mercoledì 24 luglio 2013

Recensione UN CUORE XXL di Sara D'Amario



Un romanzo adatto ai giovanissimi ma con diversi spunti di riflessione anche per i più grandi:

UN CUORE XXL
di Sara D'amario


Fanucci
2013
Trama

Il mondo di Zucchero e Gas è un mondo grande, anzi grandissimo...
È grande l’amicizia che li lega, sono grandi le loro intelligenze (uno è un campione in matematica e l’altro in italiano), è grande la famiglia in cui vivono (e anche un po’ allargata, come si dice oggi), sono grandi le loro scorpacciate quotidiane (uno ingurgita tutti i dolci che trova e l’altro beve Coca-Cola come fosse acqua) e grande ma proprio grande è il loro peso.
E il primo giorno di liceo, il loro mondo diventa ancora più grande: Lucrezia sorride a Gas che subito si scioglie, e Zucchero non ha occhi che per Isabella, lunga e sottile e con una serie di tatuaggi da fare invidia a Zayn Malik degli One Direction.
E così, tra un compito d’inglese e un saggio di danza, tra una gita a Parigi e un sms d’amore, tra un bacio strappato e un fratello che arriva, Zucchero e Gas scopriranno che la cosa più grande che hanno è il loro cuore, tanto grande, ma così grande, da contenere tutti.


il mio pensiero

Un cuore XXL è un romanzo che ha per protagonista principalmente il giovanissimo 14enne Sirio, che tutti chiamano Zucchero per la sua passione per i dolci (e per il cibo in generale) e che ha una caratteristica fisica che non passa inosservata: è visibilmente in sovrappeso!
E' inutile, a Zucchero piace mangiare e la tavola è per lui uno dei maggiori piaceri della vita!
Ha due amici inseparabili, che sono l'opposto l'uno dell'altro: Pierpaolo, meglio conosciuto come Gas (anch'egli obeso e con l'abitudine poco elegante di ... ruttare, e ruttare alla grande) e James, o meglio Soda, che è magro da far paura e che s'è guadagnato quel soprannome senza far nulla, solo avendo una madre bella e fisicamente "a posto".

Zucchero e Gas sanno che la loro obesità è, a giudizio degli altri, un punto a sfavore ma fino a quel momento non hanno avuto grossissimi problemi; certo, gli stupidi che prendono in giro ci sono sempre, ma vabbè, una volta si fa finta di non ascoltarli, un'altra volta si piange in silenzio...., però si va avanti.
Ma gli anni passano e i due si ritrovano di punto in bianco al liceo....
Nuovi compagni, nuovi insegnanti, nuove esperienze in arrivo: tutto è nuovo e Zucchero e gli altri dovranno imparare a conoscere meglio il nuovo ambiente scolastico.
La vita non sarà facile, perchè soprattutto i "grandi" (quelli di quarta) sono cattivelli e non si limitano a prendere in giro Zucchero e Gas, ma anche a infastidirli fisicamente.
Ma ben presto i due riusciranno a catturare le simpatie di alcuni ragazzi della classe e a formare un gruppo di amici abbastanza unito.
C'è la bella Lucrezia, secchiona e a cui piace un ragazzo super-sexy, che ogni giorno fa il bagno nel dopobarba lasciando scie di profumo; c'è Paola, simpatica e vivace, sportiva; ci sono Luca, Alessio... e c'è Isabella la Serpentessa (chiamata così per i suoi occhi piccoli piccoli, ma anche per la sua aria sempre diffidente, fredda, sulle sue).
I ragazzi di questa assortita combriccola - ognuno con la sua vita al di fuori della scuola, una vita non sempre facile e non priva di problemi vari - sono affiatati e sono pronti ad aiutarsi e sostenersi, cosa che sarà ben visibile quando uno di loro avrà un grave problema di salute.
Anche Gas e Zucchero hanno le loro "grane" fuori da scuola e queste creano in loro non pochi grattacapi e malumori, che i due decidono in qualche modo di sfogare a modo proprio.
Gas vive con la nonna Rinuccia (una simpatica vecchietta, che ci darà qualche momento divertente, grazie alla sua voglia di vivere e alla sua tenerezza e simpatia) ma soffre l'assenza dei suoi genitori, che lo hanno lasciato in Italia mentre loro vivono in Inghilterra; le loro telefonate e le rare visite non placano l'amarezza e la solitudine di un ragazzino che sta crescendo senza i propri genitori.
La rabbia comincerà pian piano a covare e ad esplodere in Gas, che nel corso del libro vivrà dei cambiamenti caratteriali ma anche fisici, che però gli permetteranno di prendere più coscienza di cosa vuole davvero da se stesso.
La situazione di Zucchero è altrettanto particolare: è cresciuto praticamente senza il padre Cosmo, che però a un certo punto è tornato a casa ma come un fantasma; si rinchiude nel capanno a fare i suoi lavoretti con i motori e non dice mai una parola al figlio, nè in bene nè in male, ma più di tutto non gli ha mai fatto sentire affetto e calore...

Alle vicende di Zucchero e compagni, si alterneranno le del diario di Isabella, che confida ciò che vive e prova a delle lettere segrete destinate ad un fidanzato misterioso e più grande di lei....

Tra compiti da svolgere, ragazzi delle altre classi che "sfruttano" la bravura matematica di Zucchero, battibecchi con i prof, pene d'amore, feste in cui si balla e ci sballa anche un po', amori mai confessati o al contrario dichiarati per poi ricevere delusioni, il lettore segue le avventure simpaticissime e divertenti di questa allegra brigata di adolescenti, che come tutti gli adolescenti amplificano emozioni, problematiche, ma sicuramente mantengono quella dose di schiettezza che fa sorridere gli adulti e che tanto spesso è fonte di riflessione.

Zucchero soprattutto è un personaggio vincente: la sua mole fisica riflette tranquillamente quella del cuore, come si evince dal titolo: lui è un amico XXL, generoso, che sa perdonare, capire, ascoltare (certo, desidera anche essere amato, capito, ascoltato e ad es., in questo riceverà molto da un amico adulto e solo, Barabba), che - fosse per lui - si accetterebbe senza problemi anche con la sua "adorata ciccia", perchè essa è come uno scudo protettivo per lui; il pensiero di non averla più, di dimagrire, lo fa sentire nudo, scoperto sotto gli occhi e i giudizi delle persone, mentre il grasso 

"è una distanza sicura tra me e gli altri, fisicamente ma non solo, 
è anche una specie di ammortizzatore per i sentimenti troppo violenti".

"Non sono informe! Sono... profondo..., 
come se avessi tanto spazio interno, diciamo".
"E cosa te ne fai di tutto questo spazio interno?"
"Ci accolgo gli altri".

Ed è così, davvero, per Zucchero; c'è posto per tanta gente nel suo cuore e nella sua vita!

E' un romanzo che si legge con molta scorrevolezza, per il suo linguaggio semplice, alla mano, informale, idoneo del resto al protagonista (la narrazione in prima persona è affidata a Zucchero) e alla sua età giovanissima; ci sono momenti e descrizioni di vita quotidiana davvero divertenti, ma ci sono anche momenti in cui ci si commuove, perchè toccano i sentimenti, le emozioni, quelle che tutti noi probabilmente, anche se in modi differenti, abbiamo vissuto, in casa, a scuola, con il nostro migliore amico, con l'amore della nostra adolescenza (che credevano l'unico e vero amore!!), con i piccoli o grandi problemi che la vita ci ha messo davanti nonostante fossimo così giovani.
E' un romanzo che, pur essendo attraversato da uno stile, un linguaggio ed un'atmosfera leggera e vivace, tocca comunque problematiche, afferenti al mondo adolescenziale, serie, quindi offre numerosi spunti di riflessione.
E' una lettura che consiglio principalmente ai giovanissimi ma anche agli adulti (soprattutto mamma e papà) per avvicinarsi ancora una volta di più al mondo dei propri figli, che stanno vivendo quella che tutti chiamano "l'età più bella e difficile della vita".

Per il libro ringrazio Sara di "My Caffè letterario", che me lo ha inviato in seguito ad un giveaway...!!

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz

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