giovedì 27 marzo 2014

ANTEPRIME PIEMME DI APRILE



Tanti arrivi interessanti firmati Piemme  Edizioni!!

Che ne pensate? Ce n'è qualcuno che potrebbe interessarvi?

IL GIOCO DEL SILENZIO
di Anita Rau Badami


Ed. Piemme
252 pp
14.50 euro
USCITA 1° APRILE
2014
Trama

Un mattino d’inverno, nel cortile della famiglia Dharma viene ritrovato un corpo senza vita. 
È Anu Krishnan, la scrittrice che affittava la casa sul retro, in cerca di tranquillità e ispirazione. 
La donna era rimasta incantata dalla bellezza del posto, sperduto tra le foreste del Canada, e dalle tradizioni indiane che la famiglia preservava con cura: gli aromi inebrianti della cucina, il fascino delle antiche storie. Ma ben presto si era accorta del terrore che aleggiava nella casa, delle crepe che incrinavano quel quadro perfetto. 
Con le migliori intenzioni aveva osato portare a galla i segreti nascosti tra le mura domestiche. 
Non sapeva che persino chi ne era vittima era disposto a tutto pur di proteggerli. Non sapeva che la regola è il silenzio. 
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E chi sbaglia deve pagare. Quattro voci.  
Un’unica verità: inattesa fino all’ultima pagina.

L'autrice.
Scrittrice e pittrice, Anita Rau Badami è nata nel 1961 in India, dove ha studiato Letteratura inglese e Comunicazione. Ha lavorato come copywriter e giornalista free lance. Trasferitasi in Canada nel 1991, ha conseguito un master in Letteratura inglese all’Università di Calgary e ha iniziato a scrivere romanzi, ottenendo un successo immediato
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L'AMORE INVOLONTARIO
di Chiara Marchelli


Ed. Piemme
250 pp
15.50 euro
USCITA 8 APRILE
2014
Trama

Il giorno in cui Riccardo riceve la telefonata, per lui sua sorella è solo un pensiero sgradito, un ricordo scacciato con rabbia dalla mente. Irene è un’autrice molto amata, ma il fratello non le ha mai perdonato di aver scritto di lui nel romanzo che l’ha portata al successo. 
Di aver parlato di quel dolore che lo ha segnato e lo ha reso un uomo duro e cinico. 
Ora che Irene giace in coma dopo un grave incidente, però, ci si aspetta che lui le sia vicino. 
E di fronte a quella vita che lotta per stare a galla, pian piano la rabbia si allenta, lasciando uno spiraglio nel muro che si è costruito negli anni. 
La storia commovente di un risveglio. 
Dei sentimenti, dei ricordi, della voglia di vivere. 
Per trovare il coraggio di mettere da parte il dolore e prendersi cura degli affetti che rimangono.

L'autrice.
Nata ad Aosta e laureata a Venezia in Lingue Orientali, Chiara Marchelli vive a New York dal 1999. Nel 2003 ha pubblicato il suo primo romanzo, Angeli e cani (Marsilio Editori), vincitore del premio Rapallo Carige Opera Prima, e nel 2007 una raccolta di racconti, Sotto i tuoi occhi (Fazi Editore). Ha lavorato come docente di Scrittura creativa presso l’Università di Pavia e la John Cabot University di Roma. Dal 2004 insegna Italiano e Scrittura creativa alla New York University e collabora con varie case editrici americane e italiane come editor e traduttrice
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LA RAGAZZA DI PIETRA
di Brian Freeman

Ed. Piemme
420 pp
12.90 euro
USCITA 8 APRILE
2014
Trama

Cat ha sedici anni ma l’esperienza di una donna navigata. 
Ne aveva soltanto sei quando, nascosta dietro casa, ha udito distintamente le quarantuno coltellate che hanno massacrato sua madre e la pallottola che ha ucciso suo padre. 
Il trauma è stato troppo grande per non lasciare segni, e le persone cui è stata affidata inadeguate a tenerla lontana dalla droga e dalla strada. Adesso, nel cuore della notte, si introduce in casa del tenente Stride in cerca di aiuto: qualcuno sta cercando di ucciderla. 
A Stride basta uno sguardo per riconoscerla e una frazione di secondo per decidere di salvarla. 
Oltre ogni senso del dovere. Perché il tenente conosceva bene la madre di Cat: le aveva promesso di proteggerla, e aveva fallito. 
Forse, con questa nuova promessa, potrebbe finalmente riparare a quella mancata di dieci anni prima, e lenire il senso di colpa che da allora lo perseguita. 
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Stride non sospetta nemmeno per un istante che, oltre ad avere paura per lei, dovrebbe avere paura di lei: delle sue menzogne, delle sue allucinazioni, del coltello che nasconde sotto il cuscino mentre dorme proprio in casa sua.
E della scia di morte che la ragazza sembra portarsi appresso ovunque vada.

L'autore.
Brian Freeman. I suoi thriller sono venduti in quarantasei paesi e tradotti in venti lingue. Ha esordito con Immoral (Piemme, 2006), che ha vinto il Macavity Award come migliore opera prima. Con Il veleno del sangue (2013) ha vinto gli International Thriller Awards per il miglior romanzo dell’anno. In Italia è stato nominato miglior autore del 2009 dai blogger di Corpi Freddi. Cura con grande passione il contatto con i fan, via mail, su Facebook e Twitter. Vive in Minnesota con la mogli
e.

