie per la paranoica?
Perchè il diario che Amy sta scrivendo e che il lettore legge alternativamente alla "versione" di Nick, ci apre il velo su un matrimonio che non stava andando proprio a gonfie vele, dove lei è la vera innamorata, paziente, arrendevole, ricca e sfruttata dal marito per i suoi soldi; lui è il marito donnaiolo, indifferente, spesso irritabile e crudele con la povera moglie indifesa...

Il punto di vista di Amy ci dice: Nick non è come sembra, non è dolce, carino, amorevole, ma ha i suoi momenti in cui mi fa mooolta paura.

Ma Nick ci dice: sì, ok, non sono il marito perfetto, ci sono molto momenti no nel matrimonio, il lavoro va male e sono frustrato, mi piacciono anche le altre donne.... ma non sono un assassino...!

Dov'è la verità?
Che fine ha fatto Amy?
Se n'è andata, l'hanno rapita, l'hanno uccisa?

Mentre la polizia e i media sono concentrati a controllare ogni mossa del marito "quasi sicuramente colpevole di omicidio" per puntare il dito contro ogni sua mossa falsa, Nick dovrà scervellarsi per risolvere gli ultimi indizi della caccia al tesoro che ogni anno Amy organizza in occasione del loro anniversario, alla fine della quale c'è il regalo per lui.
A cosa condurranno gli indizi della caccia al tesoro di quest'anno?



Il lettore segue, capitolo dopo capitolo, tutte le incredibili (a tratti surreali, da film!!) vicende che costellano non solo il matrimonio dei due, ma anche la scomparsa stessa di Amy, gli indizi che man mano vengono fuori e che sembrano essere troppo chiari....!
Così tanto da sembrare architettati da una mente sì geniale, ma anche contorta....

Dov’è la verità?

Attraverso una narrazione assolutamente avvincente, un ritmo davvero incalzante, con dialoghi dinamici, cambi di scena e di punti di vista che ci lasciano vedere le “due facce della medaglia” in modo talmente convincente da farci dubitare su quale sia la verità vera, attraverso una trama costruita in modo geniale, originale, ricca di colpi di scena ad ogni capitolo, il lettore non può non seguire le vicende contorte di Amy e Nick stando sempre col fiato sospeso, aspettandosi chissà quale novità nella pagina successiva che vada a far crollare la situazione precedente.

I protagonisti sono assolutamente ben delineati, grazie alla tecnica di alternare il narratore (sempre interno e in prima persona); la loro psicologia, i comportamenti, i pensieri, le contraddizioni, si palesano pian piano e così pure gli altri personaggi attorno e il contesto in cui sono collocati.
Tutti i particolari sono curati, nulla è dimenticato o lasciato al caso e si giunge alla fine del libro con la domanda: Come concluderà l'Autrice questa vicenda complicata, perfida, in cui nulla è come sembra, in cui la verità pende ora di qua ora di là, ma in cui a un certo punto ci si farà un quadro tanto chiaro della situazione da aspettarsi un finale "scoppiettante", originale, geniale, degno di una narrazione che fino a quel momento ha realmente tenuto il lettore col fiato sospeso?

Ecco, non so cosa penseranno gli altri o cosa ha pensato chi l'ha letto; non so quale finale voi gli "appioppereste", ma certo è che non pensavo a quello scelto dalla Flynn.
Non dico che non vada bene, ci mancherebbe; anzi, c'è da dire che la sua scelta narrativa alla fine è in sintonia con il senso di inquietudine e di "follia" che comunque caratterizza il rapporto tra Amy e Nick in tutte le pagine; però è come se lo trovassi poco "realistico", credibile, ma forse è giusto così, visto che tutta la trama è basata su qualcosa che è "sopra le righe", che ci lascia stupiti a ogni colpo di scena.

Il mio giudizio è comunque positivo: un thriller scritto bene (anche la traduzione credo renda merito), davvero interessante, avvincente, non banale, che presenta l'amore e il rapporto di coppia come un "luogo" dai tanti risvolti oscuri, che dall'esterno è impossibile conoscere appieno, e con personaggi dalla psicologia senza dubbio affascinante, che impariamo a conoscere e nei cui panni inevitabilmente proviamo a metterci.

giovedì 3 ottobre 2013

Recensione LE ORE di Michael Cunningham



Recensione serale...

