Libri in uscita il 6 marzo....:
IL MONASTERO DELLE CONSOLATRICI
di Giuseppe Pederiali
Ed Garzanti 320 pp 17.60 euro USCITA 6 MARZO 2014 |
Venezia, 1940. Una giovane donna, bellissima, cerca di farsi largo nella calca che si assiepa lungo i moli. Con passo incerto entra nel salone d'onore dell'albergo Danieli.
Uno scrigno di sfarzosi arredi, marmi scintillanti, preziosi tessuti.
La guerra, che sconvolge l'intera Europa, è lontana. Su un divano siede la più famosa diva del cinema italiano.
Per Angiolina, appena arrivata dalla Bassa emiliana, è l'occasione di trasformare un sogno in realtà.
Cambiare vita per sempre, lasciare una terra dura, tanto amata quanto parca d'amore e di speranze.
Ma non sempre le cose vanno come ci si aspetta.
Dopo aver calcato i palcoscenici dell'avanspettacolo, partecipato a concorsi di bellezza nella Milano della ricostruzione, posato per fotoromanzi di grido, Angiolina è rimasta sola. È ancora bellissima, nonostante l'età, quando, nella penombra del suo appartamento, riceve una visita inaspettata.
Negli occhi di Nara, la donna che ha bussato alla sua porta, c'è tutto quanto Angiolina ha cercato di dimenticare.
Ma c'è anche tutto quanto vale la pena di ricordare. E così che Angiolina, tornata alla sua terra, si trova a presiedere una bizzarra comunità, fortunosamente accampata in un monastero sconsacrato.
Una comunità in cui le differenze non contano e l'umanità viene prima di ogni altra cosa. Dove il calore di un pasto condiviso e di una conversazione offrono consolazione a chi, nel vortice del mondo, si è perso. In questo "monastero delle consolatrici" c'è ancora tempo per l'uomo.
L'autore.
Giuseppe Pederiali era nato a Finale Emilia; per Garzanti ha pubblicato la serie di romanzi con protagonista l'ispettore di polizia Camilla Cagliostri: Camilla nella nebbia, Camilla e i vizi apparenti, Camilla e il Grande Fratello, Camilla e il Rubacuori, oltre a Marinai, L'osteria della fola (Premio Chiara 2002, Premio Dessì 2002), Il paese delle amanti giocose, Il sogno del maratoneta, da cui è stato tratto l'omonimo sceneggiato televisivo, La vergine napoletana, con cui ha vinto il Premio Alessandro Manzoni 2009 per il romanzo storico, e Il Ponte delle Sirenette. I suoi libri sono tradotti in Germania, Inghilterra, Russia, Francia e Giappone.
«Chi ti aveva sentita cantare diceva che davi a tutti la stessa sensazione: di mettere un piede nel vuoto».
Sole cantava per le case dell’infanzia perdute, per le speranze tradite e sconfitte. Cantava per gli amici che avrebbero smesso di suonare. Cantava la rabbia, e il dolore.
Trama
Raccontare una vita è un gesto romanzesco. Perché solo nella finzione di un romanzo si può tentare di comporre quasi senza ombre e silenzi il ritratto di un uomo o di una donna, e chiamare a raccolta i testimoni dei fatti come in un’inchiesta, mettendo insieme frammenti e ricordi, pareri e illazioni.
Questa è la sfida del romanzo di Fabio Stassi: narrare la vita intera di una donna radunando le prove, gli sguardi e le parole di chi l’ha conosciuta, di chi l’ha amata, di quelli che hanno lavorato o sognato con lei, oppure di chi l’ha vista anche per un momento, ma quel momento l’ha serbato nella memoria. Sole, Soledad, è la donna di questa storia, un’artista, una bambina silenziosa, una ragazza che fa emozionare, una signora che molto ha vissuto, e soprattutto, almeno agli occhi del mondo, una cantante. E Sole non ha mai inciso un disco, perché niente di lei poteva essere registrato.
All’inizio degli anni Sessanta è ancora una bambina che abita a Roma. Sulla terrazza del suo palazzo a Trastevere ascolta con lo zio una radio a transistor, e scopre le voci del mondo. Nel 2011 Sole è sparita, è andata in spiaggia e nessuno l’ha vista più. Ha lasciato spartiti, un quaderno, libri e il numero di un vecchio amico. Il suo diario racconta che in prima media un anziano insegnante di musica, dopo aver ascoltato la sua voce, le aveva imposto il silenzio per tre anni. E fu allora, per reazione, che aveva iniziato a cantare. Anni dopo, ce lo riferisce Matteo, il suo contrabbassista e l’amico più caro, l’amore forse mancato, Sole è al funerale di Nino, un compagno della lotta politica, del movimento che ha infiammato e travolto la sua generazione. Canta il suo elogio funebre: «Se a chi era presente quel giorno avessero chiesto cosa si vedeva nella sua voce, tutti avrebbero risposto che si vedeva Nino, il corpo storto di Nino, il suo sorriso esagerato».
Sole e la sua famiglia, lo zio ciabattino, la madre altruista, il padre orgoglioso, il rumore di una casa simile a «un alveare pieno di lingue e di colpi di mar tello», il crescere disordinato della felici tà e del dolore. Attorno a lei emerge man mano anche il ritratto di un gruppo di amici che si trova e si smarrisce, e per un momento ha la convinzione di poter fare qualsiasi cosa. Amare, tradirsi, suonare la migliore musica al mondo, magari cambiarlo, il mondo, esibendo il proprio talento, urlando la propria rabbia, scendendo in piazza pronti allo scontro, pronti a tutto.
Questa è una storia senza sconfitti e vincitori, in cui brillano le scintille luminose degli istanti di passione e di rivelazione, il vibrare basso della paura, il fragore vigoroso di una melodia. Come può accadere solo nei romanzi, ci sembra di conoscere i personaggi più di noi stessi. E nessuno di loro è perfetto ma tutti ci sembrano veri, perché nel loro volto appare, per intero, la vita.
L'autore.
Fabio Stassi è autore di Fumisteria (GBM 2006, Premio Vittorini per il miglior esordio), È finito il nostro carnevale (2007), La rivincita di Capablanca (2008), Holden, Lolita, Zivago e gli altri (2010), pubblicati da minimum fax. Con questa casa editrice ha partecipato nel 2009 all’antologia Articolo1. Racconti sul lavoro, ha scritto L’ultimo ballo di Charlot, in traduzione in diciassette lingue (secondo classificato al Campiello 2013, Premio Sciascia Racalmare, Premio Caffè Corretto Città di Cave, Premio Alassio), e ha curato l’edizione italiana di Curarsi con i libri. Rimedi letterari per ogni malanno (2013).
È impossibile resistere al fascino di un vecchio vestito di seta con bottoni smaltati e maniche a sbuffo.
L'autore.
Giuseppe Pederiali era nato a Finale Emilia; per Garzanti ha pubblicato la serie di romanzi con protagonista l'ispettore di polizia Camilla Cagliostri: Camilla nella nebbia, Camilla e i vizi apparenti, Camilla e il Grande Fratello, Camilla e il Rubacuori, oltre a Marinai, L'osteria della fola (Premio Chiara 2002, Premio Dessì 2002), Il paese delle amanti giocose, Il sogno del maratoneta, da cui è stato tratto l'omonimo sceneggiato televisivo, La vergine napoletana, con cui ha vinto il Premio Alessandro Manzoni 2009 per il romanzo storico, e Il Ponte delle Sirenette. I suoi libri sono tradotti in Germania, Inghilterra, Russia, Francia e Giappone.
COME UN RESPIRO INTERROTTO
di Fabio Stassi
Ed. Sellerio 316 pp 16 euro USCITA 6 MARZO 2014 |
Sole cantava per le case dell’infanzia perdute, per le speranze tradite e sconfitte. Cantava per gli amici che avrebbero smesso di suonare. Cantava la rabbia, e il dolore.
Trama
Raccontare una vita è un gesto romanzesco. Perché solo nella finzione di un romanzo si può tentare di comporre quasi senza ombre e silenzi il ritratto di un uomo o di una donna, e chiamare a raccolta i testimoni dei fatti come in un’inchiesta, mettendo insieme frammenti e ricordi, pareri e illazioni.
Questa è la sfida del romanzo di Fabio Stassi: narrare la vita intera di una donna radunando le prove, gli sguardi e le parole di chi l’ha conosciuta, di chi l’ha amata, di quelli che hanno lavorato o sognato con lei, oppure di chi l’ha vista anche per un momento, ma quel momento l’ha serbato nella memoria. Sole, Soledad, è la donna di questa storia, un’artista, una bambina silenziosa, una ragazza che fa emozionare, una signora che molto ha vissuto, e soprattutto, almeno agli occhi del mondo, una cantante. E Sole non ha mai inciso un disco, perché niente di lei poteva essere registrato.