LA FRAGILE COSTELLAZIONE DELLA VITA
di Anthony Marra


Ed. Piemme
420 pp
18.50 euro
USCITA 15 APRILE
2015

Questo romanzo parla delle cose che sopravvivono dentro di noi quando tutto intorno crolla: città, istituzioni, il tetto sopra la nostra testa. Parla dell’amore di un genitore per un figlio, dell’amore di una sorella per una sorella, dell’amore che nasce tra due sconosciuti, con tutte le complessità e i sacrifici che l’amore stesso richiede.

Trama

Achmed è il medico più incompetente di tutta la Cecenia. 
Del resto, all’università ha sempre saltato le lezioni di patologia per frequentare quelle di arte. 
Ha seguito la vocazione sbagliata, ma adesso sa che non può fallire la sua missione più importante: salvare la piccola Havaa, la figlia del suo migliore amico, arrestato dai soldati russi.
Sonja ha abbandonato una brillante carriera di chirurgo a Londra per tornare in patria a cercare la sorella scomparsa. 
Insieme a un’unica infermiera, gestisce ciò che resta dell’ospedale della città, dove è più facile procurarsi munizioni che garze, le suture si fanno con il filo interdentale, e due soli reparti restano aperti: maternità e traumatologia. 
Perché la vita ormai è semplice, essenziale: si nasce, si muore. 
A Sonja, che non sopporta i bambini e tira avanti ad amfetamine, Achmed chiede di nascondere lì Havaa, ricercata senza un perché, in quella guerra infinita dove non ha più senso farsi domande. 
Nei suoi otto anni, Havaa ha già imparato ad aspettarsi il peggio. Eppure, nulla ha potuto intaccare quella parte di lei che le permette ancora di parlare con gli alberi e sognare di essere un anemone di mare. 
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Grazie Ad Havaa, nel corso di cinque giorni cruciali, Achmed e Sonja scopriranno i complicati intrecci che legano da sempre le loro strade, la costellazione di coincidenze che decideranno inaspettatamente il loro destino.

L'autore.
A soli 29 anni Anthony Marra ha vinto il Whiting Award, il Pushcart Prize, l’Atlantic’s Student Writing Contest e il Narrative Prize ed è stato selezionato per il prestioso National Book Award grazie al suo romanzo d’esordio, La fragile costellazione della vita. Nato a Washington, ha studiato e vissuto nell’Europa dell’Est, e ora abita a Oakland, in California
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LA MAGIA DI UN GIORNO IMPERFETTO
di Lydia Netzer


Ed. Piemme
364 pp
17.50 euro
USCITA 15 APRILE
2014
Trama

Maxon ha sette anni, quattro mesi e diciotto giorni quando vede per la prima volta Sunny. 
Due persone particolari, imperfette per il mondo ma perfette l’uno per l’altra. 
E il loro è un amore unico, fatto di tante piccole stranezze che lo rendono speciale. 
Vent’anni dopo sono sposati, Maxon è un ingegnere impiegato alla NASA e tutto ciò che Sunny desidera è una vita normale. Tutto sommato le cose funzionano: una bella casa, una famiglia felice, rapporti di buon vicinato. 
Fino al giorno in cui Maxon parte per una missione sulla Luna, lasciandola sola a occuparsi di un figlio autistico di quattro anni e incinta del secondo. 
Il vaso trabocca quando, una mattina, nell’impatto con un Suv la parrucca bionda di Sunny vola fuori dal finestrino, rivelando la calvizie che la affligge dalla nascita. 
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Da quel momento, l’equilibrio che ha faticosamente costruito va in frantumi. Ma sarà anche l’occasione di imparare la lezione più importante: è la vita a essere difettosa, e la felicità sta nel saperlo accettare.

L'autrice.
Nata a Detroit, Lydia Netzer vive in Virginia con il marito e i due figli. Ama profondamente la lettura e suona la chitarra in una rock band. La magia di un giorno imperfetto è il suo primo romanzo
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QUANDO IL DIAVOLO MI HA PRESO PER MANO
di April Genevieve Tucholke


Ed. Piemme
Freeway
264 pp
16 euro
USCITA 15 APRILE
2014

Mini serie composta da due libri, "Between":

1. Between the Devil and the Deep Blue Sea  (Quando il diavolo mi ha preso per mano)
2. Between the Spark and the Burn

Smetti di temere il diavolo quando gli stringi la mano.....

Trama

Nel paesino di mare dove abita Violet White non succede mai niente... fino a quando River West non affitta la casetta dietro la sua e incominciano ad accadere cose inquietanti. River è soltanto un bugiardo dal sorriso irresistibile e un passato misterioso? O dietro i suoi occhi ipnotici si nasconde qualcos'altro? La nonna di Violet l'aveva sempre messa in guardia dai giochi che sa fare il diavolo, ma lei non aveva mai pensato che potesse nascondersi dietro un ragazzo dai capelli scuri che si appisola in giardino, adora il caffè e ti fa tremare di passione.
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L'autrice.
April Genevieve Tucholke è scrittrice, amante dei film classici, dei cattivi dai capelli rossi, delle grandi cucine e ama parlare dei delitti a cena. Vive col marito (libraio e giornalista) nell'Oregon. Questo è il suo primo romanzo.

mercoledì 26 marzo 2014

Cito e canto L'UOMO CHE VORREI



Tratto da LA STORIA DELL'AMORE di Nicole Krauss.

Alla fine, tutto ciò che resta di te sono gli oggetti che possiedi. 
Forse è per questo che non sono mai stato capace 
di buttare via niente. 
Forse è per questo che tendo a
far tesoro di ogni cosa, a conservarla, 
con la speranza che, quando sarò morto,
la somma totale di ciò che possiedo possa far pensare 
a una vita più importante di quella che in realtà
ho vissuto.

