Un'anteprima targata Beat Edizioni che mi attira davvero tanto!
Primo volume di una monumentale ed epica trilogia dedicata all’Irlanda moderna e alla diaspora dei suoi abitanti, Terra perduta parla d’amore, di rivolta, di libertà e oppressione in un momento cruciale della Storia.
TERRA PERDUTA
di Ann Moore
Ed. BEAT trad. C. Brovelli 420 pp? 13.90 euro MARZO 2016 |
Grace è la figlia quindicenne di Patrick O’Malley, discendente degli O’Malley del Nord, un tempo padroni di un’enorme tenuta, poi finiti in povertà con la sconfitta di Giacomo II, l’ultimo monarca cattolico d’Inghilterra.
Ora, nel pieno degli anni Quaranta del XIX secolo, Gracelin O’Malley – che dalla madre ha ereditato una bellezza tutta irlandese, con la sua pelle chiara, le gote rosee, i capelli di un rosso scurissimo e gli occhi blu come il mare in tempesta – vive in una casa di pietra con un tetto di paglia, cinta da un appezzamento di terra piuttosto grande in affitto, dieci acri coltivati principalmente a patate.
La terra è parte dei possedimenti dei Donnelly, signori inglesi.
La terra è parte dei possedimenti dei Donnelly, signori inglesi.
Se fosse ancora viva la madre di Grace, così sagace nel risparmiare, forse gli O’ Malley riuscirebbero a cavarsela, e invece rischiano di perdere quella terra che significa per loro una cosa soltanto: la sopravvivenza.
La salvezza, per Patrick O’Malley, si presenta sotto le nobili fattezze di Bram Donnelly.
La salvezza, per Patrick O’Malley, si presenta sotto le nobili fattezze di Bram Donnelly.
Figlio di un Lord inglese, relegato dalla famiglia nella contea di Cork a causa delle sue giovanili scappatelle londinesi, il trentenne Donnelly è rimasto vedovo due volte e, al falò della Vigilia di san Giovanni, mette gli occhi addosso alla bella Grace.
Patrick non esita a dire di sì ma, passato l'idillio dei primi mesi di matrimonio, Donnelly con il trascorrere del tempo svela il suo vero volto: quello di un arrogante inglese che non perde occasione per calpestare la vita, ai suoi occhi indegna, degli irlandesi.
La Grande Carestia, intanto, si abbatte sulla contea di Cork e sull’intera isola d’Irlanda, con strade impraticabili a causa dei mendicanti ridotti in fin di vita, ospizi per i poveri pieni fino all’inverosimile, ospedali incapaci di alleviare le pene, e rivolte, case bruciate, proprietari terrieri assassinati.
Patrick non esita a dire di sì ma, passato l'idillio dei primi mesi di matrimonio, Donnelly con il trascorrere del tempo svela il suo vero volto: quello di un arrogante inglese che non perde occasione per calpestare la vita, ai suoi occhi indegna, degli irlandesi.
La Grande Carestia, intanto, si abbatte sulla contea di Cork e sull’intera isola d’Irlanda, con strade impraticabili a causa dei mendicanti ridotti in fin di vita, ospizi per i poveri pieni fino all’inverosimile, ospedali incapaci di alleviare le pene, e rivolte, case bruciate, proprietari terrieri assassinati.
«Un’opera di grande narrativa… un romanzo storico pieno di epos, tragedia, forza e speranza».
The Historical Novels Review
«Una prosa perfetta… Il romanzo storico al suo meglio».
Publishers Weekly
«Se amate il suono gioioso delle risate irlandesi e il fiume di lacrime da cui spesso sgorga,
Terra perduta vi colpirà dritto al cuore».
Cathy Cash Spellman, New York Times
L'autrice.
Ann Moore è nata a Burford, in Inghilterra. Laureata in Inglese presso la Western University di Washington, ha scritto tre romanzi storici incentrati sulle carestie, le migrazioni e le rivolte d’Irlanda. Con Terra perduta ha ottenuto un notevole successo di pubblico. Attualmente vive a Bellingham, nello stato di Washington, con la famiglia.
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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz