lunedì 12 agosto 2013

Recensione mini mini: IL CAVALIERE INESISTENTE di Calvino



Recensione mini mini!!!

IL CAVALIERE INESISTENTE
di Italo Calvino


Il cavaliere inesistente
Ed. Mondadori
126 pp
1993
Sinossi

Suor Teodora narra la storia di Agilulfo, cavaliere senza corpo, di cui vive solo l'armatura. Mentre Carlo Magno assedia Parigi, Agilulfo, dopo essersi coperto di gloria, decide di partire alla ricerca di Sofronia, fanciulla da lui salvata quindici anni prima. Accompagnato dallo scudiero Gurdulù, attraverso numerose peripezie, inseguito dalla guerriera Bradamante innamorata di lui, Agilulfo riesce a trovare Sofronia, ma credendola macchiata di gravi peccati, decide di scomparire. Si sveste dell'armatura e la consegna a Rambaldo, giovane compagno d'armi. Sarà ora questi a proseguire nella bianca corazza, le gesta del cavaliere senza corpo.


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Che dire di questo breve romanzo di Calvino, che fa parte di una trilogia - I nostri antenati -, composta da "Il visconte dimezzato", "Il barone rampante" e appunto "Il cavaliere inesistente"?

E' stata una lettura molto piacevole, mi sono divertita a leggere le avventure di Agilulfo; lui così composto, ligio ai propri doveri, con un alto senso dell'onore, che vive per portare avanti con dignità e coraggio il proprio ruolo di Cavaliere di Carlo Magno.
E attorno a questo cavaliere, che praticamente non esiste se non grazie alla sua armatura, ruotano personaggi bizzarri, alcuni dai tratti fieri, arroganti (dallo stesso Carlo Magno ai vari soldati), altri più buffi e che ci fanno sorridere, come lo scudiero un po' matto Gurdulù.
Impavidi e coraggiosi i due giovanotti Rambaldo e Torrismondo, l'uno pieno di ammirazione per l'altero e serio cavaliere inesistente, l'altro che invece cerca di smontare la corazza di cavaliere senza macchia del povero Agilulfo.
E poi c'è la donzella innamorata e oggetto d'amore: Bradamante, guerriera e un po' maschiaccia, eppure anche lei col cuore di panna quando si tratta d'amore...!!
Non dimentichiamoci la narratrice, suor Teodora, cui Calvino affida una narrazione velata da ironia e che ci riserverà il colpo di scena finale.

Un romanzo breve molto carino, scritto in modo scorrevole, con personaggi disegnati nei loro tratti essenziali, pittoreschi, inseriti in un'ambientazione che, per quanto storicamente fondata, ha un che di fantastico, fiabesco, il tutto narrato con quell'immancabile ironia che rende la lettura godibile.

3 commenti:

  1. Quella trilogia di Calvino è uno dei ricordi più belli della mia infanzia. Bella idea questa delle recensioni mini, è da un po' che ci penso anche io :)

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  2. Lo lessi al Liceo ed ho un buonissimo ricordo di questo libricino... dovrei rileggerlo ora che ci penso!

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  3. si. anche io lo lesi alle medie ma lo ricordavo pochissimo!! è stata una bella spolverata :D

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz

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