L'UOMO CHE AMI
(E. Ruggeri)


Nel ripostiglio una serie di oggetti da buttare:
qualcosa di indispensabile
che adesso è impensabile conservare.
Tempi passati ma già sviluppati in camere oscure:
vecchie certezze che non sono poi così sicure.

Amore che vieni, amore che vai,
non mi aspettano quasi mai.
Sono i tempi di attuazione
che confondono le persone
e si cambia copione.

Se ti avessi conosciuto prima,
tu saresti più vicina
o forse non saresti niente.
Se potessi rimanere ancora,
non sarei un'avventura
ma un pensiero ricorrente.
Restano le mani nelle mani,
mentre piano ti allontani
verso l'uomo che ami.

Recensione:LA STORIA DELL'AMORE di Nicole Krauss



Altro libro terminato...:


LA STORIA DELL'AMORE
di Nicole Krauss


Ed. Guanda
Trad. V. Raimondi
304 pp
15 euro
2005
Trama

La storia dell’amore inizia a New York, dove l’ottantenne Leopold Gursky vive in solitudine sin da quando, sfuggito all’Olocausto, sbarcò in America.
O forse inizia sessant’anni prima, in un altro mondo e sotto un altro cielo, nel villaggio polacco in cui Leopold ragazzino scoprì per la prima volta che era facile dimenticare la paura della morte guardando gli occhi incantevoli e imperiosi di Alma.
Per Alma, Leopold scrisse un libro sull’unica cosa che conoscesse bene, intitolato La storia dell’amore.
Poi la tragedia dell’Europa cancellò i suoi sogni e adesso, da vecchio, è spaventato all’idea di morire senza lasciare traccia di sé.
Ma non sa che il manoscritto della sua gioventù non è andato perduto per sempre.
Come lui, ha cambiato pelle e parla un’altra lingua, non più l’yiddish delle origini ma lo spagnolo dell’America Latina: il libro ha seguito il destino dell’amico di un tempo Zvi Litvinoff, esule in Cile, e laggiù è stato pubblicato per poi cambiare il corso di molte vite.
Vite come quella di un’altra Alma, un’adolescente newyorkese che deve il proprio nome alla protagonista femminile della Storia dell’amore e che un giorno si metterà sulle tracce della donna che lo ha ispirato.





il mio pensiero

Il romanzo si apre presentandoci uno dei protagonisti, Leopold Gursky, ebreo polacco, ormai avanti negli anni, che vive in solitudine, se si fa eccezione per "l'amico Bruno".
Leopold è un uomo bizzarro, che ha le sue abitudini di persona sola, che ha passato la vita perdendo del continuo qualcosa o qualcuno di importante per poi cercare di recuperare ciò che aveva perduto, a causa di eventi più grandi di lui e non facilmente controllabili.

Ha perso l'amore della sua vita, Alma Mereminski, l'unica donna mai amata, da cui credeva di essere stato amato, ma che ha perso a causa della guerra e del nazismo.
Una donna nella quale lui però, senza esserne a conoscenza, ha lasciato un "segno": il figlio Isaac.
Isaac Moritz è l'unico figlio di Leopold e questi, nel tempo, lo rintraccerà e cercherà di essere presente, seppur in modo invisibile, senza farsi notare, nella sua vita, seguendolo passo passo, leggendo i suoi libri (Isaac è uno scrittore), "spiandolo", quasi per compensare il suo non essere stato fisicamente presente nella vita del figlio.

Ha perduto l'amico Zvi Litvinoff, che è emigrato in Cile e s'è sposato con una certa Rosa.

Ha perso, infine, il proprio romanzo "La storia dell'amore", un manoscritto che aveva dedicato all'amore della propria vita, Alma, convinto che esso non valesse un granchè (se non a livello personale) e che aveva "affidato" all'amico Zvi affinchè la guerra non lo disperdesse.

Un romanzo nel romanzo, "La storia dell'amore", in cui il lettore segue parallelamente la storia di un'altra Alma - Alma Singer -, molto più giovane d'età, che vive anche lei a New York e che, apparentemente e fino a un certo punto, non avrà niente a che fare con Gursky, Isaac e Alma Mereminski.

Eppure, il romanzo di Lepold la legherà al suo autore: il padre di Alma, infatti, acquisterà una copia del libro e da esso trarrà spunto per dar nome alla sua primogenita; non solo, ma sua madre ne farà una sorta di "oggetto di culto familiare" e, su richiesta di uno strano e misterioso signore, si ritroverà a tradurlo in un'altra lingua..., cosa che intreccerà varie esistenze, dando poi modo ad Alma Singer di capire chi è l'Alma cui è dedicato il romanzo e chi è il signore che ha chiesto alla sua mamma la traduzione del libro stesso.

Ma come mai il libro è stato pubblicato?
Leopold non l'ha mai portato da un editore, eppure La storia dell'amore è "in giro per il mondo", e non solo esso ma anche un altro libro di Gursky, anch'esso inspiegabilmente reso noto...

Il mistero sarà svelato nel corso della narrazione e svelerà al contempo anche la viltà di alcune persone che, pur non essendo per natura cattive, si faranno prendere la mano dal desiderio di "essere qualcun"o, rubando però le idee ad altri....

L'Autrice ci fa passare, con vivacità ma senza creare confusione, dall'esistenza grigia e sola di uno stanco Leopold, a quella fresca e giovane di Alma Singer, impegnata a ravvivare costantemente il ricordo dell'amato padre (perso prematuramente), a cercare di capire il bizzarro fratellino, chiamato Bird perchè ha il "vezzo" pericoloso di gettarsi dalle finestre, a flirtare con un amichetto russo e a indagare nell'animo imperscrutabile della mamma, per la quale lei vorrebbe semplicemente una vita felice.

