sabato 21 maggio 2016

Anteprima Neri Pozza: dal 9 giugno L'ARTISTA di Barbara A. Shapiro



Anteprima di giugno firmata Neri Pozza, che cattura il lettore attraverso una storia fitta di mistero, storia e arte.

«Una storia vibrante, ricca di suspense, che alterna passi di tensione narrativa a serie riflessioni su cosa significhi essere un artista... L’artista è un severo monito affinché la storia non si ripeta». The Washington Post


L'ARTISTA
di Barbara A. Shapiro

Ed. Neri Pozza
USCITA:
9 GIUGNO 2016
Danielle lavora da Christie’s, la casa d’asta dove, in cambio di scarsi benefit e di un irrisorio assegno bimestrale, perizia opere d’arte che riguardano spesso l’espressionismo astratto, il primo movimento artistico americano che, nel dopoguerra, ebbe risonanza internazionale grazie ad artisti come Jackson Pollock, Mark Rothko e Willem de Kooning. 
Il cubicolo del suo ufficio non è esattamente l’atelier d’artista in cui da ragazza si immaginava di vivere, tuttavia ha in qualche modo a che fare con la sua passione per l’arte. Passione che le è derivata dai racconti di suo nonno su una sua misteriosa prozia: Alizée Benoit.
Secondo la leggenda di famiglia, Alizée aveva lavorato per la divisione dedicata all’arte della Works Progress Administration, uno dei programmi del New Deal per la creazione di posti di lavoro. 
Lì aveva conosciuto e frequentato Pollock, Rothko, de Kooning, Krasner, e altri famosi artisti dell’avanguardia americana della fine degli anni Trenta. 
Suo nonno sosteneva che erano suoi amici, e perfino amanti, e che lei, come pittrice, ebbe un’influenza profonda sul loro operato. Secondo sua madre, invece, si tratta di semplici congetture senza fondamento. 
La prozia Alizée era scomparsa in circostanze misteriose nel 1940 e non poteva, perciò, rivelare la verità.
L’affascinante leggenda familiare sarebbe destinata a restare tale per Danielle, se la giovane esperta d’arte di Christie’s non ricevesse un giorno delle opere di Pollock, Rothko, Krasner e de Kooning da periziare. 
E non scoprisse in quei quadri dipinti da Pollock, da Rothko, da Krasner e de Kooning, pergamene contenenti tre dipinti prodotti all’apparenza da un’unica mano: immagini di flora e fauna astratte, percorse da venature rosso scuro. 
Tele splendide, nell’inequivocabile stile di Alizée Benoit, l’eroina misteriosa dell’infanzia di Danielle, la prozia scomparsa nel nulla.
Quello scatolone arrivatole inaspettatamente in ufficio solleva così, per Danielle, il velo su una storia incredibile: una storia che risale alla barbarie della Seconda guerra mondiale e della Shoah, all’antisemitismo che si annidava anche nell’amministrazione americana, all’odissea di una nave carica di profughi ebrei e al coraggio di una giovane donna «carismatica, testarda e piena di talento», che rinunciò a tutto, anche al sogno di essere una celebre pittrice, pur di salvare i propri cari.

L'autrice.
Barbara A. Shapiro è stata docente presso la Tufts University. Vive a Boston con il marito e insegna scrittura creativa alla Northeastern University. Nel 2013 ha pubblicato presso Neri Pozza La falsaria. È autrice anche di sceneggiature e del libro di nonfiction The Big Squeeze.

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz

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