giovedì 10 ottobre 2019

Libri in wishlist (ottobre 2019)




Cari amici e lettori, con questo post vi presento due libri che hanno catturato la mia attenzione, finendo nell'infinita wishlist.
Fatemi sapere se li conoscete, se li avete letti e se le trame incuriosiscono anche voi.


Sacha Naspini porta aria nuova nel romanzo italiano: un soffio di mistero e poesia.
Dopo il successo delle Case del malcontento l’autore offre ai lettori nuove emozioni, nuovi brividi, nuove sorprese e nuovi turbamenti.

OSSIGENO di Sacha Naspini (Edizioni E/O, 224 pp, 16 €).

"Il punto non è che mio padre è mio padre. Il punto è che sono suo figlio."

Laura scompare nel nulla il 12 agosto del ’99, a otto anni. Viene ritrovata in un container il 6 ottobre del 2013. 
Adesso di anni ne ha ventidue.
Luca sta cenando con suo padre, i carabinieri irrompono, portano via l’uomo. Le accuse mosse nei confronti dello stimato professor Carlo Maria Balestri sono gravissime: dietro la facciata di un antropologo di fama si nasconde il Male. Suo figlio non può che assistere alla scena, impotente.
Cosa succede se un giorno scopri che la persona che ti ha generato è un mostro?

Ossigeno è la storia di ciò che resta. La cattura del maniaco non è la fine di un incubo: segna l’inizio di nuove vite. L’esperimento perverso del professor Balestri continua: non imprigiona più delle bambine in una scatola di ferro, ci sono altre gabbie con le quali in molti devono confrontarsi.
Per esempio quella genetica, del sangue, da cui Luca non ha via d’uscita.
E com’è parlare a una figlia sopravvissuta a quattordici anni di reclusione?
Laura sorride, si comporta come una ragazza normale. Ma a volte è colta da una sorta di raptus: dopo essersi persa nella città entra in un bar qualsiasi e si chiude in bagno. Se può, resta lì anche per un’ora.
È il suo modo per riprendere fiato e poi tornare all’aperto, in apnea. Qualcuno è lì, la sta seguendo e lei lo sa.
La domanda che continua a risuonare è questa: chi ha rinchiuso chi?



Storia feroce di uno sfruttamento, ritratto intimo di una madre e di un figlio, commedia grottesca di tagliente ironia, Ultima fermata Delicious è tutto questo insieme. La prosa potente e spregiudicata di Hannaham, unita alla scelta di portare in scena la voce narrante del crack, dona grazia e humour ai suoi personaggi.


ULTIMA FERMATA DELICIOUS di James Hannaham (ed. Rizzoli, 400 pp, 20 €).

Mentiva, pensò Eddie. La verità era sempre una tigre e il passato, con le sue bruttezze e le sue lotte, era un pozzo talmente pieno di cadaveri che lo si poteva confondere con una notte senza stelle. 
A Houston c'è un furgone che di tanto in tanto attraversa i quartieri malfamati della città e raccoglie gente.
Quelli che ci salgono, gli aveva detto un bluesman, non tornano più.
È il sistema di reclutamento della Delicious Foods, impresa agricola del Sud, che rastrella emarginati e tossici costringendoli al lavoro nei campi con il bastone della violenza e la carota del crack.
È lì che Eddie arriva per riprendersi la madre, una donna fragile, alla deriva da ormai troppo tempo.
E in quel luogo nasce la speranza di una fuga che sembra impossibile, l'unica opportunità, forse, per ricostruire una vita insieme.

2 commenti:

  1. Tutti e due mi sembrano molto interessanti: li aggiungo alla mia wish list!

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz

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