Libri finiti in wihlist... Li conoscete? Li avete letti?
IL DIARIO DI ELLEN RIMBAUER.
di J. Reardon
Ed. Sperling bestseller Trad. G. M. Giughese 272 pp 6.50 2004 |
Rose Red è una casa dagli strani poteri. Ellen Rimbauer, giovane moglie di un industriale di Seattle di inizio secolo, non nutre alcun dubbio su questo fatto.
Ma ciò che accade fra le sue mura non rappresenta certo un argomento da trattare nei salotti dell'alta società e nemmeno qualcosa alla quale possa credere John Rimbauer.
E allora tutto questo finisce nelle pagine del diario di Ellen che iniziato per accogliere le ansie e le curiosità della giovane donna, assume via via tinte sempre più cupe.
E la protagonista indiscussa è proprio Rose Red, un'entità vivente (o non-vivente) che pare essere dotata di una personalità propria e di un pessimo carattere.
LA VOCE DELL'ACQUA
di Laura Esquivel
Ed. Garzanti Trad. S. Cherchi 200 pp 8.90 euro 2009 |
Le tue parole nomineranno ciò che nessuno ha visto, la tua lingua renderà visibile la pietra e la trasformerà in Dio": così le dice la profezia. Venduta a soli cinque anni come schiava, Malinalli non ha mai conosciuto l'amore della madre.
Gli unici ricordi felici dell'infanzia sono legati ai momenti passati con la nonna, che l'ha allevata e le ha insegnato il linguaggio dell'acqua, del fuoco e delle stelle.
Quando viene data in schiava a Hemàn Cortés, Malinalli capisce subito che la profezia si sta per avverare. Per lei quell'uomo è il liberatore, è l'incarnazione del Dio Quetzalcòatl, colui che finalmente porrà fine al dominio degli aztechi e restituirà la libertà alla sua gente. La sua bellezza e l'inusuale abilità con le lingue non sfuggono a Cortés che decide di farne la sua interprete personale.
L'attrazione iniziale diventa ben presto una passione forte e carnale: Malinalli e Cortés diventano amanti.
Ma il loro legame è destinato a essere messo a dura prova dalla sete di conquista e dall'avidità di Cortés, pronto a distruggere qualunque cosa, anche il loro amore.
Nessun commento:
Posta un commento
Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz