Eccomi qui con l'appuntamento - il primo - con la narrativa orientale!!!
Comincerò col segnalare un autore molto apprezzato a livello internazionale.
HARUKI MURAKAMI
Scrittore e traduttore giapponese (SITO ITALIANO), figlio di un monaco buddista e mamma commerciante; l'infanzia trascorsa a Kobe, città sul mare, sarà per lui fonte di ispirazione al livello culturale.
È qui che Murakami comincerà a entrare in contatto con libri di autori stranieri, soprattutto inglesi, cominciando poi a scrivere, nel corso della sua frequenza al liceo, sul giornale della scuola.
Nel 1968 conosce Yoko Takahashi, nata il 2 ottobre 1948, figlia di un commerciante di futon di Tokyo, che diventerà sua moglie. Murakami la sposa nell'ottobre del 1971, affrontando il parere contrario dei propri genitori. Questi infatti avrebbero voluto innanzi tutto che il figlio sposasse una donna del Kansai, in secondo luogo non avrebbero desiderato che si unisse in matrimonio prima di terminare gli studi, senza avere perciò un lavoro. Murakami si trasferisce perciò dopo le nozze a casa del padre di Yoko, favorevole invece al sentimento che univa i due giovani, vivendo con questi e Yoko stessa, in quanto la madre della ragazza era morta da tempo e le sorelle di lei già sposate.
L'esordio letterario - dopo aver gestito un bar - avviene nel 1974 con il romanzo Ascolta la canzone nel vento; seguono Il flipper del 1973 , Sotto il segno della pecora: questa trilogia lo farà conoscere e apprezzare come scrittore valido.
La fine del mondo e il paese delle meraviglie gli permette di ricevere il premio Tanizaki; dall'ottobre 1986 viaggia tra la Grecia e l'Italia, in particolare, in Sicilia e a Roma, dove scrive nel 1987 Tokyo blues, Norwegian wood — che si rivela subito un autentico caso letterario, vendendo due milioni di copie in un anno — e tra il 1987 e il 1988, Dance dance dance, pubblicato nel 1988.
Altre opere: A sud del confine, a est del sole, L'uccello che girava le viti del mondo, La ragazza dello Sputnik, Kafka sulla spiaggia, After Dark, 1Q84.
Dicono di lui...
La sua sfrontata propensione ad andare dritto oltre il massimo è sempre stato un chiaro segnale del suo genio (...) Un fenomeno in Giappone, Murakami è uno scrittore internazionale di classe, che ha entrambi gli occhi ben aperti e prende grossi rischi. Un dotato traduttore, ha introdotto Fitzgerald, Carver, Irving e Theroux al pubblico giapponese.
Bruce Sterling, The Washington Post
É stato il soggetto di paragoni da lasciar senza fiato: Auster, Salinger, Chandler, Borges. I suoi libri si vendono a milioni agli under 30 in Giappone; ora sta guadagnando grandi schiere di lettori ovunque. Un giorni, insiste la sua crescente legione di supporter, vincerà il Premio Nobel. Gli editori lo inseguono strettamente ma invano. Sembra che ognuno voglia un pezzo di Haruki Murakami.
Matt Thompson, The Guardian (liberal), London, England
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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz