martedì 1 marzo 2022

[[ MONTHLY RECAP ]] I LIBRI LETTI A FEBBRAIO 2022



Ecco i libri letti nel mese di febbraio.






  1. HANDALA. UN BAMBINO IN PALESTINA di N. al-Ali: si tratta dei disegni del vignettista arabo che ha creato il piccolo Handala, diventato il simbolo della resistenza del popolo palestinese (4.5/5).
  2. IL MISTERO DEI BAMBINI D'OMBRA di P. Pulixi: un paranormal thriller per ragazzi, con protagonista un 11enne che deve risolvere un mistero ed evitare una possibile tragedia nella sua cittadina (3,5/5).
  3. UN'AMICIZIA di S. Avallone: due ragazze diversissime, due amiche per la pelle durante l'adolescenza. Anni dopo, neanche si parlano più. Perché? (4,5/5).
  4. IL GELSO ROSSO di G. M. Guaccio: romanzo di formazione che narra degli amori e delle lotte politiche di una donna combattiva e indipendente.
  5. I FIGLI DEL DILUVIO di L. Millet: un gruppo di adolescenti cerca di sopravvivere a un violento diluvio che sconvolgerà le loro vite (4/5).
  6. LA STANZA DELLE ILLUSIONI di D. Pitea: giallo classico con protagonista un uomo particolare, dal carattere difficile ma dal grande intuito (4/5).
  7. "Amore e amicizia" di J. Austen: breve classico in forma epistolare, scritto da una 14enne "zia" Jane.

Tutte letture piacevoli, ognuna per le sue ragioni, ma se devo scegliere, sul podio vanno il libro di Handala, che prende per mano il lettore mostrandogli da una parte i disastri che combinano gli uomini quando calpestano i diritti dei popoli, dall'altra la resistenza di questi ultimi; anche il libro dell'Avallone mi è piaciuto molto.


CITAZIONI DEL MESE

"nessun altro sguardo è capace di accogliere come quello di chi è spinto ad agire solo dall’amore." (La felicità degli altri, C. Pellegrino).

PROMEMORIA

Ci sono cose da fare ogni giorno: 
lavarsi, studiare, giocare, 
preparare la tavola 
a mezzogiorno. 

Ci sono cose da fare di notte: 
chiudere gli occhi, dormire, 
avere sogni da sognare, 
orecchie per non sentire.

Ci sono cose da non fare mai, 
né di giorno, né di notte, 
né per mare, né per terra: 
per esempio, la guerra. 

(GIANNI RODARI)


SERIE TV

Sto guardando HANNIBAL, liberamente ispirata ai personaggi del romanzo "Red Dragon" di Thomas Harris, con Hugh Dancy e Mads Mikkelsen nei ruoli rispettivamente di Will Graham e Hannibal Lecter.

Hannibal Lecter è uno psichiatra dalla mente tanto geniale quanto malata, un vero e proprio psicopatico
intelligentissimo dedito al... cannibalismo. 
La sua vita di serial killer super raffinato si intreccia con quella del brillante profiler dell'FBI Will Graham, che ha un grande e raro talento, sua croce e delizia: ha una tale capacità di empatizzare con le persone da saper immedesimarsi in esse, riuscendo ad insinuarsi nella mente dei serial killer tanto da vederne i disegni criminali, il che però lo porta inevitabilmente a caricarsi anche dei disturbi di personalità, delle paranoie e delle folle di costoro.
Will è un bravo ragazzo e potrebbe essere anche un bravo agente dell'FBI, se non fosse che è a sua volta vittima di disturbi (ha anche la Sindrome di Asperger), è ossessionato dagli efferati delitti su cui lavora e dal pensiero dei killer che insegue; non riesce ad avere una vita normale e serena, ad iniziare relazioni sentimentali ed amicali.

Quando il capo dell'Unità di scienze comportamentali dell'FBI, Jack Crawford affida a Will un difficile caso che riguarda la scomparsa di sette giovani ragazze, purtroppo il profiler non riesce a dare un contributo decisivo per arrivare a identificare la mano assassina, per cui Jack si trova "costretto" ad affiancargli un aiuto scientifico esterno, nella persona del Dottor Lecter.
I due stringono un rapporto simile ad un'amicizia che, però, tale non è davvero, visto che Hannibal - che tra l'altro supporta Will dal punto di vista psichiatrico, sottoponendolo a conversazioni che sembrano delle vere e proprie sedute - nasconde l'inquietante segreto di essere lui lo spietato assassino.

Le due menti geniali, così affini e così perverse, lavorano insieme ed in sinergia, mettendo sul campo tutte le loro abilità di leggere le scene dei crimini in modo da dare il giusto valore e la giusta interpretazione di ogni dettaglio.
Chiaramente, è difficile per Will e la polizia arrivare ad acciuffare la mente criminale che sta dietro le morti atroci che intanto stanno aumentando a dismisura, perché Lecter sta manipolando ed ingannando praticamente tutti...

Will si fida di Hannibal, che per lui è alla stregua di un amico, ma in realtà l'altro lo sta pian piano trascinando con sé nel baratro della follia, perché è l'unico che è riuscito a riconoscere come un suo pari, l'unico ad essere alla sua altezza.

Sono arrivata a metà della seconda stagione e procedo comunque lentamente perché ad ogni puntata c'è un tale quantitativo di sangue, organi interni espiantati, piatti prelibati cucinati con... ehm... ingredienti particolari (rigorosamente bio eh), torture varie, corpi martoriati, emulatori di Lecter pazzi quanto lui, visioni deliranti da parte di Will - continuamente sudato, tremante, tormentato da incubi a occhi aperti e chiusi, che se ne va in giro di notte senza esserne cosciente - che non posso guardare più di un episodio alla volta, perché... non ce la faccio proprio.
Allo stesso tempo, son curiosa di continuare ma non chiedetemi perché :-D

Ho cominciato anche MAID, una miniserie di una sola stagione (dieci episodi) ispirata dal memoir di Stephanie Land Domestica: Lavoro duro, Paga Bassa, e la voglia di sopravvivere di una Madre
E' la storia della giovane Alex, che decide di lasciare il suo violento fidanzato Sean (col vizio della bottiglia) e di fuggire con la loro figlioletta; trova riparo in una struttura per donne in difficoltà e si mantiene lavorando come addetta alle pulizie per la ditta "Value Maids". 
Alex deve lottare per riuscire a tenersi la bambina, per crescerla tra mille problemi di donna sola, con una madre inaffidabile e praticamente assente e i soldi che scarseggiano.


3 commenti:

  1. La serie Hannibal la vidi qualche anno fa. Se non ricordo male sono tre stagioni. Mi è piaciuta un sacco e la lunga sequela di sangue, organi trapiantati ecc. non mi ha minimamente impressionato, forse perché da ragazzo di film horror ne guardavo in quantità :-)

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    Risposte
    1. Ahah possibile, io invece non amo molto l'eccesso di truculenza.
      Impressionata fino a un certo punto, nel senso che comunque non ho desistito dal continuare a Guardarla 😀

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz

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