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UN ANNO CON SALINGER
di Joanna Rakoff
Trama
A ventitré anni, Joanna Rakoff lascia l’università e si trasferisce a New York per inseguire il suo sogno di diventare una poetessa.
All’inizio non ha vita facile: ci sono le bollette da pagare, le liti con il ragazzo con cui divide l’appartamento a Williamsburg e la paura di aver sbagliato strada.
Ma quando l’agente letterario di J. D. Salinger – l’autore de Il giovane Holden – le offre un lavoro come assistente, la vita di Joanna compie un inaspettato balzo in avanti.
In realtà sarebbe più corretto dire un «balzo all’indietro», visto che il suo nuovo ufficio sembra appartenere a un mondo ormai estinto da anni: le pareti tappezzate di legno, i dittafoni, le macchine da scrivere sui tavoli e, soprattutto, una serie di dipendenti che sembrano usciti da una puntata di Mad Men e che sonnecchiano dopo un pranzo a base di martini.
Joanna lavora sodo, incessantemente. Oltre al faticoso rapporto con le egocentriche personalità che gravitano intorno all’agenzia letteraria, la sua mansione principale è occuparsi della posta.
In realtà sarebbe più corretto dire un «balzo all’indietro», visto che il suo nuovo ufficio sembra appartenere a un mondo ormai estinto da anni: le pareti tappezzate di legno, i dittafoni, le macchine da scrivere sui tavoli e, soprattutto, una serie di dipendenti che sembrano usciti da una puntata di Mad Men e che sonnecchiano dopo un pranzo a base di martini.
Joanna lavora sodo, incessantemente. Oltre al faticoso rapporto con le egocentriche personalità che gravitano intorno all’agenzia letteraria, la sua mansione principale è occuparsi della posta.
Ogni giorno, infatti, non riuscendo a mettersi in contatto con lo scrittore misterioso, migliaia di fan di J. D. Salinger inviano le loro lettere all’agenzia. Basterebbe che Joanna rispondesse con il prestampato dell’ufficio… ma lei non può farlo. Quelle righe così strazianti e profonde meritano una risposta. E così, iniziando quasi per gioco, sfoga la sua aspirazione artistica scrivendo lettere meravigliose, commoventi e liberatorie, finché la sua identificazione con Salinger diventa pericolosamente reale.
Ispirato alla vera storia dell’autrice, Un anno con Salinger è il ritratto di una giovane che si rifiuta di cedere alle difficoltà e al cinismo del mondo moderno accantonando i propri sogni. Svelandoci una delle icone più misteriose della letteratura americana del Novecento, Joanna Rakoff rende omaggio al mondo editoriale di una volta, un mondo fatto di strette di mano e di gentiluomini. Per dimostrare che i libri hanno ancora il potere universale di risvegliare il nostro io, e di farci scoprire la strada per la felicità.
«Rakoff fa un meraviglioso lavoro per descrivere l’ambizione e l’ansia di una giovane creativa che vive oltre le proprie possibilità, in una città costosa e inesorabilmente competitiva come New York… Il suo pregio più ammirevole è l’intelligenza critica e la generosità di spirito».
The Boston Globe
L'autrice.
Joanna Rakoff è una scrittrice, giornalista e critica americana. Collabora con varie testate, tra cui il New York Times, il Los Angeles Times, il Washington Post Book World, il Boston Globe e Vogue. Il suo romanzo d’esordio, A Fortunate Age, ha vinto il Goldberg Prize for Jewish Fiction by Emerging Writers e Elle Readers’ Prize, ed è stato nella classifica dei bestseller del San Francisco Chronicle. Alcune sue poesie sono apparse sulla Paris Review e sulla Kenyon Review. Vive a Cambridge, in Massachusetts.
Trama
Nei caseggiati popolari di Roosvelt Projects, alle porte di New York, il giovane Ronald «Strike» Dunham dirige una banda di spacciatori di crack da marciapiede, detti clockers.
Ispirato alla vera storia dell’autrice, Un anno con Salinger è il ritratto di una giovane che si rifiuta di cedere alle difficoltà e al cinismo del mondo moderno accantonando i propri sogni. Svelandoci una delle icone più misteriose della letteratura americana del Novecento, Joanna Rakoff rende omaggio al mondo editoriale di una volta, un mondo fatto di strette di mano e di gentiluomini. Per dimostrare che i libri hanno ancora il potere universale di risvegliare il nostro io, e di farci scoprire la strada per la felicità.
