Ha visto la sua pubblicazione il 30 marzo
IL TERZO GIORNO
di
Chochana Boukhobza
Data pubblicazione: 30.3.12
I coralli
pp. 320
€ 19,00
Edizioni Einaudi
SINOSSI
A Gerusalemme il soffio caldo dello Sharav accarezza gli oleandri dei viali, le sinagoghe e le moschee, la vita quotidiana di una città all'apparenza pacifica.
Cosí come sembra serena la vita di due donne, due musiciste, giunte in Israele per tenere un concerto: Elisheva, una famosa violoncellista, e Rachel, la sua allieva prediletta, vengono da New York e resteranno a Gerusalemme solo tre giorni.
Per entrambe, però, quello è un viaggio nel passato: Rachel, la piú giovane, torna in famiglia, combattuta tra l'affetto per il padre, il senso di colpa (sente di aver tradito le sue aspettative di ebreo ortodosso) e il desiderio di fuggire da lui e dalla sua cultura.
Anche la piú anziana Elisheva è fuggita da qualcosa, anzi sopravvissuta: al campo di concentramento di Majdanek.
Anche la piú anziana Elisheva è fuggita da qualcosa, anzi sopravvissuta: al campo di concentramento di Majdanek.
È scampata alla morte, ma non ai ricordi che non hanno smesso di ossessionarla un solo giorno. A Gerusalemme incontra il suo figlioccio, Daniel, la cui madre era internata insieme a lei.
Daniel, che è diventato un agente del Mossad, le consegna una valigia: all'interno c'è un'arma con cui la musicista vuole uccidere l'uomo noto solo come «Henker», il boia di Majdanek.
Fuggito in Sudamerica, Henker si è costruito una nuova identità e proprio in quei giorni è a Gerusalemme con una comitiva di turisti.
In un romanzo in cui ogni personaggio presenta la sua verità, Chochana Boukhobza intreccia due storie che segretamente risuonano l'una nell'altra, due storie di ferite mai rimarginate, di promesse fatte ai morti, di vendetta e perdono.
In un romanzo in cui ogni personaggio presenta la sua verità, Chochana Boukhobza intreccia due storie che segretamente risuonano l'una nell'altra, due storie di ferite mai rimarginate, di promesse fatte ai morti, di vendetta e perdono.
«La grazia della narrazione, rapida, precisa, sensuale, ci fa piangere e ridere con Rachel, pregare per Elisheva, e sognare in questa Gerusalemme di cui respiriamo il profumo e la promessa d'avventura».
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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz