martedì 16 ottobre 2012

PROSSIME USCITE NERI POZZA (2)



Continuano le prossime uscite Neri Pozza!!
La casa delle vergini
Ed. Neri Pozza
collana I Narratori delle Tavole
336 pp
17 euro
USCITA PROSSIMAMENTE!!

LA CASA DELLE VERGINI
di Ami McKay

Trama

Nel 1871 a New York le grandi Avenue sono piene di immagini di benessere, luminose e sgargianti: case che brillano con la loro illuminazione a gas; uomini d'affari che camminano a passo svelto nei loro bei completi di ottimo taglio; venditori ambulanti che spingono i loro carretti con le merci fresche e ben ordinate anche a fine giornata. 
Basta, però, avventurarsi in una strada laterale per imbattersi in tutt'altra visione.
A Chrystie Street, ad esempio, nei pressi della Seconda Avenue, le case sono lugubri caseggiati chiamati «i mattatoi» dove vivere comporta anche avere eccellenti probabilità di morire, uccisi dalle malattie o dalla fame, dalla rabbia di un vicino, o di propria mano.
I ragazzi lì sono inevitabilmente destinati a diventare dei borsaioli, e le ragazze a vendere fiammiferi e spille, fiori e pannocchie calde, prima di vendere se stesse.
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Moth è nata nella zona più povera di Chrystie Street, da una chiromante dei bassifondi e da un uomo scappato di casa quando lei aveva tre anni, portando con sé l'unico pezzo d'argenteria di sua madre, una zuccheriera ossidata che lei aveva trovato fra i resti di un incendio nella Terza Avenue.
A dodici anni Moth viene venduta dalla madre a una donna con lo sguardo dolce, gli occhi umidi e luccicanti e alti stivaletti di cuoio nero ai piedi: Mrs Wentworth, in cerca di cameriere servizievoli e compiacenti. Il destino di Moth è, tuttavia, altrove: alla Bowery, la zona della città piena di case vistose e chiassose, sale da ballo, alberghi di terza categoria, teatri di varietà, sale da concerto, baracconi per il tiro a segno, cenciosi suonatori di organetto e ragazzi dalla faccia triste.
Lì Moth incontra Miss Everett, una bruna raffinata e affascinante, che al 73 della EastHouston Street gestisce una pensione speciale che ospita «cinque giovani signorine il cui allegro temperamento tende a scacciare la malinconia». 
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È la casa delle vergini dove, come recitano i gioiosi annunci della pensione, «creature fatate sono devote al servizio di Cupido». 
È il tempo in cui vige il mito della «cura delle vergini», e gli uomini affetti da deformità o malattie incurabili sono disposti a pagare parecchio per intrattenersi con giovani donne, sperando di trarne miracoloso giovamento. 
Moth viene accolta al 73 della East Houston Street e istruita con eleganza da Miss Everett che le insegna a comportarsi come una Lady e a soddisfare nel modo migliore le necessità di un gentiluomo. Nella casa Moth fa, tuttavia, anche la conoscenza della dottoressa Sadie, una donna raffinata e colta, che le insegna, invece, ad avere rispetto e cura di sé e a cercare di sottrarre il proprio corpo e la propria anima a un destino forse ineluttabile.
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L'autrice.
Ami McKay è nata in Indiana. Il suo romanzo d'esordio, The Birth House, ha ottenuto numerosi riconoscimenti in Canada, tra cui il prestigioso CBA Libris Awards. Con La casa delle vergini ha raggiunto il successo e la notorietà internazionali. Vive in Nova Scotia con il marito e i due figli. 









Un uomo di passaggio
Ed. Neri Pozza
collana Bloom
192 pp
16 euro
USCITA: PROSSIMAMENTE!
UN UOMO DI PASSAGGIO
di Ben Lerner

Selezionato dal Wall Street Journal nella Top 10 Fiction 2011
Selezionato come miglior libro del 2011 dal New Yorker
Selezionato nella lista Best of 2011 del Guardian

«Meravigliosamente divertente e intelligente, vivissimo 
e originale in ogni sua frase». 

Jonathan Franzen«Il libro che avrebbe scritto Bukowski se avesse finito l'università; il libro che avrebbe scritto 
Calvino se avesse avuto buona erba».  
Stefano Bagnacani

«Un romanzo sottile ma potente e perfidamente intelligente sul rapporto tra arte e realtà». 
The Nervous Breakdown
Trama

Adam Gordon, giovane poeta americano, vincitore di un prestigioso premio letterario, si trasferisce in Spagna grazie a una borsa di studio della durata di un anno. Ideologico e postideologico insieme, impegnato e spettatore del corso del mondo, attraente e terribilmente molesto quando vuole, Adam è un perfetto esempio dell'homo literatus del XXI secolo.
Apparentemente non presenta scopi di sorta, e tuttavia ostenta un'intelligenza equilibrata, incline al paradosso e agli artifici dialettici, fondata su una «profonda esperienza dell'assenza di profondità». Passa il tempo a leggere il Don Chisciotte e soprattutto i Selected Poems di John Ashbery e, come un moderno flâneur, se ne va in giro per bar a bere mojito e al Prado a contemplare sotto l'effetto di caffeina e hashish la Deposizione dalla croce di Roger van der Weyden.
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Partecipa di buon grado a qualunque festa venga invitato, dove, se gli capita di essere fuori posto per una qualche inesplicabile ragione, prende puntualmente un'espressione di vago scetticismo venato di familiarità, di noia arginata da un distaccato interesse antropologico; si innamora di ben due ragazze spagnole, Teresa e Isabel, e fa di tutto per scansare il presidente della fondazione che ha finanziato il suo soggiorno spagnolo. Si pone, infine, un milione di domande che sembrano formulate apposta per non ricevere risposte certe; anzi, via via i dubbi crescono. Su se stesso, innanzitutto. La poesia è una forma d'arte necessaria o semplicemente uno schermo per le proiezioni del lettore? E in ogni caso che diritto ha lui di definirsi poeta? È davvero fornito di talento o è piuttosto l'ennesimo impostore che si tiene ipocritamente a galla nel dorato mondo dell'arte e della letteratura? Un mondo che mostra tutta la sua vanità dinanzi all'irrompere tragico della realtà? Siamo nel 2004, e la capitale spagnola è sconvolta da una serie di attentati alla stazione Atocha.
Davanti alla violenza cieca e insensata di quegli eventi, incomprensibili per chi ha una «profonda esperienza dell'assenza di profondità», si svela per il poeta la sua vera essenza nel mondo contemporaneo: essere un uomo di passaggio, una flebile, irrilevante voce del coro insensato dell'umanità.

