venerdì 18 settembre 2015

(Narratori dell'Est) IL GIGANTE SEPOLTO di Kazuo Ishiguro



Torna il libreria Kazuo Ishiguro, con «Un'intensa indagine sulla memoria e sulla colpa, ma anche un racconto di straordinarie atmosfere, una storia di travolgente leggibilità da divorare tutta d'un fiato. Un romanzo doloroso e bellissimo sul dovere del ricordo e il bisogno dell'oblio» (Alex Preston, «The Guardian»).

IL GIGANTE SEPOLTO
di Kazuo Ishiguro

Ed. Einaudi
trad. S. Basso
316 pp
20 euro
2015
Attraversando terre coperte da una nebbia sottile che confonde e cancella i ricordi, Axl e Beatrice viaggiano alla ricerca del figlio. Nel paese dei britanni e dei sassoni, dove regna ormai da tempo la pace imposta da re Artù, l'uomo e la donna incontrano creature fantastiche, assistono a prodigi e sfuggono a pericoli mortali. La strada li porterà lontano, là dove li attende la prova più grande: saggiare la purezza del proprio cuore.

Trama

Il leggendario re Artù è morto ormai da qualche tempo ma la pace che egli ha imposto sulla futura Inghilterra, dilaniata per decenni dalla guerra intestina fra sassoni e britanni, seppure incerta, perdura. 
Nella dimora buia e angusta di Axl e Beatrice, tuttavia, non vi è pace possibile. La coppia di anziani coniugi britanni è afflitta da un arcano tormento: una sorta di inspiegabile amnesia che priva i due di una storia condivisa. A causarla pare essere una strana nebbia dilagante che, villaggio dopo villaggio, avvolge indistintamente tutte le popolazioni, ammorbandole con i suoi miasmi. 
Axl e Beatrice ricordano di aver avuto un figlio, ma non sanno più dove si trovi, né che cosa li abbia separati da lui. Non possono indugiare oltre: a dispetto della vecchiaia e dei pericoli devono mettersi in viaggio e scoprire l'origine della nebbia incantata, prima che la memoria di ciò a cui più tengono sia perduta per sempre. Lungo il cammino si uniscono ad altri viandanti e con essi affrontano ogni genere di prodigio. 
Giungono infine in vista della meta, e qui li attende la prova più grande: saggiare la purezza del proprio cuore. 

Per il suo settimo romanzo Ishiguro torna ai temi a lui da sempre cari - la fallibilità e il ruolo della memoria, la dimensione onirica e quella nostalgica dell'esistenza, il dolore della vecchiaia e della perdita - ma lo fa qui scegliendo una forma inedita e quanto mai sorprendente. Calando la sua storia sul terreno del fantastico e attingendo a una varietà di suggestioni storiche e letterarie diverse, dal Beowulf della tradizione anglosassone al Caronte di quella classica, dal Lear shakespeariano fino alla missione di Tolkien, Ishiguro imprime tanta più forza al suo dilemma: se i nostri eroi sapranno debellare la nebbia della dimenticanza riappropriandosi dei preziosi ricordi; se insieme a loro ogni britanno e ogni sassone, ogni umano di ogni tempo, recupererà contezza dei torti subiti e inflitti; se il gigante sepolto della storia sarà rianimato, e riarmato, e restituito alla sua integrità, come giustizia vuole, che ne potrà mai essere della pacifica convivenza fra gli individui e i popoli?

L'autore.
Kazuo Ishiguro è nato a Nagasaki nel 1954 e si è trasferito con la famiglia in Inghilterra nel 1960. Tutti i suoi romanzi sono tradotti in italia da Einaudi: Un pallido orizzonte di colline (1982), Un artista del mondo fluttuante (1986), Quel che resta del giorno (1989 e 2011), Gli inconsolabili (1995 e 2012), Quando eravamo orfani (2000), Non lasciarmi (2006) e Il gigante sepolto (2015). Per Einaudi ha pubblicato anche la raccolta di racconti Notturni. Cinque storie di musica e crepuscolo (2009 e 2010). Da Quel che resta del giorno (Man Booker Prize 1989) è stato tratto un famoso film con Anthony Hopkins ed Emma Thompson. Nel 2008 il «Times» l'ha incluso fra i 50 più grandi autori britannici dal 1945.

2 commenti:

Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz

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