LE ORE
di Michael Cunningham


Ed. Bompiani
Trad. I. Cotroneo
169 pp
7.90 euro
2001

Trama

Solo la letteratura può restituire un senso alle nostre vite confuse e sghembe. 
Anzi, la letteratura è il solo specchio dentro cui la vita, riflettendosi, giunge per un momento a dire se stessa. 
È l'idea centrale di questo romanzo. 
Tre donne lo abitano. La prima è una donna famosa, una scrittrice famosa: Virginia Woolf, ritratta a un passo dal suicidio, nel 1941, e poi, a ritroso nel tempo, mentre gioca col dèmone della sua scrittura.
 Le altre due sono donne che abitano luoghi e tempi diversi. 
Clarissa Vaughan, un editor newyorkese di oggi e Laura Brown, una casalinga californiana dell'immediato dopoguerra.






il mio pensiero

Le ore è un romanzo molto al femminile, concentrato su tre figure in particolare, una delle quali è la scrittrice britannica Virginia Woolf, morta suicida a 49 anni, lasciandosi annegare nel fiume Ouse, con le lasche piene di sassi.
Ed è proprio da questo episodio - e dalla toccante lettera d'addio che Virginia lasciò al marito Lèonard - che prende avvio la storia non solo della scrittrice, ma anche di altre due donne, a lei in qualche modo legate.
Infatti, una è Clarissa Vaughan - soprannominata Mrs Dalloway, per la somiglianza col noto personaggio woolfiano, l'altra è Laura Brown, una donna, moglie e madre, che legge appassionatamente proprio il libro della Woolf.
Siamo collocati in tre diversi archi temporali ma i destini di queste tre donne si intrecciano, lasciando ampio spazio ai loro pensieri, turbamenti, inquietudini, ricordi, paure e speranze e, alla fine, capiamo anche quanto (almeno due di esse) siano legate, senza averlo mai saputo.
Virginia
Virginia ci appare come una donna sì colta, raffinata, dignitosa, ma anche incredibilmente fragile, a causa dei suoi crolli nervosi; una donna che vive le proprie giornate per scrivere, ogni giorno una pagina in più, cercando spunti per il suo romanzo, appunto La signora Dalloway.
Siamo nel 1923 e la "storia di Virginia" - intervallata da quella delle altre due co-protagoniste - è tutta collocata in un unico fatidico giorno, che però avrà la sua importanza per la scrittrice.
In quel pomeriggio narrato, infatti, riceverà la visita della sorella Vanessa e dei suoi tre figli; un bacio inaspettato, breve ma intenso, unito ad altre riflessioni, darà alla malinconica Virginia - che desidera tanto ritornare nella sua Londra - diversi spunti per la sua Clarissa Dalloway.

Julianne Moore
(Laura)
1951, Los Angeles. Laura Brown è una giovane mamma e moglie, che aspetta il suo secondo figlio; sta preparando una torta per il compleanno del marito Dan, insieme al figlioletto Richie.
Ma qualcosa dentro di lei, quel pomeriggio, la scuote e le mette davanti la propria vita tranquilla ma che in fondo costituisce per lei più una gabbia che una ragione di felicità...
E'quella la vita che Laura vuole?
Vuole davvero essere una moglie/madre qualunque, che vive rispettando regole e convenzioni in modo meccanico, fingendo una felicità che non prova assolutamente, un amore per un marito che, pur riconoscendolo come un individuo dolce, lei non riesce ad amare?
Ma anche per lei, la lettura di un romanzo scritto un paio di decenni prima, nonché un bacio lieve ma inaspettato, la spiazzerà e le farà aprire gli occhi su se stessa e sulla propria infelicità, proprio nel momento in cui un pensiero oscuro e tetro le attraversa la mente.

Meryl Streep
(Clarissa)
Un giorno qualunque, del 2001. L'editor newyorkese Clarissa Vaughan - che dai tempi del college si porta dietro il nomignolo di Mrs Dalloway - è indaffarata per la preparazione di una festa in onore del suo amico ed ex-amante Richard, attualmente malato di AIDS.
Clarissa è lesbica e vive insieme alla compagna Sally, pur avendo una figlia 19enne, Julia, una ragazza matura per la sua età; lo stesso Richard è omosessuale ed è uno scrittore, ma sente che l'ultimo suo scritto non merita il successo che invece sta avendo; si sente un fallito e questo sentimento lo schiaccerà...

Tutte e tre queste donne vivono la loro giornata, le loro ore, la loro vita, come se non le appartenesse; non sempre, almeno.
A volte si guardano vivere e si chiedono se ciò che stanno facendo, dicendo, provando.... le stia rendendo davvero felici, o se manchi invece sempre qualcosa.
Il romanzo, per il fatto di intrecciare, capitolo dopo capitolo, la vita di queste tre donne, all'inizio mi è parso confusionario: non riuscivo a capire cosa c'entrassero, in che termini e per quale ragione Virginia, Laura e Clarissa.
Poi, pian piano, ogni cosa va al suo posto ed entriamo nelle ore vissute da Virginia, da Laura, da Clarissa, provando insieme a loro le contrastanti emozioni e il turbinio di pensieri che si accavallano nelle loro menti: un flusso di coscienza che ci travolge mettendo a nudo tutto l'animo femminile, che si ribella alle convenzioni, all'atmosfera grigia di un mondo dentro il quale non sempre ci si sente a proprio agio e al quale a volte si avrebbe voglia di rispondere... con atti estremi..., per trovare la libertà di dire "basta" e chiudere gli occhi, per sempre.

Un romanzo costruito su una sola giornata, vissuta da tutte e tre; una giornata formata da ore, ognuna importante, ognuna percorsa da ricordi, parole, gesti di tenerezza e amore come anche gesti e pensieri di chi è costretto a sorridere quando invece vorrebbe urlare per l'irritazione.
Ore che si susseguono una dietro l'altra, a volte portandoci ciò che desideravamo, a volte, nell'ora successiva, togliendocelo e lasciandoci nella disperazione e nella solitudine.
A salvarci, la letteratura, quale mezzo per prendere coscienza di sè.
Un romanzo senza dubbio sensibile, nell'aprire un velo sull'animo femminile, ma anche geniale nella trama e nel finale, che ci lascia una "sorpresa", dando al lettore risposte a domande che non avrebbe osato fare, ma che giungono leggere e naturali, quale unica conclusione possibile.

Bello, una lettura complessa, per un certo senso, che apprezzo ancor di più proprio in virtù del fatto che stavo correndo il rischio di scoraggiarmi alle prime pagine; felice di aver proseguito.

Frammenti.... di maternità



Citazione di oggi, sempre tratta dal libro LE ORE.

Richie sorride; guarda intensamente il
viso di lei. Lei ricambia lo sguardo. Si
fermano, immobili, a osservarsi, e per
un momento lei è Precisamene quello
che le capita di essere: una madre
incinta che si inginocchia in una cucina
con suo figlio di tre anni, il quale
conosce il numero quattro. Lei è se
stessa, ed è l’immagine perfetta di se
stessa: non c’è differenza.



Cosa troviamo in libreria



Diamo un'occhiata a qualcuna delle più recenti uscite "libresche"!!!

VOLTATI E SORRIDI
di Jonathan Tropper


Voltati e sorridi
Ed. Garzanti
Trad. D. Viani
287 pp
18.60 euro
Dal 3 ottobre
Trama

Vivere in un residence per uomini divorziati e depressi non è quello che Drew Silver si aspettava dalla vita.
Nell'edificio grigio, con stanze dall'arredamento tutto uguale, aleggia una patetica solidarietà maschile. Drew passa le sue giornate tra le anonime - ma ben pagate - donazioni alla banca del seme e le innumerevoli bevute di birra con gli amici. 
Per un uomo di quarantaquattro anni, ex musicista in una rock band di successo, questo presente ha il sapore amaro del fallimento. Soprattutto perché Drew sa quello che ha perso. 
Prima di tutto la moglie Denise che sta per risposarsi con un uomo che è il suo opposto: affidabile, realizzato, felice. 
Poi c'è Casey, la figlia diciottenne che non l'ha mai perdonato per aver rovinato la loro famiglia. 
Con il passare degli anni, per lei suo padre è diventato un estraneo. Drew ha collezionato tanti errori. Uno dopo l'altro. Eppure, forse, adesso tutto può cambiare. Forse Drew ha un'ultima possibilità per rimediare agli sbagli del passato ed essere felice. Perché Casey si trova in grosse difficoltà e c'è solo una persona in grado di aiutarla: suo padre. Perché lui, proprio quell'uomo che l'ha delusa mille volte, ora è l'unico che non la giudica. L'unico che la guarda con occhi pieni di amore, nonostante tutto. 
Ma Drew non ha molto tempo. 
Ogni cosa può precipitare di nuovo o forse no... Drew deve scegliere. 
Deve ritrovare la fiducia e prendere una decisione dettata dal suo cuore.