I personaggi principali sono sufficientemente tratteggiati, così da provare tenerezza per l'anziano e sfortunato Leopold e simpatia per la vivace adolescente Alma, curiosa e intelligente.
La narrazione è attraversata da una diffusa vena malinconica, anche perchè i suoi personaggi sembrano continuamente alla ricerca di qualcosa, che si riassume in particolare con la ricerca dell'amore; l'amore come condivisione di sè rispetto agli altri, affinchè il proprio passaggio su questa vita non passi inosservato ed incolore, ma abbia un senso, uno scopo, e lasci un segno, che forse sfuggirà a qualcuno ma conterà per altri.

Una storia originale, raccontata con un certo sprint, con espressioni proprie del linguaggio parlato e quindi informale, con la presenza di simpatici intercalari (propri di Leopold: "e però", "E comunque"), una narrazione sempre in prima persona, che dona una doppia prospettiva narrativa, così da vedere la storia dell'amore da due punti di vista decisamente diversi, offrendo così slancio e ritmo alla narrazione stessa.

Un romanzo che si lascia apprezzare, con diversi passaggi belli e che fanno riflettere sulla natura umana, la sua ricerca incessante di bellezza e sensibilità.

Prima che ... "Ti prendo e ti porto via"




Ed ecco quali citazioni introducono un romanzo che è da un po' di tempo nella mia personale libreria ma che ancora non leggo....: "Ti prendo e ti porto via" di Niccolò Ammaniti.

"....e ripensavo ai primi tempi, quando ero innocente,
a quando avevo nei capelli la luce rossa dei coralli, 
quando ambiziosa come nessuna
mi specchiavo nella luna
e l'obbligavo a dirmi sempre.... 
sei bellissima"

(Sei bellissima, L. Bertè)

"Pecchè nun va cchiù a tiempo 'o mandolino?
Pecchè 'a chitarra nun se fa sentì?"

(Guapparia, Rodolfo Falvo)

"Alegrìa es cosa buena.

(La macarena)


ex-epigrafe

Il significato della parola EPIGRAFE al quale mi riferisco è questo: Iscrizione in fronte a un libro o scritto qualsiasi, per dedica o ricordo; più particolarm., citazione di un passo d’autore o di opera illustre che si pone in testa a uno scritto per confermare con parole autorevoli quanto si sta per dire. (Treccani)

Recensione: L'INNOCENZA DI TOMMASINA di Caterina Emili



Qualche giorno fa - QUI - vi ho parlato di tre uscite di "Grandi&Associati" (Collana indies g&a) e oggi vi propongo il mio parere su uno di essi...:

L'INNOCENZA DI TOMMASINA
di Caterina Emili


Grandi & Associati
3.99 euro
Febbraio 2014
Tommasina è giovane, bella e piena di vita. Eppure s’impicca.
In quale buca profonda della sua anima si nascondeva tutta quella infelicità? O qualcuno l’ha obbligata a farlo?
Per risolvere il mistero, Cesara, la gigantesca zia di della ragazza, chiede aiuto a Vittore, sbilenco venditore di caciotte e salami, dal passato misterioso e dal presente divorato dal demone del gioco, che, a poco a poco, svela una trama oscura di sangue e vendetta.
Caterina Emili, alla sua seconda fulminante prova narrativa, disegna un noir cupo e violento dal linguaggio crudo, impastato con l’affilato dialetto messapico, che sa parlare alla parte più buia di ognuno di noi, animato dai personaggi grotteschi di una provincia italiana, tra Puglia Umbria e Piemonte, sempre in bilico tra volgarità ed eleganza.




il mio pensiero

Vittore è un giovane uomo che per lavoro fa su e giù dal Sud al Nord Italia, dalla  Puglia al Piemonte, da Ceglie Messapica a Torino.
Tra un formaggio, un buon vino ed un salame, Vittore vive la sua vita - lavoro permettendo - tra un bar e l'altro, con cui si incontra con conoscenti gretti e molto pettegoli, e barcamenandosi tra donne dalla personalità forte, come la gigantessa Cesara, e sua nipote Lena, la muta Lena, con la quale Vittore intrattiene una ambigua relazione sentimentale, fatta di molta fisicità e pochissime parole.
Vittore si ritroverà a dover sbrogliare un misterioso suicidio, a farsi domande e a cercar risposte su altrettanto misteriosi omicidi; al centro di tutto c'è la nipote di Cesara, con cui Lena è cresciuta: Tommasina, che, a un certo punto della propria vita, ha scelto di farla finita, impiccandosi.
Come mai?
A infittire, da una parte, il mistero e, dall'altra, a contribuire a darne spiegazione, delle lettere minatorie, in cui la bella e dolce Tommasina è la triste destinataria di minacce e parole poco gentili... 

Forse ad esse va ricondotta la drammatica scelta di porre fine alla propria vita?
Ma chi l'ha minacciata?
E cosa c'entrano con lei altre improvvise e violente morti, che vedono coinvolte altre persone che, in vita, hanno conosciuto Tommasina, quando lei lavorava a Perugia?

In un mix di sesso e situazioni poco pulite, attraverso personaggi molto spesso volgari e rozzi, Vittore riuscirà a venire a capo del "caso" e, allo stesso tempo, questo coinciderà con la risoluzione di un "caso" molto più personale ed intimo: quello della propria vita, di ciò che realmente vuole, ciò di cui ha bisogno, delle persone di cui vuol circondarsi.

Una storia molto breve, narrata con un linguaggio di tutti i giorni, pregno di espressioni dialettali, proprie di Ceglie Messapica (tranquilli, ci sono le "traduzioni"), uno stile essenziale, asciutto, reso dinamico dall'abbondanza di dialoghi, da descrizioni minime di luoghi, personaggi e situazioni; lo scenario è senz'altro crudo, mettendo a nudo la parte oscura di individui la cui vita è barricata all'interno di un paesino del Sud, in cui è facile farsi i fatti degli altri e un po' meno i propri (chi scrive vive anche lei in una cittadina di provincia, in Puglia), ricamarci su aggiungendo particolari piccanti, in cui spicca  un che di dozzinale e meschino, non solo e non tanto nei modi e nel linguaggio (che, nel nostro caso, è infarcito di parolacce, che dette in dialetto fanno ancora più effetto che in italiano corrente...!) ma soprattutto nell'animo.
E Vittore, con le sue debolezze e indecisioni, si lascerà fagocitare da questo modo di vivere o prenderà la decisione di uscirne fuori?

Un ritratto vivido e realista di una realtà meridionale fatte di cose/persone/situazioni belle e brutte, raccontate senza peli sulla lingua, in cui campeggiano personaggi curiosi e pittoreschi tra i quali spicca un'anima candida e lontana da bassezze umane, quale è Tommasina, che non è fisicamente presente eppure domina in tutto il racconto.


martedì 25 marzo 2014

Mouna di Sehlberg. Dal 1° aprile in libreria



In arrivo in "casa Sperling&Kupfer":

MOUNA
di Dan T. Sehlberg


Ed. Sperling&Kupfer
448 pp
17.90 euro
USCITA 1° APRILE 2014

Trama

Il libanese Samir Mustaf, genio matematico, ha appena creato il virus informatico più sofisticato che il mondo abbia mai conosciuto.
Per attaccare il sistema finanziario mondiale.
Lo ha chiamato Mouna, come la figlia uccisa da una bomba cinque anni fa. 
Eric Söderquist, ricercatore all'Università di Stoccolma, è raggiante: ha appena inventato Mind Surf, un sistema rivoluzionario controllabile dalla mente che permette alle persone disabili di navigare in rete senza dover usare né mani né occhi. 
Ben presto, però, Eric deve affrontare un terribile e imprevisto effetto collaterale. 
Dopo aver testato la sua invenzione, la moglie Hanna cade in coma. I medici si dichiarano impotenti, ed Eric è sempre più convinto che sua moglie sia stata infettata non da un virus biologico, ma da un potente virus informatico.
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L'unico modo per salvare Hanna è rintracciare il suo creatore e strappargli l'antivirus. 
Mentre a Stoccolma la nuova epidemia miete la sua prima vittima e le condizioni di Hanna peggiorano drammaticamente, Eric, affiancato da una misteriosa compagna, si lancia in una disperata caccia all'uomo.



L'autore.
Dan T. Sehlberg (1966) è un autore di thriller di nazionalità svedese; la sua passione per la scrittura l'ha presa dal padre, pilota ma anche giornalista con la vena di scrittore; Dan vive con la moglie e le figlia a Stoccolma.


SI LASCIANO TUTTI
di Simone Laudiero


Ed. Sperling&Kupfer
320 pp
14.90 euro
USCITA 1° APRILE 2014
Trama

Intorno a Roberto, trentenne con un imprecisato lavoro precario, si stanno lasciando tutti: amici, amiche, conoscenti, lontani parenti.
A lui, invece, sembrerebbe andare meglio. 
Quella con Sandra è una storia senza passione ma che funziona, e infatti stanno per andare a vivere insieme nella casa in centro a Napoli, dove già vive Sandra e che appartiene a sua nonna.
 E qui accade l'inopinato: la nonna, ultraottantenne, sta divorziando dal nonno. E, ormai single, rivuole la casa. 
Sta a Roberto scoprire perché mai due ottantenni siano così decisi a lasciarsi (pure loro!), e cercare di riprendersi il suo futuro di coppia. O forse di riprendersi il proprio cuore, e capire, in questo mondo di gente che non vuole stare più insieme, cosa (o chi) lui desideri davvero.

L'autore.
Nato nel 1979, Simone Laudiero ha vissuto a Napoli, Bologna, Torino e Milano, e ora a Roma dove lavora come sceneggiatore televisivo. Nel 2008 è stato pubblicato per Fazi il suo primo romanzo, La difficile disintossicazione di Gianluca Arkanoid. Tra le altre cose ha ideato, scritto e diretto le sit-com PONG e La Deriva del Panda. Nel 2010 ha collaborato alla serie Adrian di Adriano Celentano. Con lo pseudonimo di Giampelmo Schiaragola ha pubblicato i primi due volumi della guida umoristica Salvare il mondo non è mai stato così facile!

I libri che vorrei



Libri, libri.... sempre libri!! ^_^

Eccone un paio che si vanno ad aggiungere alla mia già lunga wishlist!!!

Li conoscete? Li avete letti e me li consigliate?

LA RAGAZZA DEL  LIBRO DEI FUOCHI
di Jane Borodale


Leggereditore
Trad. G. MAssari
448 pp
4 euro
2011
Trama

Londra 1752. 
Fra i vicoli umidi di pioggia si aggira la giovane Agnes Trussell, con in tasca una manciata di monete rubate e nel grembo una vita che cresce suo malgrado. 
Ma una porta si apre all'improvviso nel buio e Agnes si ritrova ad accettare un impiego come apprendista in un laboratorio di fuochi d'artificio. 
Mentre impara a muoversi in un mondo fatto di polveri esplosive, gesti prudenti e tentativi malriusciti, la ragazza conquista lentamente la fiducia dell'enigmatico John Blacklock e si unisce alla sua missione: creare i fuochi più spettacolari che l'occhio umano abbia mai visto. 
I mesi corrono, e per Agnes diventa sempre più complicato celare il suo segreto agli sguardi ambigui della signora Blight, la governante che controlla ogni sua mossa. 
Ma in una casa dove nulla è ciò che sembra, il destino può prendere pieghe inaspettate e neanche la fervida immaginazione di Agnes prevede ciò che il futuro ha in serbo per lei.




L'autrice.
Jane Borodale vive in Inghilterra con il marito e i due figli. Divide le sue giornate fra la creazione di sculture di grande successo e la scrittura. La ragazza del libro dei fuochi è il suo romanzo d’esordio, con il quale si è collocata nella terzina finalista del prestigioso Orange Prize 2010
.

L'ESTATE IN CUI FLETCHER GREEL MI AMO'
di Suzanne Kingsbury


Ed. Neri Pozza
Trad. A. Arduini
382 pp
17 euro
2003
Trama

A Houser Banks, nel Mississippi, i ragazzi fumano e bevono whisky e sono le copie sputate dei loro padri. Amano la cucina della mamma, parlano male dei neri e sporco delle donne, e credono che essere liberi voglia dire stordirsi d’alcol sulla Old Charter Road.
Haley Ellison ha 16 anni e ha sempre avuto una terribile paura di finire sposata con uno di loro. 
Nel ranch dove vive con suo padre (sua madre se n’è andata quando lei aveva 6 anni), Haley conduce da tempo un’esistenza intensa e segreta.
Come fulmini attratti da un oggetto metallico in un campo, così i suoi sensi sono stati, infatti, attratti da un uomo silenzioso e abbronzato come una sella di cuoio, che si aggira nel ranch e ha degli occhi grigio-azzurri che non smettono mai di guardarla come se fosse nuda e a lui piacesse molto quello che ha davanti. 
Si chiama Bo Dickens ed è uno dei più abili addestratori di cavalli di Fresh County, oltre che uno dei migliori amici di suo padre.
Tutto è cominciato il giorno in cui Dickens ha ammazzato il nero che era penetrato nel ranch e aveva dato una bella botta sulla zucca di suo padre.
A Houser Banks sangue, pugni scorticati, occhi gonfi, colpi di pistola, accoltellamenti, rapine e risse sono normali come respirare. Ma anche in questa piccola città del Mississippi, un cadavere sepolto sulla sponda di un fiume dove crescono abeti e cedri può creare oscure, inarrestabili complicità.
Dal giorno seguente l’omicidio in cui Bo, nella stanza dei finimenti, l’ha baciata come se fosse affamato e lei gli ha restituito il bacio e infilato le mani tra i capelli, Haley sa che Dickens non è l’uomo giusto per lei, ma una specie di bisogno febbrile, una cosa come quella che la gente prova per l’alcol, o per le sigarette. 
Ora, però, è estate, è la stagione giusta per andare a nuotare nel fiume con Fletcher Greel, il figlio del giudice del paese, e con Crystal e Riley, la stagione giusta per coltivare nuovi sogni e speranze…
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.

Straordinario romanzo ambientato nell’America razzista di Faulkner, L’estate in cui Fletcher Greel mi amò rivela un nuovo grande talento dal sud degli Stati Uniti, una scrittrice che «con una scrittura sensuale come il Mississippi che descrive, ci offre un’indimenticabile storia di passione e perdizione» (Jill McCorkle) .

L'autrice.
Suzanne Kingsbury vive in Arizona. Ha vissuto a lungo a Oxford, la città del Mississippi dov’è seppellito Faulkner e dove ha scritto L’estate in cui Fletcher Greel mi amò, il suo primo romanzo accolto con entusiasmo dal pubblico e dalla critica
.

lunedì 24 marzo 2014

Dal libro alla tv, dall'anime al film: Sarah, la piccola principessa



cineromanzo

Una storia per bambini ma che piace di sicuro a molti adulti, portata in tv come cartone animato e come film ....:

LA PICCOLA PRINCIPESSA
di Frances Hodgson Burnett

La piccola principessa
Ed. Einaudi
212 pp
10 euro
Trad. L. Lamberti
Trama

Orfana di madre, la piccola Sara è nata in India, dove ha vissuto per sette anni con l'amatissimo padre, Ralph Crewe, un capitano dell'esercito inglese. 
Sara è una bambina speciale, generosa e gentile con tutti, anche con le persone meno fortunate, e non si perde mai d'animo neppure quando è costretta ad abbandonare il suo paese per un tetro collegio inglese. 
Da tempo ha imparato a trarre forza dalle meravigliose storie che la sua fervida immaginazione sa inventare, trasformando le difficoltà in mirabolanti avventure. 
E saranno proprio quelle storie a darle il coraggio di affrontare le umiliazioni che il destino le ha riservato, come una vera principessa.
La storia commovente di una bambina, che anche quando tutto sembra andare storto, non abbandona la speranza e crede nelle favole a lieto fine.

L'autrice
Frances Hodgson Burnett (Manchester 1849 - Long Island, Usa, 1924) è autrice, tra gli altri, de Il giardino segreto (Einaudi 2010), Il piccolo lord e La piccola principessa (Einaudi 2013)
.


Per quanto concerne le trasposizioni televisive, ricordo anzitutto il mo amatissimo cartone animato: Lovely Sarah (SIGLA), che però è successivo ad un altro, di cui non avevo memoria: La piccola principessa (1976???):
Sarah 1976???

L'anime giapponese più noto, "Lovely Sarah", nonostante i numerosi personaggi aggiunti e un certo ampliamento della storia (scelta necessaria per permettere al serial di coprire un'intera "stagione" televisiva), è tra le versioni più fedeli alla trama originale del romanzo e alla psicologia della protagonista.


« Perché, Lavinia, sei tanto cattiva con lei? »

« Se vuoi saperlo, Margherita, perché nonostante quello che ha passato e passa ogni giorno, è serena ed io al suo posto sarei disperata, capisci? È ancora lei la più forte, è ancora lei! »

Principali differenze anime/romanzo:
1986

  • Il cognome di Sarah nel cartone è Morris, non Crewe.
  • Peter, il ragazzo che accudisce il pony di Sara e che nell'anime è uno dei personaggi principali, nel romanzo non è presente (si fa solo un riferimento al pony che viene venduto per ripianare i debiti della ragazza). 
  • Nel romanzo non esiste neppure il padrone della sartoria nella quale Sara troverà la sua bambola. Nell'anime questo personaggio anche dopo molto tempo si ricorda della ragazza ed è in grado di confezionarle dei vestiti su misura anche se lei non è presente. Nel libro il particolare di come Mr Carrisford possa fare recapitare a Sara dei vestiti della sua taglia rimane inspiegato.
  • Contrariamente al romanzo, Miss Minci diventa consapevole delle trasformazioni dell'attico di Sara e s'impossessa di tutto ciò che Ram Dass aveva portato.
  • Nell'anime Sara viene a un certo punto scacciata dal collegio ed è costretta ad andare a vivere a casa di Peter e a guadagnare qualche soldo vendendo fiammiferi. Nel romanzo tutto ciò non avviene.
  • Il finale del romanzo è leggermente diverso: non vi è la riappacificazione con Lavinia e la ricca sovvenzione al collegio. Sara non dimentica l'estrema indigenza in cui si era trovata durante l'ultimo inverno e farà sì che i bambini di strada di Londra non abbiano più a patire la fame.
1937
Il romanzo, il 14 gennaio 1903, venne portato in scena a Broadway in una versione teatrale firmata dalla stessa scrittrice; ma la prima pellicola è The Little Princess, del 1917 diretto da Marshall Neilan.

Indimenticabile l'attrice Shirley Temple, alias "Riccioli d'oro" (scomparsa di recente) nel film del 1939, diretto dal Walter Lang.

Il film più recente è quello del 1995 diretto da Cuaron e con Lara Parmiani nei panni della dolce Sara.




Principali differenze tra film del '95 e il romanzo.

  • Film: siamo nel 1914: il padre iscrive Sarah al collegio perché deve partire per il fronte.
    Romanzo: siamo nella seconda metà del XIX secolo: il padre di Sarah la iscrive al collegio per affinare la sua educazione e ritorna in India per curare i suoi affari.
  • Film: il collegio è a New York, città natale della madre
    Romanzo: il collegio è a Londra, città natale del padre (la madre è francese e ciò spiega la perfetta conoscenza del francese di Sarah)
  • Film: il padre è creduto morto in battaglia
    Romanzo: il padre di Sara muore per una forte febbre in India.
  • Film: il patrimonio del padre di Sarah è confiscato dal governo britannico (non viene spiegato chiaramente il motivo)
    Romanzo: il patrimonio del padre di Sarah è perduto per un investimento sbagliato in una miniera di diamanti
  • Film: A Sarah viene dato del denaro in elemosina, con il quale compra una focaccina. È affamata, ma vede una piccola venditrice di fiori ancora più affamata di lei. Le dà la focaccina ricevendo in cambio una rosa, che attaccherà alla porta del vicino di casa come buon augurio di ritrovare il figlio disperso in guerra
    Romanzo: Sarah trova del denaro in terra. È affamata, ma vede una piccola mendicante ancora più affamata di lei. Con i soldi compra cinque focaccine dalla fornaia lì vicino e ne regala quattro alla mendicante, dividendo in seguito l'ultima con Becky. La fornaia vede la scena e questo cambierà per sempre la sua vita e quella della piccola mendicante, che verrà adottata dalla donna
    1995
  • Film: Amelia Minchin, succube della sorella, fuggirà con il lattaio scappando dalla finestra
    Romanzo: Amelia Minchin, succube della sorella, alla fine prevarrà e rimprovererà duramente Miss Minchin di aver maltrattato Sarah, causando la rovina del collegio
  • Film: Sarah ritrova il padre, ferito e senza memoria dopo una rocambolesca fuga sui tetti, inseguita da Miss Minchin e dalla polizia
    Romanzo: Sarah è ritrovata casualmente dall'amico del padre, che la sta cercando in tutti i collegi di Parigi e di Mosca per adottarla, perché riporta la scimmietta del suo servitore, che era scappata.
Nel film, inoltre, Sarah è una bambina che tollera poco i dispetti e ricambia spesso e volentieri con la stessa moneta...!!
Nel romanzo invece, Sarah è sempre gentile con il prossimo, non si ribellerà quindi mai ai soprusi e alle umiliazioni, non per rassegnazione, ma per forza di volontà e per superiorità. La Sarah del romanzo ha qualcosa di dolce e contemporaneamente di inquietante nel carattere, che nella Sarah del film purtroppo si perde.

Recensione: IL PRINCIPE CASPIAN Le Cronache di Narnia di C.S. Lewis



Libro letto nel week end, che va ad aggiungersi ai miei propositi librosi del 2014:

IL PRINCIPE CASPIAN.
Le Cronache di Narnia
di C.S. Lewis


caspianLibro.jpg (20356 byte)
Ed. Mondadori
Trama

Per i quattro ragazzi Pevensie è ricominciata la scuola. Ma mentre si dirigono a essa, vengono chiamati a Narnia.

