Film interessanti, visti per la prima volta o rivisti, ne abbiamo?
Ma sì, qualcosa di bello in tv ogni tanto lo danno e ora ve li propongo, chiedendovi come sempre cosa ne pensate ^_-
Il primo film non l'avevo ancora mai visto; affronta argomenti e tratta di personaggi (realmente esistiti) che da sempre mi attirano: "A DANGEROUS METHOD", tratto dal libro "A Most Dangerous Method" di John Kerr.
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DATA USCITA: settembre 2011
ANNO: 2011
REGIA: David Cronenberg
ATTORI: Viggo Mortensen, Michael Fassbender, Keira Knightley, Vincent Cassel, Sarah Gadon, Katharina Palm, André Hennicke.
Siamo alla vigilia della Prima Guerra Mondiale, e tra Zurigo e Vienna si consuma una torbida storia di avvincenti scoperte in nuovi territori della sessualità e dell'intelletto.
Ispirato a fatti realmente accaduti, questo film ha al centro la turbolenta relazione fra il giovane psichiatra Carl Gustav Jung (M. Fassbender), il suo mentore Sigmund Freud e padre della psicanalisi (V. Mortensen) e Sabina Spielrein (K. Knightley), la bella e tormentata giovane donna che viene a interporsi tra loro.
Carl è un medico rigido, compassato, privo di slanci, impostato, serio, morigerato e, almeno in apparenza, marito devoto e fedele della sua Emma, da cui continua ad aver figli senza però nutrire per lei altro se non un tenero affetto.
Quando si ritrova a curare i sntomi aggressivi di una giovane paziente affetta da schizofrenia, Sabina appunto, la sua vita verrà stravolta.
Sabina è una ragazza colta, molto intelligente che però soffre di questi violenti attacchi a causa di un'infanzia segnata da umiliazioni e maltrattamenti da parte del padre autoritario e violento; successivamente rivelerà di provare piacere sessuale nell'essere picchiata e umiliata.
A poco a poco, nel corso delle sedute con Jung, tra medico e paziente inizia ad accendersi un'attrazione reciproca, che soprattutto lui cerca di frenare, per ovvie ragioni di deontologia professionale.
Pian piano, la donna si avvia sempre più verso la guarigione, mostrando oltretutto una certa propensione verso lo studio della psichiatria stessa, ed infatti comincia a studiare e a far carriera in quest'ambito, grazie anche all'incoraggiamento del suo imperturbabile dottore, che ben presto cede alla passione per Sabina, violando ogni etica professionale.
Sentendosi in colpa, Carl interrompe la relazione ma Sabina la prende malissimo, si infuria e per ripicca decide di diventare paziente di Freud.
Questi, da tempo amico di Jung, che vede come proprio "erede", entrerà in conflitto con lo stesso e, strada facendo, ognuno farà il proprio percorso, dando ciascuno un personale e fondamentale contributo allo sviluppo della psicanalisi.
Io l'ho trovato un film fatto bene, molto interessante nel suo soffermarsi su questo rapporto a tre caratterizzato da ambiguità, sensualità, voglia di cedere alle proprie pulsioni e, al contempo, la consapevolezza di sbagliare facendolo.
Un cast che mi piace molto ma su tutti per me spicca la Knightley, bravissima sempre ma soprattutto nei drammatici momenti in cui il suo personaggio si fa prendere dagli spasmi fisici della malattia.
Sensi di colpa, passione, rabbia, freddezza, ipocrisia, tradimenti, dolore, professionalità, intelligenza..., c'è tutto in questa pellicola, pure Es, Io e Super Io.
Consigliato ^_-
Passiamo alla seconda pellicola che consiglio.
Film rivisto... a metà, nel senso che quando ebbi modo di guardarlo la prima volta, non stavo bene e mollai la visione per andarmene a letto :-D
Giorni fa l'hanno ridato in tv e finalmente l'ho visto tutto.
LA MAFIA UCCIDE SOLO D'ESTATE
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DATA USCITA: novembre 2013
GENERE: Commedia
REGIA: Pif
ATTORI: Pif, Cristiana Capotondi, Ninni Bruschetta, Claudio Gioè
Il protagonista è Arturo, di cui seguiamo l'educazione sentimentale e civile sin da bambino; vive a Palermo e nasce lo stesso giorno in cui Vito Ciancimino, mafioso di rango, è stato eletto sindaco.
Arturo è un ragazzetto molto sveglio, fa un sacco di domande su tanti argomenti, è simpatico ma anche molto timido quando si tratta di questioni sentimentali; è innamorato della compagna di scuola Flora e fa di tutto per conquistarla, anche se vengono presto separati perchè lei se ne va a vivere in Svizzera.
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E rmentre il nostro Arturo, che ha una comica e buffa passione per Giulio Andreotti, sospira d'amore per Flora, Palermo diventa scenario di orrendi attentati e della lotta alla mafia, che negli Anni '70 hanno ferito sanguinosamente la nostra Italia.
Lo stesso Arturo verrà a contatto, seppur per breve tempo e casualmente, con personaggi (realmente esistiti) di spicco - da Boris Giuliano a Chinnici a Dalla Chiesa...- che hanno guidato la lotta alla criminalità organizzata, prendendo un posto di diritto nel cuore degli italiani per la loro onestà, il coraggio, la coerenza, lo spirito di sacrificio...