IL PADRE INFEDELE
di Antonio Scurati


Ed. Bompiani
Letteraria italiana
208 pp
17 euro
Ottobre
2013
Trama

"Forse non mi piacciono gli uomini."
Il giorno in cui tua moglie, all'improvviso, scoppia a piangere in cucina, è una piccola apocalisse. 
Uno di quei giorni in cui la tua vita va in frantumi ma giunge, anche, per un attimo, a dire se stessa. 
E allora Glauco Revelli, chef di un ristorante blasonato, maschio di quaranta anni, padre di una figlia di tre, va alla ricerca della propria verità di uomo.
 Dall'ingresso nell'età adulta, l'innamoramento, la costruzione di una famiglia, la nascita e l'accudimento di una figlia, fino al disamore della moglie (che gli si nega dal momento del parto) e al ritorno feroce degli insaziabili demoni del sesso, tutto è passato in rassegna dal suo sguardo implacabile e commosso. 
Con "Il padre infedele" Antonio Scurati scrive il suo libro più personale, infiammato dal tono accorato della confessione e, al tempo stesso, il romanzo dell'educazione sentimentale di una generazione.





IL CANTO DEL SANGUE
di  Anthony Ryan


Ed. Fanucci
Trad. G. Giorgi
761 pp
14 euro
Settembre 2013
Trama

Pochi mesi dopo la morte della madre, l'undicenne Vaelin Al Sorna viene portato da suo padre alla Casa del Sesto Ordine, una confraternita di guerrieri devoti alla Fede, che diventerà la sua nuova famiglia.
Sulle prime il ragazzo si sente tradito dal proprio genitore, ma la sua tempra forte lo aiuta ad affrontare l'addestramento severo e le terribili prove a cui tutti i membri dell'Ordine vengono sottoposti. Ma per Vaelin e i suoi fratelli, diventati temibili guerrieri, il futuro ha in serbo molte battaglie in un Regno dilaniato da dissidi e il cui sovrano nutre mire di espansione. 
E tra segreti e complotti, il giovane dovrà fare i conti con la sua voce interiore, un canto misterioso che lo guida, lo avverte del pericolo, lo rende immune alla fatica, sensibile alle voci della foresta. 
Il canto è un dono del Buio, può ardere o spegnersi, non proviene da nessuna parte e non può essere insegnato: solo occorre affinarne il controllo, esercitarlo, perfezionarlo. 
Il canto è Vaelin stesso, il suo bisogno, la sua caccia. 
E presto gli rivelerà che la verità può tagliare più a fondo di ogni spada.

AION
di Andreas Brandhorst


Ed. Armenia
Fiction
566 pp
10 euro
Settembre 2013
Trama

Il direttore di una rivista di Amburgo incarica il giornalista Sebastian Vogler di scoprire la verità che si cela dietro le miracolose guarigioni praticate dal giovane Raffaele in Calabria. 
Vogler le considera sciocchezze frutto della superstizione, ma, una volta arrivato sul posto, torna sulle proprie convinzioni e ha l'impressione che Raffaele sia davvero in grado di guarire i malati. Dopo l'incontro con il giovane, Vogler comincia ad avere strane visioni e a percepire un cambiamento inspiegabile nei propri pensieri e sentimenti. 
Come se non bastasse, nello stesso momento si verificano misteriosi attentati e suicidi in vari paesi europei. 
Quando viene ucciso anche il capo di Vogler, il nesso con i miracoli calabresi diventa evidente, e il giornalista si rende conto di essere intrappolato in una rete sinistra. 
Intraprende così un affannoso viaggio attraverso l'Europa nella speranza di poter ancora fermare l'inferno...

Cover... da streghe



Oggi  a confronto mettiamo le cover dei romanzi della saga delle sorelle Cahill...

Per quanto riguarda le cover del primo libro, "Born Wicnked", devo dire che a modo loro son carine tutte e quattro; mi attira di più la prima (scelta anche dalla Sperling).
Stesso discorso per la seconda, "Star Cursed": mi attira di più la seconda.
L'ultima cover è quella  prevista nel 2014 per il terzo libro della serie.

A VOI PIACCIONO?

11715276
hardcover 2012
(uguale cover italiana)

13590839
paperback 2013

17734005
paperback francese

18186626
spanish



16101026
hardcover, 2013

17878892
german
(italiana?)

17620113
prevista per il 2014

Libri da leggere prima dei 30 anni



.

Vi riporto la classifica dei LIBRI DA LEGGERE PRIMA DEI 30 ANNI (l'articolo l'ho letto su http://libriblog.com), secondo l'Huffington Post.

I libri in neretto son quelli che la sottoscritta ha letto ... -_-'

Son pochini, è vero, però non so cosa ne pensate voi, ma questa lista forse va bene per gli americani, ma per noi italiani... leggere la storia del popolo americano o Malcom x (con tutto il rispetto) non lo ritengo fondamentale per arrivare ai 30 con sufficiente "dignità " di lettrice.
Ecco, toglierei un bel po' di libri e ci aggiungerei qualcosa tipo, "I promessi sposi", "Il nome della rosa".... Che ne dite? :D

LA CONDIVIDETE?
QUALI DI QUESTI AVETE LETTO?
COSA AGGIUNGERESTE?


Fiesta di Ernest Hemingway
Anna Karenina di Lev Tolstoj
Amleto di William Shakespeare
Siddartha di Herman Hesse
L’insostenibile leggerezza dell’essere di Milan Kundera
Ritratto di signora di Henry James
Il taccuino d’oro di Doris Lessing
Una stanza tutta per sé di Virginia Woolf
E tali, tali erano le gioie di George Orwell
La critica della ragion pura di Immanuel Kant
Foglie d’erba di Walt Whitman
The Dream of a Common Language di Adrienne Rich
Il nuovo sesso: Cowgirl di Tom Robbins
Dio di illusioni di Donna Tartt
Paura di Richard Wright
Canto di Salomone di Toni Morrison
Le fantastiche avventure di Kavalier & Clay di Michael Chabon
Infinite Jest di David Foster Wallace
La breve favolosa vita di Oscar Wao di Junot Díaz
Conoscerete la nostra velocità di Dave Eggers
La persona ideale, come dovrebbe essere? di Sheila Heti
La camera di Giovanni di James Baldwin
Nemico, amico, amante… di Alice Munro
Piccoli contrattempi del vivere di Grace Paley
Ballando in America di Lorrie Moore
Autobiografia di Malcolm X di Malcolm X e Alex Haley
Storia del popolo americano dal 1492 a oggi di Howard Zinn
Verso Betlemme: scritti 1961-1968 di Joan Didion
Consigli a un giovane ribelle di Christopher Hitchens
Il mondo infestato dai demoni di Carl Sagan

PERDERSI E RITROVARSI: un racconto di Jamie Ford



Piccola recensione di un racconto che vi invito a leggere, in quanto omaggio della Garzanti per i suoi lettori, in vista dell'uscita di "Come un fiore ribelle" di Jamie Ford.


PERDERSI E RITROVARSI
di Jamie Ford

Dettagli prodotto
Ed. Garzanti
Trad. Ferrantini L.
GRATIS
(clicca sulla cover)

L'Autore inizia questo racconto facendo una sorta di "premessa", nella quale chiarisce che di solito le sue protagoniste femminili non sono la trasposizione fedele romanzata di personaggi reali; però è inevitabile che qualche tratto, delle donne a lui più vicine nella vita di tutti i giorni, si riversi qua e là nel carattere delle donne presenti nei suoi libri.
Anche perchè, Mr. Ford è davvero un beato tra le donne, basti pensare non solo alla fondamentale presenza della mamma ma poi anche la moglie e le figlie....
Insomma, scrivere storie al femminile a lui viene spontaneo!!
E la protagonista di questo suo scritto, inedito finora e che si ispira a "Il gusto proibito dello zenzero", è la ultra 40enne Dora Jean, sposata con Harold, con la quale però vive una situazione matrimoniale precaria, in quanto già in passato lui ha lasciato casa per poi tornare, come se niente fosse, dalla moglie.
Dora Jean, paziente, lo riaccoglie tutte le volte ed insieme vivono una vita di coppia che è più una farsa che qualcosa di genuino, soprattutto in presenza dei loro amici, con cui spesso e volentieri escono per bere qualche drink.
Se solo ci fossero dei figli... Forse il loro legame ne sarebbe rafforzato?
Ma non ne possono avere e lui di adottarne non ha intenzione...!
La vita di Dora Jean sembra trascorrere fin troppo monotona e tranquilla.
In attesa che il marito si accorga davvero di lei e la apprezzi, la faccia sentire amata.
In attesa che il padre - , unica presenza affettiva nella propria vita e che lavora da sempre sulle navi, andando per mare - torni.
In attesa che a lavoro cambi qualcosa.
In attesa di ritrovare se stessa, di riprendere in mano la propria vita, come si dice.
Riuscirà Dora Jean a dire basta ad un marito indifferente, capriccioso, che pensa di poter andare e venire, convinto che la propria moglie stia sempre lì, buona buona, ad aspettarlo, e a infischiarsene delle amiche pettegole che amano fare gossip sulla sua pelle?

