venerdì 17 marzo 2017

156 anni d'Italia


«Il Senato e la Camera dei Deputati hanno approvato; noi abbiamo sanzionato e promulghiamo quanto segue: Articolo unico: Il Re Vittorio Emanuele II assume per sé e suoi Successori il titolo di Re d’Italia. Ordiniamo che la presente, munita del Sigillo dello Stato, sia inserita nella raccolta degli atti del Governo, mandando a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato. Da Torino addì 17 marzo 1861».

Sono passati ben centocinquantasei anni dal fatidico giorno in cui fu promulgato questo articolo (che dall'essere il testo della legge n. 4671 del Regno di Sardegna diventa la legge n. 1 del Regno d’Italia) che sanciva che il 17 marzo 1861 nasceva ufficialmente il Regno d’Italia

All'unificazione del Paese si è giunti attraverso varie "vicissitudini" e di certo i nomi degli "eroi" che hanno portato a questo risultato sono diversi: dal geniale Cavour al prode Garibaldi, e poi Mazzini e lo stesso Vittorio Emanuele II.

Ma non tutti gli studiosi ritengono l'unificazione dell'Italia qualcosa di positivo e si guardano bene dal chiamare eroi codesti illustri personaggi, proponendo piuttosto un revisionismo storico del Risorgimento italiano.

Lungi da me l'idea di infilarmi in questo tipo di controversia, più che altro ciò che desidero fare è dare un'occhiata a una possibile bibliografia che contempli l'una e l'altra posizione.

Se avete testi - concernenti quest'argomento - interessanti da proporre, mi farà piacere segnarmeli.


L'Italia unita
Da Napoleone alla svolta del Novecento
di Indro Montanelli



IBS
"Fare gli italiani doveva rivelarsi impresa molto più difficile che fare l'Italia. Tant'è vero che vi siamo ancora impegnati." 
Così Indro Montanelli riassume la complessità che ha accompagnato il processo di unificazione italiana, secolo di battaglie ed errori, ma anche di eroi ed episodi di coraggio assoluto: la discesa di Napoleone in Italia, la Repubblica partenopea, i Savoia, gli Asburgo; e poi Cavour, Garibaldi, Mazzini, le "cinque giornate" di Milano, la breccia di Porta Pia; fino agli anni della difficile unità, della Destra e Sinistra storiche, del brigantaggio, dello scandalo della Banca Romana. Muovendosi tra leggende, dibattiti e revisioni, Montanelli ricostruisce con lo scrupolo e la vivacità del cronista storico i fermenti sociali e le intricate vicende del Risorgimento, affrontando senza partigianeria le questioni più controverse: come si è arrivati all'unificazione? Quali conseguenze ha comportato? Di chi i meriti e di chi le colpe?


Italia oscura. Dal Risorgimento alla grande guerra, 
la storia che non c'è nei libri di storia.
di Giovanni Fasanella, Antonella Grippo

IBS
Nella storia d'Italia, le zone oscure sono presenti fin dalle origini, dall'Unità. 
A fronte di un Risorgimento celebrato retoricamente dalla storiografia ufficiale, i documenti raccontano degli aiuti dati a Garibaldi dalla massoneria, del ruolo delle potenze straniere, della "guerra sporca" combattuta dall'esercito piemontese contro le popolazioni meridionali. 
Altrettante ombre si allungano sulla morte di Cavour, l'assassinio di Umberto I, le bombe del 1922 che spianarono la strada alle Camicie nere.





Il Risorgimento italiano. Una storia ancora controversa
di Martin Clark


IBS
Esaltato dal fascismo, travisato da molti storici, frainteso e non capito, ancora oggi, da buona parte degli italiani, il Risorgimento si trova tuttora al centro di vive dispute. Fu la realizzazione dell'antico sogno di Casa Savoia di impadronirsi del Lombardo-Veneto costretta poi ad "espandersi" dagli eventi? 
Fu la realizZazione incompiuta del sogno mazziniano che prima mirava all'Unità nazionale e poi avrebbe affrontato il problema dell'aspetto istituzionale? Fu realizzata dalle baionette di Garibaldi che costrinsero Vittorio Emanule II a intervenire per evitare il sorgere di un'altra Italia? 





L' unità d'Italia. Nascita di una colonia
Nicola Zitara


ibs
Zitara svela la contraddizione soggiacente al processo unitario, che combina alla conquistata indipendenza di un Paese la drammatica trasformazione in colonia interna del suo Mezzogiorno. Affermazione di una nazione e insieme condanna alla dipendenza di una sua parte. Perché ci portiamo dietro la cosiddetta "questione meridionale"? Perché né governi, né opposizioni, né riforme sono riusciti a venire a capo di un continuo deterioramento sociale, economico e culturale. Senza cogliere le origini della contraddizione storica insita nell'evento unitario, nessuna "cura" è possibile. Il tema è più che mai attuale in un'Europa che sta creando sacche coloniali nei suoi margini orientali. Ma è attuale e cruciale per lo stesso sistema culturale italiano, poiché ci porta alle radici dei fenomeni di degrado, illegalità e violenza che letteratura e giornalismo costantemente documentano.




Controstoria dell’unità d’Italia – Fatti e misfatti del Risorgimento
di Gigi Di Fiore


IBS
L'unità d'Italia è un valore indiscutibile, ma come è stata raggiunta? Dei 22 anni dall'esplosione rivoluzionaria del 1848 alla breccia di Porta Pia nel 1870, molti episodi rimangono nell'ombra: il bombardamento piemontese di Genova del 1849, i plebisciti combinati per le annessioni del Centro Italia, le agitazioni manovrate da carabinieri infiltrati, la corruzione e gli appoggi mafiosi e camorristici alla marcia trionfale di Garibaldi, la guerra civile del brigantaggio, le leggi anti-cattoliche.





Nel nome dell'Italia. 
Il Risorgimento nelle testimonianze, nei documenti e nelle immagini
di A.M. Banti


IBS
Questo volume si propone di rimettere in discussione alcune tesi correnti, non attraverso interpretazioni o saggi di esperti ma direttamente dalle pagine di Mazzini o d'Azeglio, Garibaldi o Cavour o dei tanti altri che fecero l'Unità d'Italia. Accanto a documenti canonici, sono state selezionate fonti valorizzate dalla ricerca storica più recente: quelle letterarie, così importanti nell'animare le idealità risorgimentali; i documenti privati (lettere, diari) capaci di gettar luce sugli entusiasmi e sulle incertezze, sulle grandezze e sulle fragilità di chi ha vissuto di persona le vicende risorgimentali; i testi che consentono di ricollocare nella scena le donne che cercavano di conquistarsi un loro spazio; e, infine, le fonti iconografiche.



Siti consultati:

https://www.ibs.it
http://www.studistorici.com
http://www.150anni-lanostrastoria.it

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz

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