martedì 4 gennaio 2022

Primi libri in wishlist (gennaio 2022)

 

Buongiorno, cari lettori! Eccomi con la mia primissima lista dell'anno circa i libri che vanno dritti dritti nella "sezione" to be read ^_^


QUESTA TERRA COSÌ GENTILE di William Kent Krueger (Ed. Neri Pozza, trad. A. Petrelli, 496 pp.)  

Trama. 1932, Minnesota. Rimasti orfani e senza parenti, Odie O’Banion e suo fratello Albert vengono portati alla Lincoln Indian Training School, gli unici due ragazzi bianchi in una scuola di indiani.
La direttrice è soprannominata la Strega Nera e a buon diritto,essendo arcigna e autoritaria, pronta a punire la vivacità del giovane Odie confinandolo nella Stanza del Silenzio, una cella d’isolamento dove i bambini vengono rinchiusi senza cibo e acqua.
Ma non ì l'unica brutta persona là dentro: c'è anche lo scontroso custode, che si occupa di prendere a scudisciate i ragazzi da punire, assolvendo a questo compito con un sadico godimento.
Alla Lincoln Odie conosce Mose, un ragazzino indiano che non è in grado di articolare le parole perché a quattro anni gli è stata tagliata la lingua, ma dalle cui labbra sgorga una bella risata contagiosa; e poi la piccola Emmy Frost, la figlia dell’insegnante di economia domestica, una bambina con un dono speciale.
Quando, a seguito di un terribile crimine, Odie sarà costretto a fuggire dalla scuola, Albert, Mose ed Emmy lo seguiranno: quattro orfani salpati insieme per un’odissea che vedrà le loro vite andare incontro a pericoli di ogni genere, in un’avventura destinata a diventare epica.


Con l’atmosfera di un classico moderno, tra omicidi e rapimenti, bambini perseguitati e demoni dai mille nomi, "Questa terra così gentile" ci parla di coraggio e codardia, amore e tradimento. E, ovviamente, di speranza.




IL DIAVOLO E IL SUO DOPPIO di Marie Hermanson (Guanda Ed., 408 pp)

Daniel e Max sono gemelli e sono tanto identici esteriormente quanto diversi per carattere e indole. 
Uniti fin da piccoli da un rapporto simbiotico e quasi morboso, vengono separati quando Daniel e la madre si trasferiscono a Uppsala e Max, irrequieto e problematico, rimane con il padre a Göteborg. 
Anni dopo, tra i due i rapporti sono freddi, fino a quando Max invita il fratello a raggiungerlo in una clinica isolata sulle Alpi svizzere, dove è ricoverato per riprendersi dai suoi problemi psichici. 
Daniel, che sta attraversando un brutto momento, insoddisfatto del lavoro da insegnante e depresso dopo il tradimento e l'abbandono della moglie, accoglie l'invito pensando che il viaggio possa aiutarlo a svagarsi. 
Inizialmente si gode quella che pare essere una vacanza in un elegante resort assieme al gemello, che è in ottima forma e sembra aver superato i suoi strani sbalzi d'umore; Max, però, fa una bislacca richiesta a Daniel: dovendo egli recuperare il denaro necessario a pagare i debiti con la clinica, poichè presto sarà dimesso, Daniel non potrebbe sostituirlo per un brevissimo periodo, sfruttando la loro somiglianza?
Daniel accetta e il fratello se ne va. Una volta rimasto solo però, non tarda a capire che nella splendida clinica niente è ciò che sembra e anche il villaggio vicino, a cui gli ospiti hanno libero accesso, nasconde segreti inquietanti. 
Catapultato in un incubo kafkiano, in un crescendo di tensione e colpi di scena, Daniel cerca con tutte le forze di riaffermare la propria identità per tornare alla vita di prima.


Discorso sul colonialismo di Aimé Césaire (Ed. Ombre Corte, 130 pp.)

Apparso per la prima volta nel 1950, Discorso sul colonialismo ha profondamente influenzato diverse generazioni di attivisti in tutto il mondo. 
La sua denuncia del sistema di dominio economico e culturale alla base del colonialismo costituì infatti un punto di riferimento fondamentale non solo per le lotte anticoloniali in Africa, in Asia e nei Caraibi, ma anche per i movimenti politici più radicali degli anni Sessanta e Settanta nel continente latinoamericano così come per i gruppi maggiormente impegnati negli Stati Uniti nella conquista dei diritti civili e nello sviluppo del Black Power. Ma non solo. 
Portando alla luce la “concezione ristretta e limitante, parziale ed esclusiva e, tutto sommato, odiosamente razzista” dell’uomo alla base di molti dei testi più importanti della cultura umanistica europea del suo tempo, Discorso sul colonialismo finiva per gettare le basi di quello che qualche anno dopo sarebbe diventato un nuovo tipo di pratica critica e di analisi testuale: la “teoria del discorso coloniale”. 
Principale ispiratore della poetica della negritudine, autore di importanti studi storici sulla schiavitù e sul colonialismo e di originali opere teatrali, Aimé Césaire è sicuramente uno dei protagonisti principali del pensiero anticoloniale del Novecento e un anticipatore di molti dei temi oggi al centro della critica postcoloniale.



TEMPI DIFFICILI di Les Edgerton (Elliot Ed., trad. M.Piva, 192 pp.)

Amelia è una quattordicenne abbastanza intelligente da primeggiare a scuola e abbastanza astuta da 
girare con un machete, ma nel Texas rurale nell’epoca della Grande Depressione in cui vive è impossibile non restare impigliate nelle dinamiche brutali riservate alle donne. 
“Cerca solo di stare alla larga dalla strada” l’avverte sua madre quando il padre la spinge a sposare Arnold, che ha abusato di lei al primo appuntamento. 
In seguito all'arresto del marito per contrabbando di alcolici, Amelia resta sola con quattro figli e un branco di cani feroci; quando Lucious Tremaine, fuggiasco dalla Louisiana, si ritrova coinvolto nel torbido sottobosco locale, Amelia diventa l’unica speranza di sfuggire ai suoi guai. 

Un romanzo aspro e indimenticabile scritto dal pluripremiato Les Edgerton, che sta raccogliendo vasti consensi di pubblico e critica negli Stati Uniti.

4 commenti:

  1. Ciao Angela, mi sembrano tutte delle letture molto interessanti... mi incuriosisce soprattutto "Il diavolo e il suo doppio" ;-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche a me, quando si tratta di gemelli, scatta automaticamente il mio interesse :-)
      Ciao Ariel.

      Elimina
  2. Il diavolo ed il suo doppio mi attira particolarmente.

    RispondiElimina

Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...