«Rakoff fa un meraviglioso lavoro per descrivere l’ambizione e l’ansia di una giovane creativa che vive oltre le proprie possibilità, in una città costosa e inesorabilmente competitiva come New York… Il suo pregio più ammirevole è l’intelligenza critica e la generosità di spirito».
The Boston Globe
L'autrice.
Joanna Rakoff è una scrittrice, giornalista e critica americana. Collabora con varie testate, tra cui il New York Times, il Los Angeles Times, il Washington Post Book World, il Boston Globe e Vogue. Il suo romanzo d’esordio, A Fortunate Age, ha vinto il Goldberg Prize for Jewish Fiction by Emerging Writers e Elle Readers’ Prize, ed è stato nella classifica dei bestseller del San Francisco Chronicle. Alcune sue poesie sono apparse sulla Paris Review e sulla Kenyon Review. Vive a Cambridge, in Massachusetts.
CLOCKERS
di Richard Price
TramaNei caseggiati popolari di Roosvelt Projects, alle porte di New York, il giovane Ronald «Strike» Dunham dirige una banda di spacciatori di crack da marciapiede, detti clockers.
Dai piani alti un giorno Strike riceve una richiesta: Darry Adams, uno spacciatore alle sue dipendenze beccato a vendere di nascosto la droga di altri grossisti, deve essere fatto fuori.
Se da un lato, Strike sa che obbedire significherebbe assicurarsi un bel salto nella gerarchia del crimine, dall’altro non vuole finire in galera a vent’anni.
Si confida così con il fratello Victor, che gli dice di avere un «uomo di fiducia», e va a letto. Il giorno dopo Darryl Adams viene freddato da quattro colpi sparati a bruciapelo.
Quando i due agenti della omicidi, Rocco Klein e Larry Mazzilli, raggiungono la scena del delitto, trovano sul posto Victor Dunham, pronto a confessare subito l’omicidi e a consegnare l'arma del delitto. Maz- zilli, che non vede l’ora di andarsene da quel quartiere di tossici e neri, si beve subito la versione di Victor. Rocco invece no. Victor ha due lavori, una famiglia numerosa e non ha mai avuto precedenti.
Facile che stia coprendo qualcuno. Rocco mette così sotto pressione Strike che, non sapendo di essere intercettato, chiama la madre: l’unica al corrente di quello che è successo davvero quella notte.
Con una struttura corale che restituisce le voci da strada degli spacciatori e una lingua avvolgente che mescola suspense, humor e investigazione, Clockers – il romanzo, nominato al National Book Critics Circle, da cui è stato tratta la celebre serie tv The Wire e un film di Spike Lee – è uno dei migliori affreschi dell’America contemporanea. Un’America violenta e disperata che ha smesso di inseguire il proprio sogno; un paese dove non esiste salvezza e si può morire a ogni angolo di marciapiede.
«È uno di quei libri che ti vengono vicino, ti afferrano, ti trascinano verso il basso come farebbe un sasso, convincendoti – con i suoi vividi e irripetibili dettagli, con la sua complessità morale e il lavoro di scavo – che ogni parola è autentica». Scott Turow
L'autore.
Richard Price è autore di sceneggiature, libri autobiografici e grandi romanzi dickensiani. Oltre a firmare alcuni episodi di The Wire, una delle serie tv più amate dagli americani, ha ricevuto svariati premi, tra cui un Edgar Award, un Writers Guild of America e la nomination agli Oscar per la sceneggiatura non originale di Il colore dei soldi di Martin Scorsese. Nel 2008 con Giano ha pubblicato La vita facile, con grande successo di critica e di pubblico.
Trama
Come ricostruire la vita di Goffredo Parise, il nomade della letteratura italiana, se non con una mappa letteraria che metta insieme i luoghi che più di tutti hanno segnato la sua biografia spirituale e creativa?
Intrecciando citazioni e aneddoti in maniera sapiente e sempre godibile, lo scrittore e critico letterario Silvio Perrella dà forma a un libro originale e coinvolgente che svela tutti i processi immaginativi di uno dei più grandi scrittori del Novecento italiano. Restituendo lo stile e lo sguardo sincero di Parise, Fino a Salgarèda non è solo un «libro avvincente quanto durevole» – come disse Giuseppe Pontiggia – ma la dimostrazione che la vita di uno scrittore è un andirivieni misterioso, fatto di soste fugaci, fughe repentine e addii liberatori.
