giovedì 21 marzo 2013

Scopro e condivido ^_^



Libri che non conoscevo ma nei quali mi sono imbattuta web-vagando...

LO SPECCHIO SI FA VERDE A PRIMAVERA
di Selina Sen


Lo specchio si fa verde a primavera
Ed. Neri Pozza
Le Tavole d'oro
384 pp
18 euro
2007
Trama

E' il 1984 a New Delhi, e la città è scossa dalle violenze anti-Sikh dopo l’assassinio di Indira Gandhi.
Nella famiglia di Chhobi e Sonali, tuttavia, un piccolo clan di bengalesi rifugiatisi a Delhi a seguito della partizione dell’India, tutto sembra seguire il corso ordinario delle cose.
La bella Sonali si è appena vestita e come sempre ha scelto d’istinto ciò che le dona di più: le tinte capaci di accenderle riflessi dorati sulla pelle e di esaltare l’ambra liquida dei suoi occhi. Chhobi, sua sorella, una ragazza sensibile e intelligente che non bada molto alle apparenze, non può fare a meno di guardarla ammirata. Dida, la nonna indomabile che tiene unita la famiglia a dispetto di tutte le avversità, i lunghi capelli sciolti intorno al viso in una serie di riccioli umidi, intona la sua preghiera mattutina con i più disparati nomi di Krishna. Dadu, il nonno, siede già da qualche ora sulla vecchia seggiola di vimini e, mentre si accarezza la cisti sul mento, continua a sognare la sua terra, i fiumi perduti della sua giovinezza. Ma, la madre, si aggira già per la casa col volto di chi è in lotta perenne con la solitudine dopo essere rimasta vedova a trent’anni.
Tutto sembra uguale a ieri e all’altroieri, ma tutto non lo è più. Come la città fuori, anche il piccolo continente della famiglia di Dida è scosso dalla tempesta.
Sonali, sempre più insofferente alle tradizioni, si è innamorata di un punjabi che, con le sue giacche troppo attillate e i profumi troppo forti, appare fatuo e vanesio agli occhi di Chhobi. Scoppiano i conflitti, nel seno della famiglia, tra Sonali sempre più proiettata verso l’Occidente e sua sorella Chhobi, in bilico tra modernità e tradizione, tra le due figlie e la madre.
In gioco è l’erosione graduale degli antichi valori, l’accettazione delle nuove identità e, per il nonno, l’ardua idea che Delhi sia la sua nuova terra.
Nuovo romanzo-gioiello dall’India, Lo specchio si fa verde a primavera è «la straordinaria storia di quattro donne chiuse nella loro personale riserva di idee e convinzioni e che piano piano cercano di comunicare e superare le profonde differenze insite nella loro natura» (The Hindu).

L'autrice.
il 1984 a New Delhi, e la città è scossa dalle violenze anti-Sikh dopo l’assassinio di Indira Gandhi.
Nella famiglia di Chhobi e Sonali, tuttavia, un piccolo clan di bengalesi rifugiatisi a Delhi a seguito della partizione dell’India, tutto sembra seguire il corso ordinario delle cose.
La bella Sonali si è appena vestita e come sempre ha scelto d’istinto ciò che le dona di più: le tinte capaci di accenderle riflessi dorati sulla pelle e di esaltare l’ambra liquida dei suoi occhi. Chhobi, sua sorella, una ragazza sensibile e intelligente che non bada molto alle apparenze, non può fare a meno di guardarla ammirata. Dida, la nonna indomabile che tiene unita la famiglia a dispetto di tutte le avversità, i lunghi capelli sciolti intorno al viso in una serie di riccioli umidi, intona la sua preghiera mattutina con i più disparati nomi di Krishna. Dadu, il nonno, siede già da qualche ora sulla vecchia seggiola di vimini e, mentre si accarezza la cisti sul mento, continua a sognare la sua terra, i fiumi perduti della sua giovinezza. Ma, la madre, si aggira già per la casa col volto di chi è in lotta perenne con la solitudine dopo essere rimasta vedova a trent’anni.
Tutto sembra uguale a ieri e all’altroieri, ma tutto non lo è più. Come la città fuori, anche il piccolo continente della famiglia di Dida è scosso dalla tempesta.
Sonali, sempre più insofferente alle tradizioni, si è innamorata di un punjabi che, con le sue giacche troppo attillate e i profumi troppo forti, appare fatuo e vanesio agli occhi di Chhobi. Scoppiano i conflitti, nel seno della famiglia, tra Sonali sempre più proiettata verso l’Occidente e sua sorella Chhobi, in bilico tra modernità e tradizione, tra le due figlie e la madre.
In gioco è l’erosione graduale degli antichi valori, l’accettazione delle nuove identità e, per il nonno, l’ardua idea che Delhi sia la sua nuova terra.

Nuovo romanzo-gioiello dall’India, Lo specchio si fa verde a primavera è «la straordinaria storia di quattro donne chiuse nella loro personale riserva di idee e convinzioni e che piano piano cercano di comunicare e superare le profonde differenze insite nella loro natura» (The Hindu).

papillon
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IL VENTO E LE ROSE
di Leila Meacham


Il vento e le rose
Ed. Piemme
Narrativa
Trad. M. Zonetti
602 pp
22 euro
2010
Trama

Quando Mary Toliver, ricca proprietaria terriera, decide di cambiare il testamento e di escludere la giovane pronipote dalla successione alla grande proprietà su cui i Toliver hanno fondato la loro fortuna, sono in molti a stupirsi. Eppure non si tratta del capriccio di una vecchia signora. Mary vuole proteggere la pronipote da quella che ritiene una sorta di maledizione legata a Somerset, il loro feudo, che, se da una parte ha reso i Toliver ricchi, dall’altra parte li ha privati della felicità.Mary lo sa, l’ha vissuto sulla sua pelle, e il segreto che nasconde ha radici profonde nel passato.Aveva solo sedici anni quando il padre, morendo, l’aveva nominata unica proprietaria di Somerset e lei, nonostante fosse così giovane, aveva dedicato a quella terra tutte le sue energie. Ma la decisione aveva distrutto la famiglia, sua madre e suo fratello non le avevano mai perdonato di essere la prescelta ed entrambi erano scivolati lungo una china di autodistruzione.Poi c’era stato l’amore. Un amore appassionato e ricambiato per il giovane Percy Warwick, la cui famiglia era da sempre amica dei Toliver, interrotto solo dall’esplodere della prima guerra mondiale. Ma quando Percy era tornato e le aveva chiesto di sposarlo, purché rinunciasse a Somerset, lei non se l’era sentita di tradire la promessa fatta al padre e così la sua vita aveva preso una piega diversa. Ma ora, passati gli anni, una decisione imprevedibile imprime una svolta fatale nella vita di chi le sta attorno. Una storia di conflitti e di passioni, che ci travolge e non si fa dimenticare.


LEGGI LE PRIME PAGINE!

L'autrice
LEILA MEACHAM è una simpatica signora che ha superato i settant’anni e vive a San Antonio, in Texas. Ha scritto Il vento e le rose mentre ancora faceva l’insegnante e, solo dopo essere andata in pensione, è riuscita a metterci le mani e a rivederlo. Colpita dall’immediato successo che il libro ha ottenuto dal giorno stesso della pubblicazione, il suo commento da vera texana è stato: «Mi sembra di aver vinto il mio primo rodeo.»

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz

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