E' un racconto breve, si legge davvero velocemente, però Ford riesce comunque a darci un quadro di chi sia Dora Jean (del tipo di esistenza da lei condotta, delle "problematiche" di donna comune alle prese con un matrimonio ormai grigio), così da comprendere le sue azioni, i suoi pensieri.
Ammetto di non essere un "tipo da racconti", forse perchè ho bisogno di.... diverse pagine (=più tempo) per conoscere ed affezionarmi ai personaggi, ma mi rendo anche conto che la bravura di uno scrittore sta anche in questa "capacità di sintesi": presentarti una situazione e dei personaggi con poche parole, pochi "scatti", poche scene, ma sufficienti a lasciarti entrare dentro la storia, chiara e nitida nonostante la sua brevità.


L'amore parla francese: UNA SERA A PARIGI di Nicolas Barreau



Ancora un prossimo arrivo autunnale, sempre di un autore francese che ci parla d'amore...

UNA SERA A PARIGI
di Nicolas Barreau


Dettagli prodotto
Ed. Feltrinelli
I Narratori
15 euro
256 pp
USCITA 9 OTTOBRE
2013
Trama

In una piccola strada di Parigi, percorrendo rue Bonaparte fino a scorgere la Senna e girando due volte l'angolo, si trova un luogo incantato: il Cinéma Paradis. 
È questo il regno di Alain Bonnard, l'appassionato e nostalgico proprietario del locale. 
Ed è qui che ogni mercoledì, al secondo spettacolo, va in scena "Les amours au Paradis", una rassegna dei migliori film d'amore del passato. 
In quelle sere il Cinéma Paradis è avvolto da una magia particolare: regala sogni, come recita il poster appeso in biglietteria, sopra alla cassa antiquata. 
La piccola folla di habitué si abbandona volentieri sulle vecchie poltroncine di velluto per farsi rapire dal fascino del grande schermo. 
Ma da quando al secondo spettacolo partecipa anche una certa ragazza, è Alain a sognare più di tutti. 
Cappotto rosso, sorriso timido, siede sempre alla stessa fila, la diciassette. Poi, non appena in sala si riaccendono le luci, si allontana solitaria nella notte parigina. 
Chi è? E qual è la sua storia? 
Finalmente Alain trova il coraggio di invitarla a cena. 
È una serata perfetta e in più, il giorno dopo, accade un altro fatto eccezionale: un famoso regista americano annuncia di voler girare il suo prossimo film proprio dentro al Paradis, con protagonista la bellissima e inavvicinabile Solène Avril. 
Non solo Alain potrà conoscere la sua attrice preferita, ma all'improvviso il minuscolo cinema, in perenne lotta per la sopravvivenza, registra ogni sera il tutto esaurito. Alain è fuori di sé dalla gioia...

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L'autore.
Nicolas Barreau è nato a Parigi nel 1980 da madre tedesca e padre francese, motivo per cui è perfettamente bilingue. Ha studiato Lingue e letterature romanze alla Sorbonne, ha lavorato in una piccola libreria sulla Rive Gauche e infine ha deciso di dedicarsi alla scrittura.
Ha una passione per i ristoranti e la cucina, crede nel destino, è molto timido e riservato e non ama mostrarsi in pubblico, proprio come il misterioso scrittore descritto in Gli ingredienti segreti dell'amore.
I suoi romanzi, tutti pubblicati da un piccolo editore tedesco che non ha potuto permettersi di lanciarli con una massiccia campagna promozionale, hanno ottenuto un ottimo successo. 
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