All’inizio degli anni Sessanta è ancora una bambina che abita a Roma. Sulla terrazza del suo palazzo a Trastevere ascolta con lo zio una radio a transistor, e scopre le voci del mondo. Nel 2011 Sole è sparita, è andata in spiaggia e nessuno l’ha vista più. Ha lasciato spartiti, un quaderno, libri e il numero di un vecchio amico. Il suo diario racconta che in prima media un anziano insegnante di musica, dopo aver ascoltato la sua voce, le aveva imposto il silenzio per tre anni. E fu allora, per reazione, che aveva iniziato a cantare. Anni dopo, ce lo riferisce Matteo, il suo contrabbassista e l’amico più caro, l’amore forse mancato, Sole è al funerale di Nino, un compagno della lotta politica, del movimento che ha infiammato e travolto la sua generazione. Canta il suo elogio funebre: «Se a chi era presente quel giorno avessero chiesto cosa si vedeva nella sua voce, tutti avrebbero risposto che si vedeva Nino, il corpo storto di Nino, il suo sorriso esagerato».
Sole e la sua famiglia, lo zio ciabattino, la madre altruista, il padre orgoglioso, il rumore di una casa simile a «un alveare pieno di lingue e di colpi di mar tello», il crescere disordinato della felici tà e del dolore. Attorno a lei emerge man mano anche il ritratto di un gruppo di amici che si trova e si smarrisce, e per un momento ha la convinzione di poter fare qualsiasi cosa. Amare, tradirsi, suonare la migliore musica al mondo, magari cambiarlo, il mondo, esibendo il proprio talento, urlando la propria rabbia, scendendo in piazza pronti allo scontro, pronti a tutto.
Questa è una storia senza sconfitti e vincitori, in cui brillano le scintille luminose degli istanti di passione e di rivelazione, il vibrare basso della paura, il fragore vigoroso di una melodia. Come può accadere solo nei romanzi, ci sembra di conoscere i personaggi più di noi stessi. E nessuno di loro è perfetto ma tutti ci sembrano veri, perché nel loro volto appare, per intero, la vita.
L'autore.
Fabio Stassi è autore di Fumisteria (GBM 2006, Premio Vittorini per il miglior esordio), È finito il nostro carnevale (2007), La rivincita di Capablanca (2008), Holden, Lolita, Zivago e gli altri (2010), pubblicati da minimum fax. Con questa casa editrice ha partecipato nel 2009 all’antologia Articolo1. Racconti sul lavoro, ha scritto L’ultimo ballo di Charlot, in traduzione in diciassette lingue (secondo classificato al Campiello 2013, Premio Sciascia Racalmare, Premio Caffè Corretto Città di Cave, Premio Alassio), e ha curato l’edizione italiana di Curarsi con i libri. Rimedi letterari per ogni malanno (2013).
VINTAGE DREAM
di Erica Stephens
Lo sa bene Amanda che ha fatto degli abiti vintage la sua più grande passione.
Nel negozio in Astor Place a Manhattan, si diverte a rammendare e cucire per dare nuova vita a gonne, giacche e tailleur.
I suoi clienti affezionati ormai si fidano solo di lei e del suo inconfondibile gusto.
Eppure ora la sua amata bottega è in pericolo: sta per essere sfrattata. Amanda sente il mondo crollarle addosso.
C'è un'unica cosa che può riportarle il sorriso: andare a caccia di vestiti usati.
La sua ricerca la porta a casa di un'anziana signora e a un baule in cui, tra rasi fruscianti e pizzi delicati, trova un piccolo tesoro: un vecchio diario.
Pagina dopo pagina scopre che a scrivere quelle righe ingiallite è stata Olive, una donna vissuta nella New York di inizio novecento. Una donna forte e indipendente che, senza l'aiuto di un uomo, ha realizzato il suo sogno di lavorare nel più famoso grande magazzino della città.
Una donna che ha scoperto la potenza dell'amore e la profondità delle sue ferite.
Il racconto di Olive dà ad Amanda la forza per lottare per tutto quello che ha costruito con tanti sacrifici e per essere di nuovo felice. Ma non solo.
Perché quel vecchio taccuino nasconde molto di più. Il destino a volte percorre strade inaspettate.
Strade che possono salvare quello che Amanda ha di più caro: il suo piccolo negozio vintage. E forse anche il suo cuore...
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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz