martedì 15 ottobre 2019

Recensione: LA GRANDE CASA BIANCA di Maurizio Gramolini



Il romanzo, ambientato sostanzialmente ai giorni nostri, racconta di un luogo leggendario, in Toscana, la cui storia affonda le proprie origini nell'epoca etrusca e ha a che fare con il passaggio tra questo mondo e l'aldilà.


LA GRANDE CASA BIANCA 
di Maurizio Gramolini



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"la morte è sempre presente nelle nostre vite, fin dal nostro primo respiro su questa terra, è solo che vogliamo fingere di non saperlo."

Alberto è solo un bambino quando, nel 1946, mentre è in compagnia del padre, fa la sua prima esperienza legata al mondo ultraterreno: incontra, infatti, un monaco dall'aspetto inquietante e dalla voce cupa e minacciosa che si rivela stranamente interessato a lui; in presenza del religioso il bimbo sente voci e successivamente rumori sinistri e paurosi, che non riesce a spiegarsi.

Dopo quell'infelice incontro, il protagonista comincia ad avere sogni e visioni orribili, scene che si imprimono nella sua immaginazione e nella mente in modo vivido, fin troppo realistico e durante le quali sente voci che gli ordinano delle cose o lo mettono in guardia da altre.

Solo anni dopo, da adulto, consapevole di come l'elemento sovrannaturale non si sia mai allontanato dalla propria esistenza ma abbia fatto capolino senza che lui capisse di cosa o chi si trattasse, Alberto comprende che dietro i terribili e vividi sogni che lo tormentano, dietro le visioni di presenze e ombre evanescenti, si nasconde qualcosa di grande e pericoloso.

In particolare, dopo la morte dei cari genitori, quando lui e il fratello minore Gabriele riprendono a frequentare la vecchia e grande casa bianca di famiglia (la casa delle vacanze), posta sulla sommità di un colle a picco sul mar Tirreno, i due uomini cominciano a indagare sulle strane voci che girano attorno a quei luoghi, scoprendo che quella zona è stata teatro e custode inconsapevole dei segreti di un’antica leggenda, che attraverso anni e generazioni ancora fa sentire i propri angoscianti effetti.

La grande casa bianca della famiglia di Alberto, infatti, è situata su “…Colle Nitti, silenzioso custode di antichi segreti di vita e di morte" e si dice che proprio lì ci sia un varco aperto per il passaggio delle anime dei morti…

Chi sono quindi le oscure presenze che ossessionano il sonno e la veglia del povero Alberto? Sono davvero le anime dei suoi cari, che ancora non lasciano questo mondo? E se ci fosse qualcos'altro di più minaccioso, una catena insidiosa che dev'essere assolutamente spezzata perché smetta di pesare come una maledizione sulla sua famiglia (e non solo su di essa)?

Insieme alla (inizialmente) scettica Melissa (moglie) e con la collaborazione di un potente medium, Alberto dovrà intraprendere, in compagnia del fratello Gabriele, un viaggio necessario che lo condurrà in un'altra dimensione, e che potrebbe richiedere un sacrificio estremo per tentare di chiudere il varco tra la terra dei morti e quella dei vivi. 

In un'atmosfera onirica carica di minaccia e densa di terrore, il coraggioso protagonista va incontro al suo destino per affrontare la lotta epica tra il Bene e il Male, vivendo un viaggio visionario che lo conduce verso una dimensione alternativa a quella terrena, dunque sovrumana, dove i concetti di spazio e tempo sono diversi, manipolabili, e che è l'unica strada per reindirizzare in modo corretto il flusso delle anime verso la dimensione alla quale sono destinati, e soprattutto ricacciare le malvagie entità paranormali e ribelli che infestano quegli antichi luoghi.

Lo scrittore sa come trasmettere al lettore le sensazioni di terrore vissute dai personaggi coinvolti negli eventi extrasensoriali narrati, il loro senso di impotenza e la paura paralizzante di fronte all'approssimarsi di oscure presenze e sinistri segnali di pericolo provenienti da una realtà che, in quanto trascendente, è inafferrabile, non pienamente comprensibile e, quindi, spaventosa.
Le efficaci descrizioni del paesaggio e dei luoghi ben si sposano con l'atmosfera spettrale che attraversa tutto il libro.

Se vi piacciono le storie legate al mondo ultraterreno, credo che questo libro possa piacervi.


2 commenti:

Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz

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