L'autore.

Nato il 4 febbraio 1979 a Topeka, Kansas, dove vive tuttora, Benjamin S. Lerner ha pubblicato alcuni libri di poesia che gli sono valsi importanti premi letterari negli Stati Uniti e anche il prestigioso Preis der Stadt Münster für internationale Poesie in Germania, primo americano a ricevere tale onore. Nel 2003 ha trascorso un periodo a Madrid grazie a una borsa di studio, e l'esperienza spagnola ha dato origine prima a una raccolta di poesie, Angolo di Imbardata, libro pubblicato nel 2006 e finalista al National Book Award, e poi al romanzo Un uomo di passaggio, vincitore del Believer Book Award.




Un bravo ragazzo
Ed. Neri Pozza
Biblioteca Neri Pozza
176 pp
15 euro
USCITA: PROSSIMAMENTE
UN BRAVO RAGAZZO
di Javier Gutierrez

«Violento e poetico allo stesso tempo, 
un romanzo ipnotico e scioccante».
Benito Garrido, Culturamas

«Un'inquietante discesa nelle profondità della colpa e del desiderio».
Andrea G. Bermejo, El País

«Quando si finisce di leggere questo romanzo la sensazione è quella di essere stati messi al tappeto». 
Verónica Mellado, Diario Vasco

Trama
È un pomeriggio d'inverno in una via centrale del quartiere di Fuencarral a Madrid quando Rubén Polo incontra casualmente Blanca, amica dei tempi dell'università.
Dieci anni sono passati dall'ultima volta che Polo e Blanca si sono visti, da quella notte in cui un episodio di incredibile violenza e brutalità ha improvvisamente sciolto la rock band di cui entrambi facevano parte assieme agli inseparabili Nacho e Chino e ha messo fine a tutto, alla giovinezza, alla spensieratezza, alla musica.
Quella che inizia come una normale, magari un po' imbarazzata, conversazione tra vecchi amici - Blanca e Chino ora sono una coppia, e Nacho... beh, Polo lo ha incontrato qualche mese prima ed è chiaro che non sta granché bene - si trasforma per Polo nella certezza che quell'episodio vive ancora dentro di lui, che niente può resistere a dieci anni di oblio, che non ci si può sbarazzare del passato come fosse una cicca. Il passato: gli anni Novanta e la miglior band di Malasaña, un gruppo di ragazzi uniti dall'ansia di vivere e dalla musica, i cinque dischi da portarsi su un'isola deserta, da Maxinquaye a Nevermind.
Ma il passato ha anche il suono sinistro di un farmaco, il roipnol, la droga dello stupro. E le attraenti fattezze di Blanca, che tutti chiamavano Chicana, corpo tonico, elastico, i capelli nerissimi e la pelle scura, quasi rossiccia. E di Gabi, la bellissima e biondissima Gabi dagli occhi chiari, che a quei tempi usciva con un idiota fascista ma che ora, dopo essersi ritrovati, ama e vive con Polo in un palazzo borghese con vista su plaza de Olavide.
Da tempo ormai Polo non riesce piú a fare l'amore con Gabi senza essere assalito da un'enorme infelicità, non riesce piú a toccarla senza scoppiare a piangere, senza provare la sensazione di precipitare, paralizzato dalla paura di perderla. Lo psicologo a cui prova ad aggrapparsi dice che si tratta di sintomi, tra i molti possibili, ma Polo sa che prima o poi qualcuno farà domande, e quel passato, quella parola sinistra, quella notte riemergeranno. E con essi riemergerà un'inquietante verità mai confessata, che muterà ancora una volta la vita dei protagonisti. 

Javier Gutiérrez ha scritto una storia cruda e di rara intensità che procede come un meccanismo perfetto, trascinando il lettore nelle profondità dell'animo umano. Una storia narrata attraverso l'incanto di una scrittura lucida e infallibile in cui il desiderio e l'eccesso scivolano inesorabilmente nelle oscure regioni del male.

L'autore.
Javier Gutiérrez (Madrid 1974), laureato in Economia presso l'Universidad Complutense de Madrid, ha lavorato come economista e pubblicitario. Ora scrive a tempo pieno. È autore di Lección de vuelo (premio Ópera Prima de Nuevos Narradores 2004) e di Esto no es una pipa (premio Salvador García Aguilar 2009). È anche il vincitore del premio di narrativa breve José Saramago 2008 e finalista del premio Tiflos de relatos 2010, a cui ha partecipato con lo pseudonimo di Rubik, in omaggio al famoso creatore del cubo.

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz

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