giovedì 12 giugno 2014

Recensione LUCI A MILANO di Pierfranco Faletti



I Mondiali di Calcio sono iniziati e, anche se non si tratta della nostra Nazionale, guardare le partite è un must, qui in casa.
Ma mentre Brasile e Croazia se la giocano, io mi dedico ai nostri amati libri.
Vi ho parlato, nelle scorse settimane, di questo libro...


LUCI A MILANO
di Pierfranco Faletti


Bolis Edizioni
Pagine:256
Illustrazioni:20
Note:Collana "Letture del '900"
Prezzo: € 14,00

Sinossi

Perché l’Italia non può riuscirci anche oggi?
Per prendere esempio da ciò che siamo stati in grado di costruire.
Per recuperare in un momento di crisi come quello attuale, la fiducia in noi stessi e nel nostro Paese.

Il racconto della vita di un gruppo di ragazzi milanesi, nel periodo che va dalla fine della Seconda Guerra Mondiale fino alla metà degli anni Sessanta, si snoda sullo sfondo di una società ottimistica e fiduciosa del futuro. 
Le vicende dei protagonisti si intrecciano con il racconto di una serie di ‘frammenti’ di un periodo eccezionale della storia d’Italia, compreso tra la fine del conflitto e il ‘miracolo economico italiano’.


il mio pensiero
“Un paese uscito stremato da un conflitto folle e insensato, in pochi anni si riprende e raggiunge
livelli eccezionali di crescita e di prestigio internazionale... Tutto il mondo parlava in quegli anni del ‘miracolo economico italiano’.”

La seconda guerra mondiale è finita e, seppur stremati e sfiniti, il mondo, l'Europa, l'Italia..., Milano!, hanno bisogno di rialzarsi.
C'è voglia e bisogno, urgenza e necessità... di vita!
E proprio lì dove le tenebre di una guerra feroce - con le sue conseguenze devastanti e i suoi strascichi altrettanto pesanti - hanno creato tempi bui, tristi ed angoscianti, ebbene proprio lì, si avverte il desiderio di riaccendere le luci.
Le luci della speranza, della voglia di vivere, della ripresa, sotto ogni punto di vista: economico, sociale, politico..., personale.
Il libro di Faletti mi ha fatto pensare ad un album fotografico, che pagina dopo pagina ti mostra una 50ina di scatti, ognuno dei quali ritrae personaggi (tanto noti a livello nazionale quanto "comuni"), aneddoti e storie di vita, avvenimenti "epocali" che si alternano a piccole vicende di famiglia, litigi di coppia, parole e risate scambiate tra amici.
E' la nostra Italia, in particolare Milano, il soggetto di questo album, che catalizza l'attenzione del lettore su tanti di quegli avvenimenti che hanno contribuito a rendere il nostro Paese "da (...) agricolo a (...) industriale e era diventata perfino la sesta potenza economica mondiale, appena sotto la Gran Bretagna (...)".

Un'Italia impavida, coraggiosa, che è stata travolta da dittatura, guerra, fame, devastazione, povertà, ma che ha deciso di non arrendersi e di sforzarsi perchè avvenisse la ripresa, quel "fenomeno" che poi è stato definito "il miracolo economico".

Come dicevo, l'Autore, capitolo dopo capitolo, di frammento in frammento, ci accompagna lungo le strade di Milano, e attraverso il narratore Ernesto - un milanese come tanti, di buona famiglia, sempre insieme ai suoi amici della "banda della stazione" - entriamo, seppur brevemente, nelle vite e nelle case di persone "normali", di ceto medio-alto, profondamente cattoliche, alcune coerenti e dai principi sani e rigidi, altri un po' meno: storie di genitori e figli, di aspettative adempiute o disattese, di amori nati da giovani e vissuti di nascosto (erano altri tempi!!), o al contrario, amori contrastati perchè troppo lontani...; storie di gelosie, tradimenti, di ideologie politiche.
E poi ci sono "i grandi", quelli che hanno lasciato la propria impronta nella storia della nostra nazione: da Alcide De Gasperi a Giuseppe di Vittorio, dal papa Giovanni XXIII a Togliatti; non solo, anche gli eventi memorabili, alcuni gloriosi (la scalata del K2 da parte di una spedizione italiana) altri tristi, come la tragedia di Superga.

Insomma, scatti in bianco e nero, che riprendono la vita vissuta, che immortalano la Storia, dicendoci che i problemi - tanto ad ampio raggio quanto quelli "piccoli", quotidiani - c'erano a quel tempo e ci sono anche adesso, e che uomini dotati di una grande forza di volontà hanno saputo affrontare, risolvere, portando l'Italia verso la ripresa e la crescita.

Forse è possibile, ancora oggi, come hanno fatto i nostri connazionali degli Anni '50, guardare al domani con ottimismo, perchè quelle luci a Milano continuino ad essere accese (o si riaccendano?), da nord a sud?

Un salto nel passato che, più che avere il sapore della nostalgia e del rimpianto dei tempi che furono, ci ricorda di non accantonare mai la fiducia e la voglia di ricostruire, anche quando attorno ci sono macerie e delusioni.

Per la lettura di questo libro ringrazio Claudia di "Grandi&Associati e non posso che consigliarlo anche a voi.

2 commenti:

  1. Bella recensione! Sarebbe magnifico se "il miracolo italiano" si ripetesse in questi tempi in cui la rassegnazione ha sostituito "la voglia di fare". Speriamo che le "luci" si riaccendano presto sul nostro Bel Paese:)

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz

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