sabato 18 marzo 2017

Recensione film: LA LUCE SUGLI OCEANI di Derek Cianfrance



Uno dei libri, letti negli ultimi anni, che mi ha regalato tante emozioni è sicuramente "La luce sugli oceani" (The light between oceans) di M.L. Stedman; non potevo non essere curiosa di guardarne la trasposizione cinematografica che, devo dire, non mi ha delusa (spesso accade con i film tratti dai romanzi che abbiamo amato), anzi.

Una storia d'amore, di perdono, di scelte difficili, dove il confine tra il bene il male, tra ciò che giusto e ciò che non lo è, non è sempre facile da individuare.


LA LUCE SUGLI OCEANI


DATA USCITA: 08 marzo 2017
GENERE: Drammatico
REGIA: Derek Cianfrance
ATTORI: Michael Fassbender, Alicia Vikander, Rachel Weisz, Caren Pistorius, Emily Barclay.


La nostra storia ha inizio nel 1918. 
Tom Sherbourne è un reduce di guerra; ha combattuto sul fronte occidentale per quattro interminabili anni e, una volta tornato in patria, col cuore gonfio di sensi di colpa e amarezza, decide di condurre una vita solitaria, abituato com'è, ormai, alla solitudine e ai silenzi, riempiti soltanto dai suoi cupi pensieri.
Tom è un brav'uomo che però ha perso ogni gioia di vivere e gli riesce facile accettare il lavoro come guardiano del faro a Janus Rock, un'isola al largo dell'Australia.

I momenti iniziali del film si caratterizzano per una certa lentezza, staticità e per i pochi dialoghi, mostrandoci un Tom taciturno, sempre perso nei suoi pensieri, che affronta con distacco la sua nuova vita al faro.

Ma quando conosce una ragazza del posto, Isabel Graysmark, qualcosa cambia nel cuore di Tom: Isabel è così bella, piena di vita, allegra, sa capire gli sguardi e i silenzi di Tom, ascoltarlo quando (raramente) parla e l'uomo ne resta affascinato; dopo una conoscenza epistolare, in cui entrambi aprono il cuore l'uno all'altra, i due decidono di sposarsi.

A Janus Rock, nonostante l'isolamento, sono felici; desiderano dei bambini e Isabel resta incinta una prima volta e poi una seconda, ma entrambe le volte ha aborti spontanei.

Proprio quando Isabel è più che mai addolorata e affranta per queste gravidanze finite male, accade l'imprevisto: un giorno una barca giunge sulla spiaggia, trascinata dalle onde, e dentro vi è il cadavere di un uomo e... una neonata viva!

I due salvano la piccola naufraga; Isabel si affeziona alla piccola immediatamente ed è convinta che quell'arrivo non sia un caso: lei desidera tanto un bambino ma finora non ha potuto averne, e la piccola è sola, indifesa, l'uomo che era con lei è morto... Chi potrebbe immaginare che sia sopravvissuta al naufragio? Cosa c'è di male a prendersi cura di questa piccola e amarla come se fosse figlia loro?

Tom è dubbioso: sa di dover registrare tutto ciò che accade al faro e non può nascondere il ritrovamento della barca, del cadavere e della bimba; il dovere lo obbliga a dire la verità.

Ma i doveri si scontrano con l'amore per la moglie, che insiste per tenere la piccola ed allevarla come se fosse davvero loro figlia.
Lucy - questo il nome che le danno - diventa la luce della loro vita, e i tre vivono per quattro anni come una normalissima famiglia: una coppia innamoratissima con la loro splendida figlioletta sulla "loro" isola, lontano da tutti.

Ma la verità non può restare nascosta per sempre, anche perchè c'è una donna - Anna - che ha perso il proprio amato marito in mare e con lui la figlioletta, e queste perdite l'hanno distrutta ma non hanno seppellito la speranza di poter sapere, un giorno, cosa sia davvero successo in mare al marito e alla loro piccola.

Una serie di circostanze faranno sì che Tom e Isabel incontrino Anna e scoprano la sua identità; e se Isabel è terrorizzata all'idea di poter perdere sua figlia, Tom - tormentato dalla sua coscienza - farà in segreto una serie di piccole scelte che permetteranno alla verità di emergere.
E sarà qualcosa di estremamente doloroso per tutti, perchè la scelta di quattro anni prima dei due coniugi ha stravolto la vita di più persone e "sistemare le cose" non sarà affatto semplice, anche perchè qualcuno che soffrirà ci sarà per forza, come pure chi dovrà pagare per gli errori commessi.

Il dilemma se consegnare la piccola Lucy alla sua vera mamma, che soffre per lei, divide la coppia, lacerandola; ma una volta che le carte iniziano ad essere scoperte, gli eventi precipitano e l'amore, seppur forte e vero, tra Tom ed Isabel verrà messo a dura prova
Saprà resistere, nonostante tutto, alle tempeste o naufragherà, soffocato dal dolore?

Io trovo che sia un film bellissimo; mi è piaciuto tutto, a partire dall'ambientazione (Australia e Nuova Zelanda) con i suoi paesaggi naturali davvero incantevoli; le musiche che fanno da sottofondo sono tristi e malinconiche e quindi in sintonia con quello che è il tenore complessivo della storia, visto che la felicità della coppia protagonista durerà relativamente poco.

E a proposito dei protagonisti, Fassbender e Vikander sono bravissimi e meravigliosi (si sono innamorati sul set, che cosa romantica *_*), lei con la sua faccia pulita è una giovane moglie innamoratissima di questo marito particolare  ed è una mamma dolce e premurosa; lui interpreta perfettamente l'uomo tormentato dai fantasmi del passato, che si definisce "insensibile" ma che pure, accanto all'affettuosa e spontanea Isabel, scopre di avere dentro di sè una grande voglia di vivere e, soprattutto, di amare.

Il dramma di Isabel e Tom nasce dall'amore, dalla voglia di essere genitori e di avere una famiglia felice, ma la vita li metterà davanti a scelte complicate da fare, che però sono basate su menzogne, ed anche se in un primo momento sembrano dar loro la gioia che sognavano, prima o poi li trascineranno in eventi dalle conseguenze dolorose e drammatiche.

E' un film sentimentale, melò, che pone comunque interrogativi di tipo etico-morale, e non è così facile schierarsi dalla parte di Isabel o Tom o Anna, perchè tutti loro agiscono mossi dall'amore, anche se ciò non toglie che si facciano degli errori anche gravi e che per questo si debba pagare. 

Piangono tutti tanto, in due ore di film, e il finale non può che essere intriso di nostalgia, amarezza e un filo di tenerezza.
E' quel genere di drammone sentimentale che tocca le corde del mio cuoricino e mi commuove, quindi a me è piaciuto e anche molto, perchè è un tipo di storia in cui predomina l'aspetto emotivo; inoltre, l'ho trovato in sintonia con l'omonimo libro da cui è stato tratto e questo è un ulteriore dato positivo.

Consigliato a chi ha amato il libro e a chi, in generale, ama le storie d'amore drammatiche.


2 commenti:

  1. Piaciuto moltissimo anche a me.
    Un melodramma solido, affascinante e il trio è meraviglioso.

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz

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