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Il viaggio di oggi non sarà tanto un giro turistico come le altre volte, in cui visitavamo più di un luogo, in base a come l'Autore del momento cambiava lo scenario alle vicende narrate.
In merito ad ANNUS MIRABILIS il luogo sarà uno soltanto, che è poi quello in cui è ambientata la storia che, come dicevo nella recensione (che trovate sul blog), si basa su episodi storicamente fondati.
Il viaggio di oggi inizia e termina a Eyam.
La località era un tempo un centro minerario per l'estrazione del piombo ed è storicamente ricordata per il sacrificio dei suoi abitanti durante l'epidemia di peste del 1665-1666.
Il 7 settembre 1665, il villaggio fu colpito da un'epidemia di peste bubbonica.
L'epidemia fu causata da una partita di abiti infestata da alcune mosche infette, portata da Londra (colpita dalla pestilenza) ad Eyam da un sarto locale, George Viccars, che fu anche la prima vittima della pestilenza.
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Per evitare il propagarsi dell'epidemia anche nelle località limitrofe, gli abitanti di Eyam - su consiglio del parroco del luogo, William Mompesson e del suo predecessore, Thomas Stanley - si misero spontaneamante in quarantena.
Durante la quarantena, gli abitanti pagavano il cibo, lasciato ai margini del villaggio, attraverso delle ciotole disinfettate con l'aceto, dove depositavano le monete.
L'emergenza cessò nel novembre del 1666: dei 350 abitanti di Eyam, ne morirono 250-260 (tra questi, anche la moglie del parroco, Catherine Mompesson), mentre le località limitrofe furono appena sfiorate dalla pestilenza.
una delle case dove molte famiglie morirono |
church |
si leggono alcuni nomi presenti anche nella finzione narrativa!! come Georgie Viccars, Mary Hatfield... |
Questa foto di Eyam Plague Village Museum è offerta da TripAdvisor.
la casa in cui soggiornò Viccars e da cui partì l'epidemia nel villaggio |
Eyam Hall |
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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz