LA STANZA BUIAdi Daisy Raisi
211 pp |
Ce n'è uno, tra questi, che in particolar modo la ossessiona e la terrorizza: un grosso ragno peloso le si avvicina minaccioso per divorarla e lei non riesce a sfuggirgli. Ad ogni incubo, si sveglia in preda alle proprie urla angoscianti.
Come se non bastasse, il suo presente è reso amaro dalla consapevolezza di sentirsi molto sola: suo padre è morto per un tumore da pochi anni e solo con lui la ragazza aveva un rapporto speciale; lei e sua madre Angela (che attualmente vive in Inghilterra con il figlio minore, Nico) non sono mai state affiatate e complici, e anche con suo fratello Lisa non ha mai avuto un grosso feeling.
Spesso i ricordi di quand'era bambina tornano con insistenza a farle visita e la giovane si rivede piccola, impaurita, indifesa e non compresa da una madre rigida, algida, poco affettuosa e comprensiva nei suoi confronti, sempre pronta a rimproverarla e farla sentire sbagliata.
Convinta di dover risolvere molte cose sepolte nel proprio inconscio per cercare di prendere in mano la propria vita e il proprio futuro con serenità, Lisa prende una decisione coraggiosa: decide di rivolgersi alla dottoressa Sara, esperta in ipnoterapia, con la speranza che le sedute di ipnosi possano aiutarla a tirar fuori ricordi, paure, traumi..., insomma tutto ciò che sta all'origine dei suoi malesseri psico-fisici.
Durante l'ipnosi, in effetti, accade qualcosa: la dottoressa riesce a guidare la paziente verso quel passato doloroso che lei aveva rimosso ma che comunque sta avendo i suoi effetti negativi nel presente.
Di cosa si tratta?
Lisa si ritrova in una stanza, piange, vorrebbe uscire da lì ma non può, sua madre l'ha chiusa dentro; non è sola, è con Nico, che però è piccolino ed è ancora nel box.
E poi c'è un'ombra accanto a sua madre: sembra un uomo, magro e severo, che le ispira diffidenza e antipatia. Chi è e perché è in casa loro? E dov'è suo padre? Perché non è con lei a proteggerla?
Pian piano, col susseguirsi delle sedute - nonostante sembri che non ci siano giovamenti e i mal di testa non accennino a scomparire né diminuire - Lisa tornerà più volte in quella stanza buia e si ritroverà faccia a faccia con una realtà difficile, che riguarda se stessa e la sua famiglia, e che le farà ricordare eventi e persone dimenticate per anni.
Quando, a causa di un evento accidentale, deve volare in Inghilterra, a Windsor, dove vivono Angela e Nico (quest'ultimo è in ospedale dopo aver avuto un incidente), Lisa si riunisce alla madre e al fratello, ma ricucire i rapporti con i due non è per niente facile ed automatico, soprattutto dopo che l'ipnosi ha portato a galla delle verità sgradevoli sulla madre...
Ma non ci sarà tempo e modo di chiedere spiegazioni e chiarimenti, perché di lì a qualche giorno, purtroppo, la povera Lisa sarà costretta a vivere un nuovo evento traumatico che la getterà in un incubo, ma uno vero, reale, non di quelli che fino a poco tempo prima popolavano i suoi sogni: accadrà, infatti, una tragedia improvvisa, che colpirà con violenza Lisa, Nico e soprattutto Angela.
Una tragedia provocata da una mano sconosciuta, sporca di sangue; un omicidio inspiegabile che va assolutamente risolto: c'è forse un killer che si aggira per le strade della piccola e pacifica cittadina inglese?
Il caso vede coinvolti dei bravi e coscienziosi poliziotti che si mettono prontamente sulle tracce dell'assassino, interrogando tutti coloro che hanno avuto a che fare con la vittima e augurandosi che l'assassino faccia un passo falso e sia possibile smascherarlo.
"La stanza buia" è un thriller/noir avvincente, dalla prosa raffinata e fluida, che sa come guidare il lettore lungo i tortuosi e complessi percorsi della mente umana quando è in preda a incubi, pensieri negativi, paure, traumi irrisolti, che si traducono in malesseri fisici e psicologici talmente intensi da impedire, a chi ne è travolto, di vivere normalmente il presente e di progettare il futuro.
E questo è il caso di Lisa, che lungo tutta la narrazione non smetterà mai di apparirci fragile, provata, spaventata come un uccellino, ma al contempo determinata a non lasciarsi sopraffare da paure alle quali non sa dare un nome, ma che lei è intenzionata a individuare per poterle sconfiggere.
Non sarà un percorso semplice, tutt'altro, soprattutto perché la vita non smette di metterle davanti ostacoli, sofferenze, prove, ma non sarà sola: Nico e la sua amica Letizia sono accanto a lei, e la ricerca della verità, pur passando per sentieri dolorosi, non potrà che liberarla da tutti i suoi peggiori incubi.
"La vita è un delicato gioco di equilibri da cui esce vittorioso solo chi ha imparato a compensare il dolore saltando i motivi di gioia".
Ho apprezzato tantissimo che all'aspetto psicologico sia stato dato un ruolo importante e trovo affascinante il trattamento dell'ipnosi; rilevante è il tema dei traumi subiti durante l'infanzia, delle loro conseguenze tristi e negative nella vita di una persona, e della necessità di risolverli.
L'indagine volta alla scoperta dell'assassino, in Inghilterra, è coinvolgente perché ci permette di seguire passo passo gli interrogatori dei sospettati e, di conseguenza, i ragionamenti e le ipotesi fatte dagli investigatori per districare ogni nodo.
La scrittura di Daisy Raisi è accurata, accattivante e abile nel saper gestire le dinamiche tra i personaggi - la narrazione si concentra inizialmente su Lisa per poi dare spazio anche agli altri - e i diversi livelli temporali in cui si svolgono via via i fatti narrati; ho letto il romanzo tutto d'un fiato perché l'atmosfera che lo attraversa è misteriosa sin dall'inizio e ha stuzzicato efficacemente la mia curiosità man mano che procedevo nella lettura.
Non posso che consigliare questo libro a quanti hanno voglia di lasciarsi coinvolgere da una storia ricca di mistero, pathos e molto ben narrata.
Ciao Angela, non conosco il romanzo ma la trama mi sembra davvero avvincente! :-)
RispondiEliminaSì, Per me è stata una lettura coinvolgente, Ariel 🙂
EliminaConosco l'autrice è in gamba e questo suo libro sembra davvero appassionante. Mi sento anch'io di consigliarlo.
RispondiEliminaciao Daniele!
Eliminami fa piacere! :)