venerdì 17 marzo 2017

5^ tappa del blogtour "IL RUBINO INTENSO DEI SEGRETI" di Viviana Picchiarelli - TEMATICHE PRESENTI NEL ROMANZO



Lettori carissimi, buongiorno!

Sono qui per condividere con voi la penultima tappa del blogtour di presentazione del romanzo IL RUBINO INTENSO DEI SEGRETI" di Viviana Picchiarelli, autrice già nota qui nel mio spazietto virtuale.





L'argomento che caratterizza questa tappa è quello delle TEMATICHE PRESENTI NEL ROMANZO.

Vediamole insieme!


CONFLITTI FAMIGLIARI


Nella famiglia Capotosti, purtroppo, le conflittualità non mancano, che siano tra fratelli o generazionali.
Le vediamo nel rapporto tra i due fratelli Enrico (padre di Greta) e Gianfranco (padre di Michele): due uomini dal carattere opposto - mansueto e sempre un po' in ombra il primo, sanguigno e un po' arrogante il secondo - che negli anni non si sono mai parlati troppo, non hanno mai avuto una relazione fraterna stretta, anzi hanno covato dentro di loro dei sentimenti di rivalità, tenuti però "sotto controllo" e mai palesati. Almeno fino all'accadere di determinati eventi che hanno iniziato pian piano a sconvolgere tutti i precari equilibri in famiglia.

Ma, come dicevo, i conflitti sono anche tra le generazioni, ad es. tra genitori e figli; in particolare, questo aspetto è visibile nel rapporto tra Gianfranco e suo figlio Michele, che ha subito condizionamenti e pressioni non solo dal padre ma anche dalla nonna materna Olivia; pressioni così forti da spingerlo ad accantonare le proprie personali ambizioni per assecondare e farsi carico dei "doveri famigliari", anteponendo, ai propri desideri, quelli paterni di vedere il proprio figlio lavorare nell'azienda di famiglia; ma anche una volta obbedito al padre, le cose tra i due non sono migliorate, perchè Gianfranco è quel tipo di padre che non dimostra di nutrire molta fiducia nelle capacità del figlio, e questo inevitabilmente genera ulteriori risentimenti e molta rabbia repressa.




LOTTARE PER I PROPRI SOGNI.

Nel precedente punto, ho accennato alle ambizioni personali di Michele e a come egli abbia dovuto metterle da parte per ottemperare ai doveri famigliari.
Di quali ambizioni si tratta?
Michele ha un grande talento artistico: è bravissimo col pianoforte, lo suona con molta maestria e tra le note emesse dai tasti bianchi e neri l'uomo, sin da ragazzo, ha sempre ritrovato se stesso, la sua vera natura, riuscendo a esprimere ciò che c'è davvero dentro di lui.
Ma, quando si è trattato di trovare in sè la forza per lottare per questa passione, per questo sogno, lui ha rinunciato, non ha tirato fuori il carattere ed ha accettato, a denti stretti e con tanta rabbia dentro, le volontà del padre e della nonna.

Ma cosa diventiamo quando siamo "obbligati" a rinunciare a ciò che ci fa sentire vivi per intraprendere percorsi che, al contrario, non ci entusiasmano e che sono per noi mere occupazioni lavorative?
Frustrazione, risentimento, cinismo, insoddisfazione...: questi i frutti raccolti da chi rinuncia ai propri sogni e non prova a combattere per essi.

Non così è accaduto a Greta! Lei non ha ceduto davanti ad alcuna pressione, non si è sentita obbligata a restare nella tenuta di famiglia per darvi il proprio contributo ma ha lottato per coltivare la propria passione per la danza: diventare una bravissima ballerina di danza classica è il suo sogno sin dall'infanzia. Danzare l'ha sempre fatta sentire viva, e lei ha assecondato in tutti i modi questo amore artistico. frenato - purtroppo bruscamente - da un avvenimento esterno che ha spezzato questi sogni, il suo innegabile talento e una brillante carriera, lasciandole non soltanto segni visibili sul corpo ma ancor di più nel cuore.

Ma è davvero tutto finito per Michele e Greta, o c'è ancora tempo e modo per riappropriarsi dei propri sogni?



CONCEDERE UNA SECONDA OPPORTUNITA'...

Un aspetto molto bello ed importante che emerge tra le pagine di questo libro è di certo il fatto che l’Autrice, in qualche modo, permetta ad ognuno dei personaggi di “riscattarsi” dando loro la consapevolezza che ci sono cambiamenti da fare nella propria vita per dimostrare a chi si ama che si è cambiati, che non si faranno più gli stessi errori e che, insomma, anche le persone più difficili possono cambiare ed hanno bisogno che venga loro concessa la possibilità di redimersi...!
Del resto, è innegabile che anche chi adotta condotte discutibili ha, a modo suo, delle ragioni che lo hanno motivato ad agire: dietro ogni persona e dietro ogni comportamento, anche il più riprovevole, c'è sempre un vissuto che - se non va giustificato perchè ogni azione, compresa quella sbagliata, è comunque frutto di una volontà e ciascuno si deve prendere responsabilità di ciò che fa - va quanto meno compreso e, chissà, anche appunto perdonato.



L'ALZHEIMER: UNA MALATTIA CHE SPAZZA VIA TUTTO: RICORDI, IDENTITA', LEGAMI...  MA ANCHE I RANCORI?

Nel libro di Viviana Picchiarelli c'è un'altra tematica importantissima: la malattia degenerativa dell'Alzheimer, che inevitabilmente pone davanti al problema di prendersi cura di chi soffre di questa debilitante e triste patologia, che man mano si allontana sempre più da se stesso, dal mondo che lo circonda, dai propri cari; a caratterizzare la vita di un malato di Alzheimer, man mano che la malattia progredisce, sono i vuoti, l'assenza di memoria, emozioni, e la persona cara che ne è affetta diventa via via un guscio vuoto, fragile.

E se prendersi cura è già difficile in condizioni "normali", quanto lo di più è per chi è chiamato a stare vicino a un famigliare con cui non ha mai avuto buone e serene relazioni?
Come fare per prendersi cura di chi ci ha fatto del male nel corso della vita?
Sapere che adesso questa persona è bisognosa, fragile, indifesa come un bambino incapace di essere autonomo, basta per riabilitarla ai nostri occhi, a spazzar via i sentimenti negativi sviluppati nei suoi confronti?

Non è facile perdonare chi ci ha fatto del male, chi con il proprio atteggiamento autoritario, o con la propria freddezza, ha contribuito ad amareggiare la nostra vita.
Non è facile per Michele nei confronti del padre e anche della nonna, e non lo è soprattutto per Enrico verso la propria anziana madre, Olivia. che come madre non è stata proprio un esempio di affettuosità, in special modo verso di lui: Enrico non ricorda di aver mai ricevuto un gesto d'amore, una tenerezza, uno sguardo dolce da parte di questa donna e madre autoritaria; tutt'altro, ciò che ricorda bene è l'indifferenza, che forse ferisce ancor più della cattiveria.
Ed ora che Olivia è vecchia e malata, suo figlio saprà concederle il perdono e avvicinarsi a lei, dandole quell'amore che da lei non ha mai ricevuto?




Come potete vedere voi stessi, 

"Il rubino intenso dei segreti" è un romanzo che getta luce su tanti argomenti delicati e che facilmente possono far parte della vita di ciascuno di noi, e li affronta in modo sensibile e profondo.


Lettore, lasciati coinvolgere anche tu dalle tante emozioni
 contenute in questa storia!

Vi rimando quindi alla prossima ed ultima tappa,
ospitata dal blog "La ragazza in rosso".


,

Termino col riproporvi la mia recensione di questo bellissimo romanzo, condivisa sul blog a fine gennaio:

IL RUBINO INTENSO DEI SEGRETI di Viviana Picchiarelli


Immagini prese da: The Nation e https://www.desktopnexus.com/

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz

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