E così, tra un sorriso divertito ed altri teneri verso Arturo ragazzino e poi quello adulto - sempre pazzo di Flora, con cui si ritroverà - noi spettatori ripercorriamo, in chiave ironica e nostalgica insieme, un pezzo di storia triste ma indelebile del nostro Paese, e ci scorrono davanti tanto gli Eroi del nostro tempo (oltre ai tre già citati, anche Falcone e Borsellino, e così tanti altri) quanto quelle macchie nere presenti nelle nostri istituzioni, che non ci fanno onore.
Bello, un film da vedere perchè assolutamente originale nel guardare al "fenomeno Mafia" con una prospettiva nuova, che mescola il dramma delle stragi e del dolore per le troppe vite spezzate barbaramente con la leggerezza e l'innocenza di un ragazzo "normale" che è cresciuto in una città come Palermo, in cui purtroppo la puzza di quella "montagna di merda" che è Cosa Nostra si è fatta (e si fa...) sentire con insistenza, condizionando tante vite, inevitabilmente.
Bravo Pif, ci si innamora del suo Arturo bambino, non si può non sorridere della sua passione incomprensibile e buffissima per Andreotti (memorabile la scena in cui si maschera per somgiliare all'onorevole, venendo scambiato per il gobbo di Notre Dame) e si arriva alla fine con un certo magone di commozione, al ricordo dei tanti Eroi che coraggiosamente si sono sacrificati in nome di valori come la legalità, la giustizia ecc...
Come non consigliarlo a chi ancora non l'ha visto?
E termino con un film degli Anni '90, CAPE FEAR - IL PROMONTORIO DELLA PAURA, remake del film del 1962 con Robert Mitchum e Gregory Peck, presenti in questo di 30 anni dopo, chiaramente in altri ruoli.
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La pellicola è tratta dal romanzo "The Executioners" di John D. MacDonald e dalla sceneggiatura di James R. Webb.
- ANNO: 1991
REGIA: Martin Scorsese
Ad un processo per stupro contro Max Cady (De Niro), l'avvocato difensore Sam Bowde (Nolte) ha omesso la presentazione di un rapporto che poteva in parte fargli ridurre la pena, in virtù del fatto che la vittima conduceva una vita di "facili costumi".
Uscito dopo 14 anni di carcere, in cui ha vissuto esprienze durissime e orribili, ed avendo studiato il proprio caso, comprendendo la gravità del danno subìto, Cady elabora un diabolico piano per vendicarsi del suo poco scrupoloso avvocato, che non ha fatto davvero gli interessi del cliente.
Inizia col farsi riconoscere, passa a minacciarlo velatamente, dando poi avvio a una spirale di violenza e sangue, che vede nel povero cane della moglie la prima vittima.
Fallito il tentativo di farlo arrestare per vagabondaggio, Sam si vede costretto ad assumere un investigatore, Claude Kersek, che tenta invano di impaurire Max minacciandolo.
Frattanto le attenzioni del malvagio Max si spostano sulla giovane figlia dell'avvocato, Danielle (J. Lewis)...
Gradualmente l'escalation di persecuzione e violenza non farà che aumentare pericolosamente e drammaticamente, e trovare un posto in cui rifugiarsi per scappare dal diavolo in persona - che recita beffardamente anche versetti della Scrittura - sarà difficile; certo, poi se per provare a star sicuro scegli un posto che si chiama Cape Fear, qualche problemino ce l'hai eh..., e non ti lamentare se il tipaccio viene ad acchiapparti fin dove stai!
Ecco, io il film del '62 non l'ho visto, quindi non posso fare paragoni; mi rendo conto che di solito i remake dei grandi film non sono all'altezza e risentono degli inevitabili confronti, ma io mi sento di dire che questo di Scorsese per me è un film thriller con sfumature e pathos da horror di tutto rispetto, non fosse altro che almeno io resto incollata alla spalliera della sedia o del letto con corpo e faccia rigidi, tendente al terrore e sento un'ansia montarmi addosso nei momenti clou, in cui la tensione sale perchè il pericolo incombe.
C'è bisogno che precisi quanto sia mostruosamente spettacolare De Niro? La sua faccia, il ghigno malefico, l'espressione da folle che sa quel che fa, per non parlare del doppiaggio da parte del grandissimo Ferruccio Amendola, che gli presta la sua inconfondibile voce...: un'eccellente interpretazione.
Molto brava anche l'allora giovanissima Juliette Lewis, con i suoi sorrisi tra il terrorizzato e il malizioso, contraddizione frutto del magnetismo che una personalità perversa e luciferina come quella di Cady esercita tanto su di lei, adolescente ingenua che però si sta aprendo alla vita adulta, con tutte le sconosciute ma forti sensazioni che si stanno affacciando nella sua mente e nel suo corpo, quanto su di noi spettatori, la cui attenzione si catalizza tutta su De Niro e sula sua tremenda vendetta.
A me, pensa un po', il primo non aveva convinto proprio per la Kinghtley. Troppo sopra le righe, boh. Ricordo con un brivido (immotivato) i suoi urletti.
RispondiEliminaGli altri due, invece, molto belli. Di Pif attendo la serie Rai, ma anche il nuovo film. :)
Ciao!!!
EliminaAh ah gli urlètti :-D
Mi ha impressionato positivamente x come ha interpretato le esternazioni fisiche della schizofrenia,gli attacchi che la facevano "contorcere".
si pif attira tanto anche me
Ciao Angela, ho visto il terzo film anni fa e ricordo che mi era piaciuto: in generale non seguo molto il cinema ma mi piacciono i thriller! Buona domenica :-)
RispondiEliminaA me il cinema piace molto,vedrei sempre film *_*
EliminaGrazie cara,buona domenica pomeriggio a te :))