Trovano che sono passati più di mille anni da quando sono stati re e regine. Molta della vecchia magia è scomparsa perché quella terra è stata conquistata dai Telmarini. Gli antichi abitanti, gli animali parlanti e altre creature fantastiche, sono costretti a vivere nascosti.
I quattro ragazzi dovranno aiutare il principe Caspian a scacciare dal trono re Miraz, il sovrano dei Telmarini...
E il giovanissimo Caspian, l'erede al trono, scopre l'antico mondo di Narnia e decide di guidare la riscossa del popolo nascosto. Al suo fianco avrà anche i quattro ragazzi che un tempo erano stati saggi sovrani di Narnia. Ma la lotta non sarà facile...


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Siamo al secondo libro della saga fantasy di Lewis * e qui ritroviamo i quattro fratelli Peter, Edmund, Susan e Lucy.
Sono diretti a scuola in una noiosa mattinata come tante.... ma quando sono in stazione una forza misteriosa li trasporta su un'isola.
Girovagando per cercar qualcosa da mangiare e per orientarsi e capire dove si trovino, i quattro si imbatteranno nelle rovine della perduta Narnia, dove essi hanno regnato anni e anni prima.
Eh sì, perchè a Narnia il tempo scorre diversamente che "sulla terra" e, se nella realtà è trascorso solo un anno da quando sono "rientrati" dall'armadio magico, nel mondo fantastico in cui sono (stati) Re e Regine, sono invece passati secoli e secoli.
Un tempo davvero lungo durante il quale tante cose sono mutate: un certo Miraz ha usurpato il loro trono e della splendida Narnia sembra non esserci più traccia: gli alberi e gli animali parlanti non ci sono più, il castello è un mucchio di macerie.

Ma come mai loro son tornati? Forse c'è bisogno dei quattro "figli di Adamo ed Eva" per risolvere questa triste situazione?
E Aslan, il grande, generoso e maestoso Re leone..., dov'è?
Verrà nuovamente in aiuto di Lucy e dei narniani?

In questo episodio conosceremo il principe Caspian, nipote del cattivo Miraz, che intende uccidere il giovanotto in quanto legittimo erede al trono; ma il suono di un antico corno appartenuto alla dolce Regina Susan di Narnia farà ritornare gli antichi regnanti e la battaglia per scalzare i Telmarini, capeggiati dal temibile falso sovrano, sarà inevitabile.

Ce la faranno i nostri eroi , coraggiosi e a volte titubanti, a ridare a Narnia i suoi simpatici e pittoreschi abitanti e a Caspian il suo trono?

Ritroviamo un coraggioso e razionale Peter, una timorosa Susan, un vivace e confusionario Edmund e la piccola Lucy, cui nessuno dà retta ma che avrà il privilegio di essere la prima a vedere il grande Aslan, lì dove nessun altro riesce a vederlo.
Aslan che incute timore e non paura; che guarisce le vecchine ammalate; che si dimostra paziente e generoso anche con i suoi detrattori.

Torniamo ad apprezzare lo stile e il linguaggio scorrevole di Lewis, adatti ad un pubblico di lettori giovanissimi,  l'atmosfera magica, affascinante, un mondo popolato da creature fantastiche, in cui si incontrano personaggi improbabili e si rivestono ruoli inimmaginabili, tanto amati e sognati da tutti i bambini; non mancano i risvolti "didattici", morali, ma sono piacevoli e sempre molto "tra le righe".

*seguo l'ordine di composizione dell'Autore

Da domani in libreria: IO NON SONO IPOCONDRIACA (Mondadori)



Sempre domani, un romanzo Mondadori dalla trama molto carina!!

IO NON SONO IPOCONDRIACA
di Giusella De Maria


Ed. Mondadori
Omnibus
224 pp
15 euro
USCITA 25 MARZO
2014
Trama

Nina vive a Sorrento, e trascorre gran parte delle giornate nel suo "regno delle delizie", la cucina-laboratorio immersa in un aranceto dove ha avviato un'attività di catering capace di soddisfare ogni esigenza: vegetariani, vegani, celiaci, allergici di ogni sorta possono trovare il piatto più adatto nei menu di Nina! 
Nina è allegra e intraprendente. 
Ma ha un limite che le impedisce di condurre una vita regolare: è un'ipocondriaca acuta. 
E della peggior specie: non ammette il proprio disturbo psico-fisico nemmeno quando si ritrova su un letto del pronto soccorso per un attacco di qualche male immaginario - cosa che le accade un giorno sì e uno no. 
Non c'è patologia di cui legga o senta parlare da cui non si senta affetta.
Il suo shopping ideale è... in farmacia, dove si aggira con beatitudine tra gli scaffali colmi di rimedi di ogni tipo. 
La vittima ideale per il marketing farmaceutico!
Solo Marcus, brillante chirurgo giunto in città per un convegno, riesce a far cambiare improvvisamente il decorso di questa grave "malattia": incontrandolo nel pieno di un attacco di ipocondria, Nina lo detesterà dal primo istante... talmente tanto da rischiare di innamorarsene.
La cura al malessere immaginario di Nina arriverà, un giorno, per la via più dolorosa ma anche più sorprendente... come questo romanzo, che è la prova riuscitissima di una scrittrice brillante e tenera, capace di farci ridere ma anche di farci riflettere su temi importanti, su quanto, concentrati come spesso siamo solo su noi stessi, rischiamo di perdere di vista ciò che davvero conta: l'amore, l'attenzione a chi ci sta intorno e quella per noi stessi, la felicità che è a un passo se solo vogliamo afferrarla.

L'autrice.
Giusella De Maria, trentenne insegnante di Vico Equense, ama farsi chiamare "Giusella Chinsella", in omaggio alla sua scrittrice preferita.
Ha esordito con Suona per me (Avagliano, 2009) e ha inventato la professione della wedding writer
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