Ecco un romanzo che ho davvero molto apprezzato e per lo stile narrativo e per i personaggi e per lo sfondo storico, molto ben delineato!!
LA PAPESSA
di Donna Woolfolk Cross
Ed. Newton Compton Collana Newton Pocket Trad di S. Bini 468 pp 4.90 euro 2010 |
Giovanna nasce nell’anno del Signore 814, in un’epoca in cui le donne sono considerate empie, inferiori e indegne di essere istruite.
Lei ha invece un forte desiderio di sapere, che cerca di soddisfare di nascosto con l’aiuto del maestro Esculapio. Divisa tra l’amore impossibile per un uomo e quello altrettanto impossibile per i libri, Giovanna sceglie questa seconda passione.
Assume l’identità di suo fratello Giovanni, morto durante un’incursione vichinga, e si nasconde per dodici anni in un monastero benedettino, finalmente libera di leggere, studiare e carpire i segreti delle arti e delle scienze.
Grazie a questo inganno e alla sua devozione Giovanna avanza a lunghi, incredibili passi nella gerarchia religiosa: giunge a Roma, dove nessuno sospetta della sua falsa identità, e viene eletta papa, rinunciando in quel momento e per sempre al suo amore ritrovato, Gerardo.
Durante la solenne processione di Pasqua, però, la papessa viene pubblicamente e tragicamente smascherata... I
suoi successori faranno di tutto per cancellarla dai registri pontifici e la Storia la dimenticherà. In bilico tra verità e leggenda, Giovanna è uno tra i personaggi più controversi e affascinanti di tutti i tempi.
Donna Woolfolk Cross è laureata in Letteratura inglese e insegna tecniche di scrittura in un college di New York. Ha vissuto con la famiglia tra gli Stati Uniti e l’Inghilterra. Prima di scrivere La papessa ha raccolto e studiato fonti storiche, documenti e materiale di ogni genere per ben sette anni. Al momento sta lavorando a un nuovo romanzo, ambientato nella Francia del XVII secolo.
Giudizi:
«La papessa ha tutto ciò che ci si aspetta da un romanzo storico: amore, sesso, violenza, ambiguità e antichi segreti. Un libro imperdibile.»
Los Angeles Times
«Irresistibile.»
Glamour
L'autrice.Donna Woolfolk Cross è laureata in Letteratura inglese e insegna tecniche di scrittura in un college di New York. Ha vissuto con la famiglia tra gli Stati Uniti e l’Inghilterra. Prima di scrivere La papessa ha raccolto e studiato fonti storiche, documenti e materiale di ogni genere per ben sette anni. Al momento sta lavorando a un nuovo romanzo, ambientato nella Francia del XVII secolo.
RECENSIONE
Ogni pagina mi ha attratta, incuriosita affinché proseguissi nella lettura e imparassi a conoscere sempre meglio Giovanna da Ingelheim, nata nell’anno 814 e morta nell’855.
Leggenda o storia?
L’appendice alla fine del romanzo intende lasciare col dubbio, nonostante l’impegno dell’autrice ad indagare, ricercare materiali e documenti del passato – e quale passato...! tra i più bui della Storia! – e a sfoderare argomentazioni e deduzioni logiche a sostegno della propria tesi: Giovanna – o meglio, Johanna – è un personaggio realmente esistito, ha davvero varcato il soglio pontificio, seppur per breve tempo, anche se la storiografia ufficiale circa i papi ha voluto insabbiare e tramandare il tutto come una leggenda.
Giovanna nasce e vive in un “brutto periodo” – il IX sec. -, avvolto nelle tenebre dell’ignoranza e della superstizione, in cui la vita è sì difficile per tutti, ma lo è ancor di più per la donna, considerata un essere inferiore, con capacità intellettivamente limitate rispetto all’uomo, incapace di capire ed imparare tutto ciò che ha a che fare con le scienze, il sapere, la cultura...: la fonte di ogni tentazione e concupiscenza per il maschio...
Ma Giovanna vuole un destino diverso per sè: sin da piccola mostra una natura indipendente ed una personalità intelligente, arguta, curiosa, affamata di conoscenza; e da subito troverà ostacoli sul proprio cammino, a cominciare da casa propria, da suo padre.
Giovanna è figlia di una donna sassone (“pagana”), sposata ad un canonico inglese, rude, violento, bigotto fino all’estremo, privo di alcuno slancio di affetto sia come marito che come padre.
Sua madre e suo fratello maggiore Matteo l’amano teneramente; Gudrun, la mamma, condivide con lei i segreti, le storie e i canti della propria cultura pagana – odiata a morte dal marito – e Matteo le insegnerà a leggere e scrivere.
Sui maschi il canonico riversa tutta la propria speranza di vederli un giorno diventare uomini di chiesa dotti, ma Matteo – che prometteva bene – muore che è ancora giovane – e Giovanni è pigro e con capacità limitate.
La ragazzina, sotto la stimolante guida del maestro greco Esculapio, imparerà a studiare non solo i testi sacri e classici, ma svilupperà capacità critiche e pensiero logico, qualità considerate estranee e proibite all’universo femminile, riuscendo anche ad entrare nella schola di Dorstadt, insieme al fratello di Giovanni.
Lì conoscerà l’unico uomo che amerà in tutta la propria vita e che a sua volta l’amerà teneramente: Gerardo, un uomo più grande di lei, colto, gentile, con dei valori sani..., ma sposato.
Grazie ad una serie di (dis)avventure, Giovanna riuscirà a prendere l’identità di Giovanni (morto durante un’invasione normanna) ed entrerà nel monastero di Fulda; vi resterà per anni, vivendo come un monaco e imparerà la sapienza e i segreti delle arti e delle scienze, uscirà di là e andrà a Roma, dove riuscirà ad essere medico personale di due papi.
Rivede Gerardo e capisce che l’amore tra loro è ancora più forte di prima, ma Giovanna continua a scegliere la propria strada di prete affianco al papa, finché non viene eletta lei stessa Vescovo di Roma.
Ma il destino ha in serbo per lei brutte sorprese....
A prescindere dalla storicità o meno di Johanna, questo romanzo è scritto con accuratezza e precisione storica (fatta eccezione per qualche data volutamente spostata per necessità narrative) e ci porta dentro la vita di questa donna straordinaria, nei posti in cui è stata (nell'ipotesi remotissima che la storia sia vera), nella mentalità crudele e gretta che ha incontrato, ma anche alla gente semplice e buona che l’ha aiutata o a quella assetata di potere e malvagia che le ha fatto del male...; ci conduce nei segreti del suo cuore di donna, di una donna che ha amato con devozione un solo uomo, ma ha sacrificato questo sentimento puro per seguire un ideale: essere una donna libera, libera di scegliere, di studiare, di ragionare, di indagare, forse anche di mettere in dubbio la propria fede; una donna che si è data da sola l’opportunità di coltivare i propri sogni e di lasciare una traccia di sè nella storia, nonostante qualcuno abbia cercato di cancellarne la memoria (?).
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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz