martedì 23 aprile 2013

Anteprima. LE RAGAZZE DEL CASTELLO DI SABBIA ..



Da domani in libreria troveremo molti libri; questi mi hanno incuriosita....

LE RAGAZZE DEL CASTELLO DI SABBIA
di Chris Bohjallan


(cover straniera!!)
Ed. Elliot
320 pp
18.50 euro
USCITA 24 APRILE
Trama

È il 1915 quando Elizabeth Endicott arriva ad Aleppo, in Siria, con un diploma da infermiera e la conoscenza molto limitata della lingua armena, per portare aiuto e cibo ai rifugiati scampati al genocidio armeno. 
Qui Elizabeth stringe amicizia con Armen, un giovane ingegnere che ha perso la moglie e una figlia piccola a causa della guerra. 
Quando l’uomo lascia Aleppo per raggiungere l’Egitto, inizia una corrispondenza con la ragazza, di cui si rende conto di essere innamorato, nonostante le profonde differenze tra la giovane e ricca americana e la moglie che ha appena perduto. 
La storia si dipana poi su due piani temporali diversi e procede nei nostri giorni, seguendo le vicende di Laura Petrosian, una scrittrice di New York i cui nonni sono di origine armena, una caratteristica a cui lei non ha mai dato grande importanza. 
Ma un giorno una vecchia amica le racconta di aver visto, a Boston, la pubblicità di una mostra che ritrae una donna che potrebbe essere la sua bisnonna. Inizia così per la ragazza un viaggio nel passato della sua famiglia, che la porterà alla scoperta della storia di un grande amore perduto e di un segreto sepolto per generazioni.

L'autore.
Chris Bohjalian è l’acclamatissimo autore di dieci romanzi, tra i quali Midwives (eletto Miglior Libro dell’anno dal Publisher Weekly e dall’Oprah’s Book Club) e Before You Know Kindness. Le sue opere sono state tradotte in diciotto lingue e pubblicate in ventuno Paesi. Vive con la moglie e la figlia in Vermont. Con Giano ha pubblicato Doppio legame (2007).




E QUEL POCO D'AMORE CHE C'E'
di Emmanuele bianco


E quel poco d'amore che c'è
Ed. Fandango
Galleria Fandango
218 pp
16 euro
USCITA 24 APRILE
2013
Trama

Santo, Maria e Veniero un tempo sono stati una famiglia, ma è successo soltanto per un attimo, quando fu scattata la foto che oggi il figlio conserva in una imponente cornice d'argento. Santo, il padre, custodisce ugualmente quella foto, ma come il reperto di un tempo andato, perché vive lontano da anni ormai da Maria, e da Veniero, bello e inquieto. Ma l'inquietudine ci vuole, è come il sole. Tiene vivi. E così Veniero vincendo la sofferenza per l'abbandono del padre riesce a costruirsi una vita felice altrove, a Parigi, una vita di benessere, tenerezza, romanticismo, almeno fino a quando non lo raggiunge la notizia che Maria sta morendo e desidera rivederli per un'ultima volta. Padre e figlio, costretti dalle circostanze, si ritrovano così nel profondo nord per partire insieme e tornare alla loro terra: la Sicilia. In viaggio su una vecchia Alfa 33, per le autostrade innevate e tetre della Pianura Padana, e poi via via più dolci e assolate, scendendo verso la Campania, entrambi sentono il bisogno di fare chiarezza, ma le parole sono congelate, la discesa un oscillare imbarazzato: ostinati silenzi, muti rimproveri, scatti di rabbia, lacrime che si sciolgono. In viaggio Santo e Veniero si conoscono davvero per la prima volta, lontani vent'anni da quell'essere padre e figlio per forza. Un viaggio lungo l'Italia, ma soprattutto un viaggio dentro al mare buio, dietro la memoria, attraversando in solitaria le correnti della vita fino a tornare a quella fotografia.

L'autore.
Emmanuele Bianco. 27 anni, scuola holden alle spalle, una testa piena di talento e una vita vissuta di pelle, di pancia e di cervello. Nonostante la giovane età. Un curriculum di tutto rispetto, come scrittore e come assistente alla regia (progetto Caos Calmo, ad esempio) e un primo romanzo ha riscosso un successo inaspettato quanto meritato. Tiratori Scelti.

LO SPLENDORE CASUALE DELLE MEDUSE
di Judith Schalamsky


Schalansky_Meduse_cover_web.jpg
Ed. Nottetempo
Narrativa
Trad. F. Pantanella
116.50 euro
USCITA 24 APRILE
2013
Trama

Nella vita, la concorrenza tra le specie e la capacità di adattamento sono tutto ciò che conta. È questo che insegna ai suoi alunni Inge Lohmark, professoressa di Biologia vecchia maniera, in una sperduta cittadina dell’ex DDR, che con il tasso di natalità a picco non ha piú nessuno che abiti le case né bambini da iscrivere a scuola. Intransigente e rigorosa, dà del lei a ragazzini ancora storditi dalla polluzione notturna, non incoraggia i piú lenti perché sono parassiti nel corpo della classe e non difende i piú deboli perché la selezione è un meccanismo aureo per l’evoluzione delle specie. Ma l’applicazione del darwinismo e delle leggi di natura alla realtà sarà destinata a infrangersi contro il sorgere di un sentimento, un desiderio di vicinanza illogico e ingiustificato nei confronti di un’alunna… Con ironia e scorrettezza, Judith Schalansky racconta la fine del mondo a partire da un punto di vista marginale: quello dell’uomo.

“Judith Schalansky ci offre un romanzo di formazione al contrario, un piccolo manifesto anti-darwinista”. Frankfurter Allgemeine Zeitung

L'autrice
Judith Schalansky (Greifswald, 1980) ha studiato Storia dell’arte e Design della comunicazione. Questo romanzo ha vinto lo Stiftung Buchkunst 2012 ed è stato candidato a numerosi premi, tra cui il Buchpreis 2011
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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz

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