«Non so se essere più ammirato della lucidità del critico o del talento dello scrittore. Diciamo di entrambi gli aspetti, che fanno di Fino a Salgareda un libro avvincente quanto durevole».
Giuseppe Pontiggia
L'autore.
Silvio Perrella è uno scrittore e critico palermitano. Collabora con Il Mattino, La Stampa e L’Indice. Ha curato e introdotto il Meridiano Mondadori dedicato alle opere di Raffaele La Capria. È autore di Calvino(Laterza, 1999) e Giùnapoli (Neri Pozza, 2009). Di Parise, per la Rizzoli, ha curato le Poesie (1998) e New York (2001), per liberal Verba Volant(1998), per Avagliano Lontano (2002). Ha vinto il premio Bilenchi per la saggistica. Attualmente vive e lavora a Napoli.
«È uno di quei libri che ti vengono vicino, ti afferrano, ti trascinano verso il basso come farebbe un sasso, convincendoti – con i suoi vividi e irripetibili dettagli, con la sua complessità morale e il lavoro di scavo – che ogni parola è autentica». Scott Turow
L'autore.
Richard Price è autore di sceneggiature, libri autobiografici e grandi romanzi dickensiani. Oltre a firmare alcuni episodi di The Wire, una delle serie tv più amate dagli americani, ha ricevuto svariati premi, tra cui un Edgar Award, un Writers Guild of America e la nomination agli Oscar per la sceneggiatura non originale di Il colore dei soldi di Martin Scorsese. Nel 2008 con Giano ha pubblicato La vita facile, con grande successo di critica e di pubblico.
FINO A SALGAREDA
di Silvio Perrella
GIUGNO 2015 |
Come ricostruire la vita di Goffredo Parise, il nomade della letteratura italiana, se non con una mappa letteraria che metta insieme i luoghi che più di tutti hanno segnato la sua biografia spirituale e creativa?
Seguendo l’autore nelle sue peregrinazioni (da Vicenza a Venezia, e poi a Milano, New York e a Salgarèda), è facile intuire come Parise avesse uno strano rapporto con la geografia e, ancor più, con la stanzialità.
Come si legge nei suoi epistolari, diari e reportage, Parise aveva l’abitudine di scrivere di un luogo solo quando l’aveva abbandonato.
Lo fa quando a Venezia parla di Vicenza, sua città natale, ma anche a Roma di Milano, nel Veneto di Roma, e così via.
I viaggi dello scrittore non si limitano all’Italia. Affascinanti sono quelli asiatici in Vietnam, in Cina e in Giappone, dove l’autore usa il suo sguardo curioso e irrequieto come lente focale per restituire un mondo in modo nuovo e originale, per indivi- duarne i dettagli più rivelatori e toccarne l’essenza. Tappa dopo tappa, città dopo città, i «movimenti remoti» di Parise raccontano in controluce la felicità e la solitudine dell’autore, il suo amore per l’Italia e la paura nei confronti della malattia: tutti temi che troveranno posto nelle sue opere più memorabili, dai Sillabari a Il prete bello, uno dei primi bestseller italiani del dopoguerra.
Intrecciando citazioni e aneddoti in maniera sapiente e sempre godibile, lo scrittore e critico letterario Silvio Perrella dà forma a un libro originale e coinvolgente che svela tutti i processi immaginativi di uno dei più grandi scrittori del Novecento italiano. Restituendo lo stile e lo sguardo sincero di Parise, Fino a Salgarèda non è solo un «libro avvincente quanto durevole» – come disse Giuseppe Pontiggia – ma la dimostrazione che la vita di uno scrittore è un andirivieni misterioso, fatto di soste fugaci, fughe repentine e addii liberatori.
«Non so se essere più ammirato della lucidità del critico o del talento dello scrittore. Diciamo di entrambi gli aspetti, che fanno di Fino a Salgareda un libro avvincente quanto durevole».
Giuseppe Pontiggia
L'autore.
Silvio Perrella è uno scrittore e critico palermitano. Collabora con Il Mattino, La Stampa e L’Indice. Ha curato e introdotto il Meridiano Mondadori dedicato alle opere di Raffaele La Capria. È autore di Calvino(Laterza, 1999) e Giùnapoli (Neri Pozza, 2009). Di Parise, per la Rizzoli, ha curato le Poesie (1998) e New York (2001), per liberal Verba Volant(1998), per Avagliano Lontano (2002). Ha vinto il premio Bilenchi per la saggistica. Attualmente vive e lavora a Napoli.
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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz